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La psicologia in Russia prima della rivoluzione del ‘17

La psicologia in Russia prima della rivoluzione del ‘17. L’ambiente culturale è caratterizzato da: Psicologia spiritualista maggior esponente: Celpanov Riflessologia maggiori esponenti: Secenov, Bechterev, Pavlov. La psicologia spiritualista.

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La psicologia in Russia prima della rivoluzione del ‘17

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Presentation Transcript


  1. La psicologia in Russia prima della rivoluzione del ‘17 L’ambiente culturale è caratterizzato da: • Psicologia spiritualista maggior esponente: Celpanov • Riflessologia maggiori esponenti: Secenov, Bechterev, Pavlov

  2. La psicologia spiritualista • L’oggetto della psicologia è la coscienza; i processi psicologici e i comportamenti sono visti come fenomeni che hanno origine all’interno del soggetto e non si possono ridurre a processi di natura materiale • Il metodo da seguire in psicologia è quello introspettivo, già seguito da Wundt e dallo strutturalismo

  3. La riflessologia • Oggetto di studio sono le basi neurologiche e fisiologiche dei comportamenti e dei processi mentali (studio dei riflessi nervosi) • È una concezione che riduce i processi psichici a processi elementari e di natura biologica • Il metodo di indagine è quello sperimentale e osservativo

  4. I riflessi • meccanismo di base dell’arco riflesso: stimolo – centro nervoso - reazione • Processi elementari riflesso spinale • Processi complessi riflesso cerebrale i comportamenti vengono appresi attraverso l’interazione con l’ambiente, ma secondo meccanismi basati sui riflessi (Secenov, I riflessi del cervello, 1863)

  5. Gli studi di Pavlov • Nobel nel 1904 per i risultati dello studio della fisiologia della digestione • Studio dei riflessi condizionati e teoria dell’attività nervosa superiore • Osservazione della salivazione psichica

  6. Condizionamento classico PRIMA DEL CONDIZIONAMENTO SC (suono) nessuna risposta SI (cibo) RI (salivazione) DURANTE IL CONDIZIONAMENTO Sc (suono) seguito da SI (cibo) RI (salivazione) DOPO IL CONDIZONAMENTO SC (suono) RC (salivazione) SC: stimolo condizionato RI: riflesso incondizionato SI: stimolo incondizionato RC: riflesso condizionato

  7. La Scuola storico-culturale A confronto con la psicologia spiritualista riconosciuta ufficialmente, nasce un nuovo indirizzo di psicologia, quello storico culturale: • Istituto di psicologia di Mosca (1924) – con direttore Kornilov • maggiori rappresentati sono: Vygotskij – Leont’ev - Lurija

  8. FONDAMENTI DELLA PROSPETTIVA STORICO-CULTURALE • Distinzione tra processi psichici di base e processi psichici superiori • Riferimento alle tesi del materialismo dialettico di Marx • La psiche é il prodotto di evoluzione animale influenzato da fattori storici e culturali • Studia i processi psicologici attraverso lo studio delle attività quotidiane e delle caratteristiche della cultura nella quale gli individui operano

  9. LEV VYGOTSKIJ (1896-1934)

  10. Percorso intellettuale • dal 1913/17 studi di filosofia e giurisprudenza a Mosca • durante la Rivoluzione del ’17 insegna e compie studi sui bambini disabili; si occupa di psicologia dell’arte • Nel 1924 collabora con l’Istituo di psicologia di Mosca • 1928/31 studi sul linguaggio e sulle funzioni mentali superiori • 1932/34 studi sul ruolo delle emozioni e vari temi psicologici • 1934 muore precocemente di tubercolosi, pubblicazione di Pensiero e linguaggio • Nel periodo staliniano la suo opera è messa al bando, solo a partire dagli anni ’60 vengono pubblicate in traduzione inglese le sue opere

  11. Tesi principale Per Vygotskij: Lo sviluppo cognitivo è essenzialmente un processo sociale e il compito della psicologia è spiegare come le funzioni intellettuali superiori, ad esempio il linguaggio, il pensiero, il ricordo, emergano dalle esperienze sociali del bambino

  12. Processi e comportamenti • in prospettiva evolutiva c’è continuità tra il comportamento animale e quello dell’uomo • ma tra animale e uomo vi è un salto qualitativo causato dallo sviluppo dei processi psichicisuperiori dipendenti dal contesto storico-culturale

  13. STRUTTURA PROCESSI PSICHICI • SEQUENZA S-R (PROCESSI DI BASE) • S-R E STIMOLO-STRUMENTO (PROCESSI SUPERIORI), ESEMPIO IL LINGUAGGIO

  14. LEGGE GENETICA GENERALE DELLO SVILUPPO CULTURALE FUNZIONI PSICHICHE SVILUPPATE NELLE RELAZIONI SOCIALI (INTERSOGGETTIVITA’), INTERPSICHICHE, DIVENTANO IN SEGUITO INTERNE, INTRAPSICHICHE, AD ESEMPIO IL LINGUAGGIO CHE DA INTERPSICHICO, RELAZIONALE DIVENTA INTERNO, EGOCENTRICO, INTERIORIZZATO

  15. I processi psichici (attenzione, percezione) sono determinati da fattori biologici ed ambientali. • Lo sviluppo psichico umano è caratterizzato dall’uso di strumenti costruiti dall’uomo per raggiungere fini pratici e dall’uso del linguaggio. • Tale sviluppo non implica mutamenti di tipo biologico è la cultura che crea particolari forme di comportamento

