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Il ritardo mentale

Il ritardo mentale. Dott.ssa Donata Padovani Università degli Studi di Siena Dip. Scienze del Comportamento. Differenza di struttura individuale di personalità. Carattere - Area affettiva ed emotiva Intelligenza - Area cognitiva Temperamento - Area relazionale.

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Il ritardo mentale

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Presentation Transcript


  1. Il ritardo mentale Dott.ssa Donata Padovani Università degli Studi di Siena Dip. Scienze del Comportamento

  2. Differenza di struttura individualedi personalità • Carattere - Area affettiva ed emotiva • Intelligenza - Area cognitiva • Temperamento - Area relazionale

  3. L’intelligenza ha la funzione di tutelare l’acquisizione di informazioni, di rielaborarle e conservarle al fine di rendere creativo l’individuo nel ritrovare modelli di comportamento sempre più adattivi

  4. L’intelligenza è connaturata o acquisita attraverso l’esperienza ? Teoria di Cattell

  5. L’intelligenza fluida è il patrimonio innato che ogni individuo porta con sé dalla nascita, una forma di attitudine ad affrontare le situazioni più diverse per risolvere i problemi che esse comportano. L’intelligenza cristallizzata è invece il bagaglio di competenze, di abilità e di informazioni acquisite nel corso della vita in un determinato contesto, applicando la propria intelligenza fluida.

  6. La prima, quella innata, va via via scemando con gli anni dell'adolescenza, fino quasi a scomparire intorno ai quindici anni; la seconda invece continua a procedere anche se con ritmi piuttosto lenti. Poiché la diminuzione della prima è comunque più rapida dello sviluppo della seconda, in genere la maggioranza degli esseri umani dimostra un calo progressivo dell'intelligenza complessiva.

  7. È tuttavia evidente che entrano in gioco gli stimoli ambientali che, quando sono particolarmente ricchi, sono in grado di compensare tale calo. Gli anziani fanno propria l'intelligenza collettiva e la utilizzano a livello personale.

  8. Con questa osservazione Cattell vuole sottolineare che le persone adulte e gli anziani, i cosiddetti saggi, non hanno semplicemente accumulato maggiori informazioni ed esperienze, ma hanno anche potuto mettere in moto dei meccanismi di organizzazione del sapere che, in assenza di deterioramenti di carattere organico, consentono agli individui di sopperire a eventuali diminuzioni dei livelli di memoria.

  9. L’intelligenza cristallizzata è implicata nei test di tipo verbale (o influenzati dal livello d’istruzione): es. test di vocabolario. • L’intelligenza fluida è implicata nei test in cui si richiedono processi e modi di pensare nuovi: es. analogie e serie numeriche.

  10. EMISFERO SINISTRO ED DESTRO DEL CERVELLO riconoscimento ritmo immaginazione visiva creatività sintesi sogni simboli emozioni logica ragione matematica lettura scrittura linguaggio analisi

  11. IL TEST DEL COLORE OPTICAL ILLUSIONS COLORE TEST Guardate la tabella sotto e dite il colore e non la parola… conflitto tra l’emisfero destro e quello sinistro del cervello Il cervello destro tenta di dire il colore ma il cervello sinistro insiste nel leggere la parola.

  12. Misurazione dell’intelligenza • Aspetti quantitativi: quoziente intellettivo • Aspetti qualitativi : costellazione dei tratti cognitivi

  13. Analisi qualitativa E’ necessaria per osservare come il paziente sia pervenuto ad una valutazione quantitativa (Q.I.) e conoscere le strategie cognitive utilizzate

  14. Permette di porre in evidenza i punti di forza e di debolezza del comportamento cognitivo. Fa emergere le funzioni deficitarie e non Infine l’analisi qualitativa fornisce l’opportunità di tracciare pattern comportamentali e stili cognitivi

  15. WECHSLER Q.I Totale Q.I Verbale Q.I Performance Omogeneità dei tratti Dispersione o disomogeneità

  16. Ritardo mentale lieve(soggetti borderline) Valutazione oggettiva : rilevazione delle lacune presenti ed osservazione del funzionamento reale (capacità di adattamento ed integrazione sociale) Valutazione soggettiva: comparazione sulle differenze quantitative e qualitative. Ambiente di vita ( Sollecitazioni sociali). Stile educativo familiare. Struttura di personalità (influenze del carattere e del temperamento) Integrazione nella classe ,programma scolastico.

