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psicologia e calcio

psicologia e calcio. “siate aggressivi!!” . “giocate con cattiveria!”. “ concentrati!”. “sostenetevi!” “fate gruppo!” .

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psicologia e calcio

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Presentation Transcript


  1. psicologia e calcio www.marcantogninisammy.net

  2. “siate aggressivi!!” www.marcantogninisammy.net

  3. “giocate con cattiveria!” www.marcantogninisammy.net

  4. “concentrati!” www.marcantogninisammy.net

  5. “sostenetevi!” “fate gruppo!” www.marcantogninisammy.net

  6. “quel ragazzo lì in allenamento è bravissimo, ma in partita fa una disastro” oppure “glielo avrò detto mille volte ma ancora non l’hanno capito” “quei ragazzi sono bravi ma non hanno la testa” oppure “se quello avesse la tecnica!!!” “non rispettano le regole!” www.marcantogninisammy.net

  7. Ricerca su atleti di alto livello Qual è l’aspetto più importante della tua prestazione??? www.marcantogninisammy.net

  8. 96% l’aspetto mentale www.marcantogninisammy.net

  9. Quanto tempo dedichi a migliorare questo aspetto? www.marcantogninisammy.net

  10. 90% ……… zero www.marcantogninisammy.net

  11. www.marcantogninisammy.net

  12. www.marcantogninisammy.net

  13. allenamento dell’aggressività www.marcantogninisammy.net

  14. la gestione del gruppo www.marcantogninisammy.net

  15. tecnica www.marcantogninisammy.net

  16. le emozioni www.marcantogninisammy.net

  17. Che cosa sono le emozioni? • Le emozioni fanno parte delle nostre reazioni agli eventi della vita (inevitabilità delle emozioni) • Sono “vissuti” in risposta ad “eventi esterni o interni” • Hanno carattere improvviso, intenso e temporaneo www.marcantogninisammy.net

  18. le emozioni non si possono evitare, si possono vivere e si possono controllare www.marcantogninisammy.net

  19. forma tecnica contenuto www.marcantogninisammy.net

  20. forma • movimento effettivamente eseguito • posizioni, stazioni e spostamenti dei segmenti corporei • configurazione esterna del gesto • modello apparente di prestazione www.marcantogninisammy.net

  21. contenuto • funzioni SNC • funzioni SNP • tensione e rilassamento dei muscoli • lavoro di propriocezione • utilizzazione di forze esterne (gravità, energia centrifuga, accelerazioni) • Il gesto in relazione al risultato (il punto) • emozioni www.marcantogninisammy.net

  22. Quando alleniamo un gesto tecnico dobbiamo fare in modo che in maniera elastica l’attenzione dell’allievo sia direzionata in due direzioni principalmente: 1) sulle sue sensazioni 2) sull’efficacia del gesto e cioè sulla possibilità di effettuare un azione che lo porta al successo. Il successo non inteso soltanto nei termini di “vittoria”, ma di obiettivo raggiunto ….. (ho messo la palla lì) www.marcantogninisammy.net

  23. ContenutoForma www.marcantogninisammy.net

  24. per tale motivo è importante creare una buona quantità di esercitazioni dove il tema principale è l’azione di gioco. www.marcantogninisammy.net

  25. Come funziona l’apprendimento gesto emozione memoria www.marcantogninisammy.net

  26. Il gesto viene “catalogato” nella memoria collegato ad un emozione e quindi ad un vissuto oltre che psichico anche corporeo. L’emozione e il vissuto che si lega al gesto viene chiamatomarcatore somatico www.marcantogninisammy.net

  27. l’allievo riconoscerà quel gesto nella sua memoria perché legato al marcatore somatico www.marcantogninisammy.net

  28. il marcatore somatico può essere positivo o negativo e cioè costituito da emozioni e sensazioni spiacevoli oppure piacevoli. www.marcantogninisammy.net

  29. quando l’allievo dovrà mettere in atto quella precisa azione tecnicacollegata ad un marcatoresomatico negativo, questa combinazione funzionerà come uncampanello d’allarme www.marcantogninisammy.net

  30. quando invece interverrà un marcatore somatico positivo, esso diviene un segnalatore di incentivi www.marcantogninisammy.net

