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IL PRINCIPALE NUTRIENTE AD ATTIVITA ’ BIOREGOLATRICE E ’ L ’ ACQUA

IL PRINCIPALE NUTRIENTE AD ATTIVITA ’ BIOREGOLATRICE E ’ L ’ ACQUA. FABBISOGNO IDRICO. E ’ necessaria per tutte le reazioni che avvengono nel nostro corpo, il quale ne contiene circa il 70 %.

bruno
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IL PRINCIPALE NUTRIENTE AD ATTIVITA ’ BIOREGOLATRICE E ’ L ’ ACQUA

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  1. IL PRINCIPALE NUTRIENTE AD ATTIVITA’ BIOREGOLATRICE E’ L’ACQUA

  2. FABBISOGNO IDRICO E’ necessaria per tutte le reazioni che avvengono nel nostro corpo, il quale ne contiene circa il 70 %. Ogni giorno dobbiamo reintegrarla nella misura di 2,5 / 3 litri, sia con bevande che attraverso gli alimenti (specialmente frutta e verdura). Lo stimolo all’assunzione di liquidi avviene attraverso lo stimolo della sete, anche se bisognerebbe bere prima che questa insorga.

  3. ACQUA E minerali Escrezione urine 1- 1,5 litri sudore 400 - 600 ml respirazione 400 ml feci 100 - 200 ml Introduzione bevande 1 - 1,5 litri alimenti 1 lit. circa a. metabolica 400 ml =

  4. L’ACQUA COME ALIMENTO • L’acqua, come alimento, viene in genere • poco considerata dalla popolazione : • per l’assenza di potere calorico • per le caratteristiche organolettiche • molto “limitate” rispetto ad altri alimenti • di largo consumo

  5. L’acqua è un alimento indispensabile per le funzioni vitali Nell’acqua avvengono le reazioni metaboliche. L’acqua facilita la fluidificazione dei cibi ed il loro passaggio attraverso l’apparato digerente. L’acqua consente il transito delle sostanze dalle cellule agli spazi intracellulari e ai vasi sanguigni e viceversa. L’acqua consente di regolare la temperatura corporea.

  6. Mediamente una persona adulta necessita di 1,5-2 litri/die di acqua. (di più se fa molto caldo o si pratica attività sportiva)

  7. L’acqua, soprattutto, è un fattore nutritivo in relazione al contenuto in sali minerali, alcuni dei quali essenziali per il metabolismo.

  8. In base al fabbisogno quotidiano gli elementi minerali sono suddivisi in: Macroelementi (fabbisogno >100 mg/die) (Ca, P, Na, K, Cl, Mg, S) Microelementi (fabbisogno 1-100 mg/die) (Fe, Cu, Zn, Mn, I, Mo, Se, F, Br, Cr, Co, Si, B) Oligoelementi (fabbisogno alcuni mg/die) (As, Ni, Ge, V, W)

  9. Presenza sul mercato delle acque minerali • Oligominerali 65 % • Mineralizzate 20 % • Minimamente • mineralizzate 9% • Ricche di sali • minerali 6%

  10. Classificazione delle acque minerali naturali in base alla composizione ionica: Bicarbonata: > 600 mg/l di ione bicarbonato Solfata: > 200 mg/l di ione solfato Clorurata: > 200 mg/l di ione cloruro Calcica: > 150 mg/l di ione calcio Magnesiaca: > 50 mg/l di ione magnesio Fluorata: > 1 mg/l di ione fluoro Ferruginosa: > 1 mg/l di ione ferro bivalente Sodica: > 200 mg/l di ione sodio Indicata per diete povere di sodio: < 20 mg/l di ione Na

  11. Acque bicarbonate: favoriscono la digestione. • Assunte durante i pasti accelerano lo svuotamento • gastrico (HCl e HCO3 libera CO2). A digiuno • tamponano l’acidità gastrica. • Acque solfate: lievemente lassative. Efficaci nei • disturbi epatobiliari (azione colecistocinetica e • coleretica.) • Acque clorurate: le ipertoniche (+ concentrate) • hanno azione lassativa, aumentando la peristalsi. • Acque magnesiache: azione lassativa. Benefiche • sull’ipertensione poiché dilatano le arterie. • Acque calciche: nei bambini (formazione denti • e ossa) e nelle donne e anziani contro l’osteoporosi.

