1 / 44

Lezione 1 Introduzione al corso e ai problemi della macreconomia

Lezione 1 Introduzione al corso e ai problemi della macreconomia. Corso di Macroeconomia (L-Z) Prof. Andrea Fumagalli, Università di Pavia. INFORMAZIONI ISTITUZIONALI. DOCENTE: Prof. Andrea Fumagalli Pagina web personale: http://economia.unipv.it/pagp/pagine_personali/afuma/fumagalli.htm

amity-riley
Télécharger la présentation

Lezione 1 Introduzione al corso e ai problemi della macreconomia

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Lezione 1Introduzione al corso e ai problemi della macreconomia Corso di Macroeconomia (L-Z) Prof. Andrea Fumagalli, Università di Pavia

  2. INFORMAZIONI ISTITUZIONALI DOCENTE: Prof. Andrea Fumagalli Pagina web personale: http://economia.unipv.it/pagp/pagine_personali/afuma/fumagalli.htm Pagina web del corso di Macroeconomia: http://economia.unipv.it/portale/index.php/Triennale/Macroeconomia.html Non usare la mail, se non in casi eccezionali. Non si risponde a mail che chiedono informazioni facilmente reperibili sulla pagina web del corso. Orario di ricevimento: Lunedì 14-16,Mercoledì: 14-16 • Tutor: BERTOCCO FRANCESCO CAMPANARDI ELENA Modalità esame: scritto e orale a soglia Lezione Introduttiva

  3. PROGRAMMA DEL CORSO • INTRODUZIONE ALLA MACROECONOMIA (Boitani, cap. 1 e 2) E DISPENSA (Fumagalli) • Le scuole di pensiero • Le grandezze macroeconomiche fondamentali • Fondamenti di contabilità nazionale • 1) IL BREVE PERIODO (Blanchard, cap. 3-5) • Il mercato dei beni • I mercati finanziari • Il modello IS-LM • 2) IL MEDIO PERIODO (Blanchard, cap. 6-9) • Il mercato del lavoro • Il modello AS-AD • La curva di Phillips • Il trade-off fra inflazione e disoccupazione Lezione Introduttiva

  4. PROGRAMMA DEL CORSO • 3) IL LUNGO PERIODO (Blanchard, cap. 10-12) • La crescita economica: fatti principali • Risparmio, accumulazione e crescita • Progresso tecnologico e crescita: il modello di Solow • 4) L’IMPORTANZA DELLE ASPETTATIVE IN MACROECONOMIA (Blanchard, cap. 13-15) • Le aspettative: nozioni di base • Mercati finanziari ed aspettative • Aspettative, consumo ed investimento Lezione Introduttiva

  5. PROGRAMMA DEL CORSO • 5) ECONOMIA APERTA (Blanchard, cap. 16-19) • Introduzione: bilancia dei pagamenti e tasso di cambio • Il mercato dei beni in economia aperta • Politica economica in economia aperta • Regimi di cambio • 6) LA POLITICA ECONOMICA (Blanchard, cap. 22-26) • Ruolo e difficoltà della politica economica • La Politica monetaria • La Politica Fiscale • Il problema di un elevato debito pubblico • L’Unione economica e monetaria europeaINTRODUZIONE Lezione Introduttiva

  6. DI COSA SI OCCUPA LA MACROECONOMIA? • In prima approssimazione potremmo dire che si occupa dello studio del funzionamento dell’economia nel suo complesso • Analisi delle relazioni esistente fra le variabili aggregate • La Macroeconomia come la conosciamo oggi nasce con la Teoria Generale di John Maynard Keynes • Domande a cui cerca di rispondere Lezione Introduttiva

