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La prospettiva Sociologia

La prospettiva Sociologia. Paolo Giuntarelli Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”. ORIGINI DELLA SOCIOLOGIA: Sociologia e società industriale.

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Presentation Transcript


  1. La prospettiva Sociologia Paolo Giuntarelli Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”

  2. ORIGINI DELLA SOCIOLOGIA: Sociologia e società industriale • Sociologia riflessione critica e intelligenza scientifica applicata all’ambiente sociale in cui viviamo; Tentativo riflesso che la società compie per chiarire sé a se stessa

  3. Oggetto della Sociologia • Scienza d’osservazione, ossia analisi empirica concettualmente orientata, guidata da ipotesi di lavoro induttivamente verificabili e interpretazione critica di qualsivoglia raggruppamento umano così come si esprime nei suoi vari rapporti interindividuali, constatati nei loro aspetti di uniformità e ripetibilità (Ferrarotti)

  4. prima della Sociologia come scienza vi era • Sociologia del Senso comune sociologia perenne, esprime lo spirito di un’epoca e viene veicolata attraverso le tradizioni acquisite e la riflessione spontanea degli individui e dei gruppi umani intorno alle loro esperienze dirette • Preistoria della Sociologia insieme delle conoscenze pre-scientifiche di cui appare intessuta la convivenza umana, espressione di numerosi pensatori da Platone a Vico fino a giungere a Montesquieu.

  5. Il tratto caratteristico è la confusione tra sociologico e sociale • Vita politica e sociale  non si pensava che vi potesse essere una socialità al di fuori dei rapporti Politici; • Fenomeni individuali e sociali  sono peculiari perché sovraindividuali e transindividuali, cioè non riducibili alle azioni e alle scelte dei singoli; • Realtà concrete e sociali  il cammino verso la sociologia ha implicato anche che si arrivasse a oncepire l’esistenza di un mondo invisibile, simbolico, che ci circonda e non è meno reale di quello concreto.

  6. L’emergere della Sociologia come scienza specifica e relativamente autonoma implica una rottura nel modo di porsi della società • Il punto di rottura si colloca verso la metà del ‘700  l’Ineguaglianza degli esseri umani viene ora assunta come fatto storico problematico invece che come dato definitivo, naturale (Dahrendorf) • la crisi della concezione dell’Ineguaglianza come dato immodificabile è conseguenza della caduta della TRADIZIONE come fonte di legittimità del sistema di autorità che fa da cardine al sistema sociale.

  7. Comincia ad emergere il senso fondamentale della sociologia come istanza critica • Al criterio della tradizione si sostituisce il criterio della RAZIONALITA’ , sia afferma l’idea del PROGRESSO come impresa umana, come frutto e coronamento dell’indagine razionale. • Il sorgere della Sociologia è dunque strettamente legato all’avvento della società moderna, in quanto non si dà Sociologia senza società.

  8. La consapevolezza sociologica si sviluppa intorno al XIX secolo a causa delle grandi trasformazioni che si erano verificate nel mondo occidentale • La modernizzazione stava facendo scomparire la società tradizionale • L’avvento della società industriale muta la società tradizionale basata sull’agricoltura di sussistenza e su una struttura di classe rigidamente statica, con una situazione più aperta e problematica • Produce una domanda di conoscenza sociale scientificamente orientata

  9. RIVOLUZIONE INDUSTRIALE  prende avvio in Gran Bretagna tra il 1770 ed il 1830 e si diffonde rapidamente in Europa ed in Nord America • Pre-condizioni 1) situazione creditizia favorevole; 2) disponibilità di materie prime a basso costo ( colonie americane); 3) possibilità di utilizzare manodopera a basso costo determinata anche dal processo di modernizzazione che investe l’AGRICOLTURA: razionalizzazione delle colture – recinzione dei campi aperti – Enclosure Acts (1730) – migrazione delle popolazioni rurali verso le città industriali.

  10. Conseguenze sociali  a) muta l’organizzazione del lavoro, dall’artigiano alla fabbrica; • b) spopolamento delle campagne e affollamento delle città; • c) periferie povere e abbandonate, slums; • d) nascono le figure dell’operaio e dell’industriale; • e) nasce il consumatore di prodotti fabbricati e messi in vendita da altri; • f) muta la struttura di classe della società ora composta da borghesia capitalistica e dal proletariato industriale; • g) il conflitto sociale assurge ad elemento costitutivo della società.