  17. Nel ritardo mentale lieve si osservano: • Sviluppo evolutivo più lento in presenza o meno di cause organiche diagnosticate. • Ritardo psicomotorio più o meno grave • Difficoltà nell’apprendimento (con deficit mnemonici, di risoluzione di problemi logici e di simbolizzazione ) • Difficoltà relazionale e di integrazione sociale • Frequentemente demotivazioni verso la scuola (Scarsa partecipazione alle attività scolastiche)

  18. Nei casi di ritardo lieve dell’intelligenza sono necessari: • Importante un ceck-up in cui si valutino le competenze visive ed uditive. • Diagnosi precoce (interventi psicopedagocici fin dalla Scuola materna con valutazione dei pre-requisiti legati all’apprendimento della lettura e della scrittura) • Sollecitazioni educative costanti e progressive sia a livello scolastico che familiare

  19. Modalità didattiche adeguate per il raggiungimento di obiettivi proporzionati alla capacità individuale, con sfruttamento dei punti di forza cognitiva presente nel soggetto • Utilizzo di materiale didattico utile ed efficace • Rapporto empatico da parte degli insegnanti • Collaborazione tra insegnanti e genitori. • Esperienze di socializzazione scolastiche ed extrascolastiche.

  20. Definizione RM: DSM-IV • funzionamento intellettivo significativamente al di sotto della media (QI è inferiore a 70); • presenta un deficit o compromissioni in almeno due aree del funzionamento adattivo (comunicazione, cura di sé, gestione della vita domestica, abilità sociali, gestione del tempo libero, controllo e salvaguardia della propria salute ed incolumità, capacità di autorganizzazione, conoscenza del funzionamento delle cose, utilizzo dei servizi offerti dalla società, capacità di svolgere un lavoro); • l’esordio risale a prima del 18° anno di vita

  21. Gradi di RM :

  22. Ritardo Mentale Lieve: - Colpisce circa l'85% dei soggetti affetti da RM, • Eziologia : ambientale, organica o sconosciuta, • Il Q.I. è di circa 50-70 (DSM-IV), • Negli anni prescolari le prestazioni del bambino con RM non differiscono sostanzialmente da quelle dei suoi coetanei normodotati ( compromissione minima nelle aree sensomotorie e un vocabolario povero), • L'insegnante di sostegno ha un ruolo fondamentale nel periodo cosiddetto "formativo" del bambino con RM.

  23. Ritardo Mentale Lieve: • Il soggetto dimostra un’età mentale pari a quella di un bambino di 8 o 12 anni, • Le loro competenze scolastiche corrispondono circa alla V elementare (impara a leggere, scrivere e comprendere un testo), • Grazie ad un'adeguata "abilitazione", l'80% circa dei soggetti si sposa e genera figli normodotati. L'80% circa svolge attività che non richiedono qualifiche o che prevedono un basso grado di specializzazione, mentre il 15% risulterebbe impiegato in lavori che richiedono competenze specifiche.

  24. Eziologia del RM: • Cause Organiche: • Fattori eziopatologici congeniti : dovute a un’alterazione esistente fin dalla cellula-uovo • Fattori eziopatologici acquisiti : si distinguono tra Prenatali, Perinatali, Postnatali • Cause Psico-sociali: condizioni ambientali affettivamente e culturalmente poco stimolanti • Cause Sconosciute:nel 40-45% dei casi non è possibile stabilire alcun nesso causale

  25. Fattori Congeniti :  Le anomalie cromosomiche come nel caso della SD dovuta a una mutazione cromosomica (trisomia 21 libera, da traslocazione a mosaico),  I disturbi endocrini  La mancanza di particolari enzimi come nel caso dell’oligofrenia fenilpiruvica dovuta a un’intossicazione dell’organismo per impossibilità di eliminare sostanze tossiche prodotte dall’organismo stesso.

  26. Fattori Prenatali :  Le infezioni dell’embrione, la maggiore causa di ritardo mentale, è dovuta al virus della rosolia,  L'esposizione a farmacio altri prodotti chimici in età prenatale, es. nella sindrome feto-alcolica.Il rischio di avere un neonato affetto da sindrome fetoalcoolica per le donne che abusano di alcool in gravidanza è stato stimato tra il 20% e il 50%,  La malnutrizione in una donna gravida può compromettere lo sviluppo del cervello fetale. Questo fattore è il problema più importante nei paesi in via di sviluppo, dove le carestie e la fame sono comuni.

