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Luce sull'obiettivo . . .

Circolo didattico di Pavone Anno scol. 2005/06. Luce sull'obiettivo. A cura di Vera Antonietto. PECUP. (Profilo Educativo CUlturale e Professionale). Esplicita (o meglio prescrive) ciò che un ragazzo di 14 anni, alla fine del I° ciclo di istruzione dovrebbe (deve): sapere (conoscenze)

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Presentation Transcript


  1. Circolo didattico di Pavone Anno scol. 2005/06 Luce sull'obiettivo . . . A cura di Vera Antonietto

  2. PECUP (Profilo Educativo CUlturale e Professionale) • Esplicita (o meglio prescrive) ciò che un ragazzo di 14 anni, alla fine del I° ciclo di istruzione dovrebbe (deve): • sapere (conoscenze) • e • fare (abilità) • per • essere uomo e cittadino (competenza)

  3. Il PECUP è articolato in: la conoscenza di sé la relazione con gli altri l’orientamento IDENTITA’ conoscenze e abilità disciplinari e inter-disciplinari, cognitive e meta-cognitive STRUMENTI CULTURALI conoscenze e abilità che permettono di acquisire la consapevolezza di essere cittadino con diritti e doveri CONVIVENZA CIVILE

  4. Dal PECUP traggono determinazione gli OGPF OSA Gli Obiettivi Generali del Processo Formativo forniscono indicazioni sulla natura e significato degli interventi educativi e didattici da predisporre. Gli Obiettivi Specifici di Apprendimento declinano le conoscenze e leabilità, distinte per discipline ed educazioni, da proporre durante un monoennio o un biennio. • Valorizzare l’esperienza del fanciullo. • La corporeità come valore. • Esplicitare le idee e i valori dell’esperienza. • Dal mondo delle categorie empiriche al mondo delle categorie formali. • Dalle idee alla vita: il confronto interpersonale. • La diversità come ricchezza. • Praticare l’impegno personale e la solidarietà sociale.

  5. OSA “Indicano i livelli essenziali di prestazione che le scuole sono tenute, in generale, ad assicurare… soprattutto per consentire ai fanciulli la possibilità di maturare in tutte le dimensioni tracciate nel PECUP. E’ compito di ogni singola scuola autonoma e dei docenti, nel concreto della propria storia e del proprio territorio, assumersi la libertà di mediare, interpretare, ordinare, organizzare gli obiettivi specifici di apprendimento negli obiettivi formativi, nei contenuti, nei metodi e nelle verifiche delle Unità di Apprendimento”. (Ind. Naz. alleg. B)

  6. PECUP OGPF OSA Contestualizzati, cioè interpretati, organizzati, distribuiti, ordinati secondo le capacità complessive di apprendimento degli alunni. OBIETTIVI FORMATIVI Costituiscono i compiti di apprendimento ritenuti realmente accessibili, i traguardiimportanti esignificativi per la crescita intellettuale di ogni singolo alunno, i punti di partenza e di arrivo per ogni bambino e famiglia, la condizione e il risultato di ulteriori maturazioni.

  7. IDENTIKIT DELL’OBIETTIVO FORMATIVO(il contenuto) Un obiettivo formativo, secondo il complesso dei documenti della riforma, è tale nella misura in cui: • indica ” un intero di apprendimento unitario” (un nucleo di apprendimento circoscritto, distinto, con senso autonomo e compiuto e che sia capace di unificare il fine formativo e gli scopi didattici); • è articolabile nelle capacità, abilità, competenze che vuole promuovere; • obbedisce al principio dell’ologramma; • è adatto alla situazione scolastica, è significativo e dotato di un’intrinseca carica di problematicità e dinamicità; • descrive “prassi reali, sensate e compiute”, aventi senso non solo a scuola, ma anche nella vita quotidiana.

  8. IDENTIKIT DELL’OBIETTIVO FORMATIVO(la forma) Un obiettivo formativo, nella sua struttura formale e linguistica, dovrà: • esplicitarel’apprendimentoda promuovere; • individuare lacompetenzaattesa; • individuare leconoscenzee leabilità necessarie alraggiungimento della stessa; • indicare glistandard di prestazione.

