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RIVOLUZIONE INDUSTRIALE La rivoluzione industriale fu un processo di evoluzione economica e di industrializzazione della società che da agricolo- artigianale-commerciale si trasformò in un sistema industriale moderno
DIFFERENZE TRA LE DUE RIVOLUZIONI LA PRIMA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE LA SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE interessò prevalentemente il settore tessile-metallurgico con l'introduzione della spoletta volante e della macchina a vapore La prima si era originata in Inghilterra alla fine del Settecento e l’Inghilterra ne fu la principale protagonista introduzione dell'elettricità, dei prodotti chimici e del petrolio la seconda vede protagonisti molti paesi europei (Germania, Francia, Belgio, Italia) e alcuni extraeuropei come gli Stati Uniti.
LOREM IPSUM DOLOR SIT La rivoluzione agricola, porta la produttività dei campi a crescere a dismisura e causa fenomeni di disoccupazione di massa presso la popolazione contadina, che migra verso i centri urbani. Grazie alle macchine, ogni contadino si produce una quantità sempre maggiore di cibo, dunque per ii proprietario terriero sarà necessario assumere meno contadini.
IL RUOLO DEL CARBONE Serviva come combustibile per la produzione di calore e quindi di vapore che serviva per mettere in moto motori. Era usato in oltre come combustibile per il riscaldamento nelle abitazioni durante l’inverno.
SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
LIBERISMO ECONOMICO Con la seconda rivoluzione industriale si affermano le teorie del liberismo economico, per il quale veniva data libertà all’economia, agli scambi e all’intero sistema, limitando al minimo indispensabile l’intervento degli stati
LA RIVOLUZIONE DEI TRASPORTI La ferrovia ha avuto una notevole importanza nello sviluppo delle città, ma questo sviluppo si sarebbe presto arrestato se non fosse stato accompagnato dallo sviluppo dei trasporti urbani
INTRODUZIONE DELL'ELETTRICITÀ Gli effetti più sensazionali di questa nuova fase dell’industrializzazione furono prodotti dall’utilizzo dell’elettricità, una nuova forma di energia che, come disse a quei tempi, si può “accendere e spengere” a proprio piacimento Era stata scoperta alla fine del Settecento, quando Alessandro Volta aveva inventato una pila che produceva corrente, ma poté essere applicata all’industria solo a partire dal 1860..
L' INVENZIONE DELLA LAMPADINA Nel 1880 Edison inventò anche la lampadina, che consentì di vincere il buio illuminando le abitazioni d’interi quartieri. La svolta decisiva avvenne però nel 1882 quando Edison costruì la prima centrale elettrica trasformando l’energia creata dalle cascate del Niagara. Centrali di questo genere sembravano fatte apposta per risolvere i problemi energetici dei Paesi poveri di carbone. Esse fornivano energia alle macchine industriali e rivoluzionarono mezzi di trasporto elettrificando prima le tra vie urbane, poi le linee ferroviarie.