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Incontri sul REFERENDUM 2011

Secondo legge potevano essere svolti tra il 15 aprile e il 15 giugno, ma i referendum abrogativi sono stati infine fissati per il 12 e 13 giugno, quindi senza unire il voto con le elezioni amministrative del 15–16 maggio. Incontri sul REFERENDUM 2011.

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Incontri sul REFERENDUM 2011

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Presentation Transcript


  1. Secondo legge potevano essere svolti tra il 15 aprile e il 15 giugno, ma i referendum abrogativi sono stati infine fissati per il 12 e 13 giugno, quindi senza unire il voto con le elezioni amministrative del 15–16 maggio. Incontri sul REFERENDUM 2011 Domenica 12 giugno 2011, dalle 8:00 alle 22:00 Lunedì 13 giugno 2011, dalle 7:00 alle 15:00.

  2. COSA SONO IREFERENDUM? • Il referendum è uno strumento di esercizio della sovranità popolare (DEMOCRAZIA DIRETTA), sancita dall’art. 1 della nostra Costituzione e l’esito referendario è una fonte del diritto primaria che vincola i legislatori al rispetto della volontà del popolo. Sono quattro le tipologie di referendum: • il referendum abrogativo di leggi e atti aventi forza di legge • quello sulle leggi costituzionali e di revisione costituzionale • quello riguardante la fusione di regioni esistenti o la creazione di nuove regioni • quello riguardante il passaggio da una Regione ad un’altra di Province o Comuni • Il referendum abrogativo di leggi e atti aventi forza di legge (art. 75) si utilizza come soluzione per abolire una legge già esistente o parte di questa. Sono necessarie 500.000 firme o 5 Consigli Regionali. Per questo Referendum sono state raccolte: 1.400.000 per l’acqua, 2.200.000 per il nucleare, 2.300.000 per il legittimo impedimento.

  3. DESCRIZIONE BREVE Il 12 e 13 giugno 2011 i cittadini italiani sono chiamati ad esprimere il proprio voto su 4 quesiti referendari. • L’elettore, per votare, deve esibire al presidente del seggio la tessera elettorale ed un documento di riconoscimento. • L’elettore riceve da un componente del seggio 4 schede di diverso colore • Il voto “SI”, tracciato sulla scheda, indica la volontà di abrogare la normativa richiamata dal quesito referendario. • Il voto “NO”, tracciato sulla scheda, indica la volontà di mantenere la vigente normativa richiamata dal quesito referendario. NOTA: le schede aperte e sovrapposte HANNO EFFETTO CARTACARBONE e verrebbero annullate.

  4. QUESITO N. 1, SCHEDA ROSSA:abrogazione affidamento servizio ad operatori privati • Volete voi che sia abrogato l’art. 23 bis (Servizi pubblici locali di rilevanza economica) del decreto legge 25 giugno 2008 n. 112 “Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria” convertito, con modificazioni, in legge 6 agosto 2008, n. 133, come modificato dall’art. 30, comma 26 della legge 23 luglio 2009, n. 99 recante “Disposizioni per lo sviluppo e l’internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia” e dall’art. 15 del decreto legge 25 settembre 2009, n. 135, recante “Disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi comunitari e per l’esecuzione di sentenze della corte di giustizia della Comunità europea” convertito, con modificazioni, in legge 20 novembre 2009, n. 166, nel testo risultante a seguito della sentenza n. 325 del 2010 della Corte Costituzionale?”. • Si deve votare SI se si è contro la privatizzazione dell’acqua e contro la gestione dei servizi idrici da parte di privati. • Si deve votare NO se si è a favore della legislazione attuale.

  5. QUESITO N. 1, SCHEDA ROSSA:abrogazione affidamento servizio ad operatori privati Nel nostro Paese convivono due sistemi tariffari, quello introdotto dalla legge di riforma c.d. Galli del 1994 e quello antecedente. Con la legge Galli a definire la tariffa è l’Ente di Ambito (ovvero l’Autorità pubblica) sulla base del Piano d’Ambito proposto dal gestore in gara. Nel sistema antecedente alla legge Galli, che interessa ancora un terzo del territorio nazionale, la tariffa è decisa direttamente dai Comuni.

  6. QUESITO N. 1, SCHEDA ROSSA:abrogazione affidamento servizio ad operatori privati La normativa stabilisce come modalità ordinarie di gestione del servizio idrico, l’affidamento a soggetti privati attraverso gara o l’affidamento a società a capitale misto pubblico-privato, all’interno delle quali il privato sia stato scelto attraverso gara e detenga almeno il 40%. Con questa norma, si vogliono mettere definitivamente sul mercato le gestioni dei 64 ATO (su 92) che o non hanno ancora proceduto ad affidamento, o hanno affidato la gestione del servizio idrico a società a totale capitale pubblico. Queste ultime infatti cesseranno improrogabilmente entro il dicembre 2011, o potranno continuare alla sola condizione di trasformarsi in società miste, con capitale privato al 40%. La norma inoltre disciplina le società miste collocate in Borsa, le quali, per poter mantenere l’affidamento del servizio, dovranno diminuire la quota di capitale pubblico al 40% entro giugno 2013 e al 30% entro il dicembre 2015. Abrogare questa norma significa contrastare l’accelerazione sulle privatizzazioni e la definitiva consegna al mercato dei servizi idrici.

