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DIREZIONE DIDATTICA 7° CIRCOLO DI MODENA

DIREZIONE DIDATTICA 7° CIRCOLO DI MODENA. PROGETTO: A SPASSO PER LA CITTA'. REALIZZATO DAL TEAM DOCENTE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA STATALE “ MONTEGRAPPA. RESPONSABILE DEL PROGETTO: ANGELA PICCININI. TALE PROGETTO HA PARTECIPATO AL CONCORSO “PREMIO CITTÀ” E COME TALE E’ STATO INOLTRATO AL:

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DIREZIONE DIDATTICA 7° CIRCOLO DI MODENA

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Presentation Transcript


  1. DIREZIONE DIDATTICA 7° CIRCOLO DI MODENA PROGETTO: A SPASSO PER LA CITTA' REALIZZATO DAL TEAM DOCENTE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA STATALE “ MONTEGRAPPA RESPONSABILE DEL PROGETTO: ANGELA PICCININI TALE PROGETTO HA PARTECIPATO AL CONCORSO “PREMIO CITTÀ” E COME TALE E’ STATO INOLTRATO AL: COMUNE DI MODENA GABINETTO DEL SINDACO UFFICIO POLITICHE DELLA SICUREZZA VIA SCUDARI N. 20 41100 MODENA A CURA DELL’INSEGNANTE FERRILLO ANNA MARIA ANNO SCOLASTICO 2005/06

  2. ULTERIORI INFORMAZIONI RELATIVE AL PROGETTO. • AREA DI AZIONE IN CUI SI INSERISCE IL PROGETTO: • Uso civico degli spazi pubblici; • Miglioramento delle relazioni sociali, generazionali, interculturali. • ALTRI SOGGETTI COINVOLTI NELL’ORGANIZZAZIONE/ATTUAZIONE DEL PROGETTO: • Vigile; • Genitori; • Personale addetto alle visite guidate ( Accademia, Teatro Comunale, Duomo). • MATERIALE ALLEGATO ILLUSTRATIVO DEL PROGETTO: • Relazione illustrativa dell’itinerario didattico; • Registrazione delle opinioni dei bambini; • Attività grafico-pittoriche, inerenti all’itinerario didattico; • Cartellone esemplificativo delle proposte emerse; • Spiegazione dei giochi.

  3. RELAZIONE ILLUSTRATIVA DELL’ITINERARIO DIDATTICO Nell’anno scolastico in corso è stato svolto un percorso didattico dal titolo “A SPASSO PER LA CITTA” finalizzato alla conoscenza degli spazi cittadini e alla ricerca di idee e proposte per migliorarli. Conoscere la città significa familiarizzare con elementi strutturali che la compongono: le case, i negozi, le strade, i parchi, i Musei, i Teatri, i monumenti ecc… Ripensare la città, o alcuni spazi di essa, significa crescere nelle consapevolezza di poter contribuire da cittadini di oggi e di domani, a migliorare il contesto sociale e ambientale nel quale viviamo. Si orienta in tale direzione, il percorso formativo che ha coinvolto, in diversi momenti di intersezione i bambini di tre, quattro, cinque anni, i loro genitori di origini e provenienze differenti, il team docente e altre figure professionali quali il vigile, alcuni negozianti e il personale addetto alle visite guidate al Teatro Comunale, in Duomo, e in Accademia. L’Itinerario didattico in corso di svolgimento si è articolato in diversi momenti fondamentali, arricchendosi via via con idee e spunti forniti da bambini e genitori, la cui attiva partecipazione ha indirizzato e orientato il progetto didattico. Il personaggio della ” Pimpa” già ampiamente conosciuto dai bambini e utilizzato nella segnaletica collocata dall’Amministrazione Comunale in vari punti della città, è stato scelto dalle insegnanti come personaggio fantastico, in grado di coinvolgere

  4. I gruppi/sezione della scuola, nella conoscenza/scoperta della città. Inizialmente la “Pimpa” ha scritto una lettera ai bambini invitandoli a cercarla in tutti gli spazi della scuola, suggerendo una sorta di “caccia al tesoro” nei locali interni ed esterni. Quando finalmente è stata trovata in giardino sotto forma di pupazzo realizzato precedentemente dai genitori, ha suscitato il desiderio di conoscere la città partendo dal quartiere per poi spingersi oltre. “ LA PIMPA” animata dalle insegnanti, ha inizialmente accompagnato i suoi amici nella visita al quartiere, dove hanno incontrato il vigile che ha ricordato le regole della strada, nei parchi cittadini, al Teatro, al Duomo, all’Accademia, al museo. Il progetto didattico è poi proseguito raccogliendo idee e proposte da bambini e genitori al fine di apportare miglioramenti ad uno spazio cittadino. Si è deciso di prendere in considerazione un’area verde presente nel quartiere (antistante la scuola S. Giovanni Bosco), molto frequentata da bambini, anche di culture diverse.