  27. Fattori Perinatali : • La prematurità, • Le emorragie del SNC, • I parti gemellari, • L’ asfissia neonatale, • Il parto podalico o con applicazione di forcipe, • Altri traumi ostetrici. • L’incidenza di RM è in relazione all'età gestazionale, agli eventi perinatali e al tipo di cure.

  28. Fattori Postnatali ,Psico-sociali e Sconosciuti :  Fattori Postnatali:Condizioni mediche generali acquisite durante l’infanzia o la fanciullezza, come encefaliti, meningiti virali e batteriche, l'avvelenamento (p. es., da piombo e mercurio), grave malnutrizione, traumi o incidenti vascolari.  Fattori Psico-sociali: Deprivazioni ambientali quali la mancanza di accudimento e di stimoli fisici, emotivi e cognitivi indispensabili per la crescita, lo sviluppo e l'adattamento sociale,  Fattori Sconosciuti: nel 40-45% dei casi non è possibile stabilire alcun nesso causale nè indicare se il danno è avvenuto prima o dopo la nascita .

  29. Lo sviluppo affettivo nel RitardoMentale • I tratti comportamentali più frequenti sono: • 1. iperattività • 2. distraibilità • 3. bassa tolleranza alle frustrazioni • 4. impulsività • 5. ansia • 6. timidezza, paura di essere rifiutato • 7. tendenza al ritiro • 8. comportamenti compulsivi • 9. dipendenza • 10. perseverazione • 11. sviluppo.

  30. Scala WISC-r Subtest della scala verbale 1. Informazioni 2. Vocabolario 3. Aritmetica 4. Somiglianze 5. Comprensione 6. Memoria di cifre (facoltativo)

  31. Informazione • Misura il processo di raccolta di informazioni dal proprio ambiente sociale, scolastico e familiare • Insuccesso alle prove: disturbo nevrotico, psicotico o organico. • Può essere presente anche nei depressi

  32. Vocabolario • E’ legato all’ambiente culturale ed alla modalità di apprendimento • Punteggi bassi: depressi e soggetti psicotici • Punteggi estremamente alti: ossessivi e soggetti paranoici

  33. Si richiede al soggetto di risolvere a mente dei problemi di tipo aritmetico presentati oralmente Valuta la capacità del bambino di usare i numeri, i concetti aritmetici di base e il ragionamento per risolvere problemi della vita quotidiana Aritmetica

  34. Somiglianze • La funzione implica la formazione di concetti • Saturazione in fattore g • Bassi punteggi nei ritardi intellettivi e nei depressi

  35. Comprensione • La funzione che sta alla base di questo subtest è connessa alla modalità di giudizio o esame di realtà • Intelligenza sociale

  36. Memoria dicifre Misura le modalità attentive e la memoria a breve termine Scarsi risultati: ipotesi di organicità La presenza di disomogeneità tra ripetizione avanti e indietro rafforza l’ipotesi di danno organico

  37. Indice favorevole per l’apprendimento scolastico:Memoria cifre Ragionamento aritmetico e Comprensione con alti o medi punteggi

  38. Subtest della scala performance1. Completamento di figure2. Storie figurate3. Disegno con cubi4. Ricostruzione di oggetti5. Cifrario6. Labirinti (facoltativo)

  39. Completamento di figure: pone in evidenza la capacità di discriminare, selezionare gli elementi essenziali di una situazione. Bassi punteggi: ossessivi e depressi.

  40. Misura la capacità di progettare o di assimilare una situazione.Valuta il fattore temporale (sequenza di eventi)Bassi punteggi sono riferiti a danni organici e a forme depressive Storie figurate

  41. Disegni con cubi • La funzione del subtest è quella di porre in evidenza le modalità visuo-motorie • Integrazione di pensiero ed azione • Punteggi bassi: danno organico, depressione • Alta saturazione in fattore g. • I risultati subiscono un deterioramento con l’età

  42. Ricostruzione di oggetti • Si richiede al soggetto di ricomporre figure familiari divise in pezzi accostandone tra loro i lati • Misura la capacità di analizzare e sintetizzare flessibilmente gli indizi visuopercettivi di elementi isolati giungendo ad organizzarli in una struttura significativa

  43. Cifrario • Concorrono nel successo della prova l’attenzione, l’attività visiva, l’attività motoria, l’apprendimento • Bassi punteggi: malattie o danni organici • Si deteriora con l’età

  44. Labirinti Si richiede al soggetto di individuare il percorso di uscitadi alcuni labirinti partendo dal loro centroMisura la capacità di pianificare un’ a ttività prevedendo ivar passaggi per raggiungere la meta

  45. Caso M.C. :

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