1 / 41

NOZIONI DI PRONTO SOCCORSO IN MONTAGNA

NOZIONI DI PRONTO SOCCORSO IN MONTAGNA. A cura di A. Crespina. NORME FONDAMENTALI Mantenere la calma Se non si è assolutamente sicuri della dinamica dell’incidente o non si è in grado di intervenire in modo opportuno NON ESITARE A RICHIEDERE SOCCORSO

deon
Télécharger la présentation

NOZIONI DI PRONTO SOCCORSO IN MONTAGNA

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. NOZIONI DI PRONTO SOCCORSOIN MONTAGNA A cura di A. Crespina

  2. NORME FONDAMENTALI • Mantenere la calma • Se non si è assolutamente sicuri della dinamica dell’incidente o non si è in grado di intervenire in modo opportuno NON ESITARE A RICHIEDERE SOCCORSO • Nel caso di lesioni importanti a testa, colonnavertebrale e bacino evitare manovre inappropriate (possibile aggravamento del trauma)

  3. NORME FONDAMENTALI • Se possibile NON ABBANDONARE MAI L’INFORTUNATO • Se fosse INDISPENSABILE allontanarsi per la richiesta di soccorso: Porre il ferito al riparo Coprirlo con indumenti caldi Lasciare viveri ed acqua

  4. VALUTAZIONE DELL’INFORTUNATO • Considerare l’infortunato PIU’ GRAVE di quanto possa sembrare • Considerare il SOSPETTO di lesione come LESIONE • Rilevare i GRAVI TRAUMI (Testa, Col. Vertebrale)‏ • Valutare: respiro, circolazione, coscienza, mobilità ed integrità degli arti

  5. TRAUMI • “MAL DI MONTAGNA” • OFTALMIA DA RIVERBERO • ERITEMA SOLARE E SCOTTATURE • EFFETTI DEL FREDDO • MORSO DI VIPERA

  6. TRAUMI • CONTUSIONE • DISTORSIONE • LUSSAZIONE • FRATTURA • FERITE

  7. CONTUSIONE • Trauma diretto che interessa i tessuti molli (cute, sottocute, muscoli)‏ • Cause: compressioni, urti, ecc… • Rimedi: applicazione del freddo, protezione della parte lesionata (prevenzione di ulteriori traumi), pomate antiedema

  8. DISTORSIONE • Molto frequente a carico di : caviglia ginocchio polso • Danno a carico della strutture legamentose • GRAVE con rottura dei legamenti • Cause : appoggio su terreno sconnesso atterraggio in modo scorretto

  9. DISTORSIONE • Sintomi : dolore, gonfiore, impossibilità ad appoggiare l’arto, ematoma (!)‏ • Rimedi: applicazione del freddo fasciatura (anche con la scarpa)‏ per almeno 2 giorni Prognosi : 7 – 14 GIORNI

  10. LUSSAZIONE • Perdita dei rapporti tra i capi articolari • Grave e molto DOLOROSA (!)‏ • Frequenti: SPALLA FALANGI

  11. LUSSAZIONE • Cause : movimento innaturale • Sintomi : impossibilità di movimento “spalla discesa” dita in posizione anomala • Rimedi: immobilizzare la parte manovre ortopediche (P. SOCCORSO)‏

  12. FRATTURA Rottura di un segmento osseo causata da un forte trauma

  13. FRATTURA • Sintomi: deformità della parte gonfiore ed ematoma dolore al movimento o pressione rumore di “scroscio” • Rimedi : “chiuse” : immobilizzare la parte “esposte” : anche disinfezione del focolaio

  14. FRATTURA • Particolarmente GRAVI: TESTA BACINO COL. VERTEBRALE • Molto fastidiose : COSTOLE

  15. FRATTURA • Testa : TRAUMA CRANICO • Cosa fare: APPLICAZIONE DEL FREDDO VALUTARE STATO DI COSCIENZA CONTROLLARE DIAMETRO PUPILLARE

  16. FERITE • Varie per forma e profondità • Diversa gravità a seconda dei VASI COLPITI • EMORRAGIA VENOSA o ARTERIOSA • Rimedi : disinfezione e protezione della parte ARTERIOSA : LACCIO EMOSTATICO da applicare con cautela (!)‏ SOCCORSO IMMEDIATO !!!

  17. “MAL DI MONTAGNA” • A tutt’oggi è ancora oggetto di studi • Cause : diminuzione della pressione parziale di ossigeno a quote superiori a 2.500 – 3.000 metri • Difficoltà di ossigenazione delle cellule • Si manifesta dopo poche ore dall’arrivo in quota • Gravità variabile con la quota e l’individuo

  18. “MAL DI MONTAGNA” • LIEVE : inappetenza, mal di testa, nausea, stanchezza eccessiva, insonnia. Simile: SINDROME DA AFFATICAMENTO per sforzi eccessivi ed alimentazione carente • GRAVE: rischio EDEMA POLMONARE o CEREBRALE Si osserva ad altissima quota

  19. “MAL DI MONTAGNA” EDEMA • POLMONARE : insuff. respiratoria, tachicardia, tosse secca e poi schiumosa rosacea • CEREBRALE : mal di testa persistente e resistente agli analgesici, vomito, torpore fino al coma