  5. I bambini e le bambine della scuola “Montegrappa”, insieme alle insegnanti si sono recati sul posto, hanno fotografato, osservato, riflettuto e avanzato una serie di proposte, per migliorare l’area verde attraverso l’installazione di strutture/gioco che rendono piacevole e maggiormente fruibile lo spazio verde preso in esame. Le proposte, a nostro avviso, sono tuttavia trasferibili e adattabili ad una qualsiasi area verde presente in città. È stato poi chiesto ai bambini se fossero a conoscenza dei giochi che i loro genitori praticavano in cortile o nelle strade da piccoli: per rispondere a questa domanda, sono stati invitati a scuola alcuni genitori per raccontare i giochi tipici della loro infanzia. Hanno accettato l’invito alcune mamme, due di origine marocchina, una senegalese, una argentina, una albanese e una Ghanese. Si è quindi originata la seguente proposta: realizzata all’interno di un parco cittadino, un area alla cui entrata apporre la scritta: “BENVENUTI NEL PARCO DEL GIOCAMONDO”e creare in tale luogo spazi debitamente strutturati e attrezzati per l’esecuzione di giochi tradizionali e originari di diversi Paesi del Mondo. Poiché le idee emerse sono state numerose, si è pensato di far scegliere ai bambini, tramite una votazione a maggioranza, quali giochi indicare per l’allestimento del “nuovo” spazio verde. Sono stati individuati i seguenti giochi:

  6. LA CAMPANA; I QUATTRO CANTONI; IL LABIRINTO; IL GIOCO DELLA PALLA DEGLI ANTICHI AZTECHI ( DI ORIGINE MESSICANA; MANCALA ( GIOCO DI ORIGINE AFRICANA). È necessario che vicino ad gioco sia collocato un cartello che ne indichi il nome, l’origine, il numero dei giocatori, eventuali materiali utili al gioco e le regole dello stesso. I materiali dei giochi devono essere facilmente reperibili all’interno del parco e consistere in sassolini, bastoncini di legno ecc…

  7. COME E’…. E COME LO VORREMMO LA MAPPA DEL PROGETTO IL PARCO ACCADEMIA IL QUARTIERE LE ATTIVITA’ LA CITTA’ DUOMO LA MAPPA DELLE STRADE ORTO BOTANICO A SPASSO PER LA CITTA’ DINOSAURI SCUOLA ELEMENTARE LE ABITAZIONI CAMPO DI ed. STRADALE COME SONO PERCORSO CASA-SCUOLA COME LE VORREMMO

  8. E’ ARRIVATA UNA LETTERA PER LA SEZIONE DEI 5 ANNI, CHI L’AVRA’ SPEDITA?..... ( IPOTESI DEI BAMBINI) FRANCESCA- Babbo Natale, MARTINA C. – Sbirulino ce l’avrà mandata; ALESSANDRO – il postino; EMMANUELA – la befana; SOFIA – Ce l’ha mandata babbo Natale quando è sceso; MARTINA C. – La fatina; ROSA - La befana, MARTINA D. – Babbo Natale, ELENA – L’ha scritta una strega perché ci voleva mandare una lettera; ALBERTO – Mago Merlino; LUCREZIA - Direi Babbo Natale con i suoi folletti; ALESSANDRO – il drago, CHRISTIAN - I folletti; EMMANUELA – La strega maramà e il lupo lucio; RICCARDO – Forse l’ha scritta un topolino; JENNIFER – Non lo so.. Un nanetto FRANCESCA - La leggiamo la lettera? FINALMENTE APRIAMO LA BUSTA E… TUTTI…!! E’ LA PIMPA!!... MARTINA C. Va in vacanza ha una valigia; FRANCESCA – E’la PIMPA che è andata in vacanza e ci scrive una lettera Iniziamo a leggera la lettera