  12. Acque fluorate: prevenzione della carie dentale • nei bambini e nei ragazzi. • Acque ferruginose: indicate nelle anemie • ferroprive in associazione alle terapie mediche. • Acque sodiche: influenzano l’eccitabilità neuro- • muscolare. Controindicate nell’ipertensione. • Ammoniaca, nitriti e nitrati: la loro assenza • nell’acqua indica che non vi è stato contatto • con materiale organico in decomposizione. • Per i neonati e le donne in gravidanza il • contenuto in nitrati deve essere molto basso, • < 10 mg/l.

  13. Le etichette possono riportare le seguenti • indicazioni (se citate nel decreto di riconoscimento) • “può avere “ effetti diuretici” • “può avere effetti lassativi” • “indicata per l’alimentazione o la preparazione degli alimenti dei neonati” • “stimola la digestione” • “può favorire le funzioni epatobiliari” • Le eventuali indicazioni per l’uso. • Le eventuali controindicazioni.

  14. Quale acqua minerale è da utilizzare? Non esiste un’acqua migliore di un’altra Ognuno può trovare quella più adatta alle proprie esigenze, dietro indicazione del medico

  15. Gravidanza Acqua con residuo fisso inferiore a 200 mg/l (media mineralizzazione), calcica e/o ferruginosa, con nitrati non superiori a 10 mg/l

  16. Allattamento Acqua oligominerale a media mineralizzazione, calcica e/o ferruginosa e con nitrati non superiori a 10 mg/l

  17. Diluizione del latte in polvere Acqua a scarsa mineralizzazione, per non alterare la formula bilanciata del latte, con nitrati < a 10 mg/l

  18. Soggetti affetti da calcolosi urinaria Acque minimamente mineralizzate per potenziare la diuresi, inibire lo sviluppo e crescita dei calcoli, prevenire la stasi urinaria e i fenomeni infiammatori

  19. Soggetti affetti da gotta Acque poco mineralizzate e oligominerali, per mobilizzare l’acido urico dai tessuti e favorire l’escrezione renale attraverso il potenziamento della diuresi che impedisce la sovrasaturazione e la precipitazione dei sali nelle urine.

  20. Soggetti affetti da stitichezza Acque fortemente mineralizzate, (cloruro-sodiche, ricche di ioni solfato, Mg e Ca) in grado di esercitare un’azione meccanica e chimico-fisica (aumento del lume intestinale e accelerato transito del bolo) del colon.

  21. Soggetti con ipertensione arteriosa Acqua bicarbonato-calcica (*) a basso contenuto di sodio (< 20 mg/l). (*) l’incidenza dell’ipertensione aumenta di tre volte con una assunzione < 500 mg/die di Ca

  22. Anziani Acqua oligominerale e medio-minerale (500-800 mg/l), ricca di calcio per contrastare la perdita di massa ossea. In presenza di ipertensione, acqua povera di sodio, <20 mg/l.

  23. Raccomandazioni generali d’uso delle • acque minerali naturali • A tavola consumare acqua oligo e mediominerale. • Evitare il consumo costante di acque con • molta CO2 in quanto provoca un aumento • dell’acidità. • Verificare che il contenuto in ioni sia il più adatto alle proprie esigenze metaboliche. • Controllare l’integrità del contenitore. • Il prezzo più alto non indica un’acqua di • qualità migliore.