  9. COMPETENZE “Le competenze sono l’insieme delle buone capacità potenziali di ciascuno portate effettivamente al miglior compimento nelle particolari situazioni date: ovvero indicano quello che siamo effettivamente in grado di fare, pensare e agire, adesso, nell’unità della nostra persona, dinanzi all’unità complessa dei problemi e delle situazioni di un certo tipo (professionali e non professionali) che siamo chiamati ad affrontare e risolvere in un determinato contesto”. (Ind. Naz.) IN PILLOLE … Orientarsi e collocare fatti ed eventi nello spazio e nel tempo Relazionarsi ed esprimersi correttamente, tenendo conto della situazione comunicativa Esplorare la realtà, utilizzando le procedure del sapere scientifico

  10. COMPETENZE OF OSA Competenza Riconoscere, rappresentare e risolvere problemi O.F. O.F. Individuare e analizzare situazioni problematiche in ambiti di esperienza, formulando ipotesi di soluzione Leggere, interpretare e risolvere correttamente un problema matematico OSA OSA OSA OSA OSA OSA ...... ...... ...... ...... ...... ...... Le competenze e gli OF sono tratti da “L’Educatore” sett.05

  11. OBIETTIVI FORMATIVI E UNITA’ D’APPRENDIMENTO “Il cuore del processo educativo si ritrova nel compito delle istituzioni scolastiche e dei docenti di progettare le Unità di Apprendimento caratterizzate da obiettivi formativi adatti e significativi per i singoli allievi … e volte a garantire la trasformazione delle capacità di ciascuno in reali e documentate competenze”. (Ind. Naz. alleg. B)

  12. PROGETTAZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO L’essere potenziale La cultura La vita CONOSCENZE osa ASSE della FORMAZIONE U.A. CAPACITA’ OF COMPETENZE osa ABILITA’ ASSE dell’ISTRUZIONE Adatt. da “Scuola e didattica” 2003

  13. UNITA’ D’APPRENDIMENTO Le UdA non sembrano essere uno specifico modello di programmazione, ma un indirizzo metodologico. Esse sono costituite dalla progettazione: • di uno o più obiettivi formativi tra loro integrati (definiti anche con i relativi standard di apprendimento riferiti alle conoscenze e abilità coinvolte); • delle attività educative e didattiche unitarie, dei metodi, delle soluzioni organizzative ritenute necessarie per concretizzare gli obiettivi formulati; • delle modalità con cui verificare sia i livelli delle conoscenze e delle abilità acquisite, sia se e quanto tali conoscenze si siano trasformate in competenze personali di ciascuno.

  14. UNITA’ D’APPRENDIMENTO E PSP Il Piano di Studio Personalizzato, è dato dall’ ”insieme delle UdA effettivamente realizzate, con le eventuali differenziazioni che si fossero rese opportune per i singoli alunni”. Quindi, all’inizio dell’anno • non si elabora un piano di studio per ciascun alunno, • ma uno sfondo comune, articolato su percorsi unitari (UdA), da • regolare in itinere, • curvare secondo le caratteristiche degli allievi. La documentazione dei percorsi realizzati costituirà il PSP, che avrà consistenza definitiva a consuntivo.

  15. PER CONCLUDERE …

  16. LA NOSTRA PROGRAMMAZIONE • Tenendo come orientamento il PECUP, si possono formulare delle competenze, o meglio, dei “modelli” di competenza che vengono esplicitati con uno o più obiettivi formativi. • Per formulare l’obiettivo formativo si utilizzano gli OSA in modo logico e coerente. (Ogni OSA può essere utilizzato più volte; gli OSA previsti per un certo periodo scolastico debbono essere utilizzati tutti?) • Le prove oggettive serviranno a verificare abilità e conoscenze. Occorrerà pensare al modo di rilevare le competenze. • Con questo quadro di riferimento (competenza - of - osa) è possibile progettare, senza tralasciare apprendimenti importanti, una serie di UdA di vario tipo: disciplinari o inter - multi disciplinari (a seconda dell’opportunità e praticabilità), sulla base delle esigenze della classe, delle nostre esperienze, delle risorse … • Nella realizzazione dei percorsi progettati dovranno essere messe a punto e documentate le correzioni, messe in atto per personalizzare l’apprendimento.

  17. APPROFONDIMENTI • Come realizzare i Piani di studio personalizzati nella scuola primaria, di Dino Cristanini (22.08.2005) per gentile concessione della rivista L'Educatore www.pavonerisorse.it/riforma/default.htm • Valutazione e autovalutazione nei processi di autonomia e di riforma di Martin Dodman (15.08.2005) www.pavonerisorse.it/riforma/default.htm • Portfolio, privacy e buon senso di Rodolfo Marchisio www.pavonerisorse.it/riforma/portfolio/buon_senso.htm • Norme sulla privacy e gestione del portfolio: qualche domanda a Piero Cattaneo e a Dino Cristanini (19.08.2005) www.pavonerisorse.it/riforma/portfolio/intervista_portfolio.htm • Chi ci garantisce che questo Portfolio sia una cosa seria ? di Maurizio Tiriticco (31.08.2005) dal SITO WEB SCUOLAOGGI www.pavonerisorse.it/riforma/portfolio/default.htm • Si parlerà ancora di Portfolio fra 10 anni ? di Giancarlo Cerini (31.08.2005) dal SITO WEB SCUOLAOGGI www.pavonerisorse.it/riforma/portfolio/default.htm

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