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L’aterosclerosi comincia presto e può progredire in modo silente per molti anni

DAI GRANDI TRIALS CON STATINE AL RAZIONALE DEL TARGET TERAPEUTICO DEL COLESTEROLO IN PREVENZIONE SECONDARIA Dott. Alessio Montereggi Cardiologia e Cardiologia Invasiva 2 Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi, Firenze.

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L’aterosclerosi comincia presto e può progredire in modo silente per molti anni

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Presentation Transcript


  1. DAI GRANDI TRIALS CON STATINE AL RAZIONALE DEL TARGET TERAPEUTICO DEL COLESTEROLO IN PREVENZIONE SECONDARIADott. Alessio MontereggiCardiologia e Cardiologia Invasiva 2Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi, Firenze

  2. L’aterosclerosi comincia presto e può progredire in modo silente per molti anni Cellule schiumose Strie lipidiche Lesioni intermedie Ateroma Placca fibrosa Lesione/rottura complicata Disfunzione endoteliale Dalla prima decade Dalla terza decade Dalla quarta decade Crescita dovuta principalmente all’accumulo di lipidi Muscolo liscioe collagene Trombosi, ematoma Pepine CJ. Am J Cardiol. 1998;82 (suppl 10A):23S-27S.

  3. Le malattie cardio e cerebrovascolari rimangono la causa più importante di mortalità, morbilità e invalidità Nonostante le raccomandazionida parte di tutte le SocietàScientifiche, la terapia con statinenon sempre è condotta in modo adeguato

  4. Cardiopatia ischemica L’importanza della prevenzione secondaria 13.000.000 di Americani affetti da CAD, di cui 7.500.000 IMA 1.100.000IMA/anno solo negli USA, di cui 450.000 recidive National Center for Health Statistics, National Heart, Lung and Blood Institute, 2002

  5. Profilo di rischio dei pazienti con CAD • “Nei pazienti con una precedente manifestazionedi coronaropatia, il rischio relativo di sviluppare un IMA è dalle 5 alle 7 volte superiore a quello di soggetti senza cardiopatia ischemica nota” • “Nei gruppi di controllo di trial clinici di prevenzione secondaria, l’incidenza di reinfarto è del 6% l’anno, mentre l’incidenza di un primo IMA nei trial di prevenzione primaria in soggetti al alto profilo di rischio è dell’ 1-2%” Rossouw JE, NEJM 1990; 323: 1112

  6. Colesterolo e malattia coronarica - 1 Vecchi e nuovi scenari A B R4 R3 R2 R1

  7. Colesterolo e malattia coronarica - 2 Vecchi e nuovi scenari A B R4 R3 R2 R1

  8. Colesterolo e malattia coronarica - 3 Vecchi e nuovi scenari A B R4 R3 R2 R1

  9. La “rivoluzione copernicana” nell’approccio all’ipercolosterolemia Area di possibile trattamento A B R R4 R3 R2 R1 VD/VT VD/VT4 VD/VT3 VD/VT2 VT: valore target VD: valore decisionale

  10. 3,7 2,9 2,2 Rischio relativo di coronaropatia (log scale) 1,7 1,3 1,0 40 70 100 130 160 190 Livelli di C-LDL (mg/dl) Livelli di C-LDL e rischio relativo di CHD • Sulla base di numerosi studi clinici e dei dati disponibili riguardanti le terapie ipocolesterolemizzanti, è stata individuata una stretta correlazione tra i livelli di C-LDL e il rischio relativo di coronaropatia. • I dati suggeriscono che per un piccola riduzione del C-LDL (-30 mg/dl) è possibile osservare una netta riduzione del rischio di coronaropatia, corrispondente a circa il 30%. Grundy SM et al. Circulation 110, 227-38: 2004

