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LA FUNZIONE INTESTINALE NELL’OTTICA PSICOSOMATICA

DALLA PNEI ALL’ARCHETIPO Luisa MERATI Società Medica Bioterapica SMB Italia I° CONGRESSO Torino 11-12 maggio 2013. LA FUNZIONE INTESTINALE NELL’OTTICA PSICOSOMATICA. MEDICINA CORPO-MENTE. NETWORK. SISTEMA IMMUNITARIO.

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LA FUNZIONE INTESTINALE NELL’OTTICA PSICOSOMATICA

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Presentation Transcript


  1. DALLA PNEI ALL’ARCHETIPO Luisa MERATI Società Medica Bioterapica SMB Italia I° CONGRESSO Torino 11-12 maggio 2013 LA FUNZIONE INTESTINALE NELL’OTTICA PSICOSOMATICA

  2. MEDICINA CORPO-MENTE

  3. NETWORK

  4. SISTEMA IMMUNITARIO ORGANO DI SENSO,VERA E PROPRIA RETE CO-GNITIVA DESTINATA AL RICONOSCIMENTO DEL-L’AMBIENTE INTERNO ED ESTERNO. Non c’è nessun organo che non venga monitorato dal sistema immunitario, si comporta da grande sistema di regolazione fisiologica che è influenzato e influenza tutti gli altri sistemi regolatori (sistema nervoso e neuroendo-crino).

  5. IL CERVELLO IL CERVELLO E' PLASTICO ED E' CAPACE DI RIN-NOVARSI IN STRETTA RELAZIONE CON L’AMBIEN-TE. NEUROGENESI- il cervello produce nuove cellule nervose nel corso dell’ apprendimento;- la neurogenesi è fortemente influenzata dagli sti-moli ambientali e lo stress blocca la produzione di nuove cellule nervose.

  6. STRESS: ADATTAMENTO DELL’ORGANISMO AL CAMBIA-MENTO DELLA SUA OMEOSTASI INTERNA PRO-DOTTO DA UNO STIMOLO AMBIENTALE E/O EMO-ZIONALE (STRESSOR)

  7. LO STRESS(FISICO O EMOZIONALE) SE PROTRATTO NEL TEMPO O UN POTENTE STRESS ACUTO SOPPRIMONO LA REATTIVITA’ DEL SISTEMA IMMUNITARIO TRAMITE LA SOVRAPPRO-DUZIONE DI CORTISOLO, ADRENALINA E NORA-DRENALINA

  8. REAZIONE INDIVIDUALE ALL’EVENTO (STRESS) STRESS ATTIVAZIONE DI VIE NEUROENDOCRINEDISFUNZIONE IMMUNOSORVEGLIANZA IMMUNITARIACONCAUSA INSORGENZA PATOLOGIA

  9. OPPIOIDI ENDOGENI ENDORFINE I neurotrasmettitori della risata (OPPIOIDI ENDOGENI) potenziano l’attività del sistema immunitario Da Biondi,Costantini,Grassi “La mente e il cancro” Il pensiero scientifico editore

  10. NELL’UOMO AMBIENTE (stimoli esterni,interni,emozionali) RETE PNEI(sn-si-se) MEMBRANA CELLULARE NUCLEO:CROMOSOMI-GENI-DNA ESPRESSIVITA’ GENICA (SINTESI PROTEINE=MATTONI DEL CORPO)

  11. INTESTINO CERVELLO VISCERALE-EMOZIONALE

  12. intestino potente complesso neuroendocrinoimmunitario integrato che svolge funzioni con un largo margine di autonomia e si confronta continuamente con l’esterno(il cibo)e con l’interno(cervello) con le sue emozioni,i suoi disturbi,le sue malattie I DUE CERVELLI SONO IN STRETTA RELAZIONE E SI INFLUENZANO A VICENDA LE MOLECOLE UTILIZZATE SONO LE STESSE (BOTTACCIOLI 2005) Il dialogo tra i due cervelli CERVELLO CENTRALE E CERVELLO VISCERALE

