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Flavio Fogarolo MPI - USP di Vicenza

Flavio Fogarolo MPI - USP di Vicenza . Il Protocollo d'Intesa provinciale e le novità normative: cosa cambia per l'integrazione scolastica. Provincia di Vicenza Totale alunni disabili certificati. Provincia di Vicenza Insegnanti di sostegno.

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Flavio Fogarolo MPI - USP di Vicenza

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Presentation Transcript


  1. Flavio Fogarolo MPI - USP di Vicenza Il Protocollo d'Intesa provinciale e le novità normative: cosa cambia per l'integrazione scolastica

  2. Provincia di VicenzaTotale alunni disabili certificati

  3. Provincia di VicenzaInsegnanti di sostegno

  4. Provincia di VicenzaRapporto tra alunni con disabilità e insegnanti di sostegno

  5. Provincia di VicenzaAlunni certificati nella varie classi

  6. Provincia di VicenzaPercentuale di alunni stranieri sul totale degli alunni certificati

  7. Posti di sostegno: cosa dice la nuova normativa Legge 244/2007 (Finanziaria 2008): • Fissa un tetto massimo di posti di sostegno a livello nazionale: il 25% del numero delle classi attivate in org. di diritto nel 2006/07 (le classi erano 375.722 quindi i posti di sostegnosono93.930)‏ • Non si può superare comunque un rapporto medio nazionale di un insegnante ogni due alunni • Se necessario, sono previste compensazioni tra regioni e province diverse

  8. Cosa dice la normativa Legge 244/2007 (Finanziaria 2008): • I criteri di ripartizione e assegnazione devono fare riferimento alle effettive esigenze degli alunni • Entro il 2010 vengono stabilizzati in organico di diritto il 70% dei posti di sostegno.

  9. Cosa dice la normativa Conferenza Stato-Regioni marzo 2008: Le dotazioni di organico assegnate ad ogni Regione garantiranno soglie comuni, prossimali alla media di 1 docente specializzato ogni 2 alunni con disabilità.

  10. Rapporto alunni disabili / posti di sostegno a.s. 2006/07 (ultimo dato naz. disponibile)‏ 08/09 Italia 1,9 • Nord 2,1 • Centro 2,1 • Sud 1,7 Veneto 2,1 • Belluno 1,9 • Padova 1,8 • Rovigo 1,8 • Treviso 2,0 • Venezia 1,9 • Verona 2,4 • Vicenza 2,3 2,1 2,0 1,9 1,8 2,1 2,0 2,4 2,3

  11. Percentuale alunni disabili rispetto alla popolazione scolastica complessiva a.s. 2006/07 (ultimo dato naz. disponibile)‏ 08/09 Italia 2,3 • Nord 2,3 • Centro 2,4 • Sud 2,2 Veneto 2,1 • Belluno 2,1 • Padova 1,8 • Rovigo 2,2 • Treviso 1,9 • Venezia 2,1 • Verona 2,4 • Vicenza 2,3 2,1 2,3 1,7 2,3 2,0 2,0 2,3 2,4

  12. Percentuale alunni disabili rispetto alla popolazione scolastica complessiva a.s. 2006/07 (ultimo dato naz. disponibile)‏ 08/09 Italia 2,3 • Nord 2,3 • Centro 2,4 • Sud 2,2 Vicenza 2,4 • ULSS 3 2,1 • ULSS 4 2,4 • ULSS 5 2,2 • ULSS 6 2,8 Veneto 2,1 • Belluno 2,1 • Padova 1,8 • Rovigo 2,2 • Treviso 1,9 • Venezia 2,1 • Verona 2,4 • Vicenza 2,3 2,1 2,3 1,7 2,3 2,0 2,0 2,3 2,4

  13. Infanzia Primaria Sec. 1° gr. Sec. 2° gr. Totale Ulss 3 1,5 2,2 3,6 1,1 2,1 Ulss 4 2,2 2,7 4,2 0,9 2,4 Ulss 5 1,6 2,3 3,5 1,4 2,2 Ulss 6 1,6 3,3 4,5 1,1 2,8 Provincia 1,7 2,7 4,0 1,1 2,4 Percentuale alunni disabili rispetto alla popolazione scolastica complessiva Provincia di Vicenza – A.s. 08/09

  14. Il codice ICD 10 La ICD-10 è la decima revisione della classificazione ICD (International Classification of Diseases), ossia la classificazione internazionale delle malattie e dei problemi correlati, proposta dall'OMS. Il sistema di codifica è basato su codici a tre elementi (A00-Z99), di cui il primo, una lettera (A-Z), indica il capitolo corrispondente, mentre gli altri due (01-99) sono relativi alle categorie diagnostiche principali, a loro volta suddivise da altre due cifre in specifiche sindromi o disturbi.