  11. Prevenzione Terapia secondaria 4S simvastatina CARE pravastatina Post-CABG lovastatina LIPID pravastatina GISSI-Prevenzione pravastatina GREACE atorvastatina IDEAL atorvastatina TNT atorvastatina Prove-IT atorvastatina A to Z atorvastatina Prevenzione Terapia primaria WOSCOPS pravastatina AFCAPS/TEXCAPS lovastatina CARDS atorvastatina Mista Terapia PROSPER pravastatina ALLHAT-LLT pravastatina HPS simvastatina ASCOT-LLA atorvastatina ASPEN atorvastina Prevenzione Terapia secondaria VA-HIT gemfibrozil BIP bezafibrato Prevenzione Terapia primaria SENDCAP bezafibrato HHS gemfibrozil Mista Terapia DAIS fenofibrato LEADER bezafibrato FIELD fenofibrato Studi di intervento sui lipidi

  12. Coronary Drug Project Event Rate (%) –14 • 1966–1975, men with prior MI • 5 lipid-influencing drugs • Estrogen (2 arms), dextrothyroxine, clofibrate, niacin 1 g TID (n=1119) • Niacin: TC  10%, TG  27% • 6 years: reduction in MI • Only in niacin group • 15 years: 4% absolute reduction in mortality • NNT = 25 Placebo Niacin –27 –26 –47 Nonfatal MI/CHD Death Nonfatal MI Stroke/TIA CVSurgery Coronary Drug Project. JAMA 1975; 231:360-381. | Canner PL et al. J Am Coll Cardiol 1986;8:1245-1255.

  13. The Lipid Research Clinics Coronary Primary Prevention Trial 10 Placebo 8 Colestiramina 6 Incidenza cumulativa di eventi (%) 4 2 0 0 1 2 3 4 5 6 8 9 7 Anni di follow-up JAMA 1984;251:351-364

  14. Helsinki Heart Study 50 Placebo 40 Gemfibrozil 30 Incidenza per 1.000 20 10 0 0 1 2 3 4 5 6 Anni • 34% Frick MH et al. N Engl J Med 1987;317:1237-45

  15. Scandinavian Simvastatin Survival Study 1,00 0,90 Simvastatina 0,80 Proporzione di pazienti senza eventi coronarici maggiori p<0,00001 0,70 Placebo 0,60 0,50 0,00 0 1 2 3 4 5 6 Anni dalla randomizzazione - 35% Lancet 1994;344:1383-1389

  16. West of Scotland Coronary Prevention Study 12 10 Placebo 8 p<0,001 Percentuale con eventi 6 4 Pravastatina 2 0 0 1 2 3 4 5 6 Anni - 31% Sheperd J et al. N Engl J Med 1995;333:1301-1307

  17. C-LDL Basale(mg/dL) Eventi coronarici maggiori Durata(anni) Statina(dose/d) C-LDL Var.% Rivasco-lariz. Mortalità coronarica Mortalità Totale Studio Paz. Ictus 4S 4444 5.4 Simvastatin188 -35%* -35%* -37%* -42%* -30%* -27%* 10/40 mg CARE 4159 5 Pravastatin 139 -27%* -25%* -27%* -24%* -9% -31%* 40mg Lipid 9014 5 Pravastatin 150 -25%* -29%* -24%* -24%* -23%* -19%* * p<0.05 o inferiore CAD: prevenzione secondaria e terapia con statine Risultati • Principali studi di prevenzione secondaria con statine: risultati di morbilità e mortalità NCEP ATP III, Circulation 2002

  18. 4S CARE LIPID 120 150 175 200 225 250 275 300 mg/dL Range di colesterolo negli studi di prevenzione secondaria

  19. 0 0 1 1 2 2 3 3 4 4 5 5 6 6 CARE: Major Coronary Events in Diabetic Subgroups No Diabetes by History Diabetes by History 45 40 35 30 25 20 15 10 5 0 45 40 35 30 25 20 15 10 5 0 Relative risk = 0.77P<0.001 Relative risk = 0.75P=0.05 -25 Placebo Placebo Percent with Event Percent with Event -23 Pravastatin Pravastatin Follow-up Time (years) Follow-up Time (years) Adapted from Goldberg RB et al. Circulation 1998;98:2513-2519.

