1 / 29

Come affrontare la prova di italiano

Come affrontare la prova di italiano. Esame di maturità. I la prima prova dell’esame di stato, il “TEMA” è come una tua carta di identità che la Commissione terrà presente per la valutazione di tutto l’andamento dell’esame. Per fare un buon compito di italiano è necessario:.

Télécharger la présentation

Come affrontare la prova di italiano

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Come affrontare la prova di italiano Esame di maturità

  2. Ila prima prova dell’esame di stato, il “TEMA” è come una tua carta di identità che la Commissione terrà presente per la valutazione di tutto l’andamento dell’esame

  3. Per fare un buon compito di italiano è necessario: • Essere documentati (conoscere quindi MOLTO bene il programma di letteratura italiana) • Fornire conoscenze proprie • Sapere mettere in rapporto le diverse discipline (letteratura, storia, arte, filosofia, storia della scienza) • Essere aggiornati circa l’attualità (cause e fatti storici recenti, avvenimenti, grandi temi di attualità, mass media)

  4. Strumenti utili per una buona documentazione personale: • Lettura di quotidiani e riviste specializzate (es.titoli) • Visione di film e documentari storici • Lettura di saggi di critica letteraria, storia, politica, filosofia • Partecipare a conferenze, dibattiti, approfondimenti culturali di ogni genere

  5. Come si presenta la prova di italiano: le tipologie: a. Analisi del testo (letterario o poetico) b. Redazione di un saggio breve o articolo di giornale. Diversi ambiti: - artistico-letterario - socio-economico - storico-politico - tecnico-scientifico c. Tema di argomento storico d. Tema di ordine generale (tema “classico”)

  6. Analisi del testo L’analisi di tipo letterario prevede l’analisi e il commento, anche arricchito di note personali, di un testo letterario o non letterario, in prosa o in poesia, corredato da indicazioni che orientino nella comprensione, nella interpretazione di insieme del passo e nella sua contestualizzazione.

  7. Sono quindi richieste conoscenze su questi tre livelli: 1. Analisi del testo: essa comprende - livello metrico-ritmico - livello fonico (rime e figure retoriche del suono) - livello linguistico (morfologia, sintassi, lessico) - livello semantico: parole chiave, campi semantici, rigure retoriche di carattere semantico 2. Significato (aspetto contenutistico) - analisi del titolo e significato complessivo - individuare i temi portanti e gli eventuali nuclei tematici - possibile valore simbolico-ideologico di alcuni temi (riferiti alla poetica dell’autore) 3. Contestualizzazione (approfondimenti) - collocare il testo all’interno della produzione dell’autore o del movimento letterario (elementi culturali, storici, politici cui la poesia può fare riferimento) - istituire collegamenti con altri testi dello stesso autore, o nel panorama della letteratura italiana e straniera - riconoscere le intenzioni dell’autore e mettere in evidenza l’eventuale messaggio)

  8. L'assiuolo • "Dov'era la luna? Ché il cielo • notava in un'alba di perla, • ed ergersi il mandorlo e il melo • parevano a meglio vederla. • Venivano soffi di lampi • da un nero di nubi laggiù; • veniva una voce dai campi: • chiù… • Le stelle lucevano rare • tra mezzo alla nebbia di latte: • sentivo il cullare del mare, • sentivo un fru fru tra le fratte; • sentivo nel cuore un sussulto, • com'eco di un grido che fu. • Sonava lontano un singulto: • chiù… • Su tutte le lucide vette • Tremava un sospiro di vento: • squassavano le cavallette • finissimi sistri d'argento (tintinni a invisibili pote • che forse non s'aprono più?…); • e c'era quel pianto di morte … • chiù… • G.Pascoli • Nato a san Mauro di Romagna nel 1855, ebbe un’infanzia segnata dall’assassinio del padre, tragedia che colpì la famiglia nel 1867. Socialista, professore di latino e greco, vincitore di numerosi premi, ha pubblicato raccolte di poesie (Myricae è la più famosa) in cui cerca una chiave per scoprire il mistero delle cose. Famosa anche la sua poetica del Fanciullino. Morì nel 1912. esempio • ANALISI DEL TESTO • Dopo aver steso una sintesi dei contenuti della poesia analizzane il livello sintattico-lessicale, retorico, strutturale, fonico e metrico, evidenziando in particolar modo, le innovative e efficaci soluzioni formali utilizzate dal poeta • COMPRENSIONE DEL TESTO • A partire da questa lirica fortemente autobiografica, individua i temi della poetica di Pascoli. • CONTESTUALIZZAZIONE • Dalla poesia L'assiuolo, emerge la concezione pascoliana della natura: che cosa la caratterizza? Confronta la concezione pascoliana della natura con quella della poesia dell’800, e con quella, similmente decadente di D'Annunzio, individuando testi e autori a confronto