  15. Il codice ICD 10

  16. Il codice ICD 10 ICD 10 e classificazione multiassiale. • Asse 1: Sindromi cliniche disturbi psichiatrici e psicologici • Asse 2: Sindromi e Disturbi da alterazione specifica dello sviluppo disturbi neuropsicologici • Asse 3:Livello intellettivo  ritardo mentale • Asse 4: Sindromi e Malattie organiche disturbi neurologici • Asse 5: Situazioni psicosociali anomale  problematiche sociali

  17. ICD 10 e ICF ICD10 ICF Entrambe classificazioni internazionali elaborate nell’ambito dell’OMS Classificazione clinica Classificazione del funzionamento Per l’integrazione scolastica: Certificazione Diagnosi Funzionale

  18. Il codice ICD 10 Dal Protocollo di Intesa di Vicenza: I Servizi produrranno la certificazione, ed eventuale altra documentazione, contenente la diagnosi multiassiale ICD 10 da allegare alla domanda di accertamento da parte dell'Unità di Valutazione Multidisciplinare Distrettuale (UVMD). Il modello prevede un codice per la diagnosi principale e altri per le patologie associate.

  19. Codici ICD10 CERTIFICAZIONE CLINICA DIAGNOSI PRINCIPALE: ____________________________________________ ____________________________________________ ____________________________________________ ____________________________________________ ____________________________________________ PATOLOGIE ASSOCIATE: _____________________________________________ _____________________________________________ _____________________________________________

  20. Alunni disabili 2.763 di cui con diagnosi ICD10: 1.223 44% del totale un solo codice 901 74% delle cert. con codice più di un codice 322 26% delle cert. con codice Il codice ICD 10 a Vicenza Anno scolastico 2008/09 Provincia di Vicenza

  21. F70 Ritardo mentale lieve 271 22% 282 23% F71Ritardo mentale di media gravità 75 6% 103 8% F72-73 Rit. mentale grave o profondo 20 2% 34 3% F78-79 Ritardo mentale d’altro tipo o non specificato 2 0% 5 0% F80 Disturbi evolutivi specifici dell’eloquio e del linguaggio 116 9% 190 16% F81Disturbi evolutivi specifici delle abilità scolastiche 327 27% 452 37% F82 Disturbo evolutivo specifico della funzione motoria 7 1% 19 1% F83 Disturbi evolutivi specifici misti 39 3% 39 3% F84 Sindromi da alterazione globale dello sviluppo psicologico 58 5% 59 5% F90-98 Sindromi e disturbi comportamentali ed emozionali 82 7% 128 10% G40 Epilessia 10 1% 32 3% G80-83 Paralisi celebrali infantili 40 3% 49 4% H30-59 Distrubi alla vista 8 1% 27 2% H80-99 Disturbi all'udito 24 2% 30 2% Q90-99 Malattie cromosomiche genetiche 47 4% 53 4% G91-Q00-07 Idrocefalia e malformazioni del S.N.C. 15 1% 21 2% Provincia di Vicenza Codici ICD10 più ricorrenti Unici o princip. Tutti