  13. E PERCHE’ PROPRIO L’INTESTINO? STRESS INDIVIDUALE=>PNEI=> MODIFICAZIONI PSICOBIOLOGICHE SCELTA D’ORGANO SECONDO IL LINGUAGGIO SIMBOLICO DEL CORPO

  14. PATOLOGIE INTESTINALI ANALOGIE DI SIGNIFICATO SISTEMA LABIRINTICO DEL VENTRE PER ELABORARE IMPRESSIONI MATERIALI CONTRAPPOSTO AL LABIRINTO CEREBRALE PER ELABORARE IMPRESSIONI IMMATERIALI

  15. TENUE:ANALISI- ASSIMILAZIONE CRASSO:INCONSCIO MONDO DEGLI INFERI ASSORBIRE Ciò CHE E’ VITALE LASCIARE IL SUPERFLUO RETTO:LIBERAZIONE DEL PRODOTTO FINALE DARE E TRATTENERE FECI CONTENUTO DELL’INCONSCIO ELABORATO DIARREA PAURA AGGRESSIVITA’ VOLONTA’ DI SPORCARE STIPSI TRATTENERE CIO’ CHE E’ SUPERFLUO PERDITA DI SANGUE ACQUA MUCO PERDITA DI SOSTANZE VITALI ANALOGIE FUNZIONI CORPO-MENTE

  16. MEDICINA DELL’ENERGIA

  17. Il tubo digerente, ovvero l’allegoria del Viaggio all’interno di sé... • da Ulisse ad Enea, a Dante, alle peregrinazioni del popolo Ebreo, ai cavalieri del Graal, ai fantastici viaggi di J.Verne... • ostacoli/nemici/prove: drago, labirinto, paura, dolore, morte...

  18. è il secondo stadio del cammino, digestione, analisi e “purificazione dell’io”. Inizia così il processo di assimilazione: “come il cervello digerisce le impressioni sul piano mentale, l’intestino tenue digerisce le impressioni materiali” labirinto: pericoloso viaggio nelle tenebre. Qui si sviluppa il coraggio, la volontà, la determinazione, la fiducia La contorta strada delle scelte e delle prove, il Labirinto

  19. Poseidone, il dio tradito e vendicativo Minosse, il re fedifrago, a sua volta tradito (“mettere le corna”) Pasifae, la regina libidinosa Dedalo, il creativo geniale e complice Teseo, il guerriero vittorioso Arianna, il femminile magico Minotauro, l’uomo ‘bestiale’, segregato nel labirinto tra infiniti specchi e infinite illusioni: “Si trovava in un mondo pieno di esseri accovacciati senza sapere che quell’essere era lui. Era come paralizzato... Cercò di fuggire, ma ovunque si volgesse si trovava sempre di fronte a se stesso, era murato da se stesso, rispecchiato all’infinito … Avvertì che egli era solo, escluso e rinchiuso insieme...” ... un essere assolutamente inconsapevole di sé, solo e preda delle sue stesse emozioni. Violento e spaurito, carnefice e vittima... colpevole o innocente? Il mito del Minotauro

  20. il Labirinto, oscuro e contorto, è simbolo della rimozione. Percorrere il labirinto significa “lottare contro la rimozione” Il dono di Arianna, il filo rappresenta l’aiuto spirituale uscire vincitori dal labirinto corrisponde alla vittoria della coscienza sull’ombra Il mito di Teseo: la prova suprema, il coraggio di attraversare l’ombra

  21. Tristezza o melanconia? L’intestino crasso secondo Ippocrate • melanconia deriva dal greco mélascholé, "bile nera". Per Ippocrate la melanconia era un modo di essere, un carattere (come il flegmatico, il sanguigno e il collerico) • “La melanconia si distingue per tre gesti: il mento sulla mano, il gomito sul ginocchio, l´occhio che non vede, perchè guarda dentro sé stesso”(P.Citati, "La mostra sulla melanconia, il vero carcere dell’anima“) • la melanconia che ristagna (stipsi) si trasforma in rabbia non digerita, rancore