  16. Priem = strumento (stimolo-mezzo) UOMO costituiscono il SALTO DIALETTICO che modifica qualitativamente il rapporto S-R APPRESI NEL CONTESTO SOCIALE E INTERIORIZZATI (LEGGE GENETICA GENERALE DELLO SVILUPPO CULTURALE) STRUMENTI UTENSILI SIMBOLI (linguaggio)

  17. Linguaggio: strumento culturale • STRUMENTO PREMINENTE GRAZIE AL QUALE VIENE TRASFERITA L’ESPERIENZA A LIVELLO SOCIALE • IL LINGUAGGIO CONSENTE AI BAMBINI DI REGOLARE LE PROPRIE ATTIVITA’ • IL LINGUAGGIO VIENE INTERIORIZZATO E SI TRASFORMA IN PENSIERO

  18. IL LINGUAGGIO CONSENTE AI BAMBINI DI REGOLARE LE PROPRIE ATTIVITA’ • I MONOLOGHI INDICANO CHE I BAMBINI HANNO ACQUISITO L’USO DEL LINGUAGGIO COME STRUMENTO DI PENSIERO • VERSO LA FINE DEL PERIODO PRESCOLARE IL LINGUAGGIO VIENE INTERIORIZZATO E SI TRASFORMA IN PENSIERO

  19. Pensiero e linguaggio (1934) • hanno radici genetiche differenti: Negli animali e nel bambino piccolo vi sono attività intellettive più o meno evolute indipendenti dal linguaggio, e allo stesso tempo il bambino può usare forme primitive di linguaggio senza la presenza di processi di pensiero • Verso i due anni pensiero e linguaggio iniziano ad interagire

  20. Evoluzione del linguaggio STRUMENTO DI COMUNICAZIONE (1 ANNO ½ - 2 ANNI) STRUMENTO DI REGOLAZIONE DEL COMPORTAM. (4 ANNI) INTERIORIZZAZIONE

  21. Confronto Piaget-Vygotskij sul linguaggio • Vygotskij (esterno interno) si sviluppa attraverso l’interazione con l’ambiente sociale • Piaget (interno esterno) si sviluppa grazie allo sviluppo del pensiero Linguaggio egocentrico • Per Vygotskij è unfenomeno di passaggiodalle funzioni interpsichiche a quelle intrapsichiche • Per Piaget è una manifestazione immediata dell’egocentrismo infantile

  22. Somiglianze con Piaget • Natura attiva del bambino • Approccio costruttivista • Importanza di interazione tra soggetto e oggetto: -Piaget: oggetto è mondo fisico; -Vygotskij: oggetto è persona, prodotto sociale

  23. LO SVILUPPO PER TAPPE • LO SVILUPPO E’ CARATTERIZZATO DA UN PROCESSO DI STRATIFICAZIONE DOVUTO ALLA COMBINAZIONE DI ELEMENTI BIOLOGICI E CULTURALI • QUINDI LO SVILUPPO CAMBIA A SECONDA DELLA CULTURA E DEL LINGUAGGIO USATO

  24. ETA’ STABILI E CRITICHE • Le età stabili sono caratterizzate da cambiamenti microscopici che accumulandosi creano il presupposto di un salto qualitativo • Le età critiche sono quelle in cui la personalità del bambino cambia: • dall’allattamento alla prima infanzia (1 anno di vita) • rivolta all’ambiente (3 anno di vita) • difficoltà sul piano educativo (7 anno di vita) • difficoltà e fase maturazione sessuale (13 anno di vita)

  25. APPRENDIMENTO • SPONTANEO- FINO AI TRE ANNI • SPONTANEO-REATTIVO 3-6 ANNI • REATTIVO - 6-7 ANNI      

  26. APPRENDIMENTO E SVILUPPO MENTALE • SVILUPPO FORME SUPERIORI DEL PENSIERO LEGATO ALLE RELAZIONI SOCIALI • APPRENDIMENTO E’ UNA FORMA GENERALE DELLO SVILUPPO • ZONA PROSSIMALE DI SVILUPPO

  27. ZONA PROSSIMALE DELLO SVILUPPO E’ LA DISTANZA TRA CIO’ CHE IL BAMBINO PUO’ CONSEGUIRE SENZA L’ASSISTENZA DI ALTRE PERSONE E CIO’ CHE PUO’ OTTENERE CON L’AIUTO DI ESPERTO

  28. IN ALTERNATIVA AI TEST INTELLETTIVI CHE SOSTENEVANO CHE LE “MISURE STATICHE” MISURANO IL FUNZIONAMENTO MENTALE DI UN INDIVIDUO. • PER VYGOSTKIJ LE FUNZIONI MENTALI CHE SI STANNO SVILUPPANDO NEL BAMBINO DEVONO ESSERE OSSERVATE DOVE SI COSTRUISCONO E CIOE’ NELLE ATTIVITA’ DI COLLABORAZIONE E NON NEL SINGOLO BAMBINO

  29. IN ETA’ SCOLARE: IMPORTANZA IMITAZIONE E COOPERAZIONE • CONSIDERARE DUE PARAMETRI: SVILUPPO ATTUALE E QUELLO PIU’ VICINO

  30. ZONA DI SVILUPPO PROSSIMALE Abilità completamente sviluppate nel bambino Abilità che il bambino inizia ad apprendere e che esegue se aiutato Abilità oltre le possibilità attuali del bambino

  31. Punti della teoria • LA CULTURA SPECIFICA E LE INTERAZIONI SOCIALI SONO FONDAMENTALI PER LO SVILUPPO COGNITIVO • NON ESISTE PIU’ L’IMMAGINE DEI BAMBINI SOLITARI DI PIAGET • MAGGIORE IMPORTANZA AI DIFFERENTI RITMI DI APPRENDIMENTO NELLO SVILUPPO

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