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Congresso N azionale SICVE Bari 2013 Reti e clinical governance .

Congresso N azionale SICVE Bari 2013 Reti e clinical governance . Francesco Enrichens M.D. F.A.C.S Direttore DEA Città della Salute e della Scienza TORINO. Il quadro di riferimento. Regolamento per la Spending Review

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Congresso N azionale SICVE Bari 2013 Reti e clinical governance .

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Presentation Transcript


  1. Congresso Nazionale SICVE Bari 2013 Reti e clinicalgovernance . • Francesco Enrichens M.D. F.A.C.S • Direttore DEA Città della Salute e della Scienza • TORINO

  2. Il quadro di riferimento • Regolamento per la SpendingReview • Rete ospedaliera Hub & Spoke articolata per bacino di utenza • Bacino di utenza per disciplina Proposta di riorganizzazione dell’assetto erogativo

  3. Le reti delle patologie complesse • Cardiovascolare • Stroke • Trauma • Ostetrico-neonatale • Pediatrica • Oncologica • Vascolare

  4. Programma Operativo • Provvedimenti regionali • Contenimento e diminuzione della spesa • Garanzia dei livelli di assistenza migliorando la qualità

  5. RISULTATI ATTESI SpendingReview Concreta applicazione della rete ospedaliera articolata in Hub ( DEA di II livello ) e Spoke ( DEA di I Livello ) Pronto Soccorso base e di zona disagiata con la definizione dei fabbisogni per specialità ed una ipotesi di allocazione anche delle UOC per la elezione secondo i nodi della rete della emergenza e delle patologie complesse tempo dipendenti

  6. Rete della emergenza - urgenza Garanzia di un sistema efficiente ma anche salvaguardiadella tipologia delle funzioni e quindi di prestazioni salvavita qualitativamente accettabili grazie alle discipline necessarie e sufficienti alla emergenza-urgenza quali requisiti essenziali Sui nodi della rete si implementano le discipline delle patologie complesse tempo dipendenti(Stemi,ictus,trauma,ostetricia-neonatologia, Vascolare).

  7. Rete Ospedaliera • Sui nodi ( Hub Spoke Pronto Soccorso) della rete della emergenza si implementano le specialità di elezione che rispondono a criteri di volumi di attività e si avvalgono dell’hardware garantito dalla struttura già organizzata per rispondere alle urgenze. • Gli esiti sono indicatori di valutazione delle singole unità operative.

  8. Rete Ospedaliera • Sui nodi ( Hub Spoke Pronto Soccorso) della rete della emergenza si implementano le specialità di elezione che rispondono a criteri di volumi di attività e si avvalgono dell’hardware garantito dalla struttura già organizzata per rispondere alle urgenze. • Gli esiti sono indicatori di valutazione delle singole unità operative. • Multidiscilplinarietà (radiologia interventistica)

  9. Rete Ospedali (HUB/ SPOKE / P.S. / P.P.I.) Ospedali H HUB H SPOKE H P.S. H P.P.I.

  10. Postazioni odierne (MSA/ MSAB) Postazioni A MSA AB MSAB

  11. Postazioni future (MSA/ MSAB / ASA) Postazioni A MSA AB MSAB ASA ASA

  12. Rete ospedali TORINO Nord Aree di percorribilità 0 – 30 min. 30 – 60 min. Ospedali 60 – 90 min. 90 – 120 min. H HUB H SPOKE H P.S. H P.P.I.

  13. Rete ospedali TORINO Nord Aree di percorribilità 0 – 30 min. 30 – 60 min. Ospedali 60 – 90 min. 90 – 120 min. H HUB H SPOKE H P.S. H P.P.I.

