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7 Meraviglie

Le 7 meraviglie del mondo

Liceo_peano
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7 Meraviglie

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Presentation Transcript


  1. Artemision “... ma quando di Artemide vidi alto svettare nelle nubi il tempio, tutto sbiadito mi parve, pensai che all'infuori d'Olimpo Elio giammai tale beltà non vide.”

  2. Il Tempio di Artemide (in greco antico: Ἀρτεμίσιον, in latino: Artemisium) era un tempio dedicato alla dea Artemide, che a Roma era chiamata Diana, situato nella città di Efeso, nell'attuale Turchia, a circa 50 km dalla città di Smirne. Si riteneva che la struttura, nel suo complesso, dovesse risalire al 560 a.C., cioè all'epoca di reggenza della dinastia Achemenide dell'Impero Persiano. La sua realizzazione durò per 120 anni. Al giorno d'oggi nulla rimane, se non qualche minimo resto, del grande tempio che, per le sue immense dimensioni e la bellissima architettura, fu considerata una delle sette meraviglie del mondo antico. In effetti, la forma dell'edificio più nota è da attribuire all'iniziativa del re Creso di Lidia, e fu menzionata per la prima volta da Antipatro di Sidone che stilando la lista delle meraviglie del mondo antico ne decantava la bellezza e, paragonandolo agli altri monumenti, sosteneva che essi non ne reggessero il confronto. In realtà, il tempio creseide andò a collocarsi su strutture architettoniche precedenti, che gli archeologi hanno studiato assiduamente per decenni. In particolare, l'edificio più antico dovrebbe coincidere con un diptero risalente all'VIII secolo a.C., mentre la base centrale del tempio fu appunto edificata solo in un secondo momento dall'architetto Chersifrone, per ordine di Creso, alla metà del VI secolo a.C.

  3. I resti del tempio di Artemide ad Efeso Il sito del tempio fu riscoperto nel 1869 da una spedizione sponsorizzata dal British Museum, assieme a numerosi reperti e sculture provenienti dal tempio ricostruito, anche se oggi la perduta meraviglia del mondo non è più visibile. Oggi non vi sono che pochi resti di quello che fu un tempio di enormi dimensioni, così curato nelle decorazioni da essere considerato una delle sette meraviglie del mondo antico.

  4. Venne distrutto da un incendio doloso nel 356 a.C. ad opera di Erostrato, un pastore che motivò il suo gesto deliberato con la sola intenzione di "passare alla storia". La leggenda afferma che Artemide stessa non abbia protetto il suo tempio in quanto era troppo impegnata a sorvegliare la nascita di Alessandro Magno, che ebbe luogo nella stessa notte. Il grande tempio di Artemide fu ricostruito ma poi fu nuovamente distrutto, stavolta dai Goti, nel 262, al tempo dell'imperatore Gallieno. Ricostruito ancora una volta dagli Efesini, fu chiuso nel 391 a seguito dell'editto di Teodosio che vietava i culti pagani. Nel 401 venne alfine distrutto dai Cristiani guidati da San Giovanni Crisostomo.

  5. L'Artemision, costruito in calcare locale, era un tempio diptero, con un ampio pronaos coperto, a più navate e cella a cielo aperto. Presentava otto colonne sui lati brevi e ventuno sui lati lunghi, alte quindici metri. Sul prospetto principale, rivolto ad oriente, come tutti i templi greci, presentava una doppia fila di colonne. La colonna aveva una base di tipo samio con spirale a toro, il fusto aveva 28 scanalature ed il capitello a volute. Una fascia di bronzo, con motivi decorativi, arricchiva i rocchi inferiori di alcune colonne, mentre il capitello presentava caratteri di uno stile Ionico piuttosto arcaico. La copertura, probabilmente in tegoloni, presentava alla sommità degli acroteri.

