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Osservazioni ministeriali al DPCA 90/2010

Proposta di decreto “ Assistenza territoriale, ridefinizione e riordino dell’offerta assistenziale residenziale e semiresidenziale a persone non autosufficienti e a persone con disabilità fisica, psichica e sensoriale ”. Osservazioni ministeriali al DPCA 90/2010.

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Osservazioni ministeriali al DPCA 90/2010

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Presentation Transcript


  1. Proposta di decreto “Assistenza territoriale, ridefinizione e riordino dell’offerta assistenziale residenziale e semiresidenziale a persone non autosufficienti e a persone con disabilità fisica, psichica e sensoriale”

  2. Osservazioni ministeriali al DPCA 90/2010 Si segnala un disallineamento dei profili di RSA previsti con quanto indicato dal DPCM 21/11/2001. Si sottolinea che i diversi profili assistenziali non devono necessariamente coincidere con strutture ma anzi possono coesistere all’interno di una singola struttura come moduli assistenziali specifici, differenziando le tariffe.

  3. Osservazioni ministeriali al DPCA 90/2010 La denominazione RSA per l’area anziani non si adatta a strutture residenziali ad elevata intensità sanitaria (definite nel provvedimento R1 e R2) e si suggerisce di limitarne l’uso alle strutture di “lungoassistenza o mantenimento” altrimenti qualificate come R3. Si suggerisce di ricondurre all’interno di questa tipologia le strutture altrove definite “Residenze protette” nell’area senescenza.

  4. Osservazioni ministeriali al DPCA 103/2010 Il sistema residenziale proposto non ha un puntuale collegamento con il DPCM 29/11/2001. Si propongono unità residenziali extra ospedaliere ovvero RSA per cure intensive ed estensive non presenti nei LEA. Anche per gli altri tipi di strutture (mantenimento e strutture diurne) si propongono definizioni differenti da quelle dei LEA.

  5. Osservazioni ministeriali al DPCA 103/2010 La denominazione di “RSA” non si adatta a strutture residenziali ad elevata intensità sanitaria quali quelle che la Commissione LEA, citata nel provvedimento, ha definito come R1 e R2. Si suggerisce di limitare questa denominazione alle strutture di “lungoassistenza o mantenimento” altrimenti qualificate come R3 e di ricondurre all’interno di questa tipologia le strutture altrove definite “Residenze protette” nell’area senescenza.

  6. Schema di Decreto “Assistenza territoriale, ridefinizione e riordino dell’offerta assistenziale residenziale e semiresidenziale a persone non autosufficienti e a persone con disabilità fisica, psichica e sensoriale” Alla luce delle osservazioni ministeriali ai decreti 103 e 90/2010, è stato predisposto uno schema di decreto che ridefinisse gli ambiti assistenziali in coerenza con quanto richiesto. Lo schema di Decreto ha previsto un riordino dell’assistenza secondo quanto indicato nel DPCM 21/11/2001

  7. Osservazioni ministeriali allo Schema di Decreto (1) La graduazione in trattamenti intensivi, estensivi e di mantenimento corrispondono a quanto stabilito dal DPCM sui LEA del 2001 e anche a successivi orientamenti ministeriali. Si osserva che è necessario distinguere l’assistenza intensiva a persone non autosufficienti, anche anziane, da quella a persone con disabilità.

  8. Osservazioni ministeriali allo Schema di Decreto (2) E’ corretto indicare che all’interno delle singole strutture possono coesistere Nuclei assistenziali diversi. Sono corrette le procedure di accesso con Valutazione Multidimensionale.

