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REPORT FINALE

REPORT FINALE. Referente per la valutazione Prof.ssa Patrizia Spadaro. I dati sono come mattoni: non c’è casa senza mattoni ma un mucchio di mattoni non fa una casa!!!!. PREMESSA.

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Presentation Transcript


  1. REPORT FINALE Referente per la valutazione Prof.ssa Patrizia Spadaro

  2. I dati sono come mattoni: non c’è casa senza mattoni ma un mucchio di mattoni non fa una casa!!!!

  3. PREMESSA • La scuola di oggi è chiamata ad una sfida: ripensare l’esperienza educativa per conferire all’istruzione un significato al passo con i tempi e i bisogni delle nuove generazioni. La scuola, luogo d’incontro e di crescita, si assume la responsabilità di accompagnare i ragazzi sostenendo la ricerca di senso alla loro vita e il processo di costruzione della personalità. • L’intervento educativo della scuola si attua in un comune terreno di incontro tra i bisogni degli alunni e l’azione formativa degli insegnanti • La scuola è sede privilegiata in cui la molteplicità dei saperi si presenta in forma strutturata e coerente.

  4. FINALITA’ FORMATIVE • consegnare alle nuove generazioni il patrimonio culturale che ci viene dal passato affinché non vada disperso e sia valorizzato. • introdurre i giovani alla vita adulta, fornendo loro quelle competenze indispensabili a divenire protagonisti all’interno del contesto socio-economico di vita. • accompagnare il percorso di formazione che uno studente compie sostenendo la sua ricerca di senso e il faticoso processo di costruzione della propria identità.

  5. L.59/97, art.21, comma 4:AUTONOMIA • garantire a tutti un livello sufficiente di cultura generale • valorizzare le differenze • ridurre la dispersione scolastica e curare le eccellenze • sviluppare le integrazioni • prevenire il disagio e promuovere il benessere • sviluppare la capacità di scegliere e di orientarsi

  6. S.S.I G. “G. Garibaldi” TrinitapoliTIPOLOGIA degli ALUNNI • Alla nostra scuola si rivolge un’utenza scolastica culturalmente ed economicamente varia. Il livello di formazione e di possesso di conoscenze e di abilità dei ragazzi è generalmente positivo ed adeguato all’età, anche se non mancano alunni con particolari situazioni familiari e culturali che necessitano di interventi personalizzati per recuperare l’autostima, la motivazione allo studio e le abilità di base.

  7. Traguardi didattici trasversali Capacità di: PERCEPIRE: Saper cogliere i dati sensoriali relativi al sé, all’altro da sé,alla realtà, interagendo positivamente con essi. DEFINIRE:essere capaci di rappresentare negli elementi costitutivi un problema, per fissarne limiti, caratteristiche, criteri ecircostanze

  8. ANALIZZARE:saper individuare gli elementi costitutivi dei fenomeni (eventi, situazioni ….) cogliendone le connessioni estabilendone le relazioni sulla base di criteri definiti. Ciò secondo un processo graduale dal noto all’ignoto, dal vicinoal lontano, dal concreto all’astratto. IPOTIZZARE:saper individuare, sulla base dei dati raccolti, risoluzioni applicabili ai problemi, utilizzando le conoscenze pregresse e preventivando le conseguenze possibili.

  9. VERIFICARE:applicare procedure e percorsi noti in modo gradualmente autonomo, cogliendo i più efficaci in ordine alla soluzione del caso problematico in esame. VALUTARE:essere capaci di esprimere giudizi sia quantitativi che qualitativi sul modo in cui elementi, relazioni, insiemi soddisfano criteri stabiliti.

  10. COMUNICARE E CONDIVIDERE: saper riferire i contenuti acquisiti secondo un ordine logico e cronologico, utilizzando un registro linguistico adatto alla situazione comunicativa; saper rispondere in modo pertinente alle domande rivolte, focalizzandone l’argomento principale; avviarsi alla rielaborazione personale di quantoacquisito attivando dinamiche di confronto che restituiscano la circolarità propria di ciascuna esperienza di apprendimento.

  11. Interventi didattici RECUPERO • Affidamento di incarichi di responsabilità • Lavori differenziati per fasce di livello • Ricorso a situazioni concrete di lavoro • Allungamento dei tempi di assimilazione dei contenuti • Controllo sistematico dei compiti svolti a casa, del materiale scolastico, ecc. • Offerta di occasioni gratificanti • Studio assistito in classe • Adattamento dei contenuti disciplinari • Assiduo controllo dell’ apprendimento con frequenti verifiche e richiami • Coinvolgimento in attività di gruppo

  12. CONSOLIDAMENTO • Attività guidate a crescente livello di difficoltà • Esercitazioni per migliorare il metodo di studio • Inserimento in gruppi di lavoro motivati • Impulso allo spirito critico e alla creatività • Approfondimento e problematizzazione dei contenuti • Rielaborazione dei contenuti • Ricerche individuali e di gruppo • Lettura di testi extrascolastici

  13. POTENZIAMENTO • Inserimento in gruppi di lavoro motivati • Impulso allo spirito critico e alla creatività • Approfondimento e problematizzazione dei contenuti • Ricerche individuali e di gruppo • Rielaborazione dei contenuti • Lettura di testi extrascolastici • Esercitazioni per perfezionare il metodo di studio • Valorizzazione degli interessi extrascolastici positivi

  14. CORSI PON FSE C1 – C4CORSI PQM A2 • I Corsi di recupero – consolidamento, potenziamento “PON” ei corsi PQM sono una proposta didattica organizzata per consentire agli alunni l’acquisizione e lo sviluppo di strategie operative e facilitare l’utilizzazione funzionale delle conoscenze. All’interno dei corsi l’alunno opera in modo intenzionale e specifico, affinando abilità e sviluppando competenze, analizzando contesti e situazioni trasferibili per analogia alle molteplici situazioni di apprendimento.

