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TEMI di ATTUALITA’

TEMI di ATTUALITA’. STUDIO DEPINGUENTE Consulenza aziendale e finanziaria. Imprese agricole Produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili Condizioni per una tassazione favorevole anche alla luce del IV Conto Energia in vigore dal 1/6/2011. PREMESSA.

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TEMI di ATTUALITA’

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Presentation Transcript


  1. TEMI di ATTUALITA’ STUDIO DEPINGUENTE Consulenza aziendale e finanziaria

  2. Imprese agricoleProduzione di energia elettrica da fonti rinnovabiliCondizioni per una tassazione favorevoleanche alla luce del IV Conto Energia in vigore dal 1/6/2011

  3. PREMESSA • E’ nota la crisi dell’agricoltura. E’ una situazione di cui bisogna preoccuparsi e trovare dei correttivi. • La produzione di energia da fonti rinnovabili può costituire un’occasione di implementazione dei redditi degli agricoltori • La produzione di energia da fonti rinnovabili può godere, se realizzata da imprese agricole, di una significativa riduzione del carico fiscale tale da rendere vantaggioso l’investimento • Il vantaggio permane anche con il nuovo Conto Energia (IV) E’ importante fare una riflessione sul tema

  4. INQUADRAMENTO DEL TEMA Sussistono delle buone opportunità per le imprese agricole nel campo della produzione di energia elettrica utilizzando fonti di produzione rinnovabili: Infatti, con varie normative (finanziarie 2006, 2007 e 2008 rispettivamente lg 266/2005 n. 266, art. 1, comma 423, lg 296/2006, art. 1, comma 369 e lg 244/2007, art. 1, comma 178) la produzione di energia elettrica, utilizzando fonti di produzione rinnovabili, è stata dichiarata attività connessa all’attività agricola ex art. 2135 c.c. e come tali beneficiaria della tassazione del reddito dell’attività come reddito catastale agrario ex art. 32 del TUIR e non come reddito analitico di impresa (contrapposizione ricavi/costi). In particolare ciò è stato stabilito per la: • Produzione di energia elettrica e calorica derivante da fonti rinnovabili agroforestali (biomasse) e fotovoltaiche • Produzione di biocarburanti (bioetanolo) ottenuti da vegetali provenienti prevalentemente dal fondo • Produzione di prodotti chimici (biopolomeri e bioplastiche) derivanti da prodotti agricoli provenienti prevalentemente dal fondo

  5. Segue…INQUADRAMENTO DEL TEMA • Inoltre, è stato disposto che tale opportunità sia assicurata anche alle società agricole costituite in forma di società di persone e società a responsabilità limitata ed alle società cooperative (nella ragione sociale dovrà esser citata la natura di società agricola) che oggi, assieme alla persona fisica, alla società semplice ed agli enti non commerciali, possono optare per la tassazione del reddito agrario in luogo del più oneroso reddito di impresa.

  6. PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA CON IMPIANTI FOTOVOLTAICI

  7. Condizioni per la tassazione più favorevole La tassazione di favore sulle imposte sui redditi (IRE o IRES su base catastale e non reddito d’impresa e IRAP al 1,9%) può aversi: • Sempre per potenze fino a 200 KWh L’energia elettrica prodotta si considera in ogni caso connessa all’attività agricola e l’energia prodotta dall’impianto è assoggettabile a reddito catastale agrario invece del reddito d’impresa oltre a IRAP ridotta. L’impianto può essere sia su edificio che altro impianto (es. a terra) secondo la definizione del nuovo conto energia

  8. Segue….Condizioni per la tassazione più favorevole • B. Produzione di energia elettrica eccedente i primi 200 KWh di potenza nominale complessiva • L’energia prodotta in eccesso può esser considerata connessa all’attività agricola nel caso sussista uno (e almeno uno) dei seguenti requisiti: • Produzione derivante da impianti con integrazione architettonica su strutture aziendali esistenti • Il volume d’affari dell’attività agricola deve esser superiore al volume d’affari della produzione di energia fotovoltaica superiore ai primi 200 KWp, calcolato, quest’ultimo, senza tenere conto degli incentivi erogati per la produzione di energia fotovoltaica (solo ricavi da cessione alla rete o ad altro operatore e non ricavi da tariffa incentivante) • Entro il limite di 1 MWp per azienda, per ogni 10 KWp installati eccedente il limite di 200 KW l’impresa deve dimostrare di detenere almeno 1 ettaro di terreno utilizzato per l’attività agricola • Ad esempio nel caso di imprenditore che abbia installato un impianto di potenza pari a 1 MW, dovrà coltivare almeno 80 ettari di terreno: 1000Kw – 200 KW (franchigia) = 800 KW 800:10 = 80