  9. Osservazioni ministeriali allo Schema di Decreto (3) Si ritiene che il livello di intensità più appropriato per il trattamento semiresidenziale per le demenze sia il livello estensivo Il DPCM 21/11/2001 non prevede il concorso alla spesa per il regime residenziale estensivo delle persone non autosufficienti

  10. PROPOSTA DECRETOASSISTENZA TERRITORIALE - RIDEFINIZIONE E RIORDINO DELL’OFFERTA ASSISTENZIALE A PERSONE NON AUTOSUFFICIENTI, ANCHE ANZIANE, E A PERSONE CON DISABILITA’ FISICA, PSICHICA E SENSORIALE

  11. TIPOLOGIA DI TRATTAMENTI E AMBITI DOMICILIARE RESIDENZIALE A PERSONE CON DISABILITA’ RESIDENZIALE A PERSONE NON AUTOSUFFICIENTI ASSISTENZA INTENSIVO ESTENSIVO MANTENIMENTO

  12. Trattamento intensivo I trattamenti intensivi sono erogati in specifici nuclei di assistenza residenziale intensiva e sono destinati a persone non autosufficienti, anche anziane, gravemente compromesse che necessitano di supporto essenziale alle funzioni vitali

  13. Trattamento estensivo (1) Il trattamento estensivo viene erogato in Nuclei di assistenza residenziale estensiva destinati a persone non autosufficienti, anche anziane, con necessità di elevata tutela sanitaria. Per quanto riguarda i pazienti affetti da demenza, nelle fasi in cui il disturbo mnesico è associato a disturbi del comportamento e/o dell’affettività, che richiedono trattamenti estensivi di riorientamento e tutela personale in ambiente protetto, le prestazioni sono erogate in nuclei di assistenza residenziale e semiresidenziale estensiva per persone con demenze.

  14. Trattamento estensivo (2) La degenza/frequenza è finalizzata al recupero e alla stabilizzazione clinico-funzionale degli ospiti ponendosi come obiettivo principale il rientro degli stessi al proprio domicilio o al livello residenziale di mantenimento.

  15. Trattamento di mantenimento (1) Il trattamento di mantenimentoviene erogato in Nuclei di assistenza residenziale di mantenimento destinati a persone non autosufficienti, anche anziane, con necessità di media tutela sanitaria cui vengono erogate prestazioni di lungo assistenza, anche di tipo riabilitativo.

  16. Trattamento di mantenimento (2) Per fornire risposte appropriate ai bisogni espressi dal case mix dei soggetti eleggibili per il livello di mantenimento, sono individuati due ambiti di differente intensità assistenziale: maggiore intensità (A); minore intensità (B). Sono previsti anche nuclei di assistenza semiresidenziale di mantenimento destinati alle persone non autosufficienti, anche anziane, o con ridotta autonomia psico-fisica e relazionale che vivono nel proprio ambiente familiare. Tali Nuclei semiresidenziali svolgono funzioni di carattere socio-assistenziale, riabilitativo, di mantenimento delle autonomie residue ed erogano prestazioni sanitarie di base.

  17. Accesso ai trattamenti (1) L’accesso ai trattamenti è definito tramite valutazione multidimensionale dei competenti servizi delle Aziende Sanitarie Locali, con utilizzo del sistema di valutazione RUG, già adottato con DGR 40/2008. La durata della degenza non è preordinata, la permanenza degli ospiti è subordinata a valutazione multidimensionale periodica effettuata dai competenti servizi delle Aziende Sanitarie Locali. La frequenza è pari a due mesi per i trattamenti intensivi ed estensivi, tre mesi per il mantenimento di tipo A, 4 mesi per quello di tipo B.

  18. Accesso ai trattamenti (2) L’utilizzo dello strumento RUG costituisce una indicazione che orienta la scelta del livello assistenziale appropriato, ma non vincola la decisione dell’Unità Valutativa. E’ possibile, quindi, l’assegnazione della persona ad un livello diverso da quanto proposto dalla classificazione RUG, motivata da parte dell’Unità di Valutazione.

  19. Fabbisogno programmato (1) Posti residenziali e semiresidenziali programmati

  20. Fabbisogno programmato (2) Per la determinazione del fabbisogno relativo al trattamento intensivo, si fa riferimento a quanto indicato nei DPCA 103/2010 e 111/2010. Per i trattamenti estensivo e di mantenimento si fa riferimento al case mix rilevato nel 2010 attraverso il sistema RUG, assumendo un ipotetico valore di turn over per il livello estensivo, pari a 6 persone trattate/anno per posto.

