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LAUREA IN SCIENZE INFERMIERISTICHE CORSO INTEGRATO B3

LAUREA IN SCIENZE INFERMIERISTICHE CORSO INTEGRATO B3 MEDICINA E CHIRURGIA GENERALE, FARMACOLOGIA e ANESTESIOLOGIA Programma di Farmacologia AA 2008-2009 Dr. Maria Grazia Giovannini Dipartimento di Farmacologia Viale Pieraccini 6 50139 Firenze Tel. 055 4271 238 Cell. 349 4745803

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LAUREA IN SCIENZE INFERMIERISTICHE CORSO INTEGRATO B3

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Presentation Transcript


  1. LAUREA IN SCIENZE INFERMIERISTICHECORSO INTEGRATO B3 MEDICINA E CHIRURGIA GENERALE, FARMACOLOGIA e ANESTESIOLOGIA Programma di Farmacologia AA 2008-2009 Dr. Maria Grazia Giovannini Dipartimento di Farmacologia Viale Pieraccini 6 50139 Firenze Tel. 055 4271 238 Cell. 349 4745803 fax 055 4271 280 e-mail mariagrazia.giovannini@unifi.it Obiettivi dell’insegnamento: Lo studente dovrà conoscere i concetti generali di farmacocinetica e farmacodinamica, le azioni terapeutiche e gli effetti collaterali indesiderati e le modalità di somministrazione dei farmaci. Inoltre lo studente dovrà conoscere il meccanismo d’azione, le indicazioni, controindicazioni, tossicità ed interazioni farmacologiche degli specifici farmaci oggetto del programma di farmacologia speciale

  2. Farmacologia Generale: Assorbimento dei Farmaci: Fattori che influenzano il passaggio dei farmaci attraverso le membrane biologiche. Vie di somministrazione dei farmaci. Cinetiche di assorbimento. Distribuzione dei Farmaci: Fattori che influenzano la distribuzione dei farmaci. Metabolismo ed eliminazione dei farmaci: Reazioni di fase I e di fase II. Isoforme del citocromo P450. Biodisponibilità ed effetto di primo passaggio. Induzione ed inibizione del metabolismo dei farmaci. Volume di distribuzione, clearance, emivita plasmatica, escrezione renale e biliare dei farmaci. Farmacodinamica: recettori di membrana ed intracellulari: caratteristiche. Interazione farmaco-recettore. Farmaci agonisti totali e agonisti parziali. Farmaci antagonisti reversibili ed irreversibili. Specificità recettoriale e trasduzione del segnale: adenilato ciclasi, fosfolipasi C, sistema dei secondi messaggeri cAMP, IP3 e diacilglicerolo (DAG). Sicurezza di un farmaco. Fasi della sperimentazione preclinica e clinica di un farmaco. Farmacovigilanza Farmacologia Speciale: Farmacologia del sistema respiratorio Basi farmacologiche della terapia dell’asma bronchiale. Basi farmacologiche della terapia antidolorifica ed antinfiammatoria ed antiallergica (FANS, steroidi antinfiammatori, morfina).

  3. Farmacologia cardiovascolare Basi farmacologiche della terapia dell’ipertensione e dei fattori di rischio delle malattie cardiovascolari (diabete); Basi farmacologiche della terapia dell’ischemia cardiaca (fibrinolitici, antiaggreganti ed anticoagulanti; antianginosi; antiaritmici); Basi farmacologiche della terapia dello scompenso cardiaco (ACE-I, sartani, diuretici e beta-bloccanti). Neuropsicofarmacologia Basi farmacologiche della terapia dell’ansia, dell’insonnia e dell’epilessia; Basi farmacologiche della terapia della depressione; Basi farmacologiche dell’uso dei farmaci miorilassanti e medicazione pre-anestetica. Farmacologia del sistema gastrointestinale Basi farmacologiche della terapia delle sindromi ipersecretive gastriche; Basi farmacologiche dell’uso dei purganti, lassativi ed antidiarroici; Basi farmacologiche della terapia antiemetica Chemioterapia: Principi di chemioterapia antibatterica. Libri di testo consigliati: Amico-Roxas, Caputi, Del Tacca, Compendio di farmacologia generele e speciale UTET, 2005

  4. FARMACOLOGIA • La farmacologia è la disciplina che studia i farmaci • Per farmaco s’intende qualsiasi sostanza chimica dotata di attività biologica e capace di provocare in un organismo modificazioni funzionali Secondo l’OMS….. • …..un farmaco è “una sostanza o prodotto utilizzato per modificare o esaminare funzioni fisiologiche o stati patologici a beneficio del paziente” • A) l’effettiva modificazione di funzioni fisiologiche o di stati patologici ossia l’efficacia del farmaco • B) il beneficio del paziente e cioè il rapporto tra efficacia terapeutica ed effetti collaterali non desiderati