  22. Melanconia ai nostri tempi: vivere la propria esistenza... stiticamente La malinconia per Freud è lutto narcisistico, e non tristezza eccessiva. Il lutto non è una tristezza qualsiasi: è cordoglio per una perdita di oggetto, una querela. L’oggetto di cui il malinconico si lamenta non è se stesso, ma l‘altro. La querela non è solo un lamentarsi, è un perseguire o perseguitare attivamente l'altro. Il malinconico nel perseguitare se stesso perseguita l‘altro. Ma quale pulsione è alla base della lamentela, o querela, malinconica? Secondo Freud si tratta di una pulsione anale. Insomma, una pulsione evacuativa, e l'escremento da evacuare è se stesso. Proprio come nel linguaggio comune: essere malinconici è sentirsi una merda. Che va espulsa, come ogni merda che meriti questo nome”. (Sergio Benvenuto, psicanalista e filosofo)

  23. ... il processo di purificazione si completa nel colon ciò che rappresenta lo scarto, ovvero le feci, il letame, lo sporco, la carogna putrefatta … può essere l’inizio di un nuovo processo vitale, la matrice da cui si rigenera la vita Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior... (Fabrizio de Andrè)

  24. protettore della vita: depone le uova dentro la pallina di sterco che va spingendo e della quale le larve si nutriranno nell’antico Egitto amuleto simbolo di rinascita: veniva messo sul corpo del defunto, poichè si pensava che rinascesse dalla propria decomposizione in molti gioielli, la palla di sterco diventa un sole, che ogni giorno muore e rinasce Lo scarabeo stercorario:

  25. IL VIAGGIO in questo Viaggio allegorico... • la caduta nel vuoto: stomaco • l’attraversamento dell’ombra: intestino tenue e parte del crasso • la rinuncia [alle proprie sicurezze, alle proprie convinzioni,...]: colon discendente, sigma, retto • diventare ‘signori’ delle nostre emozioni [melanconia, paura, rabbia, superbia, avarizia, ignoranza,...] ... gli archetipi del Viandante, del Guerriero,

  26. l’archetipo del “Viandante” è anche una costante quasi fissa dell’individuo lacerato tra la scelta di una vita convenzionale ed inquadrata secondo gli schemi tradizionali, familiari e sociali più consolidati, che lo spinge ad obbedire a regole collettive per sentirsi integrato e soprattutto accettato dal mondo “normale” e l’imprescindibile spinta ad essere se stesso, ad esprimere la propria autenticità, nonostante il rischio di incontrare sulla via l’emarginazione, la solitudine e il fallimento. Un archetipo spesso vissuto dall’individuo con sofferenza ed inquietudine per l’inevitabile lacerazione che si crea tra il forte bisogno di normalità che fa sentire integrati ed il riconoscimento di trovarsi spesso calato in una condizione esistenziale di estraneità totale, in cui nulla sembra allinearsi a quanto gli schemi convenzionali e collettivi spingono a realizzare, che essi siano riferiti alla vita familiare, a quella sentimentale o alla propria realizzazione professionale. L’archetipo del Viandante

  27. ULISSE che, pur avendo dentro di sé la volontà cosciente e determinata di ritornare a casa, ad Itaca, dove lo attendono la sua sposa e la sua gente, esprime quella dimensione mitica altrettanto potente che spinge l’individuo a non fermarsi, a continuare il viaggio, perché sa che solo attraverso il movimento e la scoperta di nuovi mondi può colmare gli interrogativi ed i dubbi su quanto di nuovo e sconosciuto ci sia da illuminare del suo complesso mondo interiore

  28. è il cavaliere ‘cortese’, generoso, equilibrato nei confronti delle passioni, inattaccabile alle tentazioni, fedele al proprio amore. per l’eroe il viaggio è ricerca di significato … … e la meta, l‘integrità e  la completa realizzazione di Sé. ... l’archetipo dell’Eroe