  20. 4S-PI 30 PI=placebo Rx=trattamento Prevenzionesecondaria 25 4S-Rx 20 LIPID-Rx 15 % con eventi coronarici LIPID-PI Prevenzioneprimaria CARE-Rx CARE-PI HPS-Pl 10 AFCAPS-PI HPS-Rx WOSCOPS-PI 5 WOSCOPS-Rx AFCAPS-Rx 0 70 90 110 130 150 170 190 210 Livelli medi di colesterolemia LDL durante il follow-up (mg/dL) Eventi coronarici e colesterolemia LDL nei trial con statine O’Keefe JR et al. J Am Coll Cardiol 2004;43:2142-2146

  21. Variazione del colesterolo LDL (%) duranteil trial e riduzione dell’incidenza (%) dei MACE 100 90 HPS 80 CARE LIPID MACE (% vs placebo) ASCOT 70 WOSCOPS 4S 60 POSCH 50 40 40 50 60 70 80 90 100 Riduzione C-LDL (% vs placebo) MACE= Eventi cardiovascolari maggiori

  22. Lo Studio HPS(Heart Protection Study) • Studio di prevenzione primaria e secondaria, randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, con un disegno fattoriale 2x2 [Simvastatina 40 mg/die + placebo vitamine antiossidanti, Simvastatina 40 mg/die + vitamine antiossidanti (vitamina E 600 mg, vitamina C 250 mg, Beta-carotene 20 mg), placebo simvastatina + vitamine antiossidanti, doppio placebo] • 20.536 pazienti (età 40-80 anni) con malattia coronarica o ad alto rischio cardiovascolare • Criteri di inclusione: colesterolo totale basale >135 mg/dL • Periodo di follow-up: almeno 5 anni • End-points primari: per Simvastatina mortalità totale, mortalità coronarica, mortalità non coronarica; per Vitamine eventi coronarici totali, mortalità coronarica Collins R et al. Lancet 2003;361:2005-2016

  23. Heart Protection StudySimvastatina: eventi vascolari per pregressa patologia STATIN worse Caratteristicabasale STATINA PLACEBO Rapporto di rischio e IC 95% (10.269) (10.267) STATINA meglio STATINA peggio Precedente infartomiocardico 1.007 1.255 Altra coronaropatia(no IM) 452 597 Nessuna coronaropatia CVD 182 215 PVD 332 427 Riduzione del 24% (ES 2,6)2p<0,00001 Diabete 279 369 Tutti i pazienti 2.042 2.606 (19,9%) (25,4%) 0,4 0,6 0,8 1,0 1,2 1,4 Collins R et al. Lancet 2003;361:2005-2016

  24. 100 80 60 Sopravvivenza (%) 40 Non diabetici senza precedente IMA (n=1.304)Diabetici senza precedente IMA (n=890)Non diabetici con precedente IMA (n=69)Diabetici con precedente IMA (n=169) 20 0 0 1 2 3 4 5 6 7 8 Anno Rischio CV nei diabetici senza pregresso infarto miocardico e nei non diabetici con pregresso infarto Diabete come equivalente di rischio di coronaropatia Haffner SM et al. N Engl J Med 1998;339:229-234

  25. Lo Studio CARDS • Pazienti: 2.838 diabetici di tipo 2, maschi o femmine, di 40-75 anni, anamnesi negativa per malattia coronarica, malattia cardiovascolare o arteriopatia periferica e colesterolemia LDL 160 mg/dL, trigliceridemia 600 mg/dL • Fattori di rischio aggiuntivi: uno tra ipertensione arteriosa, retinopatia, micro o macroalbuminuria, fumo • Trattamento: Atorvastatina 10 mg/die o placebo • Endpoint primario: Morte, infarto miocardico, angina instabile documentata che ha richiesto ricovero ospedaliero, rivascolarizzazione o ictus • Follow-up: 4 anni Colhoun HM et al. Lancet 2004;364:685-696