  9. CARISSIMI BAMBINI, MI AVETE RICONOSCIUTA?!! Ho deciso di visitare la vostra città, ho visto tante cose belle.. Come si chiama?.... Ditemelo voi, perché io non la conosco… mi volete aiutare?!!.. Vi scrivo da un bellissimo posto… ora ve lo descrivo… Forse voi lo conoscete!!! E’ un grande giardino con uno scivolo fatto a barca rossa e azzurra, ci sono tante altalene, un accampamento indiano e un’aiuola rotonda con tanti fiori… voi sapete dove sono? Forse è un parco?.. E’ possibile? Presto venite a cercarmi così insieme andremo a conoscere la vostra città. LA PIMPA LA LETTERA DELLA "PIMPA"

  10. CONVERSAZIONE: … DOMANDIAMO. “DOVE PORTERESTI LA PIMPA PER FARLE CONOSCERE MODENA? AMANDA- La porterei in gita, FRANCESCA- La porterei a casa mia; MARTINA C. – devo dire due cose, una la porterei a casa mia a vedere il cane Bobby poi la porterei in libreria ALESSANDRO – A Canazei a vedere le macchine; EMMANUELA – in piazza dove ci sono le ballerine; SOFIA – la porterei a casa mia a giocare a”X box”; ROSA - la porto al bimbo che ho a casa;, MARTINA D. – in giardino vicino casa mia; ELENA – al parco; ALBERTO – a vedere i galli al parco delle papere; LUCREZIA - la porterei ai giardini pubblici; CHRISTIAN - è vicino alla mia casa, la porterei in bicicletta EMMANUELA – alla rotonda; RICCARDO – in fattoria; JENNIFER – a Gardaland YOSRA - a casa mia; SONIA – A mangiare un bel gelato; GRETA – In vacanza

  11. FINITA DI LEGGERE LA LETTERA TUTTI I BIMBI DICONO .. E’ NEL NOSTRO GIARDINO, ANDIAMOLA A CERCARE…. INDOSSIAMO LE GIACCHE E ANDIAMO TUTTI IN GIARDINO A CERCARLA PER PORTARLA CON NOI… ECCOLA L’ABBIAMO TROVATA!!!..

  12. MAPPA DELLE STRADE DI MODENA

  13. A SPASSO PER LA CITTA':

  14. TEATRO COMUNALE

  15. BALLIAMO COME I NOBILI ALLA CORTE DEGLI ESTENSI

  16. AL DUOMO CON LA PIMPA... IL ROSONE

  17. I LEONI COPIO IL LEONE CHE ABBIAMO OSSERVATO IN DUOMO

  18. VISITA ALL'ACCADEMIA: ALCUNI MOMENTI

  19. IL CORTILE D’ONORE

  20. ALCUNI MOMENTI

  21. A SPASSO PER IL QUARTIERE... INCONTRIAMO....

  22. I NEGOZI

  23. IL VIGILE

  24. IL SEMAFORO

  25. I SEGNALI STRADALI

  26. VISITA ALLA SCUOLA ELEMENTARE COLAZIONE CON I BIMBI GRANDI

  27. IL PARCO "VIA DIVISIONE ACQUI

  28. PERCORSO PER ARRIVARE AL PARCO "VIA DIVISIONE ACQUI"

  29. DISEGNO IL PERCORSO CASA-SCUOLA

  30. COME VORREI LA MIA CASA..

  31. COSTRUIAMO LA MAPPA DEL QUARTIERE: LAVORO DI GRUPPO

  32. CAMMINANDO PER IL QUARTIERE… ABBIAMO VISTO CHE IL PARCHETTO S. GIOVANNI BOSCO, VICINO ALLA SCUOLA ELEMENTARE NON CI PIACE!!!...