  7. QUESITO N. 2, SCHEDA GIALLO:abrogazione calcolo tariffa secondo logiche di mercato • Volete voi che sia abrogato il comma 1, dell’art. 154 (Tariffa del servizio idrico integrato) del Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 “Norme in materia ambientale”, limitatamente alla seguente parte: “dell’adeguatezza della remunerazione del capitale investito”?”. • Si deve votare SI se si è contro la norma che permettere il profitto aziendale (non il recupero dei costi di gestione e di investimento, ma il guadagno d’impresa) nell’erogazione del bene acqua potabile. • Si deve votare NOse si è a favore della legislazione attuale che ammette tale guadagno.

  8. QUESITO N. 2, SCHEDA GIALLO:abrogazione calcolo tariffa secondo logiche di mercato Poche parole, ma di grande rilevanza simbolica e di immediata concretezza. Perché  la parte di normativa che si chiede di abrogare è quella che consente al gestore di ottenere profitti garantiti sulla tariffa, caricando sulla bolletta dei cittadini un 7% a remunerazione del capitale investito, senza alcun collegamento a qualsiasi logica di reinvestimento per il miglioramento qualitativo del servizio. Abrogando questa parte dell’articolo sulla norma tariffaria, si elimina il “cavallo di Troia” che ha aperto la strada ai privati nella gestione dei servizi idrici: si impedisce di fare profitti sull'acqua.

  9. QUESITO N. 3, SCHEDA GRIGIA:energia nucleare • “Volete voi che sia abrogato il decreto legge 5 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, nel testo risultante per effetto di modificazioni ed integrazioni successive, recante Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria, limitatamente alle seguenti parti: art. 7, comma 1, lettera di realizzazione nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia nucleare?”. • Si deve votare SI se si è contro la realizzazione di nuove centrali. • Si deve votare NOse si è a favore della legislazione attuale che le prevede. ANNULLATO e RIFORMULATO

  10. QUESITO N. 3, SCHEDA GRIGIA:Abrogazione delle nuove norme che consentono la produzione nel territorio nazionale di energia elettrica nucleare • “Volete voi che siano abrogati i commi 1 e 8 dell’articolo 5 del d.l. 31/3/2011 n. 34 convertito con modificazione dalla legge 26/5/2011 n. 75?”. • Si deve votare SI se si è contro la realizzazione di nuove centrali. • Si deve votare NOse si è a favore della legislazione attuale che le prevede.

  11. QUESITO N. 3, SCHEDA GRIGIA:energia nucleare

  12. QUESITO N. 3, SCHEDA GRIGIA:energia nucleare

  13. QUESITO N. 3, SCHEDA GRIGIA:energia nucleare

  14. QUESITO N. 3, SCHEDA GRIGIA:energia nucleare KIKK STUDIUM 2008 EPIDEMIOLOGICO

  15. QUESITO N. 3, SCHEDA GRIGIA:energia nucleare Le centrali che vogliono costruire sono gli EPR francesi da 1.600 Mw/h! • in Francia EDF chiede un aumento del 20% delle tariffe per finanziare il nucleare • la Finlandia ha ammesso che il nuovo reattore nucleare EPR in costruzione a Olkiluoto è pericoloso. Allarme, peraltro, che Greenpeace lanciava almeno da un anno.Ma questa volta a mettere i paletti è lo STUK cioè l’Autorità per la sicurezza nucleare Finlandese che ha intimato ad Areva,la società francese che lo costruisce, di procedere con tutte le azioni necessarie per ripristinare lo stato di sicurezza altrimenti il cantiere sarà chiuso.

