1 / 14

G.W.F. Hegel

G.W.F. Hegel. I caposaldi del pensiero hegeliano. La dialettica. 2. La dialettica è il metodo della filosofia e la legge suprema della realtà. Contro i romantici.

brinly
Télécharger la présentation

G.W.F. Hegel

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. G.W.F. Hegel I caposaldi del pensiero hegeliano. La dialettica

  2. 2. La dialettica è il metodo della filosofia e la legge suprema della realtà

  3. Contro i romantici • Hegel polemizza con la pretesa romantica di cogliere l’Assoluto, al di là dell’intelletto, in modo immediato, con il sentimento, l’intuizione, la fede: • non che sia sbagliato oltrepassare l’intelletto, che è limitato al finito (cf. Kant); • da rifiutare è la pretesa di conoscere l’Infinito in modo immediato, ametodico, e perciò ascientifico.

  4. Mediazione • Per Hegel il vero sapere non si attua nell’immediatezza, ma è mediazione, ossia avviene attraverso un percorso. • Perciò implica un metodo (=“attraverso la via”) che detti i passi di questo cammino. • Occorre trovare il metodo che trasformi la filosofia in scienza dell’Assoluto.

  5. Dialettica: metodo • Il metodo della filosofia è costituito dalladialettica: • non più intesa in senso negativo, come per Kant e Aristotele, • ma con il valore positivo che aveva in origine nel pensiero greco (cf. Zenone e Platone); • che per Hegel assume una nuova forma triadica, corrispondente ai momenti dello sviluppo dell’Assoluto.

  6. Dialettica triadica • Il pensiero non si deve limitare a far emergere delle contrapposizioni (dividere una tesi da un’antitesi). • Ma deve oltrepassare la contraddizione per ottenere una verità più alta (sintesi). • La positività della tesi è recuperata attraverso la negazione della negazione propria dell’antitesi.

  7. Il filosofo e l’Assoluto • Il processo dell’Assoluto è il processo attraverso cui lo Spirito giunge aconoscerese stesso. • L’uomo non è fuori di questo processo: la filosofia è propro il luogo di questa autocomprensione dello Spirito; • il metodo della filosofia, perciò, non sarà diverso dal movimento attraverso cui lo Spirito esiste e conosce se stesso.

  8. Dialettica: legge universale • La dialettica è perciò una legge sia “ontologica” che “logica” (si ricordi che essere = pensiero) • ontologica: è il metodo attraverso cui lo Spirito si attua; • logica: è il metodo attraverso cui lo Spirito si conosce e l’uomo conosce lo Spirito (=metodo della filosofia).

  9. I lati della dialettica • I termini “tesi”, “antitesi” e “sintesi” non si trovano nella pagine di Hegel che, a proposito del pensiero, preferisce parlare di “lati”: • lato astratto o intellettivo; • lato dialettico o negativamente razionale; • lato speculativo o positivamente razionale.

  10. Lato astratto • Nel primo lato opera l’intellettoche è la facoltà che astrae i concetti, conducendo dal particolare all’universale. • Si tratta di una funzione importantissima e irrinunciabile per la filosofia; • il suo limite è considerare i concetti come qualcosa di distinto, definito, separato: • l’universale astratto diventa un nuovo particolare.

  11. Lato dialettico • La ragionefluidifica la rigidità dei concetti astratti provocando l’emergere dicontraddizioni, prima nascoste: • ogniconcetto appare contraddittoriamente implicato dal suo contrario: (es.: l’uno non può pensarsi senza i molti e viceversa). • La finitezza/determinatezza dei concetti astratti si rivela per ciò che è: negazione (il finito è se stesso in quanto non è altro).

  12. Lato speculativo • La ragione supera la contraddizione, non abolendola, ma cogliendo una superiore unità delle determinazioni contrapposte • Si tratta di una riaffermazione del positivo della tesi che si attua attraverso la negazione del negativo proprio dell’antitesi. • E’ un superare che è al tempo stesso un conservare, come indica il verbo aufheben.

  13. Aufheben da un lato vuol dire togliere, negare, e in tal senso dicamo ad esempio che una legge, un’istituzione, ecc. sono soppresse, superate (aufgehoben). D’altra parte però aufheben significa anche conservare, e in questo senso diciamo che qualcosa è ben conservato mediante l’espressione wohl aufgehoben. Quest’ambivalenza […] non deve essere considerata casuale, […] al contrario, in quest’ambivalenza va riconosciuto lo spirito speculativo della nostra lingua che va al di là della semplice altrenativa “o-o” propria dell’intelletto. Grande Enciclopedia

More Related