  22. Provincia di Vicenza Codici ICD10 più ricorrenti Unici o princip. Tutti F70 Ritardo mentale lieve 271 22% 282 23% F71Ritardo mentale di media gravità 75 6% 103 8% F72-73 Rit. mentale grave o profondo 20 2% 34 3% F78-79 Ritardo mentale d’altro tipo o non specificato 2 0% 5 0% F80 Disturbi evolutivi specifici dell’eloquio e del linguaggio 116 9% 190 16% F81Disturbi evolutivi specifici delle abilità scolastiche 327 27% 452 37% F82 Disturbo evolutivo specifico della funzione motoria 7 1% 19 1% F83 Disturbi evolutivi specifici misti 39 3% 39 3% F81.0 Disturbi Specifici. lettura 75 6% F84 Sindromi da alterazione globale dello sviluppo psicologico 58 5% 59 5% F81.1Disturbi Specifici compitazione 5 0% F90-98 Sindromi e disturbi comportamentali ed emozionali 82 7% 128 10% F81.2 Disturbi Specifici calcolo 3 0% G40 Epilessia 10 1% 32 3% F81.3Disturbi Spec. capacità scolastiche 111 9% G80-83 Paralisi celebrali infantili 40 3% 49 4% H30-59 Distrubi alla vista 8 1% 27 2% F81.8 Altri disturbi capacità scolastiche 1 0% H80-99 Disturbi all'udito 24 2% 30 2% F81.9 Disturbi capacità scolastiche non specificati. 62 5% Q90-99 Malattie cromosomiche genetiche 47 4% 53 4% G91-Q00-07 Idrocefalia e malformazioni del S.N.C. 15 1% 21 2% Provincia di Vicenza Codici ICD10 più ricorrenti Unici o princip. Tutti

  23. Provincia di Vicenza Codici ICD10 più ricorrenti Unici o princip. Tutti F70 Ritardo mentale lieve 271 22% 282 23% F71Ritardo mentale di media gravità 75 6% 103 8% F72-73 Rit. mentale grave o profondo 20 2% 34 3% F78-79 Ritardo mentale d’altro tipo o non specificato 2 0% 5 0% F80 Disturbi evolutivi specifici dell’eloquio e del linguaggio 116 9% 190 16% F81Disturbi evolutivi specifici delle abilità scolastiche 327 27% 452 37% F82 Disturbo evolutivo specifico della funzione motoria 7 1% 19 1% F83 Disturbi evolutivi specifici misti 39 3% 39 3% F84 Sindromi da alterazione globale dello sviluppo psicologico 58 5% 59 5% F90-98 Sindromi e disturbi comportament. ed emozionali 82 7% 128 10% G40 Epilessia 10 1% 32 3% G80-83 Paralisi celebrali infantili 40 3% 49 4% F90 Sindromi ipercinetiche 40 3% H30-59 Distrubi alla vista 8 1% 27 2% F91Disturbi della condotta 12 1% H80-99 Disturbi all'udito 24 2% 30 2% Q90-99 Malattie cromosomiche genetiche 47 4% 53 4% G91-Q00-07 Idrocefalia e malformazioni del S.N.C. 15 1% 21 2% Provincia di Vicenza Codici ICD10 più ricorrenti Unici o princip. Tutti

  24. Codici ICD 10 e certificazioni L’ICD 10 è un sistema di classificazione ma grazie alla maggior precisione della diagnosi è possibile usarlo per migliorare la valutazione. A Vicenza nel 2008 un Gruppo di lavoro tecnico (ULSS ed enti certificatori) ha concordato criteri comuni di individuazione degli alunni con disabilità.

  25. F70 Ritardo mentale lieve 271 22% 282 23% F71Ritardo mentale di media gravità 75 6% 103 8% F72-73 Rit. mentale grave o profondo 20 2% 34 3% F78-79 Ritardo mentale d’altro tipo o non specificato 2 0% 5 0% F80 Disturbi evolutivi specifici dell’eloquio e del linguaggio 116 9% 190 16% F81Disturbi evolutivi specifici delle abilità scolastiche 327 27% 452 37% F82 Disturbo evolutivo specifico della funzione motoria 7 1% 19 1% F83 Disturbi evolutivi specifici misti 39 3% 39 3% F84 Sindromi da alterazione globale dello sviluppo psicologico 58 5% 59 5% F90-98 Sindromi e disturbi comportamentali ed emozionali 82 7% 128 10% G40 Epilessia 10 1% 32 3% G80-83 Paralisi celebrali infantili 40 3% 49 4% H30-59 Distrubi alla vista 8 1% 27 2% H80-99 Disturbi all'udito 24 2% 30 2% Q90-99 Malattie cromosomiche genetiche 47 4% 53 4% G91-Q00-07 Idrocefalia e malformazioni del S.N.C. 15 1% 21 2% Provincia di Vicenza Codici ICD10 più ricorrenti Unici o princip. Tutti