  11. RIVOLUZIONI POLITICHE • la I^ Inglese (1642-1646), la II^ Inglese (1688-1689), l’Americana (1775-1782) e la Francese (1787-1789) determinano il crollo di regimi e domini secolari e il sorgere di nuove organizzazioni sociali e politiche

  12. RIVOLUZIONE SCIENTIFICA • al concetto di Scienza classica che riteneva di poter dare un’immagine totale del mondo e di poter quindi racchiudere l’intero sviluppo del mondo-natura in formule matematiche o leggi, si sostituisce il concetto di Scienza contemporanea che ritiene la razionalità un processo di faticosa formazione e che cambia il concetto dogmatico di “Legge” con quello probabilistico di “Legge tendenziale”

  13. Il progresso del sapere scientifico viene a dipendere da un’impostazione operazionistica, nella quale e per la quale esperimento e produzione di nuovi dati, prova di verifica e processo reale fondamentalmente coincidono (Bridgman) • In questo contesto vengono delineandosi un’esplicita domanda di conoscenza sociale ed un conseguente bisogno di una sociologia come scienza, poiché le scienze altro non sono che imprese di uomini, tentativi di risposta a bisogni storicamente determinati.

  14. Le Scienze SocialiLa sociologia è lo studio scientifico del comportamento sociale umano, dell’associazione umana e del risultato delle attività sociali • C. Wright Mills (1959) a) gli individui appartengono ai gruppi, la sociologia si concentra sulle forze sociali, “l’immaginazione sociologica” b) prospettiva utilitaria: gli individui colgono il generale attraverso l’astrazione dello specifico • I gruppi influenzano il nostro comportamento; gli studi sul suicidio di E. Durkheim presentano il suicidio come funzione dell’integrazione sociale • I gruppi assumono caratteristiche indipendenti dai loro membri: l’intero è > della somma delle sue parti • I sociologi si concentrano sui modelli di comportamento interni ai gruppi, i.e. differenze fondate sul sesso, razza, età, classe, etc.

  15. Sociologia e Scienzala sociologia è lo studio scientifico del comportamento sociale e arrangements • Assumptions della scienza a) le leggi della natura si scoprono, non si creano b) c’è un ordine nella natura c) la scienza presuppone un mondo ordinato di causa-effetto • Strumenti della scienza a) Teorie: spiegazione delle relazioni fra due o più fenomeni b) Ipotesi: forme variabili delle teorie c) Dati: informazioni osservabili, fatti, statistiche

  16. Sociologia come scienza a) la sociologia costruisce teorie per spiegare la vita sociale b) gli studi sociologici non hanno la precisione, ma hanno la rigorosità, delle altre scienze c) la sociologia oltrepassa il livello del senso comune attraverso un metodo di studio e di ricerca rigorosi

  17. I fondatori della Sociologia Forte influenza della rivoluzione industriale Auguste Comte (1798-1857) • Credenze – necessità di comprendere la società come era, piuttosto che come sarà Società dei tre stadi • Positivismo – percorso per giungere alla comprensione del mondo basato sulla scienza • Termine “sociologia” – studio della società

  18. Herbert Spencer (1820 – 1903) • Darwinismo sociale: sopravvivenza del più fittest – le persone più intelligenti ed ambiziosi ascendono la scala sociale • Organicismo • Buona parte del suo lavoro è stata abbandonata Karl Marx (1818 – 1883) • I mezzi di produzione, il settore economico sono gli elementi più importanti in ogni società • Il mutamento storico avviene attraverso il conflitto di classe tra proprietari e lavoratori

  19. Emile Durkheim (1855 – 1917) • Bonds/funzione di tenere insieme la socetà (integrazione sociale) • La società è mantenuta unita dalla Solidarietà meccanica (consenso sociale/morale) e dalla Solidarietà organica (dipendenza di ruoli tra le persone) Max Weber (1864 – 1920) • Verstehen o interpretazione è importante per la comprensione del comportamento • Potere della religione nel determinare il sistema economico • Razionalità più pervasiva attraverso lo sviluppo delle strutture burocratiche

  20. George Simmel (1858 – 1918) • Rifiuto dell’analogia organica di Spencer • La società è una rete di relazioni multiple tra individui che sono in costante interazione uno con l’altro • “sociologia formale”: conduce a ricerche sui “tipi sociali”