  29. PATOLOGIAVIAGGIO DIFFICOLTOSO • CONFLITTO NELLA ASSIMILAZIONE DEL MONDO ESTERNO • CONFRONTO AGGRESSIVO CON CIO’CHE SI DEVE ASSIMILARE E CIO’ CHE SI DEVE LASCIARE ANDARE • PAURA DI REALIZZARE LA PROPRIA VITA E LA PROPRIA PERSONALITA’ • PAURA DELLA SEPARAZIONE (es.colon irritabile)

  30. RISCATTO • ESAME CORAGGIOSO DEL PROPRIO MONDO DEGLI INFERI E DELL’OMBRA • BATTAGLIE INTERNE SULLA STRADA VERSO IL PROPRIO IO

  31. TERAPIA • TRASFORMAZIONE DELLE CREDENZE MALSANE • MEDITAZIONE • IPNOSI-VISUALIZZAZIONI

  32. TERAPIA DELLA GIOIA

  33. DNA=CAMMINO VERSO LA GIOIA

  34. LO STRESS PROLUNGATO E’ CAUSATO DA COME INTERPRETIAMO LA REALTA’“Gli uomini non sono turbati dalle cose, ma dalle opinioni che essi hanno delle cose” ( Epitteto)

  35. CREDENZE (BELIEFS)EPIGENETICA • LA PERCEZIONE DELLA REALTA’ DETERMINA LE CREDENZE • LE CREDENZE CONTROLLANO LA BIOLOGIA E IL COMPORTAMENTO • CREDENZE MALSANE CAUSANO STRESS PROLUNGATO

  36. PLACEBO E NOCEBO IL POTERE DELLE CREDENZE E ASPETTATIVE POSITIVE E NEGATIVE LE TUE CONVINZIONI DIVENTANO I TUOI PENSIERI I TUOI PENSIERI DIVENTANO LE TUE PAROLE LE TUE PAROLE DIVENTANO LE TUE AZIONI LE TUE AZIONI DIVENTANO LE TUE ABITUDINI LE TUE ABITUDINI DIVENTANO I TUOI VALORI I TUOI VALORI DIVENTANO IL TUO DESTINO (MAHATMA GANDHI)

  37. QUANDO VIENE RICHIESTA L’ATTIVITA’ DI UN GENE E’ UN SEGNALE PROVENIENTE DALL’AMBIENTE CHE ATTIVA L’ESPRESSIONE DI QUEL GENE SENZA MODIFICARE IL CODICE DEL DNA. I COMANDI EPIGENETICI MODIFICANO LA LETTURA E IL TRASFERIMENTO D’INFORMAZIONI DI UN GENE EPIGENETICA

  38. SISTEMA DELLE CREDENZE (BELIEFS) CORREZIONE DELLE CREDENZE MALSANE CHE CAUSANO LO STRESS IN CREDENZE SANE ATTRAVERSO IL BW (BELIEFWORK) CON IL PAZIENTE. L’APPRENDIMENTO DELLE CREDENZE SANE DETERMINA LA FORMAZIONE DI NUOVE CONNESSIONI NEURONALI E QUINDI UN CAMBIAMENTO PROFONDO

  39. NEUROGENESI: ATTRAVERSO L’APPRENDIMENTO SI TRACCIANO NUOVE CONNESSIONI NEURONALI E QUESTE VENGONO MANTENUTE PER MEZZO DELLA REITERAZIONE DELL’APPRENDIMENTO NEUROGENESI: ATTRAVERSO L’APPRENDIMENTO SI TRACCIANO NUOVE CONNESSIONI NEURONALI E QUESTE VENGONO MANTENUTE PER MEZZO DELLA REITERAZIONE DELL’APPRENDIMENTO

  40. Convinzioni sane LE CONVINZIONI SANE CON L’APPRENDIMENTO FARANNO PARTE DEL DNA

  41. GRAZIE DELL’ATTENZIONE

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