  5. Specialità medicinali e nomenclatura del principio attivo Specialità DCI Classe terapeutica Aulin, Leroden, Nimesulide FANS Mesulid…. Amplital, Ibimicin, Ampicillina sodica Antibiotici Pentrexyl DCI= denominazione Comune Internazionale La conoscenza della DCI è molto importante perché permette di conoscere il principio attivo contenuto nel medicinale. Questo permette di evitare la somministrazione di altri medicinali contenenti lo stesso principio attivo o principi attivi diversi che possono portare ad interazioni farmacologiche.

  6. SOMMINISTRAZIONE FARMACOCINETICA FARMACODINAMICA

  7. FARMACOCINETICA Studia l’evoluzione temporale delle concentrazioni di un farmaco e dei suoi metaboliti nei diversi fluidi e tessuti dell’organismo mediante l’analisi di processi di: SOMMINISTRAZIONE ASSORBIMENTO DISTRIBUZIONE METABOLISMO ELIMINAZIONE

  8. Vie di somministrazione di un farmaco • Enterale: orale, sublinguale, rettale • Parenterale: endovenosa, intramuscolare, subcutanea, intrarteriosa, intracardiaca • Vie d’organo: intratecale, intrarticolare, inalatoria, topiche (cutanea, facile allergizzazione), oculare, vaginale (es. inalazione di un broncolitico, somministrazione orale di carbone per adsorbire tossici nell’intestino, applicazione locale di un antibiotico nelle vaginiti infettive, infiltrazione di un glucocorticoide nelle articolazioni) • Transcutanea:topica regionale o sistemica Razionale per la scelta della via di somministrazione • Tipo di farmaco: alcuni farmaci sono degradati nello stomaco o metabolizzati (inattivati) dal fegato troppo rapidamente, non sono assorbiti o distribuiti (non raggiungono il proprio recettore). • Patologia: acuzie vs. trattamento cronico; stato di incoscienza o coma del paziente; alterazioni metaboliche

  9. Rischio/beneficio e costi/beneficio delle vie di somministrazioneOrale (PO) • Facilità della somministrazione • Compliance del paziente • Sicura • Non dolorosa • Non necessita aiuti • Può essere utilizzata per la maggior parte dei farmaci • Assorbimento irregolare • Inizio dell’effetto terapeutico variabile e distante nel tempo • PRIMO PASSAGGIO attraverso il fegato • Inutilizzabile nelle urgenze

  10. Rischio/beneficio e costi/beneficio delle vie di somministrazione Endovenosa (EV) • Dosaggio preciso • Inizio rapido dell’effetto terapeutico • Possibile in ogni stato patologico • Possibile per ogni tipo e quantità (grandi) di farmaco • Costo e difficoltà della somministrazione (riflesso di Bezold-Jarish) • Scarsa compliance del paziente • Effetti tossici improvvisi • Infezioni • Embolismo • Farmaco solubile in acqua

  11. Rischio/beneficio e costi/beneficio delle vie di somministrazione Transdermica • Profilo ematico del farmaco risulta abbastanza costante, simile ad infusione e.v. • Evita effetto di primo passaggio • Evita variazioni di assorbimento g.i. • Buona compliance • Permette rapido allontanamento del farmaco • Non può essere utilizzata per tutti i farmaci • Inizio dell’azione lento

  12. Meccanismo di rilascio transdermico Esempi: Scopolamina come anticinetosico Nitroglicerina per trattamento angina pectoris Fentanyl per il dolore grave oncologico

  13. FATTORI CHE CONDIZIONANO L’ASSORBIMENTO DI UN FARMACO Per assorbimentosi intende il passaggio del farmaco dall’ambiente esterno alla circolazione sistemica Caratteristiche del farmaco: massa molecolare, stato fisico, carica, stabilità, solubilità…. Proprietà dell’organismo:morfologia e dimensioni della superficie assorbente, perfusione dell’area assorbente, specie, razza, età, stato nutrizionale, stato di salute….. Caratteristiche dell’esposizione:dose, via di somministrazione, durata del contatto con la superficie assorbente…. Fattori esogeni:formulazione, interazione con altre sostanze, condizioni fisiche (es. temperatura)…..