  26. Riduzione del rischio relativo: 37% (IC 95%: 17-52); p = 0,001 15 Placebo 127 eventi 10 Rischio cumulativo (%) 5 Atorvastatina 83 eventi Anni 0 0 1 2 3 4 4,75 Placebo 1.410 1.351 1.306 1.022 651 305 Atorva 1.428 1.392 1.361 1.074 694 328 Rischio cumulativo per l’endpoint primario dello Studio CARDS - 37% Colhoun HM et al. Lancet 2004;364:685-696

  27. CHD Prevention Trials with Statins in Diabetic Subjects: Subgroup Analyses (cont’d) Downs JR et al. JAMA 1998;279:1615-1622. | HPS Investigators. Presented at AHA, 2001. | Goldberg RB et al. Circulation 1998;98:2513-2519. | Pyorala K et al. Diabetes Care 1997;20:614-620. | LIPID Study Group. N Engl J Med 1998;339:1349-1357. | Haffner SM et al. Arch Intern Med 1999;159:2661-2667.

  28. ALLIANCE: variazioni nel colesterolo LDL Koren MJ et al. J Am Coll Cardiol 2004;44:1772-1779

  29. ALLIANCE: incidenza degli eventi dell’outcome primario *L’end point primario e’ l’associazione di morte cardiovascolare, IM non fatale, ACI resuscitato, rivascolarizzazione coronarica e angina instabile che richiede l’ospedalizzazione – 17% Koren MJ et al. J Am Coll Cardiol 2004;44:1772-1779

  30. HMG-CoA Reductase Inhibitor:Secondary Prevention Relationship between LDL-C Levels and Event Rates in Secondary Prevention Trials of Patients with Stable CHD Statin Placebo 4S 4S LIPID Event (%) LIPID CARE CARE HPS HPS TNT (atorvastatin 10 mg/d) TNT (atorvastatin 80 mg/d) 3 70 90 110 130 150 170 190 210 LDL-C (mg/dL) LDL-C=low-density lipoprotein cholesterol; CHD=coronary heart disease; TNT=Treating to New Targets; HPS=Heart Protection Study; CARE=Cholesterol and Recurrent Events Trial; LIPID=Long-term Intervention with Pravastatin in Ischaemic Disease; 4S=Scandinavian Simvastatin Survival Study. LaRosa et al. N Engl J Med 2005;352:1425–1435.

  31. Effetto di atorvastatina sull’endpoint primario CARDS Eventi CV maggiori, incluso l’ictus Atorvastatina Eventi = 83 Placebo Eventi = 127 15 37% RRR (IC 95%: 17-52)(p=0,001) 10 Rischio cumulativo (%) 5 0 0 1 2 3 4 4,75 Anni Placebo 1410 1351 1306 1022 651 305 Atorvastatina 1428 1392 1361 1074 694 328 Colhoun HM, Betteridge DJ, Durrington PN, et al. Lancet. 2004;364:685-696

  32. 0.0 0.5 1.0 1.5 2.0 2.5 3.0 3.5 ASCOT-LLA: atorvastatina riduce l’incidenza degli eventi cardiovascolari maggiori 4 36% RRR dell’IMA non fatale e CHD fatale P=0,0005 3 Placebo Pazienti con MI non fatale e CHD fatale (%) 2 Atorvastatina (10 mg) 1 0 Anni RRR= riduzione del rischio relativo; CHD = Coronary Heart Disease. Adattato da Sever PS et al. Lancet. 2003;361:1149-1158.

