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ISTITUTO SUPERIORE PER LA PREVENZIONE E LA SICUREZZA DEL LAVORO Dipartimento di Roma

ISTITUTO SUPERIORE PER LA PREVENZIONE E LA SICUREZZA DEL LAVORO Dipartimento di Roma. CORSO di FORMAZIONE per RSPP e ASPP Modulo B8 D.LGS. 81/08 ambienti di lavoro (Ing. Ugo Romano). NORMATIVA DI RIFERIMENTO. D.Lgs. 81/08

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ISTITUTO SUPERIORE PER LA PREVENZIONE E LA SICUREZZA DEL LAVORO Dipartimento di Roma

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  1. ISTITUTO SUPERIORE PER LA PREVENZIONE E LA SICUREZZA DEL LAVORODipartimento di Roma CORSO di FORMAZIONE per RSPP e ASPP Modulo B8 D.LGS. 81/08 ambienti di lavoro (Ing. Ugo Romano)

  2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO • D.Lgs. 81/08 Attuazione dell’art. 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. • D.Lgs. 106/09 Disposizioni integrative e correttive del D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro • D.M. dell’Interno 10.03.1998 Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell’emergenza nei luoghi di lavoro

  3. DEFINIZIONI • Si definiscono luoghi di lavoro: • I LUOGHI DESTINATI A OSPITARE POSTI DI LAVORO, UBICATI ALL’INTERNO DELL’AZIENDA O DELL’UNITA’ PRODUTTIVA, NONCHE’ OGNI ALTRO LUOGO DI PERTINENZA DELL’AZIENDA O DELL’UNITA’ PRODUTTIVA ACCESSIBILE AL LAVORATORE NELL’AMBITO DEL PROPRIO LAVORO;

  4. DEFINIZIONI • Fanno eccezione: CANTIERI TEMPORANEI O MOBILI, MEZZI DI TRASPORTO, INDUSTRIE ESTRATTIVE, PESCHERECCI, CAMPI, BOSCHI E ALTRI TERRENI FACENTI PARTE DI UN’AZIENDA AGRICOLA O FORESTALE

  5. DISPOSIZIONI • PRESCRIZIONI IN MATERIA DI SICUREZZA E SALUTE DEI LUOGHI DI LAVORO • ATTUAZIONE DELLE SPECIFICHE PRESCRIZIONI IN MATERIA DI ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE • ADEGUAMENTO DEI LUOGHI DI LAVORO

  6. DISPOSIZIONI • VENGONO ESTESI ALLE AZIENDE GLI OBBLIGHI GIA’ ESISTENTI PER LE STRUTTURE PUBBLICHE O PRIVATE APERTE AL PUBBLICO PER GARANTIRE MOBILITA’ E SERVIZI AI PORTATORI DI HANDICAP

  7. DISPOSIZIONI • PER I LUOGHI DI LAVORO UTILIZZATI ANTECEDENTEMENTE AL 01.01.1993 NON E’ PREVISTO L’OBBLIGO DI ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE, MA SEMPLICEMENTE L’ADOZIONE DI MISURE IDONEE A CONSENTIRE LA MOBILITA’ E L’UTILIZZAZIONE DEI SERVIZI SANITARI E DI IGIENE PERSONALE

  8. DISPOSIZIONI • EDIFICI PRIVATI - sedi di attività non aperte al pubblico e non soggette alla normativa sul collocamento obbligatorio, devono soddisfare il requisito dell’adattabilità

  9. DISPOSIZIONI • EDIFICI PRIVATI APERTI AL PUBBLICO - sedi di attività soggette alla normativa sul collocamento obbligatorio, devono garantire il requisito dell’accessibilità (devono essere accessibili gli spazi esterni, tutti i settori produttivi, gli uffici amministrativi ed almeno un servizio igienico)

  10. DISPOSIZIONI • OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO: - MANTENERE SGOMBRE LE VIE DI CIRCOLAZIONE - SOTTOPORRE I LUOGHI DI LAVORO, GLI IMPIANTI E I DISPOSITIVI A UNA REGOLARE MANUTENZIONE - SOTTOPORRE I DISPOSITIVI DI SICUREZZA AD UNA REGOLARE MANUTENZIONE - GARANTIRE LE CONDIZIONI DI IGIENE NEI LOCALI DI LAVORO