  15. Prova INVALSI 2010/2011 L’analisi dei dati INVALSI ha avuto come finalità ultima della nostra Istituzione il fornire uno strumento di diagnosi per migliorare il proprio lavoro attivando tutte le strategie di intervento a disposizione. La stessa analisi si è basata sulla lettura riflessiva e comparativa, interna ed esterna (area geografica e nazionale) dei seguenti grafici.

  16. Il grafico seguente rappresenta, nella disciplina Italiano, l’incidenza della variabilità tra le classi rispetto a quella totale(TRA/TOT) e quella della variabilità dentro le classi su quella totale (DENTRO/TOT). In generale,tanto più è basso il peso della variabilità tra le classi su quella totale, tanto più omogenee sono leclassi medesime in termini di risultati medi conseguiti.

  17. Il grafico seguente rappresenta, nella disciplina Matematica, l’incidenza della variabilità tra le classi rispetto a quella totale(TRA/TOT) e quella della variabilità dentro le classi su quella totale (DENTRO/TOT). In generale,tanto più è basso il peso della variabilità tra le classi su quella totale, tanto più omogenee sono leclassi medesime in termini di risultati medi conseguiti.

  18. Il grafico proposto presenta la posizione nella disciplina Italiano della scuola per livello scolare rispetto alla media nazionale e dell’area geografica

  19. Il grafico proposto ha lo scopo di confrontare l’esito complessivo della singola scuola e dellesue classi (in termini di percentuale di risposte corrette) nella prova di Italiano conquello della regione e dell’area geografica in cui si trova la scuola stessa e con il risultato nazionale

  20. Il grafico proposto presenta la posizione nella disciplina Matematica della scuola per livello scolare rispetto alla media nazionale e dell’area geografica

  21. Il grafico proposto ha lo scopo di confrontare l’esito complessivo della singola scuola e dellesue classi (in termini di percentuale di risposte corrette) nella prova di Matematica conquello della regione e dell’area geografica in cui si trova la scuola stessa e con il risultato nazionale

  22. Obiettivo dell’elaborazione del “Rapporto Scuola” Imparare a leggere analiticamente i dati della propria classe e a confrontarli, in gruppi disciplinari, con altre classi, non per una sterile ricerca di superiorità, ma per capire se alcune tendenze sono specifiche della classe, o probabilmente dovute a determinate scelte didattiche personali, o piuttosto legate a condizioni di partenza e scelte curricolari dell’intera scuola.

  23. A titolo di esempio, nel report, è presente il lavoro svolto dal Dipartimento di Italiano nell’analizzare i dati relativi alla prova Invalsi di italiano delle classi prime.Sono stati realizzati dei grafici esplicativi di confronto tra il risultato di ogni singola classe, in ogni singolo ambito, e il parametro medio ottenuto dalla scuola in ogni singolo ambito. Questo è stato un modo particolarmente efficace di mettere in comune le buone pratiche e modificare quelle meno buone.

  24. CLASSE I 0aSCUOLA: parametro medio ottenuto dalla scuola

  25. CLASSE I 0bSCUOLA: parametro medio ottenuto dalla scuola

  26. CLASSE I 0cSCUOLA: parametro medio ottenuto dalla scuola

  27. CLASSE I 0dSCUOLA: parametro medio ottenuto dalla scuola

  28. CLASSE I 0eSCUOLA: parametro medio ottenuto dalla scuola

  29. CLASSE I 0fSCUOLA: parametro medio ottenuto dalla scuola

  30. CLASSE I 0gSCUOLA: parametro medio ottenuto dalla scuola

  31. CLASSE I 0hSCUOLA: parametro medio ottenuto dalla scuola

  32. A seguito di tale analisi sono stati attivati interventi mirati supportati dai corsi PON –C1 e C4 e corsi PQM A2. • Si riporta qui di seguito il Report finale di analisi e valutazione dei suddetti corsi

  33. REPORT FINALE Referente per la valutazione Prof.ssa Patrizia Spadaro

  34. Strumenti di monitoraggio Sono state effettuale le seguenti operazioni: lettura dei progetti nella stesura iniziale, schedatura delle proposte formative; visione della struttura validata sulla piattaforma in rete dell’Agenzia; elaborazione dei questionari di monitoraggio ex ante e somministrazione dei medesimi (relativamente all’obiettivo C1 – C4 – A2); elaborazione dei questionari di monitoraggio intermedio, somministrazione dei medesimi (relativamente all’obiettivo C1– C4 – A2); elaborazione scheda di rilevazione didattica iniziale, elaborata dai CdC, per comunicare ai docenti esperti i bisogni formativi di ogni singolo corsista PON – PQM, somministrazione della medesima; elaborazione scheda di rilevazione didattica finale, elaborata dai CdC, per valutare la ricaduta didattica dei corsi PON- PQM su ogni singolo corsista, somministrazione della medesima; ricognizione e socializzazione dei dati raccolti nelle riunioni G.O.P. , nelle conversazioni informali con tutor ed esperti, e nel collegio; elaborazione dei questionari di monitoraggio finale in ordine a contesto di apprendimento, didattica, clima relazionale, rivolti ai destinatari dei corsi, nonché di una scheda rivolta al tutor, per valutare l’efficienza dell’intervento e di una scheda di osservazione riservata all’esperto, per valutare l’efficacia dell’intervento formativo. Elaborazione del REPORT FINALE di sintesi.

  35. RICADUTA DIDATTICA

  36. A2 – TOTALE DESTINATARI CLASSE 2C: 20 A2 – TOTALE DESTINATARI CLASSE 2H: 23

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