  26. Codici ICD 10 e certificazioni F81 Disturbi evolutivi specifici delle abilità scolastiche Si certificano i DSA (F81.0, F81.1, F81.2 e F81.3) • Mai prima della quarta classe primaria; • Se classificati come severi (linee guida SINPIA); • Se classificati come medi quando c’è anche (almeno uno): • comorbilità con livello intellettivo limite (QI.Tot. tra 70 e 84)‏ • discrepanza tra i QI verbale e di performance superiore a 15pp • permanenza di esiti di disturbo specifico di linguaggio; • Mai in caso di DSA lieve.

  27. Codici ICD 10 e certificazioni F90 Sindromi ipercinetiche Si certificano di norma dopo l’entrata alla scuola primaria, in comorbilità con altre patologie: disturbi specifici, disturbi della condotta...

  28. Codici ICD 10 e certificazioni Non vengono certificati Cosiddetto livello intellettivo limite (QI 70-84). Nessun codice ICD10 lo descrive Svantaggio culturale Dato previsto dall’ICD10 per integrare la descrizione clinica (5° asse – Codice Z59, Z60, Z61, Z62 … )‏

  29. Rapporto 1:2 Che significa? È un parametro statistico adottato a livello nazionale e, forse, regionale. L’assegnazione del sostegno al singolo alunno segue sempre la logica del bisogno educativo. Lo stesso vale per l’assegnazione del sostegno alle scuole in organico di fatto.

  30. Rapporto 1:2 Che significa? A Vicenza 2763 alunni disabili (2008/09)‏ Adesso: 1220 posti di sostegno Con il rapporto 1:2 1381 posti Ossia : 161 insegnanti in più

  31. Rapporto 1:2 Che significa? Ma non significa certo che ogni alunno disabile avrà 12 (o 9) ore di sostegno:  

  32. Rapporto 1:2 Che significa? «Non c’è nulla che sia più ingiusto quanto far parti uguali fra disuguali» Lorenzo Milani – Lettera ad una professoressa

  33. Alunni Sono mediamente il Rapporto medio Assorbono risorse per il Gravi 20% 1:1 40% Medi 40% 1:2 40% Lievi 40% 1:4 20% Rapporto 1:2 Che significa?

  34. Alunni Rapporto Insegnanti Gravi 20%  1:1 40%  Medi 40% 1:2 40% Lievi 40% 1:4 20% Rapporto 1:2 Che significa? Esempio: 10 alunni, 5 insegnanti

  35. Rapporto 1:2 Che significa?   

  36. Protocollo di intesa Novità principali: Norme nazionali che vengono recepite • Nuove modalità di certificazione; • Parifica • Privacy e centralità della famiglia • Assistenza di base Accordi a livello locale • Organizzazione incontri di programmazione • Compiti ULSS e Provincia (personale, ausili…)‏ • Accordi per la formazione

  37. Protocollo di intesa Novità principali: Norme nazionali che vengono recepite • Nuove modalità di certificazione; • Parifica • Privacy • Assistenza di base Accordi a livello locale • Organizzazione incontri di programmazione • Compiti ULSS e Provincia (personale, ausili…)‏ • Accordi per la formazione

  38. La Famiglia si rivolge ai servizi (ULLS o convenzionati) o ad uno specialista privato. Essi rilasciano una certificazione Certificazione clinica Verbale di accertamento UMVD Diagnosi Funzionale La Scuola può consegnare alla Famiglia, con il suo consenso, una relazione descrittiva dei problemi dell’alunno Protagonista di tutto il processo è la Famiglia. Relazione descrittiva La Famiglia chiede che la certificazione, corredata da opportuna documentazio-ne, venga valutata dall’UMVD dell’ULSS che, se la ritiene valida, l’approva e rila-scia alla famiglia il Verbale di Accerta-mento I Servizi (ULLS o convenzionati) pren-dono in carico l’alunno. Consegnano alla Famiglia la Diagnosi Funzionale

  39. Protocollo di intesa Novità principali: Norme nazionali che vengono recepite • Nuove modalità di certificazione; • Parifica • Privacy e centralità della famiglia • Assistenza di base Accordi a livello locale • Organizzazione incontri di programmazione • Compiti ULSS e Provincia (personale, ausili…)‏ • Accordi per la formazione

  40. Parifica Tutte le norme e le procedure che regolano l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità valgono sia per la scuola statale che per quella paritaria.