  11. DISPOSIZIONI • MANTENERE SGOMBRE LE VIE DI CIRCOLAZIONE - LE VIE DI CIRCOLAZIONE SIA INTERNE CHE ESTERNE E LE USCITE DI EMERGENZA DEVONO ESSERE SGOMBRE AL FINE DI CONSENTIRE L’UTILIZZAZIONE IN OGNI EVENIENZA (LE VIE DI CIRCOLAZIONE INTERNE SONO QUELLE CHE COLLEGANO I POSTI DI LAVORO)

  12. DISPOSIZIONI • SOTTOPORRE I LUOGHI DI LAVORO, GLI IMPIANTI E I DISPOSITIVI A UNA REGOLARE MANUTENZIONE - LA MANUTENZIONE DEI LUOGHI DI LAVORO, DEGLI IMPIANTI E DEI DISPOSITIVI, DEVE PROVVEDERE AD ELIMINARE EVENTUALI DIFETTI DI FUNZIONAMENTO QUANTO PIU’ RAPIDAMENTE POSSIBILE OLTRE CHE A SOTTOPORRE GLI STESSI A REGOLARE E PERIODICO CONTROLLO SUL LORO FUNZIONAMENTO

  13. DISPOSIZIONI • SOTTOPORRE I LUOGHI DI LAVORO, GLI IMPIANTI E I DISPOSITIVI A UNA REGOLARE MANUTENZIONE - SI DOVRA’ PREDISPORRE UN REGISTRO PER LO SCADENZARIO DI TUTTI GLI INTERVENTI DI MANUTENZIONE ORDINARI O STRAORDINARI CON LE RELATIVE DATE E NOTE

  14. DISPOSIZIONI • SOTTOPORRE I DISPOSITIVI DI SICUREZZA AD UNA REGOLARE MANUTENZIONE • LA MANUTEZIONE DEI DISPOSITIVI DI SICUREZZA DEVE ESSERE PERIODICA E REGOLARE • GARANTIRE LE CONDIZIONI DI IGIENE - LA PULITURA DEI LUOGHI DI LAVORO, DEI DISPOSITIVI E DEGLI IMPIANTI, DEVE ESSERE REGOLARE

  15. DISPOSIZIONI • ALCUNI INCARICHI POSSONO ESSERE AFFIDATI DAL DATORE DI LAVORO A PERSONALE DI ADEGUATE CAPACITA’ PROFESSIONALI MEDIANTE UNA DELEGA (EFFICACE PER CONTENUTI, MEZZI E POTERI)

  16. VIE E USCITE DI EMERGENZA • I LUOGHI DI LAVORO DEVONO ESSERE FORNITI DI UN SISTEMA DI VIE E USCITE DI SICUREZZA TALE DA GARANTIRE ALLE PERSONE DI RAGGIUNGERE UN LUOGO SICURO.

  17. CARATTERISTICHE DEI LOCALI • I LAVORATORI DEVONO POTER DISPORRE DI LOCALI DI RIPOSO, SPOGLIATOI E LAVABI • QUANDO IL TIPO DI ATTIVITA’ E LA SALUBRITA’ LO ESIGONO, DEVONO ESSERE MESSI A DISPOSIZIONE LOCALI PER DOCCE

  18. CARATTERISTICHE DEI LOCALI • NELLE AZIENDE CHE OCCUPANO FINO A CINQUE DIPENDENTI, LO SPOGLIATOIO PUO’ ESSERE UNICO PER ENTRAMBI I SESSI; IN TAL CASO I LOCALI A CIO’ ADIBITI SONO UTILIZZATI SECONDO TURNI PRESTABILITI E CONCORDATI NELL’AMBITO DELL’ORARIO DI LAVORO

  19. CARATTERISTICHE DEI LOCALI • I LOCALI DI RIPOSO DEVONO AVERE DIMENSIONI SUFFICIENTI, ESSERE FORNITI DI TAVOLI E SEDILI CON SCHIENALE, IN RAPPORTO AL NUMERO DEI LAVORATORI E GARANTIRE LA PROTEZIONE DEI NON FUMATORI CONTRO GLI INCONVENIENTI DEL FUMO • LE DONNE INCINTE E LE MADRI CHE ALLATTANO DEVONO AVERE LA POSSIBILITA’ DI RIPOSARSI IN POSIZIONE DISTESA E IN CONDIZIONI APPROPRIATE

