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insulina e metabolismo protidico

sintesi proteica. ammino acidi. ammino acidi. proteina. degradazione proteica. insulina e metabolismo protidico. azione di risparmio delle proteine favorisce la sintesi inibisce la demolizione ossidativa degli aminoacidi a scopo energetico

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insulina e metabolismo protidico

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Presentation Transcript


  1. sintesi proteica ammino acidi ammino acidi proteina degradazione proteica insulina e metabolismo protidico azione di risparmio delle proteine • favorisce la sintesi • inibisce la demolizione ossidativa degli aminoacidi a scopo energetico • favorisce un arricchimento in proteine delle cellule • azione anabolizzante, soprattutto nel sistema muscolare • rende positivo il bilancio dell’azoto

  2. insulina e metabolismo protidico • facilita l’ingresso degli aminoacidi nelle cellule, soprettutto di quelli essenziali, accrescendone la velocità di trasporto transmembranario • favorisce la sintesi proteica, soprattutto nel tessuto muscolare, operando sia sui processi di trascrizione del DNA in RNA che su quelli di traduzione a livello ribosomiale • inibisce il catabolismo delle proteine, diminuendo l’attività degli enzimi proteolitici lisosomiali • inibisce la gluconeogenesi, riducendo (soprattutto nel fegato) l’attività degli enzimi deaminanti e transaminanti che catalizzano la trasformazione degli aminoacidi in chetoacidi, poi avviati alla sintesi di glucosio • gli effetti anabolici si esplicano anche nei tessuti cartilagineo e osseo dove facilita la formazione di collagene, soprattutto nel periodo dell’accrescimento corporeo, definendo l’insulina un ormone essenziale per il normale sviluppo somatico in sinergismo con l’ormone ipofisario della crescita

  3. infezione virale reazioni immunitarie cellula β anticorpi contro le cellule β anticorpo contro il recettore anticorpi contro l’insulina difetti nella sintesi difetto recettoriale difetto nella secrezione II messaggero trasporto di glucosio insulino-dipendente difetto postrecettoriale insulina risposta difetto a livello del recettore cellula bersaglio sangue diabete mellito rappresenta una malattia cronica del metabolismo dovuta alla carenza di insulina oppure ad una ridotta efficacia di quest’ormone. I difetti possono verificare a vari livelli. Sintomi: • iperglicemia che non si osserva soltanto in situazione postprandiale, ma anche in caso di digiuno • aumento della diuresi (poliuria) • aumento della sete (polidipsia) e della fame (polifagia) • associati ad una diminuzione del peso corporeo.

  4. glucagone • ormone iperglicemizzante • polipeptide di 29 amminoacidi (PM 3.485) • unica catena lineare che, una volta passata in circolo, si avvolge su se stessa in modo casuale • la biosintesi avviene in modo analogo all’insulina con formazione di pre-pro-glucagone (PM 18.000) da cui deriva, per distacco di catene polipeptidiche, di pro-glucagone (PM 12.000) di 100 aa già parzialmente attivo, da cui deriva l’ormone attivo • il proglucagone viene sintetizzato anche in certe cellule dell’intestino tenue e dell’encefalo, ma non viene trasformato in glucagone • si trova accumulato nelle cellule α in granuli secretori dai quali viene liberato per esocitosi • produzione giornaliera di 100-160 g che determina un livello ematico di 100-150 pg/ml • ha un emivita nel sangue circolante di ~ 6 min

  5. fattori che influenzano la secrezione di glucagone • glucosio ematico: una diminuzione della concentrazione ematica di glucosio stimola la secrezione di glucagone. Le concentrazioni di glucagone ematico sono più alte a digiuno e tendono a diminuire dopo un pasto • amminoacidi: stimolano la secrezione di glucagone, in particolare l’arginina. L’aumento sia di glucagone che di insulina dopo un pasto proteico, funziona come meccanismo protettivo per garantire che i livelli ematici di glucosio sia mantenuti • acidi grassi: un aumento di acidi grassi circolanti inibisce la secrezione di glucagone • insulina: la glicemia elevata inibisce la secrezione di glucagonein presenza di insulina. Se l’insulina è mancante, le cellule α non sono in grado di rilevare l’aumento di glucosio ematico e i livelli di glucagone rimangono alti. • ormoni gastroenterici: gastrina e colecistochinina stimolano la produzione di glucagone, mentre la secretina e la somatostatina la inibiscono • sistema nervoso autonomo: l’innervazione ortosimpatica del pancreas e un’aumentata concentrazione di catecolamine surrenali stimola la produzione di glucagone

  6. glucagone recettore adenilato ciclasi β GDP GTP γ α α GDP GTP proteina G citosol AMPc ATP subunità regolatrice cAMP PKA inattiva ATP ADP PKA attiva fosforilasi chinasi inattiva fosforilasi chinasi –PO4 attiva Ca2+ ATP ADP sangue fosforilasi b inattiva glucosio glucosio -6-PO4 fosforilasi a –PO4 attiva glicolisi e ciclo di Krebs PO43- glucosio -1-PO4 glicogeno meccanismo d’azione del glucagone

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