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ENTI LOCALI, SCUOLA, INTEGRAZIONE SEMINARIO NAZIONALE FIRENZE 8 - 9 MARZO 2012 PRIMA SESSIONE GRANDI CITTA’. 1. Coordinamento di: Rolando CASAMONTI, Referente intercultura Ufficio sul Territorio, FI Claudia NOSENGHI, Referente intercultura U. S. R. per la Liguria.

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Presentation Transcript


  1. ENTI LOCALI, SCUOLA, INTEGRAZIONESEMINARIO NAZIONALE FIRENZE 8 - 9 MARZO 2012 PRIMA SESSIONEGRANDI CITTA’ 1 Coordinamento di: Rolando CASAMONTI, Referente intercultura Ufficio sul Territorio, FI Claudia NOSENGHI, Referente intercultura U. S. R. per la Liguria

  2. PARTECIPANTI ALLA PRIMA SESSIONE INTRODUCE Giuliana PUPAZZONI, Direttore generale U.S.R per la Liguria INTERVENTI Giovanna CECCATELLI GURRIERI, Università di Firenze “I Piani di Gestione della Diversità nella realtà metropolitana. L’esperienza del progetto UGUADI della Regione Toscana” Carlo TESTI, Dirigente scolastico Istituto Comprensivo “Gandhi”di Firenze “ Progettare la scuola per le diversità: spunti e riflessioni” Patrizia CAPOFERRI, Docente, Referente intercultura U.S.R per la Lombardia “ Patti di territorio per la scuola e l’oltre scuola” Vanda LOSCO, Docente, Direzione didattica “A.Gabelli”di Torino, “La scuola della resilienza. L’esperienza in un quartiere a forte immigrazione” 6. Mariagrazia PELLERINO, Assessore alle Risorse Educative, Comune di Torino 7. Maria Grazia GUIDA, Assessore all’Educazione e all’Istruzione e Vicesindaco Comune di Milano 8. Anna Maria PALMIERI, Assessore all’Istruzione, Comune di Napoli 9. Rosa Maria DI GIORGI, Assessore all’Educazione, Comune di Firenze

  3. Città a confronto 3 FONTI: (*) www.comuni-italiani.it anno di riferimento 2010 (ISTAT 1.01.2011 – www.demo.istat.it

  4. ESPERIENZE DI COLLABORAZIONI INTERISTITUZIONALI Giovanna CECCATELLI GURRIERI, Università di Firenze “I Piani di Gestione della Diversità nella realtà metropolitana. L’esperienza del progetto UGUADI della Regione Toscana” Carlo TESTI, Dirigente scolastico Istituto Comprensivo “Gandhi”di Firenze “ Progettare la scuola per le diversità: spunti e riflessioni” SCAMBI INTERCULTURALI

  5. San Rossore 2008 “Manifestoper una scuola antirazzista e dell’inclusione ” Delibera di Giunta Regionale n. 530 del 11/07/2008 • L’esperienza del progetto UGUADI: • formare per trasformare (persone, organizzazione, relazioni) • - Formazione alla cittadinanza è una competenza per la vita

  6. ESPERIENZE DI COLLABORAZIONI INTERISTITUZIONALI Carlo TESTI, Dirigente scolastico Istituto Comprensivo “Gandhi”di Firenze “ Progettare la scuola per le diversità: spunti e riflessioni” Obiettivo: adattare quello che si insegna e come si insegna alle diversità presenti nella scuola coinvolgendo tutta la scuola Presentazione di una mappa concettuale Grande coinvolgimento degli EELL

  7. PREVENIRE E GOVERNARE FORME DI CONCENTRAZIONE Patrizia CAPOFERRI, Docente, Referente intercultura U.S.R per la Lombardia “ Patti di territorio per la scuola e l’oltre scuola” L’integrazione è un investimento per il futuro del paese Modello riproducibile, che coinvolge una pluralità di soggetti, rispondente ad un problema reale

  8. È un accordo interistituzionale fra: UST, Associazione scuole autonome, Prefettura Questura, Provincia, Comune capoluogo, Associazione Comuni .. Per... Garantire al minore con cittadinanza non italiana il diritto all’educazione e all’istruzione Gli alunni neo-arrivati sono pre-iscritti: dallo Sportello unico all’immigrazione (Prefettura); dalle singole scuole autonome, tramite la condivisione di una piattaforma on – line, implementata dall’UST 8

  9. La preiscrizione attraverso lo Sportello Unico La Prefettura inserisce on line i nominativi dei minori al momento della consegna del nulla osta al ricongiungimento familiare; Consegna al genitore insieme al nulla osta la ricevuta di preiscrizione alla scuola (la scuola è assegnata dal sistema in base all’età ed alla residenza); Il genitore è invitato a recarsi alla scuola assegnata per regolarizzare l’iscrizione L’alunno è da subito inserito nell’elenco della scuola. Le preiscrizioni sono raccolte anche dalle scuole 9

  10. L’orientamento informativo • Nel caso di alunni in età da scuola secondaria di 2° grado il minore è assegnato temporaneamente a sc. 1° grado per essere orientamento.