  20. CARATTERISTICHE DEI LOCALI • I LOCALI DEVONO ESSERE DIFESI DAGLI AGENTI ATMOSFERICI • I PAVIMENTI DEVONO ESSERE FISSI • LE PARETI VETRATE DEVONO ESSERE ADEGUATAMENTE SEGNALATE E COSTITUITE DA MATERIALI DI SICUREZZA FINO ALL’ALTEZZA DI 1 m • LE FINESTRE DEVONO ESSERE MUNITE DI SISTEMI DI APERTURA • LE SCALE MOBILI DEVONO ESSERE DOTATE DEI NECESSARI DISPOSITIVI DI SICUREZZA

  21. CARATTERISTICHE DEI LOCALI • LE FINESTRE E I LUCERNARI DEVONO ESSERE DOTATI DI DISPOSITIVI CHE NE CONSENTANO LA PULIZIA SENZA RISCHI • LE BANCHINE E LE RAMPE DEVONO ESSERE ADEGUATE ALLE DIMENSIONI DEI CARICHI TRASPORTATI E PROVVISTE DI ALMENO UN’USCITA

  22. CARATTERISTICHE DEI LOCALI • QUALORA L’IMPORTANZA DEI LOCALI, IL TIPO DI ATTIVITA’ IN ESSI SVOLTA E LA FREQUENZA DEGLI INFORTUNI LO RICHIEDANO, OCCORRE PREVEDERE UNO O PIU’ LOCALI ADIBITI AL PRONTO SOCCORSO

  23. CARATTERISTICHE DEI LOCALI • I LOCALI ADIBITI AL PRONTO SOCCORSO DEVONO ESSERE FACILMENTE ACCESSIBILI CON BARELLE ED ESSERE DOTATI DI APPARECCHI E DI MATERIALE DI PRONTO SOCCORSO

  24. SCALE • DEVONO AVERE ALMENO DUE SCALE DISTINTE: -GLI EDIFICI CHE SONO COSTRUITI PER LE LAVORAZIONI CHE PRESENTANO PERICOLI DI ESPLOSIONI ALLE QUALI SONO ADIBITI PIU’ DI CINQUE LAVORATORI - GLI EDIFICI ADIBITI A LUOGHI DI LAVORO CHE PRESENTANO RISCHIO D’INCENDIO ELEVATO

  25. SCALE • PUO’ ESSERE PREVISTA UN’UNICA SCALA SE SI VERIFICANO LE SEGUENTI CONDIZIONI: - IL RISCHIO DI INCENDIO SIA MEDIO O BASSO; - L’ALTEZZA ANTINCENDIO DELL’EDIFICIO SIA INFERIORE A 24m; - OGNI PIANO SIA SERVITO DA UNA SOLA USCITA (AFFOLLAMENTO INFERIORE A 50 PERSONE E SIANO OSSERVATE LE LUNGHEZZE DELLE VIE D’USCITA)

  26. SCALE • PER TUTTI GLI EDIFICI CHE NON RIENTRANO NELLA FATTISPECIE ESPOSTA, DEVONO ESSERE DISPONIBILI DUE O PIU’ SCALE • SE LA SCALA SERVE UN SOLO PIANO LA LARGHEZZA NON PUO’ ESSERE INFERIORE A QUELLA DELLE USCITE DEL PIANO SERVITO

  27. SCALE • SE LA SCALA SERVE PIU’ DI UN PIANO LA LARGHEZZA COMPLESSIVA DELLE SCALE DEVE ESSERE CALCOLATA IN FUNZIONE DELL’AFFOLLAMENTO PREVISTO IN DUE PIANI CONTIGUI CON RIFERIMENTO A QUELLI AVENTI MAGGIORE AFFOLLAMENTO

  28. VIE D’USCITA • OGNI LUOGO DI LAVORO DEVE DISPORRE DI VIE D’USCITA ALTERNATIVE, FATTA ECCEZIONE PER QUELLI DI PICCOLE DIMENSIONI O DEI LOCALI A RISCHIO DI INCENDIO MEDIO O BASSO • LE VIE D’USCITA DEVONO SEMPRE CONDURRE VERSO UN LUOGO SICURO

  29. VIE D’USCITA • E’ POSSIBILE REALIZZARE UN’UNICA USCITA A CONDIZIONE CHE LA LUNGHEZZA DEI PERCORSI D’USCITA NON SUPERI I SEGUENTI VALORI: • 12-45 m, tempo di percorrenza 3 minuti, rischio di incendio basso; • 9-30 m, tempo di percorrenza 1 minuti, rischio di incendio medio; • 6-15 m, tempo di percorrenza 30 secondi, rischio di incendio alto;

  30. VIE D’USCITA • NELLA SCELTA DELLA LUNGHEZZA DEI PERCORSI OCCORRE ATTESTARSI VERSO I LIVELLI PIU’ BASSI NEI CASI IN CUI IL LUOGO DI LAVORO SIA: - frequentato da pubblico; - utilizzato prevalentemente da persone che necessitano di particolare assistenza in caso di emergenza; - utilizzato quale area di riposo; - utilizzato quale area dove sono depositati e/o manipolati materiali infiammabili.