  6. La città di Efeso Efeso (greco: Έφεσος, Éphesos) fu una delle più grandi città ioniche in Anatolia, situata in Lidia, sulla costa dell'odierna Turchia. Fu un importante e ricco centro commerciale e dal 129 fu la capitale della provincia romana di Asia. Tra le rovine, che ne fanno uno dei più noti siti archeologici del Mare Mediterraneo, sonoridotte a una singola colonna le testimonianze di quello che fu il più celebre monumento di Efeso, e, secondo Pausania, il più grande edificio del mondo antico: il Tempio di Artemide, una delle Sette meraviglie del mondo, raso definitivamente al suolo nel 401.

  7. La cinta muraria circondava tutta la città: le mura erano costituite da blocchi di pietra squadrata ed erano spesso sostenute da piccole torri quadrangolari. La torre di fronte al porto è a due piani ed è chiamata dalla gente "la prigione di San Paolo". L'entrata e l'uscita dalle mura era assicurata da due porte. Con la pax romana di Augusto, che durò dal I al III secolo, non vi fu più bisogno di difendersi e le mura furono trascurate, durante il periodo bizantino Efeso perse importanza e divenne povera economicamente, la sua popolazione diminuì e fu più difficile difendersi dagli attacchi dei nemici con porte che avevano una grande lunghezza: si restrinse allora la cinta con nuove dimensioni più modeste e con più economia.

  8. Artemide Artemide (in greco: Ἄρτεμις, Ἀρτέμιδος), nelle religioni dell'antica Grecia è figlia di Zeus e Leto e sorella gemella di Apollo. Fu una tra le più venerate divinità dell'Olimpo e la sua origine risale ai tempi più antichi. In epoca romana fu associata a Diana. Il cervo e il cipresso erano fra i suoi simboli sacri. Era la dea della caccia, della selvaggina e dei boschi e una divinità lunare. Era adorata anche come dea del parto e della fertilità. Nella Ionia la "Signora di Efeso", una dea che viene identificata con Artemide, era oggetto di uno dei culti più importanti: il Tempio di Artemide a Efeso fu probabilmente il più conosciuto centro dedicato al suo culto all'infuori di Delo. In questa regione era adorata soprattutto come dea della fertilità. Mentre le statue greche la ritraggono come una giovane con arco e frecce, le statue provenienti da questa zona la mostrano con il busto coperto di protuberanze rotondeggianti che sono state interpretate come simboli di fertilità.

  9. Artemide è figlia di Zeus e Leto, nonché sorella gemella di Apollo. Leto, a causa di una maledizione lanciatale dalla moglie di Zeus Era, per poter mettere al mondo i due bambini era costretta a trovare un luogo che non avesse mai visto la luce del sole: per questo motivo Zeus fece emergere dal mare un‘ isola fino ad allora sommersa che, di conseguenza, il sole non aveva ancora toccato. Si trattava dell'isola di Delo e Leto vi partorì aggrappata a una palma sacra. Artemide nacque per prima, dopo soli sei mesi di gestazione e aiutò quindi la madre a dare alla luce Apollo che nacque invece il settimo mese L'infanzia di Artemide non è raccontata da alcun mito giunto fino a noi, ma un poema di Callimaco ne immagina un suggestivo aneddoto. Giunta all'età di tre anni Artemide, sedendo sulle ginocchia del re degli dei, chiese al padre Zeus di far avverare alcuni suoi desideri: per prima cosa chiese di restare per sempre vergine, poi di non dover mai sposarsi e di avere sempre a disposizione cani da caccia con le orecchie basse, cervi che tirassero il suo carro e ninfe come compagne di caccia. Il padre la assecondò e realizzò i suoi desideri. Tutte le sue compagne rimasero così vergini e Artemide vigilò strettamente sulla loro castità.

  10. Una delle ninfe compagne di Artemide, Callisto, perse la verginità per mano di Zeus, che andò da lei trasformato in Apollo o, secondo altre versioni, in Artemide stessa: infuriata, la dea la trasformò in un'orsa. Il figlio di Callisto, Arcade, per poco non uccise la madre durante una battuta di caccia, ma fu fermato da Zeus che li pose entrambi nel cielo sotto forma di costellazioni, l'Orsa maggiore e l'Orsa Minore. Altre versioni riportano invece che Artemide uccise l'orsa con una freccia.

  11. Realizzato da: Arianna Torre Elisa Meyer Matteo Leddi Sara Maselli

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