  16. QUESITO N. 3, SCHEDA GRIGIA:energia nucleare Vediamo un po’ di numeri x una centrale da 800 Mw/h! • In Finlandia € 8.000.000.000 • e non hanno finito solo x la costruzione • Altri costi: • l’uranio (circa 30 tonnellate di uranio arricchito al 20% all'anno a centrale, 400 dollari al chilo) • € 80.000.000 l'anno • Smantellamento (dopo 30 anni) • € 45.000.000.000 • Costi non previsti: • - la "custodia" delle barre di uranio • (fatta in una costosa lega di zirconio) • - l'acqua necessaria per il funzionamento • - smaltimento SCORIE • Dopo 30 anni, la centrale avrà prodotto poco più di 200 mila Gw. Quindi, il costo sarebbe di poco oltre i 2 centesimi per chilowatt. Il primo costo da tener presente è quello di costruzione effettiva. In Finlandia sono arrivati ad 8 miliardi di euro e non hanno ancora finito. Facciamo finta di dimenticare che siamo in Italia (dove tutti gli appalti pubblici costano da 3 a 5 volte, in media, rispetto a quanto costa all'estero) ed immaginiamo che la centrale venga costruita con tutti i crismi e non con la sabbia al posto del cemento. A queste condizioni, possiamo stimare un costo per ciascuna centrale di 10 miliardi, solo per la costruzione. Lasciamo perdere poi i costi per produrre alcune parti particolari, come per esempio la "custodia" delle barre di uranio (fatta in una costosa lega di zirconio) oppure quelli per l'acqua necessaria per il funzionamento del sistema e passiamo al piatto forte. Che è ovviamente l'uranio (per ora, lasciamo perdere quelle che usano il plutonio, molto più pericoloso e radioattivo, ma anche più costoso). Quanto ne serve per una centrale nucleare? Circa 30 tonnellate di uranio arricchito al 20% all'anno, pari a circa 200 tonnellate di uranio normale all'anno. I costi? Attualmente l'uranio costa circa 400 dollari al chilo. Quindi in un anno si spendono circa 80 milioni di dollari l'anno, per ciascuno dei 30 anni di funzionamento. Dopo 30 anni, la centrale va smantellata e questo costa tra le 3 e le 5 volte il costo di costruzione, quindi tra i 30 e i 50 miliardi. Il costo totale quindi è di almeno 45 miliardi di euro, Qual è la produzione di energia? Questi dati sono per una produzione di 800 Mw/h. In totale, in 30 anni sono poco più di 200 mila Gw. Quindi, il costo sarebbe di poco oltre i 2 centesimi per chilowatt. Conveniente? Niente affatto. Infatti ho volutamente tralasciato la parte più costosa: quella riguardante le scorie nucleari. I

  17. QUESITO N. 4, SCHEDA VERDE CHIARO:legittimo impedimento • “Volete voi che siano abrogati l’articolo 1, commi 1, 2, 3, 5, 6 nonchè l’articolo 1 della legge 7 aprile 2010 numero 51 recante “disposizioni in materia di impedimento a comparire in udienza?”. Nota: Questo quesito, per abrogare la legge sul legittimo impedimento, è quello dalle possibili ripercussioni politiche più forti. Dopo la dichiarazione di parziale incostituzionale della legge sul legittimo impedimento, la Corte di Cassazione (La Corte Suprema di Cassazione assicura l'esatta osservanza e l'uniforme interpretazione della legge, l'unità del diritto oggettivo nazionale, il rispetto dei limiti delle diverse giurisdizioni; regola i conflitti di competenza e di attribuzioni ed adempie gli altri compiti ad essa conferiti dalla legge)ha autorizzato, con ordinanza, lo svolgimento del referendum. • Si deve votare SI se si è contro il principio che presidente del consiglio o ministro possano decidere di non comparire in tribunale nei processi che li riguardano per qualsiasi reato. • Si deve votare NOse si è a favore della legislazione attuale che le prevede.

  18. QUESITO N. 4, SCHEDA VERDE CHIARO:legittimo impedimento • Lodo Maccanico per il semestre europeo (contiene la sospesione per la durata di 6 mesi dei procedimenti penali a carico del P. del Cons. durante il suo mandato europeo - Non è mai stato promulgato nella sua veste di DDL perchè modificato dall'emendamento a firma Schifani);  • Lodo Schifani (è il risultato del primo Lodo, ma con l'estensione per tutta la durata del mandato del P. del Consiglio - E' stato dichiarato incostituzionale per violazione degli artt. 3 e 24 Cost.); • Lodo Alfano (prevede sempre l'istituto della sospensione - E' stato dichiarato incostituzionale per violazione dell'art. 138 Cost. sulle procedure aggravate); DDL Lodo Alfano costituzionale (nasce per aggirare l'ostacolo della precedente pronucia della Consulta - Non è ancora stato emanato);  • Legge 51/2010 sul Legittimo impedimento (E' un testo a "termine", la sua validità scade a settembre - E' stato promulgato nelle more del Lodo Alfano costituzionale).

  19. QUESITO N. 4, SCHEDA VERDE CHIARO:legittimo impedimento Tutti i testi di Legge sono stati colpiti da sentenze della Corte Cost. Quello sul Legittimo impedimento, nella specie, ha subito l'abrogazione dei commi 3 e 4 dell'art.1 perchè riconosciuta la violazione dell'art. 420ter C.p.p. nella parte in cui impedisce il controllo giudizionale sull'oggetto del legittimo impedimento (c.3) e nella parte relativa al c.d. "impedimento continuato" (c.4).

  20. IN CONCLUSIONE, NOI DICIAMO: PER DIRE NO!

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