  9. IMPATTO DEL IV° Conto ENERGIA • Il Nuovo Conto Energia - il IV – emanato nel corrente mese di maggio 2011, presenta le seguenti caratteristiche: • Da certezza sulla disciplina delle tariffe incentivanti fino al 2016 ed elimina quel pericoloso clima di incertezza che ha bloccato il mercato per oltre 4 mesi • Prevede uno sviluppo della potenza a tutto il 2016 fino a 23.000 Mwp incentivabili(superiore a quanto atteso) • Riallinea le tariffe in basso ma consente tuttavia di mantenere una redditività agli investimenti grazie anche al previsti calo dei costi dei materiali

  10. Segue:….Il IV° Conto Energia • In dettaglio il IV Conto energia comporta un riallineamento sensibile e rapido delle tariffe incentivanti da giugno 2011 al 31.12.2012 (II semestre). • Per un impianto da 199,68Kwhp si passa dallo 0,338 € per kwh prodotto di giugno 2011 a 0,214 del II semestre 2012. La diminuzione è del 37%. • Per un impianto da 1.198,08 Kwhp (oltre 1.000 kwp) la riduzione è da 0,314 € a 0,164 € pari al 47,7%. Tali riduzioni comportano una minore redditività delle iniziative in impianti fotovoltaici. Se valutata la redditività con l’IRR, si passa da circa il 25% di IRR per un impianto da 200 Kwp secondo il III conto energia, ad un IRR sotto il 20% con l'attuale misura delle tariffe. Lo scenario si accentua negli impianti con potenza attorno ai 1000 kwhp. Si passa da un IRR del 26,9% ad un IRR del 14,8% con una diminuzione del 46%. Dal 2013 si passa al Conto Unico con tariffe differenziate tra vendita ed autoconsumo. Per gli anni successivi vengono definite le percentuali di riduzione delle tariffe anno per anno

  11. Segue:….Il IV° Conto Energia PREMI AGGIUNTIVI • Sono previste delle maggiorazioni di tariffa, ognuna non cumulabile con le altre, per i seguenti casi: • § - per gli impianti abbinati ad un uso efficiente dell'energia (maggiorazione % pari a 1/2 della percentuale di riduzione del fabbisogno di energia conseguita con il limite del 30% della tariffa incentivante ottenuta all'atto dell'esercizio dell'impianto) • § - del 5% per gli altri impianti (non su edifici) ubicati in zone ind., miniere, cave o discariche esaurite, area di pertinenza di discariche o di siti contaminati • § - del 5% per i piccoli impianti realizzati in comuni sotto i 5000 abitanti • § - di 5 centesimi per gli impianti installati in sostituzione di coperture di amianto • § - del 10% per gli impianti il cui costo di investimento, per quanto riguarda componenti diversi dal lavoro, sia riconducibile per almeno il 60% ad una produzione realizzata nell'unione europea.

  12. Segue:….Il IV° Conto Energia DISTINZIONE TRA PICCOLI E GRANDI IMPIANTI • Viene fatta una distinzione tra: • * piccoli impianti: fino a 1000 KW su edifici, fino a 200 KW della categoria altri impianti se operanti in regime di scambio sul posto, impianti di qualsiasi potenza realizzati su edifice ed aree di Amministrazioni Pubbliche • * grandi impianti: tutti gli altri • La distinzione è importante in quanto per i piccoli non ci sono tetti di spesa e potenza globale installata, mentre per i grandi ci sono previsioni a tutto il 2012. Dal 2013 i tetti e le potenze riguarderanno tutti indistintamente gli impianti. • Inoltre per i grandi impianti a decorrere dal 1/9/2011 sarà necessaria l'iscrizione nel Registro dei grandi impianti tenuto da GSE INDENNIZZO • Nei casi di mancato rispetto dei tempi della realizzazione della connessione, è previsto un indennizzo per la perdita di una certa tariffa a' sensi della delibera dell'AEEG ARG/elt/181/10

  13. Commento al IV° Conto Energia • Ci sono alcune ulteriori considerazioni da fare: • a) le nuove tariffe incentivano gli impianti di piccole dimensioni e l’autoconsumo rispetto alla cessione in rete • b) la redditività espressa in IRR è ancora ampiamente superiore, nelle varie ipotesi, all'8% (valore che gli operatori del settore avevano chiesto fosse garantito). L'investimento, quindi, è ancora redditizio (in prevalenza perchè misura anche il risparmio derivante dall'autoconsumo che riduce la bolletta energetica per il mancato acquisto dell’ energia consumata). • c) ormai è divenuta una costante il fattore tempo. Come nel 2010 la tempistica rapida dell'investimento è fattore premiante per cui vi sarà una costante richiesta di tempi di installazione rapidi per godere di migliori condizioni. A margine del presente lavoro vengono inserite le tabelle delle tariffe del IV° conto energia

