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ECONOMIA DEI TRASPORTI E DEI SISTEMI LOGISTICI

ECONOMIA DEI TRASPORTI E DEI SISTEMI LOGISTICI. Lezione n. 06 C'è vero progresso solo quando i vantaggi di una nuova tecnologia diventano tali per tutti.

wilona
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ECONOMIA DEI TRASPORTI E DEI SISTEMI LOGISTICI

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Presentation Transcript


  1. ECONOMIA DEI TRASPORTI E DEI SISTEMI LOGISTICI Lezione n. 06 C'è vero progresso solo quando i vantaggi di una nuova tecnologia diventano tali per tutti. Henry Ford Anno Accademico 2009 -2010

  2. LA DOMANDA DI TRASPORTO La domanda di trasporto si può analizzare secondo varie ottiche: ( Mario Del Viscovo) • del pianificatore - che la considera quale fabbisogno sociale e mirando a massimizzare i processi di trasporto; • dell’operatore – che cerca d’intercettare utenza; • del consumatore/utente del trasporto che, sulla scorta del reddito disponibile, ricerca la combinazione di spesa e di utilità che lo possa soddisfare al meglio

  3. LA DOMANDA DI TRASPORTO -PECULIARITÀ La domanda di trasporto è influenzata da numerose variabili per cui non è possibile l’applicazione della teoria marshalliana dell’utilità marginale decrescente

  4. LA SCELTA DEL CONSUMATORE – UTENTE DEL TRASPORTO Supponendo che : ilconsumatore /utente possa scegliere solo tra due alternative S1 e S2, la retta AA1 esprime la spesa potenziale. Le curve d’indifferenza rappresentano le diverse combinazioni di beni che gli garantiscono lo stesso livello di utilità. La massima utilità si realizza nel punto di tangenza tra vincolo della spesa e curva d’indifferenza

  5. DOMANDA DI TRASPORTO:FUNZIONE DI UTILITÀ La domanda di trasporto può essere espressa come funzione di utilità che descrive le preferenze del consumatore/utente (C/U) nei confronti delservizio U = f(x1, x2,t1,t2) Dove: x1 e x2 sono le quantità richieste di due differenti attività di trasporto; t1e t2 sono i tempi necessari ad effettuare gli spostamenti;

  6. Segue: DOMANDA DI TRASPORTO: FUNZIONE DI UTILITÀ Per ottenere le quantità domandate occorre massimiz-zare la funzione di utilità del C/U, soggetta al vincolo di bilancio. Dati i prezzi (p1,p2) la quota parte di reddito (m) che il C/U destinerà alle diverse possibili combinazioni di servizi che potrà acquistare è data: x1p1+x2p2 = m Nella scelta il C/U tenderà inoltre a minimizzare i tempi dello spostamento

  7. RILIEVI SOCIALI DELLA DOMANDA DI TRASPORTO Per determinate categorie di C/U la domanda di trasporto viene considerata quale “istanza sociale” di conseguenza la domanda può essere scissa nelle seguenti componenti principali: COMPONENTE STABILE – ripetitiva, prevedibile che si può definire: “meccanica sociale della mobilità” ed è riferibile: quanto al trasporto di personea spostamenti ripetitivi (lavoratori, studenti) quanto al trasporto merci spostamenti di materie prime e derrate di largo consumo

  8. Segue: RILIEVI SOCIALI DELLA DOMANDA DI TRASPORTO COMPONENTE OCCASIONALE (random) difficilmente prevedibile riguarda. quanto al trasporto di persone spostamentiper motivi di affari, acquisti ecc. quanto al trasporto merci spostamenti legati alla situazione congiunturale