  33. Lo studio TNT (Treating to New Targets): razionale 30 25 TNT 20 Screening Pazienti con eventi coronarici (%) 15 ? 10 Atorvastatina 10 mg 5 Atorvastatina 80 mg 0 60(1,6) 80(2,1) 100(2,6) 120 (3,1) 140(3,6) 160(4,1) 180(4,7) 200(5,2) C-LDL, mg/dL (mmol/L) Modificato da: Kastelein JP, Atherosclerosis. 1999;143(suppl. 1):S17-S21.

  34. Livelli di lipidi durante lo studio TNT 160 250 140 200 120 100 150 80 Colesterolemia totale (mg/dL) Colesterolemia LDL (mg/dL) 100 60 40 50 20 0 0 36 36 24 24 0 12 48 60 12 48 3 0 60 3 Finale Finale Screening Screening Mesi Mesi 200 60 180 56 160 140 52 120 100 48 Colesterolemia HDL (mg/dL) Trigliceridemia (mg/dL) 80 Atorvastatina 10 mg 44 60 40 40 Atorvastatina 80 mg 20 0 0 36 36 24 24 12 48 0 60 12 48 3 0 60 3 Finale Finale Screening Screening Mesi Mesi LaRosa JC et al. N Engl J Med 2005;352:1425-1435

  35. Incidenza cumulativa di eventi cardiovascolari nello studio TNT 0,15 0,10 HR = 0,80 (0,69 - 0,92)p=0,002 HR = 0,78 (0,69 - 0,89)p<0,001 0,10 Eventi coronaricimaggiori (%) Eventi CVmaggiori (%) 0,05 0,05 Atorvastatina 10 mg 0,00 0,00 Atorvastatina 80 mg 4 4 3 3 2 5 2 5 0 6 0 6 1 1 Anni Anni N. a rischio A 10 mg 5.006 4.893 4.783 4.666 4.537 2.337 0 A 80 mg 4.995 4.909 4.809 4.706 4.589 2.391 0 N. a rischio A 10 mg 5.006 4.866 4.738 4.596 4.456 2.304 0 A 80 mg 4.995 4.889 4.774 4.654 4.521 2.344 0 0,10 0,04 HR = 0,75 (0,59 - 0,96)p=0,002 HR = 0,78 (0,68 - 0,91)p<0,001 0,03 IM non fatale o morteper coronaropatia (%) Ictus fatale onon fatale(%) 0,05 0,02 0,01 0,00 0,00 4 4 3 3 2 5 2 5 0 6 0 6 1 1 Anni Anni N. a rischio A 10 mg 5.006 4.693 4.792 4.670 4.539 2.361 0 A 80 mg 4.995 4.911 4.812 4.715 4.596 2.395 0 N. a rischio A 10 mg 5.006 4.937 4.859 4.761 4.663 2.447 0 A 80 mg 4.995 4.937 4.862 4.771 4.684 2.451 0 LaRosa JC et al. N Engl J Med 2005;352:1425-1435

  36. IDEAL: eventi coronarici maggiori 12 Simvastatina 20-40 mg -11% RRR Atorvastatina 80 mg 8 MCE Cumulative Hazard (%) 4 (95% CI = 0.78-1.01), HR = 0.89, P=.07 0 0 1 2 3 4 5 Anni dalla randomizzazione JAMA. 2005;294:2437-2445

  37. CARDS: atorvastatina riduce il rischio di eventi cardiovascolari primari in pazienti con diabete di tipo 2 15 37% RRR nell’incidenza di eventi cardiovascolari maggiori P=0,001 10 Placebo Rischio cumulativo (%) 5 Atorvastatina (10 mg) 0 0 1 2 3 4 4,75 Anni Adattato da Colhoun HM et al. Lancet. 2004;364:685-696.

  38. CARDS: rischio cumulativo per ictus 4 48%Riduzione del rischio relativo rischio cumulativo per ictus Placebo Atorvastatina10 mg Placebo n=39 [31% di tutti I primi eventi CVD] 3 (P=0,016) 2 Rischio cumulativo (%) 1 Atorvastatina n=21 [25% di tutti I primi eventi CVD] 0 0 1 2 3 4 4.75 Anni dalla randomizzazione Adattato da: Newman C, et al. Presentato a : American Heart Association 2005 Scientific Sessions; November 13-16, 2005; Dallas, TX.