  24. Regolazione dell’equilibrio idro-elettrolitico • Vasopressina • Aldosterone • Sistema renina-angiotensina • Fattore natriuretico atriale • Centro della sete

  25. NUTRIENTI CON AZIONE BIOREGOLATRICE • VITAMINE • SALI MINERALI

  26. VITAMINE V. IDROSOLUBILI 1) VITAMINA C 2) COMPLESSO B V. LIPOSOLUBILI 1) VITAMINA A 2) “ D 3) “ E 4) “ K • FUNZIONI FISIOLOGICHE VITAMINE: • COENZIMATICA • TRASFERIMENTO PROTONI-ELETTRONI • STABILIZZATRICE DI MEMBRANA • SIMIL-ORMONALE

  27. Vitamineliposolubili • Vitamina A (retinolo) • Vitamina D (calciferolo) • Vitamina E (tocoferolo) • Vitamina K

  28. Vitamine idrosolubili • Vitamina C (acido ascorbico) • Vitamina B1 (tiamina) • Vitamina B2 (riboflavina) • Vitamina PP (niacina) • Vitamina B6 (piridossina) • Folacina (acido folico) • Vitamina B12 (cobalamina) • Acido pantotenico • Biotina

  29. Le vitamine sono sostanze organiche che sono essenziali al normale funzionamento dell’organismo. Le vitamine si trovano sia negli alimenti vegetali che in quelli animali; molte vitamine sono termolabili, cioè tendono a decomporsi al forte calore, quindi occorre che nella dieta figurino cibi crudi. Se l’alimentazione soddisfa i bisogni nutrizionali ed è varia nella scelta degli alimenti la copertura vitaminica è garantita in condizioni fisiologiche.

  30. Alcune regole per una migliore conservazione delle vitamine negli alimenti • conservare i vegetali correttamente, evitando la disidratazione, che provoca la perdita di vitamina A e C. • cuocere le verdure intere, quando possibile, poiché il taglio provoca la perdita di vitamine idrosolubili • evitare la cottura con bicarbonato di sodio che provoca la distruzione della vitamina C e della tiamina; anche una cottura eccessiva è sconsigliata • conservare i grassi al freddo, oltre che coperti, per evitare l'irrancidimento, che provoca la distruzione di vitamine A e E • mantenere il latte al riparo dalla luce che provoca la degradazione della riboflavina (Vit. B2) • mantenere coperti e refrigerati i succhi di frutta per evitare la perdita di vitamina C.

  31. VITAMINE LIPOSOLUBILI Vitamina A Vitamina E Vitamina D Vitamina K • Apportate dall’alimentazione in diverse forme • Assorbite nell’intestino tenue prossimale (la vit. K2 a livello del colon) • Raggiungono in seguito il circolo sanguigno. Nel plasma le vit. A e D circolano legate a proteine specifiche, le vit. E e K legate alle lipoproteine HDL o LDL • Eliminate nelle feci (la vit. A anche nelle urine)

  32. VITAMINE LIPOSOLUBILI Le vitamine liposolubili vengono immagazinate nell’organismo per lungo tempo I principali siti di deposito sono: Vit. A: fegato Vit. D: tessuto adiposo e muscoli Vit. E: tessuto adiposo, muscoli e fegato Non è necessario assumerle frequentemente per mantenere livelli efficaci normali; hanno un potenziale di tossicità molto elevato

  33. VITAMINA A La vitamina A o retinolo è un alcol primario presente in forma esterificata nei tessuti degli animali e dei pesci d’acqua salata, soprattutto nel fegato

  34. Le provitamine A sono dei carotenoidi con un’attività biologica paragonabile a quella della vitamina A

  35. Le funzioni della vitamina A sono mediate da forme diverse della molecola L’acido retinoico sembra essere la forma attiva nelle funzioni associate alla crescita, al differenziamento e alla trasformazione cellulare L’11-cis-retinale è ben conosciuto per la sua capacità di legarsi in maniera reversibile con i pigmenti della vista nella retina, cosicchè quando la luce colpisce la retina, si mettono in moto quelle complesse modifiche biochimiche associate con la vista normale