  14. Assorbimento di un farmaco Comporta il passaggio di membrane cellulari Si distingue generalmente in: • Passivo secondo il gradiente di concentrazione (gran parte dei farmaci) • Attivo ad opera di proteine trasportatrici e dipendente dall’ATP • L’assorbimento secondo gradiente di concentrazione (passivo) può avvenire soltanto quando il farmaco è liposolubile, quindi non ionizzato. • Poiché la gran parte dei farmaci presenta una carica sulla molecola, il pH influenza lo stato di ionizzazione della molecola e quindi il suo assorbimento

  15. MECCANISMI MOLECOLARI ATTRAVERSO CUI PUÒ AVVENIRE IL PASSAGGIO DI FARMACI ATTRAVERSO LA MEMBRANA CELLULARE A B C D E A: diffusione passiva B: diffusione attraverso canale C: diffusione mediata da carrier D: endocitosi in fase fluida E: endocitosi mediata da recettore

  16. Proteine periferiche Proteina integrale MEMBRANA CELLULARE La membrana cellulare è costituita da un doppio strato fosfolipidico le cui teste idrofile formano le superfici interna ed esterna e le code idrofobe si uniscono al centro della membrana. Il doppio strato ha uno spessore di circa 4,5 nm. Le proteine, che costituiscono gli altri componenti della membrana, possono essere di due tipi. Alcune dette periferiche sono disposte su entrambe le facce della membrana, altre dette integrali penetrano nella membrana e l’attraversano completamente. Influenzano l’assorbimento….. • Flusso ematico • Superficie totale disponibile • Tempo di contatto • pH dell’ambiente e pKa del farmaco

  17. E’ molto importante la solubilità del farmaco nel doppio strato lipidico, dato dal COEFFICIENTE DI RIPARTIZIONE che indica come un farmaco si distribuisce in una soluzione contenente H2O e olio: [farmaco] nella fase oleosa COEFFICIENTE DI RIPARTIZIONE = ----------------------------------- [farmaco] nella fase acquosa Se > 1 il farmaco è lipofilo e diffonde facilmente Se < 1 il farmaco è idrofilo e non diffonde facilmente Il coefficiente di ripartizione non è un parametro fisso, ma può variare in diverse situazioni, per esempio: • la maggior parte dei farmaci sono acidi o basi deboli, quindi il coefficiente varia a seconda del pH dell’ambiente nel quale si trovano (questa variabile può essere sfruttata anche per aumentare la velocità di eliminazione: alcalinizzazione delle urine in caso di avvelenamento da barbiturici)

  18. Influenzano l’assorbimento….. • Flusso ematico • Superficie totale disponibile • Tempo di contatto • pH dell’ambiente e pKa del farmaco

  19. Grado di ionizzazione Un Acido è non ionizzato in ambiente acido Una Base è non ionizzata in ambiente basico

  20. Influenzano l’assorbimento….. • Caratteristiche della preparazione farmaceutica (es. eccipienti, granulazione) Variabilità farmacocinetica di 4 preparazioni di digossina A 3,0 B1 B2 2,5 C 2,0 g/ml) 1,5 digossina plasmatica (m 1,0 0,5 0,0 0 1 2 3 4 5 Tempo (h) Le preparazioni farmaceutiche contenevano la stessa dose (0.25 mg/compressa) di digossina ed erano assunte dagli stessi volontari con le stesse modalità. B1 e B2 erano preparate dalla stessa ditta

  21. ALTRI FATTORI CHE CONDIZIONANO L’ASSORBIMENTO DI UN FARMACO

  22. FATTORI CHE CONDIZIONANO L’ASSORBIMENTO GASTROINTESTINALE • Legge di azione di massa • Equazione di Henderson-Hasselbach • Fase farmaceutica (disintegrazione e dissoluzione) • Area della superficie di assorbimento • Velocità del flusso ematico • Resistenza al pH gastrico, agli enzimi dello stomaco, dell’intestino e della flora intestinale • Trasporto specializzato • Circolo enteroepatico • Effetto di primo passaggio

  23. DISTRIBUZIONE • Processo di ripartizione in tre fasi liquide: • Plasma • Fluidi extracellulari • Fluidi intracellulari • La distribuzione di un farmaco è il suo trasferimento dal torrente circolatorio ai tessuti • E’ influenzata: • Flusso ematico • Permeabilità capillare • Struttura del farmaco • Legame con le proteine plasmatiche (albumina, alfa1-glicoproteina)

  24. DISTRIBUZIONE Alla somministrazione All’equilibrio Farmaco idrosolubile Plasma Cellule Farmaco liposolubile Plasma Cellule

