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Corso di formazione per Dirigenti scolastici

Corso di formazione per Dirigenti scolastici. Relazioni interorganiche nell’istituzione scolastica. Il ruolo e le responsabilità del dirigente tra gestione, organizzazione e scelte didattico pedagogiche. Mantova, 15 aprile 2010. Anna Armone. Qual è lo spazio d’azione del dirigente scolastico?.

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Corso di formazione per Dirigenti scolastici

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Presentation Transcript


  1. Corso di formazione per Dirigenti scolastici Relazioni interorganichenell’istituzione scolastica. Il ruolo e le responsabilità del dirigente tra gestione, organizzazionee scelte didattico pedagogiche Mantova, 15 aprile 2010 Anna Armone

  2. Qual è lo spazio d’azione del dirigente scolastico?

  3. L’autonomia scolastica è dipendente dall’esercizio delle funzioni e dei poteri che altri soggetti esercitano nella materia dell’istruzione Stato I poteri pubblici territoriali ? I portatori di interessi

  4. L’influenza dei soggetti competenti nella materia dell’istruzione sulla la scuola Stato funzione legislativa Programmazione politico amministrativa e finanziaria Regolamentazione organizzativa scuola

  5. L’influenza dei soggetti competenti nella materia dell’istruzione sulla la scuola Regione funzione legislativa Programmazione politico amministrativa e finanziaria Enti locali Funzione amministrativa scuola

  6. Le relazioni funzionali Regione -Enti locali Stato scuola

  7. Il sistema organizzativo del Ministero della PI alla luce del nuovo regolamento Ufficio scolastico regionale “vigila sul rispetto delle norme generali sull’istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni, sull’attuazione degli ordinamenti scolastici, sui livelli di efficacia dell’azione formativa e sull’osservanza degli standard programmati…” Nei confronti di chi vigila…?????

  8. La relazione intercorrente tra l’USR e l’istituzione scolastica il termine vigilanza è usato in due accezioni: la prima consiste in un controllo informale esterno, contemporaneo o successivo che ha per oggetto l’attività del controllato, ma in modo generico; la seconda, la vigilanza in senso stretto, “è un controllo formale di legittimità degli atti (Massimo Severo Giannini, Istituzioni di diritto amministrativo, Giuffrè, Milano, 2000) Relazione gerarchica basata sul potere di direzione USR Istituzione scolastica

  9. Il sistema organizzativo del Ministero della PI alla luce del nuovo regolamento Ufficio scolastico regionale “Nella prospettiva della graduale attuazione dell’art. 117 della Costituzione ed al fine di assicurare la continuità istituzionale del servizio scolastico a salvaguardia dei diritti fondamentali dei cittadini, attiva la politica scolastica nazionale sul territorio supportando la flessibilità organizzativa, didattica e di ricerca delle istituzioni scolastiche;……

  10. Il sistema organizzativo del Ministero della PI alla luce del nuovo regolamento Ufficio scolastico regionale “svolge attività di verifica e di vigilanza al fine di rilevare l’efficienza dell’attività delle istituzioni scolastiche e di valutare il grado di realizzazione del piano per l’offerta formativa…”

  11. Il dirigente scolastico in che misura è un dirigente pubblico? ……………. Considerata anche la “Riforma Brunetta”?

  12. Art. 4 d.lgs 165/01 “le amministrazioni pubbliche i cui organi di vertice non siano direttamente o indirettamente espressione di rappresentanza politica, adeguano i propri ordinamenti al principio della distinzione tra indirizzo e controllo, da un lato, e attuazione e gestione dall’altro” Anna Armone

  13. L’indirizzo politico Lo Stato, come centro organizzativo del complesso dei pubblici poteri, ha portato ad individuare la nozione di indirizzo politico come logicamente prioritaria ad ogni altra La funzione di indirizzo non solo è giuridicamente rilevante, ma è funzione necessaria (cioè non solo possibile) Figure soggettive pubbliche diverse dallo Stato esercitano la funzione di indirizzo politico o politico amministrativo o semplicemente amministrativo Consiglio di istituto Anna Armone

  14. Organizzazione della funzione di indirizzo La funzione di indirizzo risponde prioritariamente a ragioni di tipo organizzativo, riguardanti la distribuzione delle funzioni nel disegno organizzativo dell’ente Quando si dispone che ad un certo organo compete la funzione di indirizzo, si pone una norma organizzativa (interorganica o intersoggettiva) L’organo di indirizzo deve attrezzarsi per lo svolgimento della funzione Gli organi non aventi funzioni di indirizzo sono in situazione soggettiva di obbligo da attuare Anna Armone