  31. VIE D’USCITA • Qualora il luogo di lavoro sia utilizzato principalmente da lavoratori e non vi sono depositati e/o manipolati materiali infiammabili, a parità di livello di rischio, possono essere adottate le distanze maggiori.

  32. PORTE E PORTONI • LE PORTE DEI LOCALI DI LAVORO DEVONO, PER NUMERO, DIMENSIONI, POSIZIONE, E MATERIALI DI REALIZZAZIONE, CONSENTIRE UNA RAPIDA USCITA DELLE PERSONE ED ESSERE AGEVOLMENTE APRIBILI DALL’INTERNO DURANTE IL LAVORO. DEVONO AVERE ALTEZZA MINIMA DI 2 m

  33. PORTE E PORTONI • QUANDO IN UN LOCALE LE LAVORAZIONI COMPORTANO PERICOLI D’INCENDIO ED I LAVORATORI OCCUPATI SONO IN NUMERO MAGGIORE DI 5, ALMENO UNA PORTA OGNI 5 LAVORATORI DEVE ESSERE APRIBILE NEL VERSO DELL’ESODO ED AVERE LARGHEZZA MINIMA DI 1,20 m

  34. PORTE E PORTONI • QUANDO IN UN LOCALE SI SVOLGONO LAVORAZIONI DIVERSE DA QUELLE PRECEDENTI, LA LARGHEZZA MINIMA DELLE PORTE E E’ LA SEGUENTE: - fino a 25 lavoratori , 0.80 m - da 26 a 50 lavoratori, 1,20 m (apertura nel verso dell’esodo) - da 51 a 100 lavoratori, 1,20 m + 0,80 m (apertura nel verso dell’esodo)

  35. PORTE E PORTONI • superiore a 100 lavoratori, 1,20 m + 0,80 m + 1,20 m per ogni 50 lavoratori (apertura nel verso dell’esodo)

  36. CARATTERISTICHE DELLE PORTE DI SICUREZZA • Le porte devono aprirsi nel verso dell’esodo, tranne che ciò non determini pericoli per il passaggio di mezzi, nel qual caso dovranno essere adottati accorgimenti necessari a garantire condizioni di sicurezza equivalenti. • L’apertura nel verso dell’esodo resta obbligatoria quando: • l’area servita ha un affollamento > 50 persone; • la porta è situata al piede o vicino al piede di una scala; • La porta serve un’area a elevato rischio d’incendio

  37. MISURE PER LIMITARE LA PROPAGAZIONE DELL’INCENDIO • ACCORGIMENTI PER LA PRESENZA DI APERTURE SU PARETI E SOLAI • ACCORGIMENTI PER I RIVESTIMENTI DI PARETI E SOLAI • SEGNALETICA A PAVIMENTO • ACCORGIMENTI PER LE SCALE A SERVIZIO DEI PIANI INTERRATI • ACCORGIMENTI PER LE SCALE ESTERNE

  38. REQUISITI MINIMI DEI LOCALI • I REQUISITI MINIMI RICHIESTI AI LOCALI DI LAVORO DELLE AZIENDE CHE OCCUPANO PIU’ DI 5 LAVORATORI SONO I SEGUENTI: - ALTEZZA NETTA NON INFERIORE A 3 m (UFFICI 2,70 m); - CUBATURA NON INFERIORE A 10 mc PER LAVORATORE; - SUPERIFICIE DI 2 mq PER OGNI LAVORATORE

  39. REQUISITI GENERALI UFFICI • ALTEZZA > 2,70 m (3 m se aperti al pubblico) • SUP. PER ADDETTO > 4 mq • ILLUMINAZIONE NATURALE: 1/8 superficie calpestio fino a 50 mq; 1/10 per la parte eccedente • ILLUMINAZIONE ARTIFICIALE: 100 lux per atri e corridoi, 300-500 lux per lavori d’ufficio • ILLUMINAZIONE DI SICUREZZA: 5 lux per ambienti di lavoro, 10 lux per vie di fuga