  14. Dati Necessari • Popolazione del bacino di utenza • Strutture complesse e semplici esistenti • Privato : volumi e letti accreditati • Organizzazione (Dipartimento, Ospedale, Università, Territorio) • Attività svolta • Volumi Ricoveri ospedalieri • Volumi Accessi in pronto soccorso • Volumi prestazioni • Esiti

  15. Rete Territoriale • Garantisce la presa in carico o direttamente o dalla interazione con la rete della emergenza e con quella ospedaliera della inappropriatezza. • Risponde anch’essa a criteri organizzativi con tecnologie telefoniche ed informatiche condivise e di rintracciabilità, misurabilità e controllo

  16. LaReteTerritoriale • Presa in carico territoriale della inappropriatezza ospedaliera (codici verdi e bianchi) ma anche posti letto riabilitazione • Ruolo dei distretti • Forme di aggregazione dei Medici • Attenzione alle ambiguità

  17. Percorsi Diagnostico terapeutici Indicatori di processo e di risultato Individuare il fabbisogno globale Definire quanto di questo è del pubblico e quanto affidare al privato secondo volumi e procedure ben definiti, esercitando controlli sulla qualità delle prestazioni e sugli esiti sia nel pubblico che nel privato secondo criterio di equità.

  18. Dati Necessari • Popolazione del bacino di utenza • Strutture complesse e semplici esistenti • Privato : volumi e letti accreditati • Organizzazione (Dipartimento, Ospedale, Università, Territorio) • Attività svolta • Volumi Ricoveri ospedalieri • Volumi Accessi in pronto soccorso • Volumi prestazioni • Esiti

  19. Assorbimento Risorse Risultati attesi • Confronto tra la situazione attuale e quella tendenziale sulla base delle regole organizzative 20

  20. LaretedeiDEA I Principi Ottimizzazione risorse Rete HUB & SPOKE Integrazione delle diverse funzioni per una risposta coerente con i fabbisogni di salute Ottimizzare i tempi Migliorare la qualità delle prestazioni

  21. Rete Dea Hub e Spoke e Ps interventi diagnostico-terapeutici, di stabilizzazione e cura del paziente, di ricovero Trasmissione immagini e dati disponibilità a reperibilità di specialità rare a più ampio bacino di utenza o metropolitane Protocolli concordati per le patologie di maggiore complessità (es accettazione a rotazione) Trasferimento secondario urgente da parte del 118 al Centro HUB o al Polo di riferimento

  22. La rete territoriale La rete territoriale Obiettivi Regione : • Ridefinizione di una rete ospedaliera Hub e Spoke che tenga conto dei vincoli del Regolamento • (0.4-0.8 per ch. Vascolare) (2011 --- 101.087 SDO) • Ridefinire i Distretti in funzione della presa in carico e delineare le forme di aggregazione dei Medici del Territorio con una misurabilità e governo del sistema • Rimodulare la rete della Emergenza – Urgenza e la sua interazione con le altre reti attribuendole il ruolo di architrave del sistema

  23. Alcune Criticità • Ridondanza di strutture Complesse rispetto ai parametri • Concentrazione della risposta e margini di miglioramento delle reti tempo-dipendenti • Necessità di maggiore Governance e gioco di squadra con i D.G. sugli obiettivi

  24. Criticità: • Popolazione del bacino di utenza non servita in modo omogeneo • Strutture complesse accentrate e ridondanti • Organizzazione con proliferazioni eccessive delle medesime discipline (Università)

  25. Possibili Soluzioni • Graduale adeguamento ai parametri della spending dei p.l. e delle strutture accorpando i reparti e riutilizzando il personale delineando un percorso morbido di fuoriuscita (vedi mobilità Agenas) • Chiarire cosa è urgenza e cosa cure primarie separando rigorosamente percorsi e funzioni e smagrendo le reti riallocando le risorse dove servono • Struttura assessorile “forte” con governo delle tre reti in liaison e attribuendo obiettivi coerenti ai DG

  26. la Governance delle reti

  27. Accorpare Centrali operative ?!? Protocolli condivisi coi dea hub e spoke Gestione chiara Maggior dialogo tra attori Trasporti secondari urgenti NON SONO CALL CENTER e neanche solo nodi tecnologici avanzati

  28. Ricordare la necessità del territorio Piattaforma tecnologica condivisa 7 /2/ 2013 Accordo Stato Regioni CURAP continuità assistenziale ma anche coordinamento attività Distretto 116117

  29. Grazie! Francesco Enrichens enrichens@agenas.it

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