  15. la posizione dell’organo che non esercita funzione di indirizzo Tale situazione soggettiva non necessariamente comporta una posizione di sottordinazione Si può avere anche una struttura di equiordinazione tra organo di indirizzo e organo di attuazione Anna Armone

  16. Funzione di indirizzo e potestà direttiva Funzione di indirizzo Potestà direttiva Può prescindere da un rapporto di sopraordinazione Si pone in un rapporto di sopraordinazione consistente in un rapporto di gerarchia o di direzione Anna Armone

  17. Rapporti tipici tra i soggetti della P.A. gerarchia equiordinazione POTERE gerarchico NESSUN POTERE DI SUPREMAZIA Anna Armone

  18. Le relazioni interorganiche nella scuola i soggetti Dirigente: organo di gestione Consiglio: organo di indirizzo soggetti equiordinati Collegio: organo tecnico Anna Armone

  19. Gli equilibri decisionali Consiglio Area delle relazioni equiordinate Collegio docenti Dirigente scolastico Aree disciplinari team Direttore SGA Docente collaboratori Area delle relazioni gerarchiche Anna Armone

  20. La relazione giuridica dirigente -docenti – personale amministrativo dirigente Relazione gerarchica Relazione gerarchica coordinamento Nessuna relazione Direttore sga Personale docente Relazione gerarchica ? Personale amministrativo, tecnico, ausiliario Anna Armone

  21. Art. 44 CCNL 2003 Il personale amministrativo, tecnico e ausiliario statale degli istituti e scuole di istruzione primaria e secondaria, degli istituti d'arte, dei licei artistici, delle istituzioni educative e degli istituti e scuole speciali statali, assolve alle funzioni amministrative, contabili, gestionali, strumentali, operative e di sorveglianza connesse all'attività delle istituzioni scolastiche, in rapporto di collaborazione con il dirigente scolastico e con il personale docente. Anna Armone

  22. Le ragioni della collegialità Esigenza del contemperamento e del coordinamento di interessi diversi rappresentati nel collegio attraverso sistemi elettivi o di designazione, oppure in rappresentanza di una certa categoria Funzione politica di indirizzo e controllo Le ragioni della collegialità per la scuola Consiglio di istituto: rappresentare e coordinare gli interessi dei fruitori del servizio scolastico e degli operatori interni all’istituzione scolastica Funzione tecnica Collegio dei docenti: rappresentare gli interessi della funzione tecnico professionale esercitata dai docenti Anna Armone

  23. Il consiglio di istituto è organo di indirizzo Art. 4 d.lgs 165/01 “le amministrazioni pubbliche i cui organi di vertice non siano direttamente o indirettamente espressione di rappresentanza politica, adeguano i propri ordinamenti al principio della distinzione tra indirizzo e controllo, da un lato, e attuazione e gestione dall’altro” ……quando indirizza? Quando controlla? Anna Armone

  24. Competenze d.p.r. 275/99 “Il Piano dell’offerta formativa è elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi generali per le attività della scuola e delle scelte generali di gestione e amministrazione definiti dal consiglio di circolo o di istituto……” Anna Armone

  25. Il collegio dei docenti è organo tecnico professionale Competenze d.p.r. 275/99 “Il Piano dell’offerta formativa è elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi generali per le attività della scuola e delle scelte generali di gestione e amministrazione definiti dal consiglio di circolo o di istituto……” Anna Armone

  26. POTESTÀ INTERESSI Anna Armone

  27. primazia Anna Armone

  28. Il direttore s.g.a “sovrintende, con autonomia operativa, ai servizi generali amministrativo-contabili e ne cura l’organizzazione….”. La norma parla di “autonomia operativa”, cioè di azioni realizzative di obiettivi, che possiamo riportare ad un’attività sovraordinata che è quella dirigenziale. Vista la funzionalità dell’attività amministrativa e gestionale all’attività di istruzione e formazione, sarebbe incoerente un’azione del direttore sga che non fosse rapportabile agli obiettivi istituzionali che provengono dall’elaborazione del collegio dei docenti e dall’attività programmatoria del dirigente. Anna Armone

  29. La RSU negozia con il dirigente Anna Armone

  30. La “funzione dirigenziale” Per raggiungere i suoi fini lo Stato svolge la "funzione amministrativa", costituita dell’insieme delle attività concrete poste in essere dal potere esecutivo per conseguire gli obiettivi fissati dalle leggi Anna Armone