  9. CARATTERISTICHE DELLA DOMANDA DI TRASPORTO LOCALIZZAZIONEcioè collocata lungo “direttrici di traffico” CONCENTRAZIONE nell’ambito di determinate zone: centri urbani, aree industriali, centri di studio VARIABILITÀ/OSCILLAZIONInel tempo e nello spazio Nell’ottica marshalliana il problema della domanda s’imposta in termini di prezzo-quantità. Nel caso dei trasporti ci sono numerose variabili che influiscono sulla scelta del C/U che hanno carattere endogeno ed esogeno

  10. VARIABILI ENDOGENE Il prezzo del trasporto - può assumere varie configurazioni: mercato regolare di linea (tariffe), mercato a domanda (noli a viaggio, a tempo o time charter in cui oggetto del contratto è il mezzo) Il livello del servizio variabile quali/quantitativa (comfort di viaggio, sicurezza, affidabilità) Nel trasporto pubblico locale (Tpl)il livello si basa su i seguenti parametri: • Frequenza delle corse • Velocità commerciale (include i tempi di sosta) • Distanza da coprire Vi è infine un ulteriore parametro il tempo di viaggio relativo (TTR) che è la somma di tutti i tempi impiegati da origine e destinazione ovvero door to door.

  11. RAPPRESENTAZIONE GRAFICA LIVELLO DI SERVIZIO Dal grafico si evince che per garantire elevati standard di servizio, all’aumentare della distanza la frequenza può anche diminuire, ma dovrà presumibilmente aumentare la velocità commerciale.

  12. Segue VARIABILIENDOGENE Accessibilità e Connettività sono caratteristiche strutturali che misurano le potenzialità di una rete e la sua suscettibilità di essere utilizzata Propensione alla mobilità misura il grado dio mobilità che scaturisce dal rapporto tra spesa per consumi di trasporto e spesa totale di consumi.

  13. VARIABILI ESOGENE IL REDDITO IL REDDITO influenza dall’esterno la De il suo incremento in genere determina un aumento di mobilità. La relazione intercorrente tra D e reddito(R) è rappresentata dal grafico a fianco. Il segmento AB mostra che, anche a R basso, si manifesta una D minima di un determinato servizio di trasporto; Segue una fase di sviluppo della D (BC)che è accompagnata dal parallelo sviluppo del R nel tempo. La pendenza accentuata mostra che a variazioni unitarie di R si registrano variazioni più che proporzionali della D. dopo il punto di flesso C (CD) ad aumenti di R si hanno variazioni meno che proporzionali di D. Tale tendenza si accentua (DE) dopo di che interviene una fase di declino (EF)

  14. VARIABILI ESOGENE :FATTORI DEMOGRAFICI E SOCIO-ECONOMICI Tasso di natalità e di mortalità : una maggior incidenza di una fascia d’età rispetto a un’altra può influire notevolmente sulla mobilità Tasso di urbanizzazione: inteso come rapporto fra la popolazione dei centri urbani e popolazione totale che manifesta un trend positivo a livello mondiale

  15. ELASTICITÀ DELLA DOMANDA DI TRASPORTO L’elasticità della domanda rispetto al prezzo è la misura naturale della sua reattività e può essere definita come la variazione percentuale della quantità domandata divisa perla variazione del prezzo- categorie di elasticità rispetto al prezzo:

  16. Tipi di ELASTICITÀ DELLA DOMANDA DI TRASPORTO DOMANDA ELASTICA variazione 1% del prezzo = variazione quantità domandata › 1% Fonte grafico: P.Samuelson, D.Nordhaus: Economia

  17. Segue :Tipi di ELASTICITÀ DELLA DOMANDA DI TRASPORTO DOMANDA A ELASTICITÀ UNITARIA variazione percentuale quantità domandata = variazione percentuale del prezzo Fonte grafico: P.Samuelson, D.Nordhaus: Economia

  18. Segue :Tipi di ELASTICITÀ DELLA DOMANDA DI TRASPORTO DOMANDA ANELASTICA variazione 1% del prezzo = variazione quantità domandata ‹ 1% Fonte grafico: P.Samuelson, D.Nordhaus: Economia