  14. Esempio e quantificazione del risparmio

  15. Risultati cumulati in 20 anni

  16. Rappresentazione grafica

  17. Commento I numeri sono chiari: con un investimento di circa 460.000 € al netto dell’IVA (506.000 € al lordo dell’IVA) finanziato dalla banca per il 70% (ci sono prodotti bancari che si muovono in tal senso) si può ottenere un reddito annuo di 37.500 € cui va aggiunto il flusso di cassa relativo all’ammortamento del bene pari a 23.000 € per anno. Quindi, sono 60.500 € di flussi positivi annui. Confrontando l’ipotesi con un’ipotesi di autoconsumo al 50% ma tassata, però, in via ordinaria, oppure con ipotesi di nessun autoconsumo, si avrebbero i risultati seguenti:

  18. Segue….Commento In sostanza il vantaggio maggiore si registra con un autoconsumo totale; viene premiato l’investimento per abbassare e razionalizzare i costi dell’attività e non quello speculativo. In realtà, l’ipotesi di autoconsumo, ipotesi gestionale che vuole anche risolvere problemi strutturali, porta con se il mancato costo dell’energia auto consumata e, quindi, un risparmio di costo sempre più importante man mano che l’autoconsumo aumenta di quota e diviene massimo con un autoconsumo totale (che può stimarsi in circa 820.000 € per i 20 anni (41.000 €/anno). Ovviamente, è significativo la penalizzazione dell’ipotesi a tassazione ordinaria. Lo svantaggio è evidente.

  19. Autoconsumo 0% e vendita totale Tale ipotesi non avrebbe scambio sul posto e risparmio di bolletta e darebbe, in 20 anni, i seguenti risultati, fermo il resto: L’IRR sarebbe circa del 12% inferiore sia all’ipotesi autoconsumo totale (IRR 19,52) che di autoconsumo al 50% (IRR 15,32%). Il VAN sarebbe di 124.000 € inferiore alle altre ipotresi (330.000 € per l’ipotesi autoconsumo totale e 209.000 € per l’ipotesi autoconsumo al 50%)

  20. Ulteriori analisi sul fotovoltaico Senza abbondare nelle ipotesi, si è voluto analizzare un investimento da 1 Mwh – massimo consentito per un’attività agricola che abbia ampia dotazione di edifici su cui collocarli- con autoconsumo al 50%, per verificare costi e benefici massimi di un investimento fotovoltaico. L’ipotesi è riassunta nella seguente tabella:

  21. IV° Conto Energia - Ulteriori vantaggi per l’agricoltura Il IV° Conto energia mantiene l’ipotesi per i moduli che costituiscono elementi costruttivi di serre di attribuzione di una tariffa pari alla media aritmetica tra la tariffa per gli impianti su edifici e la tariffa per gli altri impianti

  22. PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA CON IMPIANTI BIOMASSA e BIOGAS

  23. Trattamento ed incentivi • La produzione di energia attraverso il trattamento delle biomasse o di residui agricoli per produrre biogas dalla digestione anaerobica, gode di una tariffa onnicomprensiva del seguente tenore: • incentivo di 0,28 € solo per i Kwh immessi nella rete • durata dell’incentivo: 15 anni • incompatibilità con altre forme di beneficio (ricavi da vendita dell’energia, contributi, certificati verdi, etc.) • possibilità di scelta con il regime dei certificati verdi (con eventuale vendita dell’energia sul mercato) • Limite massimo di potenza: 1 Mwhp

  24. Redditività di un investimento • E’ stata effettuata un’ipotesi di investimento in un impianto delle stesse capacità dell’impianto fotovoltaico visto in precedenza e cioè: • potenza 200 kwhp • tariffa onnicomprensiva di 0,28 € per kwh prodotto ed immesso in rete • durata di 15 anni • Nessun autoconsumo • In sintesi le caratteristiche sono: • I risultati dell’investimento sono:

  25. Autoconsumo Nel caso di autoconsumo, con cessione in rete di solo il 50% dei kwh prodotti, andrebbe anche in questo caso misurato il risparmio che l’azienda avrebbe per il non dover procedere ad acquisti di energia. Si ridurrebbe la cessione in rete di energia e quindi l’incentivo, ma tale valore viene sostituito dal risparmio. Fermo il resto, l’ipotesi di autoconsumo del 50% e misurando il risparmio al valore del kwh di mercato si avrebbero i seguenti numeri di sintesi: Valori inferiori a quelli senza autoconsumo in quanto il risparmio è a prezzi inferiori ai valori di incentivo che vengono tolti per pari quantità. E ciò per effetto del meccanismo che vieta di cumulare incentivo a ricavo di vendita. Nel biogas l’autoconsumo riduce il vantaggio.