  25. DISTRIBUZIONE La DISTRIBUZIONEè quel processo che serve a portare il farmaco ai differenti organi e tessuti includendo fra questi anche la sede dell’azione terapeutica. Ne determina quindi sia l’effetto terapeutico che la velocità di eliminazione. VOLUME DI DISTRIBUZIONE = V = D/Co (dose assunta /concentrazione plasmatica) VOLUMI DEI VARI LIQUIDI CORPOREI: Plasma 3,5 L ; fluidi extracellulari 14 L ; fluidi intracellulari 50 L ; Il legame del farmaco con le proteine plasmatiche modifica significativamente il processo di distribuzione di farmaci e composti endogeni

  26. Vd = Dose/ Conc. Plasma Più la concentrazione plasmatica di un farmaco è elevata rispetto alla dose iniziale, più il valore numerico del Vd sarà piccolo ad indicare che il farmaco ha un basso volume di distribuzione. Al contrario una bassa concentrazione plasmatica rispetto alla dose indicherà che il farmaco si è distribuito in altri distretti dell’organismo e sarà dotato di un alto volume di distribuzione.

  27. Fattori che modificano il Vd • Cambiamenti del volume extracellulare o del pH • Condizioni cliniche: • neonati/anziani • emoconcentrazione e disidratazione • edema • variazioni del tasso di proteine • modificazioni dell’equilibrio acido-base

  28. Tipi di barriere tissutali ai farmaci• mucosa gastroenterica• barriere epiteliali della pelle, della cornea, della vescica, del polmone• barriere capillari (capillari con maculae, fenestrati, con giunzioni occludenti)• barriera emato-encefalica• peritoneo• placenta

  29. A Modelli di distribuzione ed eliminazione dei farmaci B

  30. Modelli di distribuzione ed eliminazione dei farmaci

  31. Andamento delle concentrazioni plasmatiche di un farmaco con cinetica di ordine 1 in funzione della via di somministrazione EV IM 80 g/ml) OS m 60 40 [C] plasmatica ( 20 0 0 5 10 15 20 25 Tempo (h)

  32. Biodisponibilità di un farmaco • Per biodisponibilità si intende la frazione di farmaco somministrato che raggiunge il circolo sistemico

  33. Legame alle proteine • Soprattutto alle albumine • Il farmaco legato non attraversa le membrane • Equilibrio continuo tra parte libera e legata • Legati alle albumine o alle glicoproteine alfa: • FANS • warfarin • doxiciclina • furosemide • chinidina • diazepam • propranololo

  34. Fattori che modificano il legame farmaco-proteico • Ogni modificazione del tasso di proteine plasmatiche: • Insufficienza epatica • Insufficienza renale • Enteropatie • Parassitosi • Ustioni • Se aumenta la quota libera: • Aumento dell’effetto • Aumento della velocità di eliminazione

  35. Es Warfarin

  36. Metabolismo di un farmaco • Metabolismo = biotrasformazione del farmaco. • Avviene essenzialmente nel fegato. Anche altri organi (intestino, rene, polmone, ecc…) hanno enzimi biosintetici deputati al metabolismo di un farmaco • La molecola sintetizzata può essere ± attiva del farmaco somministrato • La molecola sintetizzata può essere ± tossica del farmaco somministrato

  37. Metabolismo di un farmaco

  38. METABOLISMO Principio attivo Reazioni di fase I OSSIDAZIONE RIDUZIONE IDROLISI Metaboliti di fase I -OH -COOH -NH2 -SH Reazioni di fase II CONIUGAZIONE Metaboliti coniugati ELIMINAZIONE

  39. Fase I del metabolismo di un farmaco (da molecole lipofile a molecole più idrofile) • smascheramento di gruppi funzionali (-NH2 -COOH) per riduzione o idrolisi • ossidazione (introduzione di un atomo di ossigeno o un gruppo –OH) sulla molecola. Questa reazione è catalizzata dal sistema dei citocromi P450 Citocromi P450(ossidasi miste) • Isoenzimi presenti nel reticolo endoplasmico liscio del fegato, rene, intestino, polmone F(RH)+ O2 + NADPH + H+ F(ROH) + H2O + NADP+

  40. Fase II del metabolismo di un farmaco(reazioni di coniugazione) • Legame del farmaco con molecole quali Acido glucuronico Glutatione Gruppi solfato Gruppi acetato • Le reazioni con Acido glucuronico sono le più importanti • Sono generalmente processi di inattivazione ma ci sono eccezioni (morfina-6-glucuronide è più attivo della morfina)

  41. Fasi del metabolismo di un farmaco Alcuni farmaci subi- scono direttamente la fase II Oxid Riduz Idrol Prodotti di coniugazione Farmaco Fase 2 Fase 1 Il farmaco coniugato è solitamente inattivo Fase I: il farmaco risulta attivato, inatti- vato, immodificato o più tossico

  42. Fattori che influenzano il metabolismo

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