  11. SCAMBI INTERCULTURALI Vanda LOSCO, Docente, Direzione didattica “A.Gabelli”di Torino, “La scuola della resilienza. L’esperienza in un quartiere a forte immigrazione Le scuole Gabelli e Pestalozzi Ricordare le migrazioni passate per affrontare quelle presenti

  12. zona nord della città • Circoscrizione 6, la più estesa e popolosa Barriera di Milano primo insediamento al di là della cinta daziaria verso Milano • è uno dei simboli dello sviluppo industriale di Torino tra il XIX ed il XX secolo - roccaforte di una classe operaia con propri modelli sociali e culturali di riferimento 12

  13. La scuola della resilienza Capacità o processo di riorganizzazione positiva della vita o di un’attività in un dato contesto, a dispetto di esperienze critiche che di per sé avrebbero potuto portare a esiti negativi. far fronte costruire una personale e collettiva resilienza resistere integrare trasformare fare bene con ciò che si ha

  14. Le buone pratiche Formazione degli insegnanti – percorsi di ricerca azione e attività cooperative Definizione di curricoli rivolti ai nuovi studenti Sperimentazione di nuovi percorsi didattici e formativi Attività con enti territoriali (Circoscrizione 6, Comune di Torino, Associazioni culturali e sportive, Centro Interculturale, …)

  15. Gli assessori • Mariagrazia PELLERINO, Assessore alle Risorse Educative, Comune di Torino • Sincretismo, permette di vedere la ricchezza delle nostre classi • Fondamentale la relazione scuola EE.LL • Maria Grazia GUIDA, Assessore all’Educazione e all’Istruzione e Vicesindaco Comune di Milano • Scuola che sta in mezzo (elemento di complessità ma anche di positività) progetto START, progetto MEDIANTE • Rosa Maria DI GIORGI, Assessore all’Educazione, Comune di Firenze • La Toscana e Firenze in particolare all’avanguardia nelle politiche di accoglienza e di integrazione. Storico rapporto scuola EE:LL

  16. Anna Maria PALMIERI, Assessore all’Istruzione, Comune di NapoliNapoli,per un laboratorio di inte(g)razione culturale

  17. Tratti dominanti della realtà napoletana: • - Alti tassi di emigrazione storica • - Alto tasso di dispersione scolastica e abbandono • - Luogo di transizione e transito (città-porto) più che di stanzialità • - Assenza di politiche strutturate • - Alta capacità di “accoglienza indifferente” (mescolata agli alti tassi di vulnerabilità sociale ed economica)

  18. Cosa ne deriva? • IN POSITIVO: La presenza non invasiva e relativamente giovane consente di fare della città una sorta di “laboratorio” per le strategie di interazione/integrazione • IN NEGATIVO: proprio la presenza sporadica e non ancora “strutturata” in modo chiaro (la stabilizzazione è fenomeno più recente che altrove) non favorisce l’attivazione di interventi didattici e di stili educativi che coinvolgano l’intera comunità scolastica in un’interazione positiva • INOLTRE …Non è infrequente la sovrapposizione delle vulnerabilità: concentrazione della popolazione non italiana nelle zone a più alto tasso di povertà e dispersione scolastica • La dispersione scolastica è frequentissima presso alcuni gruppi/comunità ( rom, cinesi)

  19. I progetti attivati Ricognizione e ricerca con l’ISTAT Coinvolgimento dei CTP nei percorsi EDA: formazione, sensibilizzazione, pubblicizzazione, coinvolgimento Percorsi di intercultura per gli studenti di cittadinanza italiana Partenariati con privato sociale e III settore: necessità di mettere “in rete” gli interventi prevalentemente attivati nell’extrascuola con i percorsi didattici scolastici

  20. 20 MIUR –USR LIGURIACENTRO SCUOLE NUOVE CULTUREsalita della fava greca 8 GENOVA GRAZIE PER L’ATTENZIONE

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