  31. il tentativo di catalogareazioni tecnicheinmanieraneutrarisulta essere una perditadi tempoin quanto l’allievo faticherà quando dovrà ricercarlo nella memoria perché privo di riconoscimento (marcatore). Questo è quello che succede quando si allena la tecnica mettendo l’attenzione sulla forma e non sul contenuto. www.marcantogninisammy.net

  32. può succedere che le azioni tecniche si colleghino a marcatori somatici negativi perché troppo spesso collegati al fallimento oppure perché non ha raggiunto l’obiettivo in momenti importanti (momenti fondamentali in partita) o perché legato alla noia della ripetizione www.marcantogninisammy.net

  33. in questo caso l’allievo ritroverà subito il suo gesto in memoria e il marcatore somatico funzionerà come campanello d’allarme paura www.marcantogninisammy.net

  34. il marcatore somatico non è una condizione definitiva e può trasformarsi da negativo a positivo allenamento mentale www.marcantogninisammy.net

  35. Cinestesiasensazione globale dei movimenti del proprio corpo e capacità di controllarli • Propriocettorielementi di fibre nervose, posti in muscoli e tendini, preposte all’informazione sulle posizioni degli arti e sulla posizione del corpo. Fusi neuromuscolari, Fusi neurotendinei www.marcantogninisammy.net

  36. SENSAZIONE E PRESA DI COSCIENZA DEL CORPO propriocettori Recettori del movimento esterocettori Superficie della pelle telerecettori Olfatto udito vista enterocettori Posizionati negli organi interni www.marcantogninisammy.net

  37. sensazione e presa di coscienza del movimento propriocezione apparato vestibolare (equilibrio) vista udito esterocezione (pelle) www.marcantogninisammy.net

  38. prestazione incremento carico allenamento riserva di prestazione www.marcantogninisammy.net

  39. riserva di prestazione • Utilizzo integrato dei canali di informazione sensoriale per il miglioramento della tecnica sportiva • Conoscenza e sviluppo delle informazioni cinestetiche nel gesto motorio • Presa di coscienza della “sensazione del corpo” e della “sensazione del movimento” • Corretto sviluppo ed economico utilizzo delle proprie abilità mentali www.marcantogninisammy.net

  40. C’era una volta uno stolto così insensato che era chiamato il Golem. Quando si alzava al mattino gli riusciva così difficile ritrovare gli abiti che alla sera, al solo pensiero, spesso aveva paura di andare a dormire. Finalmente una sera si fece coraggio, prese una matita ed un foglietto e, spogliandosi, annotò dove posava ogni capo del vestiario. Il mattino, si alzò tutto contento prese la sua lista: “il berretto là”, e se lo mise in testa; “i pantaloni, lì” e se li infilò; e così via fino a che ebbe indossato tutto. “Si, ma io dove sono?” si chiese all’improvviso in preda all’ansia, “dove sono rimasto?” invano si cercò e ricercò: ma non riusciva a trovarsi. www.marcantogninisammy.net

  41. parola chiave • sentire www.marcantogninisammy.net

  42. L’85 % degli atleti che abbiamo testato è in maniera predominante propriocettivo www.marcantogninisammy.net

  43. ASPETTI DELLA COMUNICAZIONE UMANA www.marcantogninisammy.net

  44. medaglia a due facce comunicazione con gli altri www.marcantogninisammy.net

  45. l’altra faccia della medaglia comunicazione con se stessi www.marcantogninisammy.net

  46. COMUNICAZIONE VERBALE NON VERBALE www.marcantogninisammy.net

  47. COMUNICAZIONE VERBALE • LINGUAGGIO www.marcantogninisammy.net

  48. nella comunicazione umana, gli aspetti verbaliincidono mediamente per l’8% www.marcantogninisammy.net

  49. gli aspetti non verbaliincidono mediamente per il restante 92% www.marcantogninisammy.net

  50. COMUNICAZIONE NON VERBALE • movimenti del corpo • espressioni facciali • caratteristiche fisiche • comportamenti oculari • cenni del capo • comportamenti di contatto diretto • prossemica • fattori ambientali • gesti • tono di voce • ritmo e velocità dell’eloquio www.marcantogninisammy.net

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