  36. Funzioni fisiologiche • Ha un ruolo essenziale nel funzionamento regolare della retina • E’ necessaria per la crescita e il differenziamento del tessuto epiteliale, per la crescita delle ossa, per la riproduzione e per lo sviluppo embrionale • Può agire come co-fattore nei sistemi enzimatici • Aumenta le funzioni immunitarie, riduce le conseguenze di alcune malattie infettive e può proteggere dallo sviluppo dei tumori • Aiuta nel trattamento dell’acne, dell’impetigine, dei foruncoli e delle ulcere cutanee quando applicata esternamente

  37. Retinolo Equivalente: • 1 µg di retinolo • 6 µg di β-carotene • 3.3 UI L’ attività della vitamina A è stata per molto tempo espressa in Unità Internazionali (UI), oggi gli esperti raccomandano di usare il retinolo equivalente (RE) RE/giorno Lattanti 350 Bambini da 1 a 3 anni 400 Bambini da 4 a 9 anni 600 Bambini da 10 a 12 anni 800 Adolescenti, uomini adulti 1.000 Adolescenti, donne adulte 800 Gravidanza 1.000 Allattamento 1.300 A seconda delle fasce di età, l’apporto nutrizionale è da 350 a 1.000 RE, di cui almeno il 60% dovrebbe essere apportato sottoforma di β-carotene

  38. L’adulto medio assume circa la metà della vitamina A sotto forma di retinolo e retinil estere, e il resto come β-carotene La vitamina A è presente nei prodotti di origine animale. Le fonti principali sono fegato, burro, formaggio, latte intero, tuorlo d’uovo, pesce carote, meloni, albicocche, spinaci, foglie verdi di insalata Il β-carotene si trova nella frutta e nelle verdure gialle o verdi • La vitamina A è sensibile all’ossidazione e teme quindi l’ossigeno, i catalizzatori d’ossidazione, la luce e il calore • Negli alimenti, la presenza di vit. E svolge un ruolo di protezione della vit. A • Durante la cottura degli alimenti le perdite di vit. A non dovrebbero superare il 20%

  39. Le riserve tissutali di retinoidi nell’uomo adulto sano sono piuttosto elevate, ed è necessario un lungo periodo di deprivazione per indurre una carenza La carenza di vitamina A si verifica più facilmente nel corso di malattie croniche che influenzano l’assorbimento dei grassi l’insufficienza biliare e pancreatica, la sprue, il morbo di Crohn, la cirrosi • Diminuito adattamento alla luce di bassa intensità (emeralopatia) • Secchezza della congiuntiva e della cornea (xerolfalmia) • Cheratinizzazione e disidratazione della cute • Predisposizione alle infezioni virali e alle complicanze polmonari • Diarrea, perdita di peso • Lenta crescita delle ossa • Tra le anomalie riproduttive si osservano difetti della spermatogenesi, degenerazione dei testicoli, aborto,riassorbimento del feto e nascita di figli malformati dopo gastrectomia parziale o durante una estrema carenza dietetica cronica

  40. Chi necessita di quantità addizionali ? Una dieta adeguata fornisce il fabbisogno normale di vitamina A degli adulti. Il retinolo viene usatoper la profilassi in soggetti ad alto rischio durante periodi di aumentato fabbisogno, come l’infanzia, la gravidanza, l’allattamento. In circostanze rare l’assorbimento, la mobilizzazione o il deposito di retinolo possono essere alterati, per esempio in individui con steatorrea, grave ostruzione biliare, ostruzione intestinale, cirrosi del fegato o nei soggetti che hanno subito una gastrectomia totale terapia a lungo termine con retinolo

  41. Nei bambini l’assunzione eccessiva di vitamina A è dovuta a un eccesso di zelo dei genitori nel somministrare vitamine a scopo profilattico Un apporto di vitamina A molto superiore ai fabbisogni produce una sindrome tossica nota come ipervitaminosi A Negli adulti la tossicità è dovuta all’automedicazione e a manie alimentari, ma anche all’uso di retinoidi per la terapia dell’acne o di altre lesioni della pelle Questa tossicità è in funzione dell’età, della durata della somministrazione e della dose assorbita. Si possono individuare tre tipi di situazioni: Intossicazione acuta Intossicazione cronica Rischio teratogeno

