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A SPASSO NELLA STORIA DELL ASSISTENZA INFERMIERISTICA

. Per lungo tempo i leader degli

Jimmy
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A SPASSO NELLA STORIA DELL ASSISTENZA INFERMIERISTICA

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    1. A SPASSO NELLA STORIA DELLASSISTENZA INFERMIERISTICA Carlo Calamandrei 2007

    3. Alcuni comunque si impegnano personalmente nellassistenza, come si vedr da qualche esempio. La nobildonna cristiana Fabiola fonda intorno al 390 un ospedale a Roma. Di lei si narra che assistesse personalmente le vittime della fame e delle epidemie, ciechi, mutilati ecc. ripulendo le loro ferite, dando loro da mangiare.

    4. Labruzzese Camillo de Lellis (1550-1614), fonda lordine dei Ministri degli Infermi per lassistenza corporale e spirituale dei malati, anche di peste. Le sue regole per il servizio degli infermi riguardano aspetti tecnici dellassistenza, aspetti organizzativi, le consegne, i rapporti (non servili) con i medici ecc. , tutto in nome di una carit materna.

    5.

    6. Tenga un elenco giornaliero delle provviste e delle altre cose necessarie.un libro delle diete Abbia cura delle chiavi delle porte Controlli che infermiere, inservienti e pazienti osservino le regole della Casa e facciano il loro dovere 2) Regolamento ospedale di Manchester (1752): Le infermiere puliscano i rispettivi reparti..servano la colazioneInfermiere e inservienti obbediscano alla capo infermiera come alla loro signora.

    7. - Florence Nightingale (1820-1910): aristocratica inglese, rifiuta il modello di vita di signora della casa. Profondamente religiosa, vuole rendersi utile al prossimo dedicandosi allassistenza dei malati, nonostante la contrariet della famiglia. Dopo varie vicende pu realizzare le sue aspirazioni, acquisendo al tempo stesso notoriet internazionale, nella guerra di Crimea.

    8. Nellospedale di Scutari ha il ruolo di sovrintendente del corpo di infermiere degli ospedali inglesi in Turchia, e dirige lattivit assistenziale di varie decine di infermiere. Lei e le sue colleghe ottengono risultati come il miglioramento del vitto dei degenti, delle condizioni igieniche dellospedale ecc. Competente, volitiva e perseverante, despota benevolente, ella esercita una efficace leadership autoritaria.

    9. Tornata in Inghilterra, ottiene lapertura di una scuola per infermiere (Londra, 1860), la prima al mondo realmente professionale. In essa ella porta i modelli culturali della famiglia ricca dellepoca, come lautoritarismo fondato sullo zelo religioso (che richiede e valorizza la dedizione e lobbedienza) e su una disciplina di tipo militaresco. Comunque la Scuola Nightingale unistituzione laica, con finalit esclusivamente educative, dalla quale usciranno quadri infermieristici che andranno ad aprire scuole analoghe in varie parti dEuropa e del mondo.

    10. Centrale nella riforma della Nightingale il ruolo della direttrice, sia nella scuola sia nella gestione dellassistenza in ospedale. Sulle sue decisioni (ammissione delle allieve, assegnazione ai reparti, turni, promozioni, punizioni) la sua autorit assoluta. Questa impostazione si afferma in molti paesi.

    11. In Italia Le norme del 1925 e 1929 sulla formazione delle infermiere (scuola-convitto) hanno un taglio autoritario, ma danno poco potere allinfermiera direttrice. Il potere vero quello del Consiglio di Amministrazione (direttore sanitario e primari). Viene istituito un corso per caposala. Invece solo nel 1964 che istituita la prima scuola speciale per DAI (Sapienza di Roma).

    12. DPR 225/74: nuovo mansionario, con innovazioni ma anche norme rigide. Linfermiere considerato un semiprofessionista. DPR 821/84: attribuzioni del personale non medico delle Usl. (Norme importanti sul piano storico): - lIP sempre soggetto al mansionario - il coordinatore e il dirigente sono figure deboli.

    13. Negli ultimi 15 anni grande spinta verso una maggiore professionalizzazione nel contesto dellaziendalizzazione (D.Lgs. 502/92-517/93) e sulla base di due leggi fondamentali: - Legge 42/99: professioni sanitarie, campo di attivit definito da profilo, codice deontologico e curricolo, abrogazione del mansionario - Legge 251/00: istituzione della dirigenza e della laurea specialistica.

    14. Si affermano alcuni principi: Formazione dei professionisti nelluniversit (pi livelli) e ECM Centralit del profilo professionale Pluralit di ruoli nella stessa professione (in campo clinico, manageriale, formativo, della ricerca) Particolare importanza dei ruoli manageriali (coordinatore, dirigente): attenzione a costi e qualit, leadership Operatori di supporto dalle competenze ampie CI SONO ORA LE CONDIZIONI PER LESERCIZIO DELLA LEADERSHIP A VARI LIVELLI.

    15. RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI ESSENZIALI Benci L., Le professioni sanitarie (non mediche): aspetti giuridici, deontologici e medico-legali, McGraw-Hill, Milano, 2002. Calamandrei C., Lassistenza infermeristica: storia, teoria, metodi, La Nuova Italia Scientifica, Roma, 1993, seconda ed. Cosmacini G., Storia della medicina e della sanit in Italia, Laterza, Bari, 1987. De Benedetti M., Pittini F., Assistenza sanitaria sociale, Armando Armando, Roma, 1958. Pazzini A., Lospedale nei secoli, Orizzonte Medico, Roma, 1958. Woodham Smith C., Florence Nigthingale, Sansoni, Firenze, 1954.

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