  21. Macrosociologia (Totalità della società) • Struttural-funzionalismo a)tutte le parti della società sono interdipendenti e funzionano come un organismo b)Le società sono molto stabili ed il cambiamento avviene gradualmente c)consenso tra i membri su norme e valori d) figure chiave: Talcott Parsons, Robert Merton

  22. Teoria del Conflitto a) le parti esistono in tensione o competizione l’una con l’altra b) il cambiamento costante ed il conflitto sono dovuti ad ineguaglianze tra i diversi gruppi sociali c) disaccordo tra la distribuzione di potere/risorse d) figure chiave: Lewis Coser, Ralf Dahrendorf

  23. Microsociologia (comportamento dei piccoli gruppi) • Interazione simbolica a) la società è basata sull’interazione continua tra le persone b) attribuzione di significato al comportamento c) figure chiave: Herbert Blumer, Erwin Goffman d) focus sul tema dell’identità, particolarmente sul snso del sé, che è un prodotto sociale

  24. Etnometodologia • Processo di studi attraverso il quale i significati sono creati e condivisi • Non esiste sistema sociale ordinato senza l’accordo dei partecipanti • Figure chiave: Alfred Schutz e Harold Garfinkel

  25. Teoria dello scambio • La vita sociale è un processo di negoziazione e di bargaining • Interazione procede sulla base di un’analisi costi/benefici • Teoria introdotta da George Homans in 1950

  26. Rapporti tra la tradizione sociologica classica e la sociologia dell’ambiente • La sociologia convenzionale è stata spesso “agnostica” verso l’ambiente e la SA; • La SA cominciò ad essere presa in considerazione solo a partire dagli anni ’60/’70 quando i movimenti riuscirono nell’agenda setting politico ed accademico

  27. La sociologia classica aveva legato troppo intensamente le sue costruzioni teoriche all’individuazione dei “fatti sociali”; • Il pensiero sociale del XIX sec. Aveva portato la sociologia ad ignorare elementi quali risorse, natura ed ambiente • Il carattere del pensiero sociologico era determinato dal concetto della “esenzione o eccezione umana” • La SA rappresenta un nuovo paradigma

  28. Le tre maggiori teorie classiche tendevano a concordare riguardo la nozione che l’impresa sociologica dovesse enfatizzare le cause sociali dei fenomeni sociali:enfatizzano diversi concetti solciali (classe sociale, potere, cultura) come variabili indipendenti e differenti variabili sociali dipendenti (sviluppo sociale, industrializzazione, formazione della classe, disuguaglianza)

  29. Marxismo e SA • Il Marxismo e la SA hanno molti punti in comune • Entrambe sono prospettive critiche delle istituzioni dominanti e dell’accordo sociale • Entrambe hanno espresso critiche nei confronti dell’industrializzazione capitalista, soprattutto per la tendenza del capitale verso l’auto-espansione e del capitalismo verso l’accumulazione e la crescita • Entrambe considerano il degrado ambientale come una contraddizione dello sviluppo delle società moderne • Sono prospettive materialiste: la realtà della vita umana può essere rivelata meglio dalla scoperta del substrato materiale delle società

  30. Sociologi ambientali di ispirazione neo-marxista • Schnaiberg: dialettica socio-ambientale ed i percorsi di produzione • O’Connor ha sviluppato una prospettiva, distinta ma collegata, neo-marxista della “seconda contraddizione del capitale. Ha posto che in aggiunta alla contraddizione esistente tra capitale e lavoro (1^ contraddizione di Marx) l’espansione del capitale tende a causare problemi ambientali e a creare una 2^C, che si manifesta attraverso l’aumento dei costi privati di produzione

  31. La critica di Dickens alla 2^C: sottovaluta la capacità del capitale di ristrutturare, inoltre sottostima l’ampiezza della traduzione in termini di critica al capitalismo, da parte dei movimenti sociali, delle crisi ambientali. • I principali contributi del marxismo alla SA sono la divisione sociale e tecnica del lavoro, la politica della conoscenza e l’alienazione.