  26. Commento L’investimento è di quasi 900.000 € , quasi doppio rispetto a quello fotovoltaico ( 460.000 € al netto IVA), però produce per più ore (in continuo) e, quindi, più kwh. La tariffa è superiore ma per meno anni (20 contro 15). Tali variazioni rendono comunque comparabili i risultati che in entrambi i casi sono favorevoli e comportano un possibile incremento della redditività dell’impresa agricola. Per una maggior comprensione si riportano i dati più significativi dei due investimenti che entrambi portano a risultati interessanti. L’intento non è quello di valutare la convenienza tra i due investimenti, ma di verificare che per entrambi sussistano o meno le ipotesi di convenienza. Dall’analisi fatta sembra di poter dire che entrambe le ipotesi danno una seria risposta positiva.

  27. Comparazione tra i due investimenti Punti di forza FOTOVOLTAICO Biomassa/biogas • Costo investimento inferiore • tempi di realizzazione inferiori • procedura amm. Semplificata • Possibilità di cessione energia • e scambio sul posto (autocons) • durata regime agevolato superiore • tariffa agevolata superiore • Efficienza (90-95% delle ore annue) • superficie necessaria all’impianto • inferiore

  28. segue… Comparazione tra i due investimenti Punti di debolezza FOTOVOLTAICO Biomassa/biogas • efficienza (13% delle ore annue) • Costo investimento superiore • procedure amm. più complesse • Durata costruzione sup. • Tariffa agevolata inferiore • durata inferiore regime agevol. • impossibilitò di cedere energia e • l’autoconsumo riduce i kw immessi • in rete –ma c’è il vantaggio del • costo per l’energia che viene a • diminuire • necessità di coltivare ampi terreni in • affitto o proprietà

  29. segue… Comparazione tra i due investimenti Vantaggi e svantaggi dei due modi di produrre energia vengono di seguito evidenziati in tabella. Si ribadisce che la valutazione della convenienza tra l’uno e l’altro degli investimenti dipenderà dalle variabili specifiche dell’impresa agricola e dei beni immobili di cui dispone.

  30. Elementi di comparazione

  31. Trattamento IVA degli incentivi e altre opportunità fiscali • Gli incentivi relativi al conto energia per il fotovoltaico ed al conto unico per le altre forme di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, sono fuori campo di applicazione dell’IVA per cui non costituiscono rapporto ricadente nella disciplina IVA. • Inoltre altri temi hanno la seguente disciplina: • gli investimenti negli impianti scontano la tariffa agevolata IVA del 10% • la cessione di energia (nel fotovoltaico) ha il regime IVA del 10% • tutto ciò indipendentemente dal regime del produttore agricolo (speciale o ordinario) • Infine, l’atto di cessione del credito verso il GSE alla banca che finanzia l’investimento nel quadro della copertura con il debito del valore dell’impianto, è stata mandata esente da tassa di registro e tassata solo in caso d’uso. Tale opportunità è non secondaria in quanto comporta un risparmio del 3% dell’incentivo.

  32. FotovoltaicoQuadro generale Fiscalità: II.DD. e IVA Oltre alle considerazioni precedenti, il quadro generale II.DD. (reddito di impresa o agrario) ed IVA (sulla tariffa ma anche sui ricavi da cessione) è riassunto nella tabella che segue:

  33. Superfici necessarie • FOTOVOLTAICO • Per ogni Kwh sono necessari: • 10 mq per impianti su tetti o superfici • 18 mq per impianti a terra BIOGAS da impianti vegetali Le superfici dell’impianto in sé sono limitate (2.000 mq). E’ invece necessario un territorio vasto per le coltivazioni. Per trarre il 51% del combustibile vegetale dal terreno coltivato sono necessari i prodotti di 0,145 ha per kwhp (1.450 mqXKwhp)

  34. IV° Conto Energia – tariffe 2011

  35. IV° Conto Energia – tariffe 2012

  36. IV° Conto Energia – tariffe 2013

  37. IV° Conto Energia – tariffe 2014 e segg.

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