  33. CONVERSAZIONE. CON LA PIMPA ANDIAMO A VEDERE IL PARCHETTO S. GIOVANNI BOSCO: ECCOCI QUA… PIMPA GUARDA BENE CHE GIOCHI CI SONO… TI PIACE? GUARDATE BENE ANCHE VOI BIMBI. YOSRA - Ci sono le altalene, lo scivolo, io ci vengo sempre GAIA – Guarda c’è lo scivolo ALBERTO – non c’è niente qui solo un palo della luce LUCREZIA - E’ vero il giardino è tutto vuoto!! Quando io vengo qui con le mie amiche porto un tavolo da pic-nic con le sedie e poi corro in bicicletta; TUTTI- QUESTO PARCO NON E’ BELLO.. E’ VUOTO.. E’ TRISTE… INSEGN - VOI COME LO VORRESTE QUESTO PARCO?? MARTINA C. – Io ci farei un labirinto come quello di Teseo e Arianna ALESSANDRO – Forse si potrebbe mettere una pista con delle macchine telecomandate; MARTINA D. – Io ci metterei la sabbia per fare castelli; ELENA – Io ci vorrei dei fiocchi legati agli alberi per farci dei giochi, i bambini corrono a prendere i fiocchi e chi non ne prende viene eliminato; CHRISTIAN - Io ci metterei tanti ombrelloni; FRANCESCA- mettiamo una casetta;; RICCARDO – un gonfiabile;

  34. KLINE – Io farei un posto dove possono volare le aquile, un posto chiuso, per vederle, perché a me piacciono tanto: FRANCESCA – Ma in una pista chiusa come dice Kline, le aquile possono morire!!!; SONIA – A me piacerebbe un bel tavolino, con tante sedioline, così potrei giocare a farci la merenda…; ALBERTO – Io ci costruirei una pista a zig- zag per le macchinine; GRETA – Io vorrei un teatrino dei burattini; JENNIFER – A me piacerebbe trovare tanti mattoni con le lettere dell’alfabeto, come le costruzioni; GIOVANNI – Qui ci andrebbe proprio bene una giostra!!!; GIANMARCO – Qui c’è tanto spazio che si potrebbero organizzare delle corse, oppure uno scivolo che finisce in una grande piscina; LUCREZIA – Io ci vorrei disegnare una settimana; ALBERTO – Io una catapulta che assomiglia a un dondolo; INSEGN – LE VOSTRE MAMME CHE GIOCHI FACEVANO QUANDO ERANO PICCOLE? MARTINA. C. – Il gioco preferito della mia mamma era correre con sua sorella; ALBERTO – La mia mamma invece giocava a nascondino. INSEGN – E LE VOSTRE MAMME CHE SONO NATE IN ALTRI PAESI, CHE GIOCHI FACEVANO? YOSRA - JALILA- …Non lo so; SONIA – Non mi ricordo; KLINE – bohh!!! INSEGN – ALLORA INVITEREMO LE MAMME A RACCONTARCI COME GIOCAVANO DA PICCOLE.

  35. UNA MAMMA E’ VENUTA A PARLARCI DEI SUOI GIOCHI (HILI E HIDA MEDA) CHE FACEVA NEL SUO PAESE: IL MAROCCO HILI E’ un gioco che si gioca così: si prendono 5 sassolini e si spargono per terra, per cominciare, il giocatore deve prendere un sasso di quelli sparsi a terra e poi deve lanciarlo su per aria, e nello stesso tempo deve raccogliere un altro per terra e così via finchè non finiscono tutti. HIDA MEDA e’ un gioco antico del nostro paese, che sarebbe il Marocco e si comincia così: si mettono le mani dei giocatori su un tavolo e poi si comincia la conta, in questo modo lo dico in arabo ( hida meda tane meda hoz khbeza wa khroug) dopo quando si finisce il giro i bambini si mettono le mani sotto il petto e aspettano che si scaldano e quello che riesce a scaldarlo prima si considera vincitore e così via ( questa conta non ha traduzione in arabo perché è in lingua berbera, la lingua della nostra montagna del ATLAS del Marocco.