  7. CRESCITA Lezione Introduttiva

  8. Fonte: Maddison, 2001 e Groeningen Growth and Development Center, 2007 Lezione Introduttiva

  9. Fonte: Maddison, 2001 e Groeningen Growth and Development Center, 2007 Lezione Introduttiva

  10. Lezione Introduttiva

  11. 1. La crisi del 2007-2008 e le prospettive economiche degli Stati Uniti • Produzione: il tasso medio di crescita è stato del 3,4% all’anno, maggiore della media dal 1960 • Occupazione: il tasso medio di disoccupazione è stato del 5%, di gran lunga inferiore al tasso medio registrato dal 1960 • Tasso di inflazione: il tasso medio di inflazione è stato del 2%, molto più basso del tasso medio annuo di inflazione dal 1960

  12. UNO STRANO MONDO Lezione Introduttiva

  13. Lezione Introduttiva

  14. Lezione Introduttiva

  15. Lezione Introduttiva

  16. I paesi emergenti crescono di più di quelli industrializzati • I paesi industrializzati investono più di quanto risparmiano; i paesi emergenti fanno il contrario • Deficit vs. surplus delle partite correnti • Il mondo si è "ribaltato" • I paesi emergenti sono il motore della crescita mondiale e prestano risorse ai paesi sviluppati Lezione Introduttiva

  17. La Cina Sin dal 1980, la produzione cinese è cresciuta di circa il 10% all’anno. Ma l’attuale crisi economica ha rallentato di molto la crescita (intorno al 5% nel biennio 2008-09) Questo dato è davvero sorprendente. Confrontato con il 3,1% raggiunto dall’economia statunitense nello stesso periodo, la produzione raddoppia ogni sette anni. Si stima che la crescita cinese debba crescere oltre il 6% annuo per eviatre l’implosione della conflittualità sociale (che oggi rapprrsenta oltre il 50% ei conflitti sociali nel mondo) Lezione Introduttiva

  18. EUROPA Lezione Introduttiva

  19. 2. I paesi dell’euro

  20. I paesi dell’euro Le performance economiche del gruppo composto dai cinque maggiori paesi dell’Unione Europea (Germania, Francia, Italia, Spagna e Regno Unito) è stata meno soddisfacente della performance degli Stati Uniti nello stesso periodo, prima della crisi: dal 1996 al 2006, la crescita media annua della produzione nell’Unione Europea è stata solo del 2,0%, cioè inferiore dell’1,4% rispetto al valore medio per gli Stati Uniti nello stesso periodo; la bassa crescita della produzione è stata accompagnata da una disoccupazione persistente ed elevata; l’unica notizia positiva riguarda l’inflazione. In questi paesi l’inflazione annua è stata in media di 1,8 punti percentuali più bassa rispetto al 5,4% medio registrato nel periodo 1970-2006. Lezione Introduttiva 20

  21. Lezione Introduttiva Perché il reddito pro capite in Europa è diminuito relativamente agli Stati Uniti? Il reddito pro capite può essere decomposto come segue: Questa decomposizione può aiutarci a capire che ci possono essere tre ragioni: • perché poche persone lavorano (quota in età lavorativa, tasso di partecipazione e tasso di disoccupazione); • perché chi lavora, lavora poco (cioè poche ore); • infine perché chi lavora, quando lavora, produce poco (Produttività). 21

  22. Fig. 1.4. Il tasso di disoccupazione nell’Europa continentale e negli Stati Uniti dal 1970. Fino all’inizio degli anni Ottanta, il tasso di disoccupazione dei quattro maggiori paesi europei era inferiore a quello americano, ma poi lo ha ampiamente superato. Lezione Introduttiva 22

  23. Lezione Introduttiva Come ridurre la disoccupazione europea? Non c’è pieno accordo sulle cause dell’elevata disoccupazione europea. • Alcuni economisti pensano che il problema principale sia l’elevata protezione che i paesi accordano ai lavoratori. Da cui deriva una soluzione: rimuovere tali rigidità del mercato del lavoro, per rendere il mercato del lavoro europeo più simile a quello statunitense. - Ma altri economisti credono che l’elevata disoccupazione sia dovuta ad un basso tasso di attività, in seguito a carenza negli investimenti high-tech e a una struttura e mentalità imprenditoriale troppo corporativa 23