  9. Il saggio breve: cos’è? Il saggio breve è un TESTO CRITICO. Appartiene alla tipologia ARGOMENTATIVA poiché tratta di temi relativi a diversi ambiti (letteratura, scienza, politica, filosofia, attualità, storia, ecc) non limitandosi ad esporli (scrittura informativa) ma esponendoli avanzando e dimostrando la propria TESI, cioè la propria posizione rispetto al problema, e confutando eventuali antitesi

  10. In poche parole… Occorre esporre la propria idea a proposito di una determinata problematica, nel modo più convincente possibile. Ed è necessario accompagnare il lettore a giungere alle stesse convinzioni cui uno è arrivato, fornendo argomentazioni opportunamente motivate (dalle proprie conoscenze e dai testi correlati).

  11. Quindi il saggio breve consente di: • Esporre una tesi a un destinatario, motivarla in modo adeguato, esprimendo una o più opinioni sull’argomento, dimostrarla, prevenendo le possibili obiezioni mosse dal destinatario • Selezionare e organizzare il materiale documentario in modo da valorizzare e rendere convincente la propria tesi • Risolvere o creare un problema • Selezionare le conoscenze, estrapolando solo quelle rilevanti • Avanzare ipotesi e interpretazioni

  12. In questo modo il saggio breve risulta essere la modalità migliore per dimostrare: - la propria capacità di giudizio - il proprio sapere argomentare su qualsiasi problematica- di sapere utilizzare le conoscenze apprese in questi anni di studio per creare giudizi critici e saperli sostenere.

  13. Come si procede? • Leggere le proposte di tutti gli ambiti! Non è detto che l’argomento che piace di più sia quello di cui uno ha più cose da dire! • Leggere bene la CONSEGNA: • Sviluppa l'argomento scelto in forma di saggio breve, utilizzando i documenti e i dati che lo corredano. • Interpreta a e confronta i documenti e i dati forniti e su questa base svolgi, argomentandola, la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. • Da' al saggio un titolo coerente con la tua trattazione e ipotizzane una destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, etc). • Se lo ritieni, organizza la tua trattazione suddividendola in paragrafi cui potrai dare eventualmente uno specifico titolo. • Non superare le quattro o cinque colonne di metà foglio protocollo.

  14. Una volta scelto, leggere bene l’ARGOMENTO e la DOCUMENTAZIONE, sottolineando espressioni e parole chiave, parafrasando i testi, sintetizzandoli mediante brevi frasi NB: non è necessario utilizzare TUTTI i testi della documentazione, ma una volta letta bene la consegna. Selezionare BENE la documentazione sulla base del taglio argomentativo del proprio saggio

  15. Ora prendere un foglio bianco • scrivere al centro la propria tesi da sostenere • collegare tutti i testi documentati che si considerano opportuni a provare tale tesi, in ordine sparso • Collegare tutte le conoscenze personali e esperienze di studio che vengono in mente per sostenere il proprio giudizio • Inserire anche antitesi e giudizi contrari; dire il contrario a volte aiuta a sostenere la propria tesi! • Inizialmente inserire tutto!! Poi di selezionerà ulteriormente