  40. REQUISITI GENERALI UFFICI • AERAZIONE NATURALE: 1/8 superficie calpestio fino a 50 mq; 1/20 per la parte eccedente • IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO: immissione aria esterna > 20 mc/h per persona, velocità aria< 0,15 m/s - T e UR (inverno): 18 °C – 60% - T e UR (estate): Test-Tint < 5 °C – 50%

  41. REQUISITI GENERALI UFFICI • IMPIANTO DI VENTILAZIONE: immissione aria esterna > 32 mc/h per persona, velocità aria < 0,15 m/s, T > 20 °C e UR > 30%

  42. REQUISITI GENERALI LABORATORI CON PRESIDIO • ALTEZZA > 3 m • SUP. PER ADDETTO > 4 mq • ILLUMINAZIONE NATURALE: 1/10 superficie calpestio fino a 1000 mq; 1/12 per la parte eccedente • ILLUMINAZIONE ARTIFICIALE: 100 lux per atri e corridoi, 200 lux per lavorazioni grossolane, 300 lux per lavorazioni di media finezza, 500 lux per lavorazioni fini • ILLUMINAZIONE DI SICUREZZA: 5 lux per ambienti di lavoro, 10 lux per vie di fuga

  43. REQUISITI GENERALI LABORATORI CON PRESIDIO • AERAZIONE NATURALE: 1/20 della superficie di calpestio fino a 1000 mq, 1/24 per la parte eccedente

  44. REQUISITI GENERALI LABORATORI NON PRESIDIATI • ILLUMINAZIONE E AERAZIONE NATURALE: 1/30 della superficie di calpestio fino a 400 mq, 1/50 per la parte eccedente

  45. REQUISITI GENERALI • IMPIANTI DI VENTILAZIONE E DI CONDIZIONAMENTO • I punti esterni di captazione devono prelevare aria da zone non inquinate; • Devono essere predisposti dispositivi automatici per il controllo della temperatura e dell’umidità dell’aria • Deve essere eseguita periodica manutenzione dei filtri e delle bocchette di immissione di aria

  46. REQUISITI GENERALI SERVIZI IGIENICI • FINO A 10 DIPENDENTI, ALMENO 1 • OLTRE 10 DIPENDENTI, ALMENO1 OGNI 30 • ALTEZZA >2,40 m • SUPERFICIE > 1,20 mq (lato > 1 m) • FINESTRA APRIBILE > 0,40 mq, nel caso di ventilazione artificiale 5 ric/h se continua e 10 ric/h se temporizzata • LAVANDINI: 1 ogni 5 addetti, dotati di acqua corrente calda e fredda

  47. REQUISITI GENERALI SERVIZI IGIENICI • DOCCE: 1 ogni 5 lavoratori nel caso siano obbligatorie • SPOGLIATOI: 1,5 mq per ogni addetto per i primi 10 in turno, 1 mq per addetto dopo i primi 10; altezza > 2,4 m; devono essere divisi per sesso. Illuminazione 1/10 della superficie in pianta, aerazione 1/20 • MENSA: 1,5 mq a persona, altezza > 2,7 m. Illuminazione e aerazione naturali dirette (1/10 1/20 della superficie in pianta)

  48. ILLUMINAZIONE DEL POSTO DI LAVORO • LE PARETI DEI LOCALI DI LAVORO DEVONO ESSERE A TINTA CHIARA • GLI AMBIENTI ED I PASSAGGI DEVONO ESSERE ILLUMINATI CON LUCE NATURALE E/O ARTIFICIALE • L’ILLUMINAZIONE ARTIFICIALE DEVE ESSERE IDONEA PER INTENSITA’, QUALITA’ E DISTRIBUZIONE DELLE SORGENTI LUMINOSE

  49. ILLUMINAZIONE DEL POSTO DI LAVORO • L’ILLUMINAZIONE DI SICUREZZA E’ PRESCITTA DOVE, IN CASO DI GUASTO DELL’IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE, I LAVORATORI SONO PARTICOLARMENTE ESPOSTI A RISCHI

  50. ILLUMINAZIONE DEL POSTO DI LAVORO • LIVELLI CONSIGLIATI -PASSAGGIO SALTUARIO, 30 LUX - IMPEGNO VISIVO LEGGERO (dettagli grandi con forte contrasto), 120 LUX - IMPEGNO VISIVO NORMALE (dettagli medi con contrasti medi), 500 LUX - IMPEGNO VISIVO DIFFICILE (dettagli piccoli con contrasti scarsi) , 1000 LUX

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