  32. Weber e la SA Ci sono due diverse letterature weberiane che hanno influenzato la SA • West: parte dalla Sociologia della Religione di Weber e dalla sua ricerca empirica sulla società antica. L’ecologia storico-comparativa di Weber è composta di due elementi: • Il ruolo delle risorse ambientali nel causare eventi o nel ricoprire ruoli importanti nella storia • La lotta tra le classi sociali ed i gruppi di status nei confronti delle risorse

  33. Murphy: si basa sui concetti di razionalità e sul tipo ideale di razionalità e orientamento all’azione (economi e società). La razionalità e l’espansione della razionalità formale hanno portato ad un etica del dominio sulla natura. • Dilemma struttura-agenzia. L’azione delle persone genera cambiamenti strutturali spesso imprevedibili. L’uomo rischia di creare un mondo che lo controlla, piuttosto che il contrario • Realtà materiale della natura • Sociologia della razionalità – razionalizzazione dei processi della natura.

  34. Critiche: a) Murphy critica Weber su questioni relative alla tecnologia: contesta l’affermazione di Weber che “una macchina inanimata è la mente oggettivata”, afferma che le macchine non sono un prodotto della mente, ma sono un risultato dell’interazione tra la mente umana e la natura. Critica anche gli effetti della razionalizzazione e della conoscenza.

  35. Durkheim e la SA • La teoria del “fatto sociale” di D. rappresenta l’antitesi della SA. • Definire oggetto della sociologia lo studio dei fatti sociali per mezzo di altri fatti sociali può significare l’esclusione dei fenomeni biofisici come variabili dipendenti o indipendenti. • Buttel sottolinea l’importanza de “la divisione del lavoro nella società” che contiene elementi importanti per l’analisi macrosociologica delle relazioni tra la società e le loro risorse fondamentali

  36. Catton ritiene che D fosse concorde ad offrire altre spiegazioni oltre quelle puramente sociali. • D. è noto per 2 argomenti teorici: a sua resistenza alle spiegazioni fondate sulla biologia ed il fatto che il suo modello più importante di cambiamento sociale riguardasse la transizione della società dalla solidarietà meccanica a quella organica • Fu influenzato da Darwin, credeva che la transizione verso una società caratterizzata da una profonda divisione del lavoro fosse legata ad alti livelli di mutualismo tra gli individui.

  37. TALCOTT PARSONS ( 1902 – 1979) • Parsons vuole arrivare alla costruzione di una complessa teoria generale del funzionamento di tutti i sistemi sociali, attraverso un percorso intellettuale e scientifico che lo porta da una prima impostazione struttural-funzionalista alla definizione di un modello più attento al carattere dinamico delle interazioni sulle quali il sistema sociale si fonda.

  38. La premessa da cui muove è l’assunto secondo cui le scienze che hanno per oggetto l’azione umana possono costituirsi a pieno titolo come tali soltanto facendo ricorso all’analisi sistemica  ogni azione che assume carattere di continuità presenta caratteristiche tali da poter essere analizzata secondo un modello che, ricorrendo alle nozioni di struttura, di funzione e di processo la considera come un sistema d’azione  assume una forma organizzata, esiste e si conserva se vengono soddisfatti i bisogni che esso esprime, è soggetto a processi di cambiamento che avvengono secondo modalità ricorrenti.

  39. Considerando l’articolazione strutturale e funzionale dei sistemi d’azione, individua la loro organizzazione nel Modello AGIL, quattro funzioni che il sistema deve assolvere e che corrispondono alle condizioni necessarie per l’esistenza e la persistenza nel tempo del sistema stesso. • A) una funzione di ADATTAMENTO (adaptative function) all’ambiente esterno , costituito per ogni sistema d’azione da altri sistemi d’azione e non azione. L’adattamento è una relazione a due vie: il sistema d’azione da un lato, si adegua ai vincoli dell’ambiente esterno e, dall’altro, interviene su di esso modificandolo, controllandolo, utilizzandolo al fine di attingervi le risorse di cui ha bisogno.  ORGANISMO BIOLOGICO • G) una funzione per il RAGGIUNGIMENTO DEI FINI (Goal attainment) che consiste per il sistema d’azione nel definire e nel conseguire gli scopi necessari per il suo funzionamento, dotandosi di mezzi efficaci.  SISTEMA DELLA PERSONALITA’

  40. I) una funzione di INTEGRAZIONE (integrative function) , che consiste per il sistema d’azione nel salvaguardare la sua coesione interna e la sua stabilità, sollecitando la collaborazione tra le sue componenti e controllando perturbazioni e deviazioni.  SISTEMA SOCIALE • L) una funzione di MANTENIMENTO DEL MODELLO LATENTE (latent-pattern manteinance function) che consiste nel produrre, conservare e riprodurre quell’insieme di base di conoscenze, credenze e valori coerenti e condivisi, che fornisce le motivazioni per l’azione delle componenti del sistema. Questo insieme è un modello latente perché implicito e non formalmente definito, e tuttavia è tale da orientare in modo significativo l’azione.  SISTEMA CULTURALE.