  41. Protocollo di intesa Novità principali: Norme nazionali che vengono recepite • Nuove modalità di certificazione; • Parifica • Privacye centralità della famiglia • Assistenza di base Accordi a livello locale • Organizzazione incontri di programmazione • Compiti ULSS e Provincia (personale, ausili…)‏ • Accordi per la formazione

  42. Art. . 5 - Piano Educativo Individualizzato Nella definizione e nella verifica del PEI la Famiglia è riconosciuta come risorsa importante e parte attiva e può mettere a disposizione eventuali consulenze di specialisti indicati da specifiche Associazioni, secondo protocolli sottoscritti con la Scuola

  43. Art. 6 - Partecipazione della famiglia Nelle fasi di stesura e di aggiornamento del PDF e in quelle di formulazione e di verifica del PEI, è requisito indispensabile la partecipazione e il coinvolgimento attivo, secondo il proprio ruolo, della Famiglia che dovrà essere invitata agli incontri dal Dirigente Scolastico per perseguire quella coerenza educativa che consente, da un lato, interventi idonei a risolvere situazioni problematiche, dall’altro, l’evoluzione positiva del soggetto.

  44. Art. 6 - Partecipazione della famiglia Così pure nelle fasi di segnalazione, di accertamento diagnostico e di certificazione, la Scuola e i Servizi si impegnano a garantire il dovere alla corretta informazione, il rispetto alla riservatezza e soprattutto un'attenzione alla dimensione umana e relazionale di tali adempimenti, non tanto e non solo agli aspetti amministrativi.

  45. Art. 6 - Partecipazione della famiglia L'ULSS si impegna a fornire alle famiglie tutte le informazioni pratiche utili per l'accesso ai servizi. La Famiglia può chiedere alla Scuola copia del PDF e del PEI e degli altri eventuali documenti di programmazione e valutazione individuali relativi all'alunno.

  46. Art. 10 - Passaggio a successivi ordini di scuola Nel momento di passaggio di un alunno con disabilità da un ordine di scuola al successivo o in caso di trasferimento, il Dirigente della scuola di provenienza informerà per tempo la famiglia sulle procedure che si intendono seguire per favorire la continuità educativa e chiederà espressamente il consenso per trasmettere documenti e informazioni alla nuova scuola.

  47. Art. 10 - Passaggio a successivi ordini di scuola Acquisito questo consenso, il Dirigente della scuoladi provenienza: • trasmette alla scuola che accoglierà l'alunno la documentazione formale ed ogni altro documento utile a fornire una iniziale conoscenza del percorso compiuto; • informa su eventuali esigenze logistiche particolari o su attrezzature specifiche fornite in uso per l'alunno; esse verranno consegnate alla nuova scuola al momento dell'effettivo trasferimento; • propone degli incontri conoscitivi con i docenti della scuola di destinazione, anche in vista della richiesta delle ore di sostegno.

  48. Art. 10 - Passaggio a successivi ordini di scuola Il Dirigente della nuova scuola, in collaborazione con i Servizi ed eventualmente con l'Ente Locale, predisporrà misure idonee all’integrazione.

  49. Art. 10 - Passaggio a successivi ordini di scuola Negando il consenso alla trasmissione dei documenti, la famiglia assume direttamente il compito di informare la nuova scuola e di fornirle i necessari documenti. .

  50. Protocollo di intesa Novità principali: Norme nazionali che vengono recepite • Nuove modalità di certificazione; • Parifica • Privacy e centralità della famiglia • Assistenzadi base Accordi a livello locale • Organizzazione incontri di programmazione • Compiti ULSS e Provincia (personale, ausili…)‏ • Accordi per la formazione

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