  39. Studi di regressione con statine e colesterolo LDL “on trial” 0.05 PLAC-1-P y = 0.0004x – 0.0267 R2 = 0.6116 p = 0.001 REGRESS-P LCAS-P 0.04 CCAIT-P PLAC-1-S 0.03 REVERSAL-PR MARS-P MAAS-P Riduzione DLM (mm/anno) 0.02 CCAIT-S MARS-S REGRESS-S 0.01 LCAS-S MAAS-P 0 REVERSAL-AT -0.01 70 80 90 100 110 120 130 140 150 160 170 180 C-LDL (mg/dL) DLM: diametro luminale minimo O’Keefe et al. JACC, 2004

  40. Reversal of Atherosclerosis With Aggressive Lipid Lowering (REVERSAL): disegno dello studio Popolazione di pazienti • Uomini e donne di età 30-75 anni con indicazioni di angiografia coronarica • 1 ostruzione, con diametro luminale 20% • C-LDL 125-210 mg/dL dopo 4-10 settimane di washout Atorvastatina 80 mg (n=328) 657 pazienti 2 settimane di run-in con placebo Pravastatina 40 mg (n=329) 18 mesi Endpoint primario • Variazione percentuale del volume dell’ateroma (follow-up meno baseline) Nissen SE et al. JAMA. 2004;291:1071-1080.

  41. REVERSAL: misurazione intravascolare ultrasuonografica Riprodotto con concessione da: Nissen et al. Am J Cardiol. 2005;96(suppl):61F.

  42. pravastatina atorvastatina REVERSAL: misurazione IVUS delle variazioni volumetriche dell’ateroma 3.5 6 2 Progressione Progressione Progressione (P=0,001) 3 (P=0,01) (P<0,001) 2,7 1,6 4,4 2.5 4 1.5 2 Variazioni Percentuali nel Volume dell’Ateroma (%) Variazione nominale nel volume dell’ateroma (mm3) 1.5 Variazione nominale nel volume dell’ateroma (%) P=0,02 2 1 P=0,02 P<0,001 1 0.5 -0,9 -0,4 0 0.5 0 Nessuna Variazione (P=0,18) Nessuna Variazione -0.5 0,2 Nessuna Variazione (P=0,98) (P=0,72) -1 -2 0 Nissen et al. JAMA. 2004;291:1071. Riprodotto con concessione da: Nissen. Am J Cardiol. 2005;96(suppl):61F.

  43. 0.04 0,036 0.03 0.02 0.01 0,005 Variazione dello spessore medio (mm) 0 -0.01 -0.02 -0,027 -0,031 -0.03 1 anno 2 anni -0.04 Simvastatina (40 mg) Atorvastatina (80 mg) ASAP: superiorità di atorvastatina rispetto a simvastatina nella riduzione dell’IMT carotideaa1 anno e 2 anni Variazione dell’IMT carotidea a 1 anno e a 2 anni di trattamento * *P=.00017; †P<.001. Smilde TJ et al. Lancet. 2001;357:577-581.

  44. Studi di regressione con statine e colesterolo LDL “on trial” 0.05 PLAC-1-P y = 0.0004x – 0.0267 R2 = 0.6116 p = 0.001 REGRESS-P LCAS-P 0.04 CCAIT-P PLAC-1-S 0.03 REVERSAL-PR MARS-P MAAS-P Riduzione DLM (mm/anno) 0.02 CCAIT-S MARS-S La progressione sembra arrestarsi per un C-LDL di 70 mg/dL REGRESS-S 0.01 LCAS-S MAAS-P 0 REVERSAL-AT -0.01 70 80 90 100 110 120 130 140 150 160 170 180 C- LDL (mg/dL) DLM: diametro luminale minimo O’Keefe et al. JACC, 2004