  42. VITAMINA D Deriva dal colesterolo ed è sintetizzato dagli organismi animali Deriva dall’ergosterolo ed è presente nelle piante

  43. Vitamina D Radiazioni UV Cute 7-deidrocolesterolo Vitamina D3 (colecalciferolo) - Fegato Vitamina D3 (colecalciferolo) 25-idrossi-colecalciferolo Ca2+ - Paratormone Rene 25-idrossi-colecalciferolo 1-25-diidrossi-colecalciferolo (calcitriolo)

  44. Azioni della vitamina D 1-25-diidrossi-colecalciferolo (calcitriolo) Tessuto osseo Intestino Rene deposizione di calcio e fosfato (in forti dosi, però l’effetto è opposto) aumento dell’assorbimento di calcio (sintesi di una proteina legante il calcio) aumento del riassorbimento di fosfato

  45. olio di fegato di merluzzo, pesci grassi, tuorlo d’uovo, fegato, latte intero, burro e formaggi grassi Fonti alimentari La sintesi cutanea soddisfa una parte più o meno importante del fabbisogno a seconda delle abitudini alimentari, dello stile di vita, della stagione e del clima µg/giorno Lattanti 10 Bambini da 1 a 3 anni 10 Bambini con più di 3 anni 10-15 Adolescenti 10-15 Adulti 10 Anziani 12 Gravidanza 10 Allattamento 10 1 µg = 40 UI

  46. incurvamento gambe arcuate malformazioni delle giunture o delle ossa fratture lento sviluppo dei denti debolezza muscolare Se alla mancanza di una sintesi endogena si aggiunge una mancanza di apporto esogeno (insufficiente apporto alimentare o diminuito assorbimento) compare la carenza Rachitismo (Insufficiente mineralizzazione del tessuto osseo e della matrice cartilaginea di neoformazione) • debolezza muscolare • fragilità ossea con tendenza alla rottura • forti dolori a livello osseo • deformità ossea Osteomalacia (Demineralizzazione delle ossa già formate)

  47. RACHITISMO (carenza di Vit. D)

  48. Preparazioni contenenti Vitamina D • Ergocalciferolo o calciferolo (Vit. D2) • Colecalciferolo (Vit. D3) • 1,25-diidrossicolecalciferolo (calcitriolo) Prevenzione della carenza di vitamina D (400 UI/giorno) Profilassi e cura del rachitismo nutrizionale Trattamento del rachitismo e dell’osteomalacia di origine metabolica Ipocalcemia dell’ipoparatiroidismo (100.000 UI/giorno) Prevenzione e trattamento dell’osteoporosi (calcitriolo)

  49. Tossicità Somministrazione di dosi eccessive di vitamina D o dei suoi metaboliti ( >20 volte gli apporti quotidiani consigliati) • Cefalea, astenia, anoressia, dimagrimento • Nausea, vomito • Debolezza muscolare, crampi, dolori osteoarticolari • Poliuria, polidipsia, disidratazione Trattamento: immediata interruzione dell’apporto di vitamina, una dieta a basso contenuto di Ca++, somministrazione di glucocorticoidi e un’abbondante ingestione di liquidi. Si consiglia di non superare il livello massimo di 50 µg/die aborto Dosi elevate di vitamina D durante la gravidanza (100.000 UI/giorno) facies particolare, stenosi della valvola aortica, ritardo psicomotorio ipercalcemia idiopatica

  50. VITAMINA E E’ il termine generico usato abitualmente per indicare i diversi tocoferoli. Attualmente si conoscono otto tocoferoli naturali L’α-tocoferolo è quello che si trova più frequentemente in natura e che presenta l’attività biologica più elevata

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