  21. Dettaglio offerta programmata e attuale/potenziale di posti residenziali per tipologia di trattamento, per ASL

  22. Dettaglio offerta attuale/potenziale posti residenziali, per ASL

  23. Offerta residenziale programmata e attuale/potenziale per il trattamento intensivo * * DPCA n.6/2011, n.18/2011,n.41/2011, n.62/2011, n.80/2011 e n.85/2011 La distribuzione di posti intensivi per ASL è da considerarsi teorica, in quanto è possibile una organizzazione sovraziendale dell’offerta.

  24. Offerta residenziale programmata e attuale/potenziale per il trattamento estensivo Si tratta di una tipologia di trattamento introdotta dal Decreto, per la quale sono previste attivazioni graduali, anche nell’ambito dei processi di riconversione.

  25. Offerta programmata di posti residenziali di mantenimento, distinti per intensità assistenziale e ASL La distribuzione programmata dei posti residenziali per i trattamenti di mantenimento A e B è stata definita sulla base del case mix storico (RUG – Sistema Informativo delle Residenze Assistenziali).

  26. Offerta residenziale programmata per mantenimento A e B L’articolazione dei posti residenziali di mantenimento per maggiore carico assistenziale (A) e minore carico assistenziale (B) è stata definita sulla base del case mix storico (RUG – Sistema Informativo delle Residenze Assistenziali).

  27. Offerta di posti residenziali accreditati per tipologia di trattamento, per ASL * I livelli I, II e III si riferiscono all’attuale articolazione dell’offerta residenziale per non autosufficienti, basata su riferimenti normativi antecedenti al DPCA 17/2008.

  28. Riconfigurazione dell’offerta attuale (1) L’offerta attuale viene inquadrata, dal provvedimento, nel livello Mantenimento, articolato in due ambiti di intensità assistenziale: A (maggiore intensità), B (minore intensità).

  29. Riconfigurazione dell’offerta attuale (2) Il livello III viene riconfigurato quale Mantenimento A, i livelli I e II quali Mantenimento B. La riconfigurazione dei posti residenza relativi all’ex II livello sarà confermata, per ciascuna struttura, sulla base dell’analisi del case mix storico.

  30. Riconfigurazione dell’offerta dei posti residenziali accreditati e in riconversione per la tipologia di trattamento Mantenimento * Da Decreti 6/11, 18/11, 41/11, 62/11, 80/11, 85/11

  31. Offerta programmata e attuale/potenziale di posti semiresidenziali per tipologia di trattamento, per ASL

  32. Dettaglio offerta attuale/potenziale posti semiresidenziali, per ASL

  33. Nuove attivazioni Il DPCA 113/2010, entro il 2012, prevede l’attivazione, a carico del SSR, di almeno 2.352 posti residenziali e semiresidenziali derivanti da riconversioni e da ulteriori attivazioni. Di seguito l’articolazione delle attivazioni contenuta nella proposta di Decreto : - 120 posti residenziali intensivi - 132 posti residenziali estensivi - 68 posti residenziali estensivi per persone con demenza - 60 posti semiresidenziali estensivi per persone con demenza - 1.796 posti residenziali mantenimento - 176 posti semiresidenziali mantenimento

  34. Denominazione dei Nuclei assistenziali • Nucleo di assistenza residenziale intensiva • Nucleo di assistenza residenziale estensiva - Nucleo di assistenza residenziale estensiva per persone con demenza • Nucleo di assistenza semiresidenziale estensiva per persone con demenza - Nucleo di assistenza residenziale di mantenimento - Nucleo di assistenza semiresidenziale di mantenimento

  35. Requisiti autorizzativiCorrelazione con DPCA 8/2011 Intensivo residenziale – R1 Estensivo residenziale – Da definire (nuovo livello) Estensivo residenziale demenze – R2D Estensivo semiresidenziale demenze - SRD Mantenimento residenziale A – R2 Mantenimento residenziale B – R3 Mantenimento semiresidenziale - SR

  36. Tariffe – DPCA 113/2010 Tariffa in Euro Trattamento * Compartecipazione 50%

  37. Proposta decreto: rivalutazione ad un anno La ridefinizione ed il riordino dell’offerta assistenziale, derivante dall’applicazione del presente Decreto, sarà sottoposta a valutazione, da parte delle competenti strutture regionali, ad un anno dalla pubblicazione del provvedimento stesso.

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