  31. Il dirigente è organo gestionale Anna Armone

  32. DIRIGENZA SCOLASTICA Norme generali Norme di settore deve assicurare • LA LEGITTIMITA’ DELL’AZIONE AMMINISTRATIVA • L’EFFICIENZA DELL’AZIONE • L’EFFICACIA DELL’AZIONE • LA TRASPARENZA DELL’AZIONE • LA QUALITA’ DEL SERVIZIO ISTRUZIONE Anna Armone

  33. d.Lgs n. 165/2001 Art. 17 - Funzioni dei dirigenti. 1. I dirigenti, nell'àmbito di quanto stabilito dall’art. 4 esercitano, fra gli altri, i seguenti compiti e poteri: a) formulano proposte ed esprimono pareri ai dirigenti degli uffici dirigenziali generali; b) curano l'attuazione dei progetti e delle gestioni ad essi assegnati dai dirigenti degli uffici dirigenziali generali, adottando i relativi atti e provvedimenti amministrativi ed esercitando i poteri di spesa e di acquisizione delle entrate; c) svolgono tutti gli altri compiti ad essi delegati dai dirigenti degli uffici dirigenziali generali; d) dirigono, coordinano e controllano l'attività degli uffici che da essi dipendono e dei responsabili dei procedimenti amministrativi, anche con poteri sostitutivi in caso di inerzia; d-bis) concorrono all’individuazione delle risorse e dei profili professionali necessari allo svolgimento dei compiti cui sono preposti anche al fine dell’elaborazione del documento di programmazione triennale del fabbisogno di personale di cui all’art. 6, comma 4; e) provvedono alla gestione del personale e delle risorse finanziarie e strumentali assegnate ai propri uffici e-bis) effettuano la valutazione del personale assegnato ai propri uffici, nel rispetto del principio del merito, ai fini della progressione economica tra le aree, nonché della corresponsione di indennità e premi incentivanti ………………

  34. La peculiarità della dirigenza scolastica c.m. Funzione Pubblica 31.07.2002. In relazione all'avvenuto riordino della dirigenza amministrativa ad opera della legge n. 145/2002, la circolare precisa che "..dall'ambito applicativo dell'art. 3, comma 7, della legge sono esclusi i dirigenti delle istituzioni scolastiche che hanno acquisito la qualifica dirigenziale ai sensi del d.lgs. 6 marzo 1998, n. 59, atteso il peculiare meccanismo di reclutamento, la disciplina specifica che li riguarda, l'applicabilità solo parziale del complesso normativo definito dagli artt. 19 e ss. del d.lgs. 30 marzo 2001, n. 165, nonché i contenuti e le specificità della funzione dirigenziale dei capi di istituto". La regolazione normativa della dirigenza scolastica è stata tenuta distinta da quella riferita alla dirigenza amministrativa dello Stato (d.lgs. n. 80/1998). Si è posto pertanto l’accento sulle singolarità della funzione svolta nella scuola. Anna Armone

  35. La peculiarità della dirigenza scolastica Anche la Corte dei conti, in occasione del controllo di legittimità su provvedimento ministeriale di transito dalla dirigenza scolastica alla dirigenza amministrativa, ha sottolineato tale distinzione, ritenendo che non sia legittimo conferire ad un dirigente scolastico un incarico secondo la normativa propria degli ordinari dirigenti dello Stato, non potendosi considerare il dirigente scolastico appartenente al ruolo (dirigenziale amministrativo) nel quale si intenderebbe collocarlo (v. Sez. Atti Governo - delibera n. 6/2004/P del 22.6.2004) Anna Armone

  36. Art. 25 d.lgs n. 165/01 2. Il dirigente scolastico assicura la gestione unitaria dell'istituzione, ne ha la legale rappresentanza, è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati deI servizio Assicura la gestione unitaria responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali responsabile dei risultati deI servizio Anna Armone

  37. Art. 25 d.lgs n. 165/01 Nel rispetto delle competenze degli organi collegiali scolastici, spettano al dirigente scolastico autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane direzione POTERI coordinamento valorizzazione Anna Armone

  38. Discrezionalitàamministrativa • Sfera del potere della PA di autodeterminarsi a canoni di opportunità, convenienza ed equità nell’individuazione della scelta amministrativa • La PA sceglie fra varie soluzioni, tutte legittime, quella che meglio soddisfa l’interesse pubblico dell’Amministrazione che la stessa deve perseguire Anna Armone