  16. 4. Ora che hai tutti i dati a favore della tua tesi seleziona quelli effettivamente necessari; elimina quelli superflui che possono portarti fuori tema. 5. Organizza ora tutti i dati in ordine, in una scaletta, in base alla mappa concettuale che hai creato

  17. La scaletta: • TESI • CAUSA 1 • CONOSCENZA MIA 3 • TESTO 2 • TESTO 1 • ANTITESI • MIA CONOSCENZA 1 • MIA CONOSCENZA 2 • CAUSA 1 • CAUSA 2 • TESTO 3 • TESTO 4 • CONCLUSIONE

  18. 6. Comincia a stendere il saggio ricordandoti che dopo aver presentato l’argomento, LA TUA TESI DEVE ESSERE GIA’ ESPRESSA NELLE PRIME RIGHE e deve essere ripresa alla fine nella conclusione. NOTA BENE: è molto importante avere presente fin da subto il REGISTRO che si vuole adottare, in base all’ambito del saggio e alla sua destinazione editoriale, al fine di scegliere il lessico opportuno. Es. in un saggio letterario dovrò utilizzare un registro medio-alto e un lessico specifico, come anche in quello di storia o di scienza.

  19. 7. Esporre i contenuti in forma analitica e argomentativa. Se può essere utile, suddividere il testo in paragrafi, dando a ciascuno un sottotitolo (pertinente, sintetico ed efficace). Ciò contribuisce a dare analiticità e lucidità alla tua esposizione e a farti apparire come “esperto” in quella materia. Evitare un periodare complesso e retorico che rende il saggio più complesso e a volte “astruso”.

  20. La conclusione Molto spesso ci si pone il problema su come debba essere la conclusione… Essa deve innazitutto: • ricollegarsi alla parte introduttiva Inoltre si deve terminare il proprio saggio con: • un pensiero o una proposta personale • una tesi originale • una citazione pertinente • la presentazione delle eventuali proposte per il futuro (es. se il saggio è di attualità)

  21. Ultime operazioni di stesura • Dare un titolo al saggio • Indicare la destinazione editoriale (in base al registro adottato e in base all’argomento) • Controllare la lunghezza del saggio (minimo 3 colonne, massimo 5)

  22. LA FORMA: ORTOGRAFIA (gli accenti, le “i”, le doppie fregano sempre!) VERBI (concordanza dei tempi!) ANACOLUTI E ERRORI SINTATTICI PUNTEGGIATURA (se non la si sa usare utilizzare solo . E , LESSICO (utilizzare il vocabolaro dei sinonimi e contrari) REGISTRO (cercare di eliminare le espressioni troppo “auliche” come quelle colloquiali) REVISIONI FINALI È assolutamente necessario rivedere il testo più e più volte, ogni volta controllando un aspetto diverso: • Completezza, coerenza, coesione dei contenuti • Equilibrio tra le parti • LA FORMA!!!

  23. Solo alcuni degli svariati consigli utili… • In un tema di politica, storia, attualità, evitare di esprimere in maniera esageratamente evidente il proprio pensiero politico e la critica a determinati partiti politici e ideologie: non sai mai chi leggerà il tuo tema… • Le citazioni; se si fanno si fanno corrette e tra virgolette • Dati e statistiche: se non si è sicuri di un dato numerico, statistico etc non metterlo, piuttosto che dare soluzioni abnormi • Scegliere sempre una destinazione editoriale di livello medio (NON riviste specializzate!) perché non si è tutti effettivamente esperti in materia… • Evitare di dire banalità e idee “scontate”; per questo occorre anche essere scaltri nella scelta dell’argomento!

  24. In bocca al lupo a tutti…

More Related