  20. “MAL DI MONTAGNA” PREVENZIONE : allenamento e idratazione raggiungere la quota progressivamente NO sonniferi !!! NO alcoolici !!! Consigliabile ASPIRINA (1 alla sera) gg. precedenti Bere integratori con Potassio e Magnesio

  21. “MAL DI MONTAGNA” • Cautela con i farmaci diuretici (DIAMOX)‏ • Eventualmente anti-vomito (PLASIL)‏ • Dopo una notte senza miglioramento : SCENDERE DI QUOTA

  22. OFTALMIA DA RIVERBERO • Detta “Cecità delle nevi” o “Lucìte” • Patologia oculare delle alte quote • Causa: rarefazione dell’atmosfera con minor filtro dei raggi solari e rifrazione della neve • I raggi U.V. non vengono MAI filtrati dalle nubi • Rimedi: OCCHIALI DA SOLE protezione 100% UV Se colpiti: COLLIRIO e occhiali per 24-48 ore

  23. ERITEMA SOLARE E SCOTTAURE • Le radiazioni solari sono più intense ad alta quota • Il potere radiante è maggiore rispetto ad anni fa • Prevenzione : protezione solare a fattore 20 o più • 1° grado: arrossamento, bruciore. Applicare acqua fredda Crema doposole o con cortisone

  24. ERITEMA SOLARE E SCOTTAURE • 2° grado : bolle o flittene, piene di siero Trattamento: rompere con forbici disinfettate lasciare la pelle in sito disinfettare e proteggere La pelle ricresce dopo alcuni giorni

  25. EFFETTI DEL FREDDO • ASSIDERAMENTO : T°C corporea < 35 gradi • Cause: immobilità in ambiente invernale sepolto da valanga esposto a vento in presenza di basse T°C • Sintomi: compromissione di organi importanti (cervello, fegato, rene)‏ stanchezza e sonnolenza

  26. EFFETTI DEL FREDDO

  27. EFFETTI DEL FREDDO Rimedi : abbigliamento adeguato !!! avvolgere l’infortunato in coperte indumenti caldi e asciutti telo termico NO ALCOLICI !!! SIBEVANDE CALDE E ZUCCHERATE

  28. MORSO DI VIPERA Vipera aspis Caratteristiche: corpo tozzo, lungh. 40 – 80 cm. colore bruno chiaro disegni nerastri

  29. MORSO DI VIPERA Morso di Ofide

  30. MORSO DI VIPERA • Veleno ad effetto emolitico AZIONE LENTA !!! • Diffonde soprattutto per VIA LINFATICA • Gravità dipendente da: età peso stato di salute quantità di veleno (rara) introduzione in un vaso sanguigno

  31. MORSO DI VIPERA Sintomi: dolore intenso, gonfiore, ecchimosi stillicidio sieroso dalle ferite Nausea, vomito, dolori articolari Confusione mentale Provvedimenti : MANTENERE LA CALMA !!! Disinfettare la ferita Impacchi freddi Bendaggio “linfatico”

  32. MORSO DI VIPERA Raggiungere il PRONTO SOCCORSO !!! Siero antivipera : poco utilizzato ( solo Ospedale)‏ troppo labile (NO zaino!)‏ pericolo di SHOCK ANAFILATTICO

  33. MATERIALE DI PRONTO SOCCORSO In generale : 2 bende elastiche da 5 cm. e 10 cm. 1 fascia di garza da 5 cm. Compresse garza sterile 10 x 10 cm. Cerotto a nastro e “ steri-strip ® ” Cerotti varie misure Disinfettante NON irritante Aspirina Spille da balia Telo termico

  34. MATERIALE DI PRONTO SOCCORSO Per escursioni in alta quota : (oltre precedente)‏ Plasil, integratore con Mg e K Filtro solare a protezione 20 o più Collirio Contro piante o insetti : Fargan o Polaramin Per contusioni : Essaven, Reparil o altre simili Antidolorifici es. Ketoprofene o altri e Antidiarroici Antibiotici a largo spettro ATTENZIONE IN QUESTI ULTIMI TRE CASI !!!‏

  35. S.O.S. IN MONTAGNA

  36. Tramite il 118si può contattare su tutto il territorio nazionale il CORPO NAZIONALE DI SOCCORSO ALPINO E SPELEOLOGICO

  37. Informazioni da fornire all’operatore:1 . Nome di chi chiama e n° telefonico2. Luogo (con precisione)3. Cosa è successo e quando è avvenuto l’incidente4. Numero e gravità delle persone coinvolte5. Condizioni meteo

  38. Se non siamo in grado di telefonare:SEGNALAZIONI ACUSTICHE O OTTICHEChiamata di soccorso:1 segnale ogni 10 secondi per 1 minutoIntervallo di 1 minutoRipetizione dei segnaliRisposta alla chiamata:1 segnale ogni 20 secondi per 1 minutoIntervallo di 1 minutoRipetizione dei segnali

  39. Contatto visivo con i soccorsi

  40. Prestare estrema attenzione ai segnali deisoccorritoriSpesso intervengono tecnici CNSAS su ELICOTTERONorme di comportamento in questo caso:Non muoversiAbbassarsi e restare fermi in attesa di indicazioniNon avvicinarsi MAI al rotore di codaTenere sotto controllo oggetti che possono volare via (zaini, corde, piccozze…)‏

More Related