  24. Produttività = Prodotto per ora di lavoro Lezione Introduttiva

  25. L’ITALIA E IL DECLINO Lezione Introduttiva

  26. Lezione Introduttiva

  27. Lezione Introduttiva

  28. La crescita italiana rispetto a quattro grandi paesi europei Fonte: Groningen Growth and Development Centre, Total Economy Database, 2007, http://www.ggdc.net Lezione Introduttiva

  29. GDP per capita at PPS (Eurostat) Lezione Introduttiva

  30. Cause del declino • Bassa produttività (pochi investimenti in R&D) • Bassa competitività (specializzazione in settori tradizionali) • Nanismo e specializzazione produttiva • Capitalismo opaco e familiare • Poca concorrenza, molta protezione • Aumento disuguaglianza e precarietà • Basso investimento in ricerca • Basso tasso di occupazione • Basso capitale umano forza lavoro (basse spese in istruzione) • Basso livello infrastrutture immateriali (pochi laureati, clienelismo burocratico, bassa cultura) Lezione Introduttiva

  31. Perche’ il reddito pro-capite cresce poco? Lezione Introduttiva

  32. Reddito pro-capite = ore lavorate pro capite * produttività oraria del lavoro 120 USA=100 100 ITALIA 80 60 40 20 0 1989 1991 1993 1995 1997 1999 2001 2003 2005 1959 1961 1963 1965 1967 1969 1971 1973 1975 1977 1979 1981 1983 1985 1987 Source: Groningen Growth & Development Centre, Total Economy Database Produttività relativa a US Lezione Introduttiva

  33. tasso di crescita medio produttività 1990-2004 Lezione Introduttiva

  34. Dati OCSE 2007 Ore medie annue di un lavo-ratore in Italia: è 1.824 Ore medie annue in Svizzera:è 1.657 Ore medie annue in Germania: è 1.433 Ore medie annue in Svezia: è 1.411 Ore medie annue lavoratore O.C.S.E.: è 1.794 Reddito medio annuo lavoratore COREA: euro 28.095 (+ 42,1%) REGNO UNITO: euro 28.007 (+ 42,0%) SVIZZERA: euro 26.322 (+ 38,2%) GERMANIA: euro 21.235 (+ 23,5 %) FRANCIA: euro 19.731 euro (+ 17,6%) SVEZIA: euro 18.891 (+ 14,0%) SPAGNA: euro 17.410 ( + 6,7%) GRECIA: euro 16.720 ( + 2,8%) ITALIA: euro 16.242 euro 23° posto dei 30 Paesi O.C.S.E. Lezione Introduttiva

  35. Mentre quota di popolazione in età lavorativa si assottiglia 2005 2050 Lezione Introduttiva

  36. Percentuale della popolazione con 65 anni di età o più sul totale della forza lavoro Lezione Introduttiva

  37. Lezione Introduttiva

  38. Italia ha tasso di occupazione molto basso dovuto a bassa partecipazione donne e over 55 e alta disoccupazione giovanile • È, assieme alla Spagna, paese di più forte immigrazione. Dati i forti divari regionali, immigrazione crea più lavoro (rimedia a immobilità italiani) che altrove. • Possiamo trasformare la capacita’ di lavoro inutilizzata nella risorsa in più dell’Italia? Lezione Introduttiva

  39. Un altro aspetto importante: la distribuzione del reddito Lezione Introduttiva

  40. Lezione Introduttiva

  41. Lezione Introduttiva Elaborazione su dati ISTAT

  42. Guadagniamo in media il 17% in meno della media OcseOcse: salari, l'Italia agli ultimi posti. Siamo 23esimi su 30, con uno stipen-dio netto di 21.374 dollari l'anno. Ci battono anche a Grecia e Spagna(Titolo del Corriere della Sera: 17 maggio 2009) Lezione Introduttiva

  43. Fonte: ISTAT La disuguaglianza nella distribuzione del reddito Lezione Introduttiva

  44. Indice di Gini (OECD) Lezione Introduttiva

More Related