  36. LA MAMMA DI YOSRA CI RACCONTA I GIOCHI CHE FACEVA DA PICCOLA IN CORTILE: • “Quando ero piccola giocavo a nascondino dietro gli alberi e facevo anche il gioco detto- 15 sassi come vi ha spiegato la mamma di Amir il vostro amico di tre anni, adesso vi spiego alcuni giochi”: • “LA MANINA DA NASCONDERE” Si faceva su un tavolo o per terra,le manine erano ferme sul tavolo, uno di noi cantava una filastrocca indicandoli uno per uno, poi le mani sorteggiate andavano a riposare sotto il braccio detto forno . La filastrocca parla di una cavalletta che vola in bei posti poi si posa sulle mani.. Lo sapete che in alcune zone, al nostro paese le cavallette si mangiano arrostite; dicono che sono buone perché si nutrono di grano. Alla fine del gioco, i bambini che hanno tenuto le mani nel forno ricevono in premio un frutto. • “IL GIOCO DEI BASTONCINI DI LEGNO” I bimbi più ricchi usavano i bastoncini di plastica comprati, mentre i bimbi più poveri raccoglievano i bastoncini dei gelati, ne raccoglievano tanti per imparare a giocare e a contare. Bisognava lanciare il bastoncino il più vicino possibile a una riga tracciata a terra, i bimbi erano dentro un cerchio chi vinceva prendeva anche i bastoncini degli altri bambini. • “LE PALLINE DI VETRO” Ne mettevamo tante e formare un mucchio, poi i bambini si divertivano a lanciare le biglie contro il mucchio e tutte quelle che uscivano si rilanciavano, il gioco andava avanti per tanto tempo e lo facevano soprattutto i maschi. • “ c’è da dire però che non tutti i giochi si potevano fare sempre, ogni gioco è legato ad una stagione, alcuni si facevano solo in primavera o in estate perché c’era sempre bisogno di stare all’aperto, altri giochi, come il gioco delle manine da nascondere, si faceva anche d’inverno per riscaldarci e riposarci…. • INSEGN – che bei giochi che ci ha spiegato!!!? forse potremmo rifarli per il parco s. Giovanni Bosco!!!!! Che ne dite bimbi?

  37. IL GIOCO DELLA SETTIMANA Questo gioco si fa con i giorni della settimana ma noi lo facciamo con i numeri. Questo gioco si fa così: sul pavimento si disegna con un gesso una tabella con dei numeri e poi si prende un dado dove ci sono scritti dei numeri e per cominciare il giocatore deve lanciare il dado e dove arriva deve saltare con un piede solo e quando arriva al doppio numero sulla tabella si può saltare con i due piedi GIOCO, MOSCACECA A mosca ceca si gioca così; uno si copre gli occhi con un foulard e cerca di acchiappare qualcuno, chi viene acchiappato fa la mosca ceca e cerca di acchiappare un altro e il gioco continua così

  38. IL GIOCO della CAMPANA ( 1 o più giocatori) Lanciare un sasso in una casella della campana e raggiungerlo saltellando su un piede solo. Raccogliere il sasso, sempre su un piede solo, senza perdere l’equilibrio, altrimenti si deve ricominciare da capo. Dopo aver raggiunto la “cima” della campana, girando si ritorna al punto di partenza. Vince chi termina il percorso senza commettere alcun errore.  N.B. La campana potrebbe essere realizzata con quadrati di legno numerati fissati al suolo. I QUATTRO CANTONI ( 5 giocatori) Il campo di gioco deve essere di forma quadrata, i 4 angoli del quadrato potrebbero essere realizzati con delle basi circolari colorata e fissate al suolo. Un giocatore sta al centro e gli altri 4 si dispongono sui cantoni. Al “Via” i giocatori sui cantoni devono scambiarsi di posto molto velocemente. Il giocatore al centro del quadrato deve invece conquistare uno dei cantoni rimasti momentaneamente vuoti

  39. IL GIOCO DELLA PALLA DEGLI ANTICHI AZTECHI ( giocatori : 2 squadre) Si colpisce la palla con l’anca cercando di farla passare attraverso un cerchio posto in senso verticale. Vince la squadra che fa più “canestri”. . IL LABIRINTO ( giocatori : numero libero) Si entra dall’ingresso prestabilito e si deve individuare la via d’uscita.

  40. E ADESSO PROGETTIAMO IL NUOVO PARCO "S.GIOVANNI BOSCO" ATTIVITA’ D’INTERSEZIONE: 3 – 4 – ANNI PREPARONO LO SFONDO CON LA TECNICA DELLA “SPUGNATURA”; 5 ANNI - CON MATERIALI E TECNICHE VARIE REALIZZIAMOIL FUTURO “PARCO”

  41. iI BAMBINI LAVORANO ALLA REALIZZAZIONE DEL CARTELLONE

  42. BENVENUTI NEL PARCO DEL GIOCAMONDO COSI’ SAREBBE PROPRIO BELLO.. PER GIOCARE TUTTI INSIEME DOPO LA SCUOLA

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