  39. Art. 25 d.lgs n. 165/01 In particolare, il dirigente scolastico organizza l'attività scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia formative ed è titolare delle relazioni sindacali Potere di organizzazione Finalizzato all’efficienza e all’efficacia formativa Anna Armone

  40. Art. 25 d.lgs n. 165/01 3. Nell'esercizio delle competenze di cui al comma 2, il dirigente scolastico promuove gli interventi per assicurare la qualità dei processi formativi e la collaborazione delle risorse culturali, professionali, sociali ed economiche del territorio, per l'esercizio della libertà di insegnamento, intesa anche come libertà di ricerca e innovazione metodologica e didattica, per l'esercizio della libertà di scelta educativa delle famiglie e per l'attuazione del diritto all'apprendimento da parte degli alunni Azione generalizzata, non prescrittiva, di attivazione dei processi Anna Armone

  41. Art. 25 d.lgs n. 165/01 4. Nell'ambito delle funzioni attribuite alle istituzioni scolastiche, spetta al dirigente l'adozione dei provvedimenti di gestione delle risorse e del personale. Adozione di provvedimenti di gestione No GESTIONE Anna Armone

  42. gestione delle risorse finanziarie e strumentali Le responsabilità formali: risultati deI servizio Direzione, coordinamento e valorizzazione delle risorse umane I poteri nell’esercizio della discrezionalità dirigenziale Potere di organizzazione Attivazione dei processi Anna Armone

  43. Il coordinamento tra gli organi • La natura e gli scopi del coordinamento Anna Armone

  44. La funzione di coordinamento È una potestà d’ordine avente una pluralità di destinatari, con cui si assegna a ciascuno un compito sincronizzato e armonizzato con quello degli altri Previa redazione di un disegno generale, che viene reso esecutivo nell’ordine e i destinatari hanno l’obbligo di eseguire COORDINAMENTO FIGURA DI VALORE FUNZIONALE poiché secondo le strutture variano le qualificazioni giuridiche procedimentali Anna Armone

  45. la natura del coordinamento Il concetto del coordinamento non è giuridico, ma di scienza dell’amministrazione poiché giuridicamente esisterebbe solo l’atto di programmazione I disegni di coordinamento sarebbero da intendere come piccole programmazioni operative, aventi sostanza prevalentemente tecnica Anna Armone

  46. SCOPO DEL COORDINAMENTO Un continuo scambio di idee, pareri decisioni da e per ogni punto dell’organizzazione La possibilità di confrontare senza difficoltà l’avanzamento dei lavori nelle varie sezioni operative L’allargamento della partecipazione collettiva agli obiettivi, ai programmi e alle modalità realizzative Anna Armone

  47. L’attività di coordinamento è caratterizzata da un alto indice di discrezionalità, essendo svolta quasi sempre dal vertice dell’istituzione Il coordinamento si pone accanto alla gerarchia e al controllo come rapporto tipico tra diverse figure soggettive della Pubblica Amministrazione Anna Armone

  48. La funzione dirigenziale del coordinamento non è una potestà autonoma ma è l’esercizio di alcuni poteri indispensabili alla soddisfazione di esigenze unitarie dell’istituzione Anna Armone

  49. Art. 16d.p.r. 275/ 99 Coordinamento delle competenze 1. Gli organi collegiali della scuola garantiscono l'efficacia dell'autonomia delle istituzioni scolastiche nel quadro delle norme che ne definiscono competenze e composizione. 2. Il dirigente scolastico esercita le funzioni di cui al decreto legislativo 6 marzo 1998, n. 59, nel rispetto delle competenze degli organi collegiali. 3. I docenti hanno il compito e la responsabilità della progettazione e dell'attuazione del processo di insegnamento e di apprendimento. 4. Il responsabile amministrativo assume funzioni di direzione dei servizi di segreteria nel quadro dell'unità di conduzione affidata al dirigente scolastico. 5. Il personale della scuola, i genitori e gli studenti partecipano al processo di attuazione e sviluppo dell'autonomia assumendo le rispettive responsabilità. Anna Armone

  50. coordinamento coordinamento DIRIGENTE CONSIGLIO COLLEGIO gerarchia STATUS IMPIEGATIZIO SINGOLO DOCENTE LIBERTÀ PROFESSIONALE coordinamento Anna Armone

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