  41. I quattro sottosistemi delle funzioni AGIL sono in relazione l’uno con l’altro e complementari dal punto di vista del contributo che danno al sistema d’azione e al funzionamento di esso. Ne consegue che nell’analisi di un sottosistema occorre considerare gli altri tre, in quanto questi costituiscono “l’ambiente esterno” con il quale quello si trova ad interagire.

  42. Parsons, la teoria del sistema sociale ed il Neofunzionalismo • Le teorie parsonsiane hanno completamente ignorato l’ambiente biofisico • Luhmann ha fornito un contributo importante allo studio dei movimenti ambientalisti e delle politiche ambientali • Vede il sistema sociale caratterizzato dall’interazione tra individui e istituzioni • La principale forma di interazione è la comunicazione tra i subsistemi, “La comunicazione rende reale la società”

  43. FUNZIONALISMO • Riprende il tema dell’integrazione sociale e si afferma nelle scienze sociali a partire dagli anni venti, soprattutto grazie all’opera di B. Malinowski e di A. Radcliffe-Brown, esponenti dell’antropologia sociale inglese. • L’idea di base del funzionalismo è che la società costituisca un sistema funzionale e adattativo che abbia come scopo quello di soddisfare determinati bisogni.

  44. BISOGNI i bisogni primari sono relativi alla sopravvivenza organica, all’adattamento, all’ambiente, alla riproduzione, e dal loro soddisfacimento derivano i bisogni secondari, relativi all’attività produttiva e alla vita associata.

  45. Funzione  si deve intendere il soddisfacimento di un bisogno tramite un’attività in cui gli esseri umani cooperano nell’ambito di un contesto sociale organizzato, ovvero nell’ambito di una società che assume la struttura propria di un sistema. Per lo stretto nesso che si instaura tra funzione e struttura sociale il funzionalismo è anche detto Struttural – funzionalismo

  46. Ogni sfera istituzionale contribuisce all’equilibrio sociale, svolgendo una specifica e indispensabile funzione: l’apparato culturale degli utensili e dei beni di consumo deve essere prodotto, usato, mantenuto e sostituito da una nuova produzione, e a ciò provvede l’economia; il comportamento collettivo deve essere regolato da norme e da sanzioni, e a ciò provvede il controllo sociale; i membri della società devono apprendere e interiorizzare le tradizioni del gruppo, e a ciò provvede l’educazione; nella società l’autorità deve essere definita e legittimata e deve poter esercitare il potere mediante mezzi efficaci, e a ciò provvede l’organizzazione politica.

  47. Da questi assiomi deriva un’indicazione metodologica generale, se la società è un sistema funzionale, possiamo studiarla attraverso L’analisi funzionale, ovvero individuando le funzioni che il fenomeno sociale o l’istituzione svolge in seno al sistema culturale complessivo. La spiegazione di un fatto sociale consiste nell’individuazione della funzione che questo svolge in vista della conservazione dell’unità strutturale e dell’equilibrato funzionamento della società.

  48. Il funzionalismo affonda le sue radici nella concezione organicistica già proposta dal positivismo e da questa trae inoltre il principio dell’equilibrio. • Durkheim ha influenzato maggiormente con le sue teorie il funzionalismo: “La sociologia è la scienza delle istituzioni, del loro formarsi e del loro funzionamento. Per capire un’istituzione occorre chiarire i compiti che svolge e risalire fino ai bisogni generali dell’organismo sociale”.

  49. Il problema centrale della società moderna è che i subsistemi falliscono nell’attivare la comunicazione • Papadakis afferma che L. è eccessivamente pessimista riguardo la capacità delle organizzazioni ambientali di comunicare • I nuovi movimenti sociali sono in grado di scuotere l’autoreferenzialità dei sottosistemi.

  50. La teoria critica e l’ambiente • Wheling e Benjamin • La teoria critica non ha approfondito la questione ambientale • Si concentrano non solo sul dominio della natura da parte dell’uomo ma anche al tipo di dominio sopra gli uomini che ricadono in questa dominazione • Sociologia delle relazioni società-natura: include le relazioni sociali create in particolari società che sono costruite sull’interazione con la natura

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