  19. Segue :Tipi di ELASTICITÀ DELLA DOMANDA DI TRASPORTO Elasticità diretta: quando si riferisce al rapporto incrementale fra domanda di trasporto e prezzo dello stesso Ed = dQ ⁄ dp = dQ . p Q P dp Q

  20. Segue :Tipi di ELASTICITÀ DELLA DOMANDA DI TRASPORTO Elasticità indiretta: quando la domanda di trasporto è posta in relazione alle variazioni nel prezzo della merce da trasportare Ei = dQ ⁄ dp’ = dQ . p’ Q P’ dp’ Q

  21. Segue :Tipi di ELASTICITÀ DELLA DOMANDA DI TRASPORTO Elasticità incrociata: Misura la reazione della domanda di un servizio di trasporto alla variazione del prezzo di un altro servizio di trasporto Ei = dQa ⁄ dp’b = dQa . p’b Qa P’b dp’b Qa

  22. ELASTICITÀ NEL RAPPORTO FRA DOMANDA E FORMA DI MERCATOLa struttura della domanda assume diversi connotati a seconda del mercato D. CON ELASTICITÀ INFINITA sopra e sotto il livello del prezzo nessun acquisto D. RIGIDA pur variando il prezzo non cambia la quantità acquistata

  23. ELASTICITÀ NEL RAPPORTO FRA DOMANDA E FORMA DI MERCATO MERCATO CONCORRENZIALE in cui: È presente un elevato n. di consumatori; I produttori offrono beni omogenei e standardizzati; Non esistono barriere all’entrata o all’uscita; Non sussistono asimmetrie informative. NESSUN SOGGETTO ECONOMICO PUÒ INFLUENZARE IL PREZZO DEL PRODOTTO MODIFICANDO LA QUANTITÀ L’equilibrio sarà raggiunto nel punto E qualsiasi allontanamento si tradurrà in un progressivo riavvicinarsi al punto d’equilibrio. La pendenza della curva S è maggiore della curva D. LA CURVA S È TENDENZIALMENTE ANELASTICA

  24. Segue ELASTICITÀ NEL RAPPORTO FRA DOMANDA E FORMA DI MERCATO MERCATO DI CONCORRENZA IMPERFETTA. Gli operatori hanno margini di manovra sulle coppie prezzi-quantità in considerazione della uguale elasticità delle curve D e S di conseguenza si avrà uno squilibrio permanente cioè una sorta di rotazione intorno al punto di equilibrio senza che ci si avvicini né ci si allontani da esso. Casistica: servizi differenziati marittimi organizzati da conferences, trasporti con specializzazione esclusiva (es. navi posacavi)

  25. Segue ELASTICITÀ NEL RAPPORTO FRA DOMANDA E FORMA DI MERCATO MERCATO MONOPOLISTICO In questo caso non si raggiunge l’equilibrio ma si tende ad allontanarsi da esso. In questo caso l’elasticità di S rispetto a D ; infatti il monopolista stabilisce coppie prezzo-quantità che gli garantiscono il massimo profitto.

  26. LA STRUTTURA DELLA DOMANDA DI TRASPORTO Nell’analisi della D occorre distinguere il trasporto di persone da quello di merci. PERSONE : si individuano diverse fasce d’utenza per poi effettuare una discriminazione dei prezzi che consiste nel vendere lo stesso prodotto a prezzi diversi in ragione delle diverse elasticità desumibili dalle schede di domanda. Attraverso le fasce d’utenza si considera anche la rendita del consumatore che varia in ragione della collocazione nelle diverse fasce d’utenza e consiste nella differenza che esiste a vantaggio del C/U fra l’utilità assegnata al servizio e il prezzo/tariffa che corrisponde per ottenerlo

  27. DOMANDA DI TRASPORTO PER TIPOLOGIE DI UTENZE

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