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Teorie e modelli di servizio sociale

Teorie e modelli di servizio sociale. L’assistente sociale ha un’immagine di quale può essere il suo ruolo nella società Può quindi operare con approcci diversi che sottolineano specifiche finalità . Essere assistenti sociali implica: avere una propria immagine sugli

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Teorie e modelli di servizio sociale

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Presentation Transcript


  1. Teorie e modelli di servizio sociale

  2. L’assistente sociale ha un’immagine di quale può essere il suo ruolo nella società Può quindi operare con approcci diversi che sottolineano specifiche finalità

  3. Essere assistenti sociali implica: avere una propria immagine sugli obiettivi da raggiungere a livello generale dotarsi di riferimenti teorici adeguati per realizzarli

  4. Riflessivo-terapeutico Il servizio sociale è visto come possibilità per favorire benessere negli individui, nei gruppi e nella comunità, promuovendone la crescita e l’autorealizzazione. Attraverso il processo costante di interazione con gli altri si modificano le proprie idee e si possono influenzare gli altri. Questo processo di influenza reciproca porta gli assistenti sociali ad assumere un atteggiamento riflessivo. Aiuta le persone ad acquisire il controllo sui loro sentimenti e sul loro modo di vivere e, attraverso questo “potere personale”, li rende capaci di superare e affrontare sofferenze e svantaggi.

  5. socialista-collettivista Il servizio sociale sviluppa cooperazione e supporto reciproco nella società in modo che le persone oppresse e svantaggiate possano acquisire potere sulle loro vite. L’assistente sociale facilita le persone, attraverso l’empowerment, a prendere parte ad un processo di apprendimento e cooperazione in modo da creare istituzioni in cui tutti possano riconoscersi e partecipare

  6. individualista-riformista. Il servizio sociale è visto come uno dei servizi di welfare offerti agli individui nella società. In questo contesto incontra i bisogni individuali e incrementa i servizi di cui è parte, in modo che si possa operare in maniera più efficace.

  7. Ognuna di queste finalità viene sostenuta da approcci specifici • riflessivo-terapeuticoè supportato da approcci esistenziali, umanistici, psico-sociali • Socialista-collettivista fa riferimento a teorie radicali, alla pratica anti-oppressiva o all’empowerment; • Individualista-riformistaviene sostenuto da un approccio centrato sul compito e dalla teoria dei sistemi

  8. Tra queste tre modalità di vedere il servizio sociale vi è un continuo dibattito e l’equilibrio è costantemente messo in discussione e modificato

  9. Il servizio sociale e le teorie Vi sono due visioni su cui il dibattito è aperto: positivistica/modernista la conoscenza è acquisita attraverso la ricerca costruttivista/postmodernista la conoscenza è una rappresentazione della realtà costruita attraverso parole in un linguaggio simbolico

  10. Payne (1991, adattato da Sibeon 1990)

  11. Teoria/pratica: quale relazione? Analisi critica. Si basa sull’utilizzo di teorie in contrapposizione per sviluppare una pratica critica Selettività. Si fonda sulla scelta di una teoria specifica Eclettismo. Si esprime con due diverse modalità: la prima porta a scegliere una specifica teoria in relazione alla tipologia del caso, la seconda porta a utilizzare teorie diverse in sequenza sullo stesso caso o a mettere insieme indicazioni provenienti da diversi approcci in una sorta di modello costruito in maniera intenzionale da un singolo o da un gruppo oppure anche usato in maniera “casuale”

  12. L’EVOLUZIONE ATTUALE DEI MODELLIPER IL LAVORO NELLA DIMENSIONE INDIVIDUALE superamento di qualsiasi forma di determinismo, biologico, psicologico e ambientale centralità dei processi di interazione e influenzamento reciproco fra individuo e ambiente nel contesto di sistemi aperti in continua evoluzione (teorie sistemiche) la presenza nell’essere umano di una mente “attiva” che percepisce la realtà attraverso i propri costrutti cognitivi (cognitivismo), prospetta ipotesi, fa progetti, trova le soluzioni possibili

  13. la capacità innata della personalità umana di far fronte ai problemi, di risolverli e di assumersi la responsabilità di portare a termine i “compiti” assunti (teorie umanistiche) l’importanza di un’analisi della realtà esistenziale del soggetto costruita insieme a lui. Ruolo dell’assistente sociale non più come “esperto”, ma in una logica coevolutiva (costruttivismo)

  14. ORIENTAMENTI ATTUALI NEL LAVORO CON I GRUPPI Lavoro con gruppi già esistenti da coinvolgere in progetti di aiuto o da orientare alla costruzione di servizi innovativi. Attività di promozione, sostegno e integrazione di gruppi di auto/mutuo aiuto per affrontare problemi individuali e comunitari

  15. ORIENTAMENTI ATTUALINEL LAVORO CON LA COMUNITA’ Sviluppo di comunità Obiettivo è rendere consapevole e attiva la comunità nelle sue diverse articolazioni. Si rifà alla psicologia dei gruppi e di comunità, alla pedagogia sociale, alla sociologia del territorio, all’antropologia culturale. Strumento principale è il gruppo di compito. L’assistente sociale agisce in base ad un preciso mandato sociale. Il suo ruolo di advocacy deve essere riconosciuto dall’istituzione di cui è parte.

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