  45. Studi con statine in prevenzione secondaria: riduzione eventi ed C-LDL “on trial” 30 y = 0.1629x – 4.6776 R2 = 0.9029 p = 0.0001 4S-P 25 20 HPS-P LIPID-P 4S-S Eventi coronarici (%) 15 HPS-S CARE-P LIPID-S 10 CARE-S PROVET-IT-AT PROVET-IT-PR 5 0 30 50 70 90 110 130 150 170 190 210 LDL Cholesterol (mg/dL) O’Keefe et al. JACC, 2004

  46. Studi con statine in prevenzione secondaria: riduzione eventi ed C-LDL “on trial” 30 y = 0.1629x – 4.6776 R2 = 0.9029 p = 0.0001 4S-P 25 20 HPS-P LIPID-P 4S-S Eventi coronarici (%) 15 HPS-S CARE-P LIPID-S Gli eventi sembrano azzerarsi per un C-LDL di 30 mg/dL 10 CARE-S PROVET-IT-AT PROVET-IT-PR 5 0 30 50 70 90 110 130 150 170 190 210 C-LDL (mg/dL) O’Keefe et al. JACC, 2004

  47. Placebo Atorvastatina 10 mg Atorvastatina 80 mg 10 6,6 0 -10 -14,6 Variazione relativa rispetto al livello basale mediana (IQR) -20 -30 -40 -46,7 * -50 Studio DALI: atorvastatina abbassa significativamente i livelli di CRP in pazienti con diabete mellito di tipo 2 in maniera dose-dipendente *P<0,001. DALI=Diabetes Atorvastatin Lipid Intervention Study. IQR=distanza interquartile van de Ree MA et al. Atherosclerosis. 2003;166:129-135.

  48. Il concetto dell’appropriatezza “interpaziente” Risk continuum Basso rischio Alto rischio Pazienti con fattori di rischio multipli Diabete CHD stabile Placca e aterosclerosi SCA STROKE CARDS ALLIANCE REVERSAL MIRACL SPARCL ASCOT-LLA • Riduzione nel primo evento CV e stroke in pazienti con diabete • Riduzione nel primo evento CV in pazienti con CHD nota ed iperlipidemia • Blocco della progressione dell’aterosclerosi vs. continuata progressione con prava • Riduzione negli eventi ischemici ricorrenti, incluso stroke dopo SCA vs. placebo • Riduzione negli stroke fatali e non vs. placebo • Riduzione in IM, CHD fatale, e stroke fatale e non fatale vs placebo TNT ASTEROID PROVE-IT • Riduzione nel primo evento CV in pazienti con CHD e LDL-C< 100 mg/dL • regressione della lesione aterosclerotica a livello della placca con rosuvastatina • Riduzione nell’endpoint primario composito di mortalità ed eventi CV maggiori comparato con pravastatina ASAP IDEAL • Riduzione IMT carotideo con atorvastatina • Riduzione nel MCE in pazienti con CHD rispetto alla terapia standard.

  49. Lo studio 4S ha lasciato domande irrisolte alle quali hanno risposto trials successivi sulla prevenzione secondaria

  50. Lo studio IDEAL iniziava dove finiva lo studio 4S 4S Placebo 4.444 Pazienti (mai trattati con statine) Simvastatina 20 mg: Titolata per ottenere CT 3,0-5,2 mmol/L 188 mg/dL(4,9 mmol/L) C-LDL 125 mg/dL(3,2 mmol/L) • IDEAL Simvastatina 20 mg: Titolata fino a 40 mg per ottenere CT <4,9 mmol/L 8.888 Pazienti (~ 75% con statine) Atorvastatina 80 mg 122 mg/dL(3,1 mmol/L) C-LDL ? The Scandinavian Simvastatin Survival Study Group. Lancet. 1994;344:1383-1389; Pedersen TR et al. Am J Cardiol. 2004;94:720-724.

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