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Francesco Priolo Valutare la Ricerca: introduzione alle metodologie ed esperienze

Francesco Priolo Valutare la Ricerca: introduzione alle metodologie ed esperienze. Premessa Ricerca di Base vs Ricerca Applicata “Buona” Ricerca vs “Cattiva” Ricerca. Outline Metodi di Valutazione: Peer Review vs Bibliometrica Valutazione Ricerca di Ateneo

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Francesco Priolo Valutare la Ricerca: introduzione alle metodologie ed esperienze

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Presentation Transcript


  1. Francesco Priolo Valutare la Ricerca: introduzione alle metodologie ed esperienze

  2. Premessa Ricerca di Base vs Ricerca Applicata “Buona” Ricerca vs “Cattiva” Ricerca

  3. Outline Metodi di Valutazione: Peer Review vs Bibliometrica Valutazione Ricerca di Ateneo Agenzia Nazionale Valutazione: ANVUR Valutazione Qualità Ricerca (VQR) Abilitazione Scientifica Nazionale (ASN)

  4. numero di articoli pubblicati su riviste indicizzate”. • Pubblicare un lavoro di ricerca • Il meccanismo della peer review • Editor • È noto pubblicamente, • prende le decisioni e se ne • assume le responsabilità • Referees • Sono degli esperti “segreti” • che giudicano il lavoro e ne • propongono (o meno) la pubblicazione • Vantaggi: Filtro e Suggerimenti • Svantaggi: i) A volte entro in gioco meccanismi diversi dal puro valore scientifico, ii) non sempre i referee sono dei veri esperti e il giudizio finale deve esser dato dalla comunità dell’indicatore “numero di citazioni della 5. Nella colonna 4 si riportano i valori della mediana produzione scientifica complessiva” dell’indicatore “indice h”. Nella colonna 5 si riportano i valori della mediana 6.

  5. Albert Einstein e la Peer Review

  6. numero di articoli pubblicati su riviste indicizzate”. La peer review è una valutazione su un lavoro scientifico da parte di pochi esperti “segreti”. Le citazioni sono per un lavoro scientifico una valutazione ex post da parte dell’INTERA comunità scientifica. dell’indicatore “numero di citazioni della 5. Nella colonna 4 si riportano i valori della mediana produzione scientifica complessiva” dell’indicatore “indice h”. Nella colonna 5 si riportano i valori della mediana 6.

  7. Valutazione Bibliometrica Citazioni Impact Factor Indice di Hirsch

  8. numero di articoli pubblicati su riviste indicizzate”. Il fattore di impatto (impact factor o IF) è un indice sintetico, di proprietà di Thomson Reuters, che misura il numero medio di citazioni ricevute in un particolare anno da articoli pubblicati in una rivista scientifica nei due anni precedenti. Per un lavoro si tratta di una valutazione sul valore prima di essere giudicato dall’INTERA comunità scientifica (Pubblicazioni ISI-JCR – Journal of Citation Reports) Esempi Nature IF 38 Science IF 31 Nature Nanotechnology IF 31 Physical Review B (American Physical Society) IF 3.7 Physica E: Nanostructures (Elsevier) IF 1.5 dell’indicatore “numero di citazioni della 5. Nella colonna 4 si riportano i valori della mediana produzione scientifica complessiva” dell’indicatore “indice h”. Nella colonna 5 si riportano i valori della mediana 6.

  9. numero di articoli pubblicati su riviste indicizzate”. J. E. Hirsch, An index to quantify an individual’s scientific Research output,PNAS 2005 Con indice H o indice di Hirsch, si intende un indice proposto nel 2005 da Jorge E. Hirsch dell'Università della California a San Diego per quantificare la prolificità e l'impatto del lavoro degli scienziati, basandosi sia sul numero delle loro pubblicazioni che sul numero di citazioni ricevute. Secondo la definizione, uno scienziato è di indice n se ha pubblicato almeno n lavori, ciascuno dei quali è stato citato almeno n volte. dell’indicatore “numero di citazioni della 5. Nella colonna 4 si riportano i valori della mediana “Based on typical h values found, I suggest (with large error bars) that for faculty at major research universities, h 12 might be a typical value for advancement to tenure (associate professor) and that h 18 might be a typical value for advancement to full professor.” produzione scientifica complessiva” dell’indicatore “indice h”. Nella colonna 5 si riportano i valori della mediana 6.

  10. numero di articoli pubblicati su riviste indicizzate”. Lista dei Top Italian Scientists h-index>30 http://www.via-academy.org Pregi e Limiti dell’h-index Peter Higgs – Premio Nobel per la fisica 2013 – ha un h-index di 10 ROARS – Return on Academic ReSearch www.roars.it dell’indicatore “numero di citazioni della 5. Nella colonna 4 si riportano i valori della mediana produzione scientifica complessiva” dell’indicatore “indice h”. Nella colonna 5 si riportano i valori della mediana 6.

  11. Banche Dati Citazionali (sul sito del CBD http://www.sida.unict.it/) ISI Web of Science Scopus Google Scholar

  12. numero di articoli pubblicati su riviste indicizzate”. dell’indicatore “numero di citazioni della 5. Nella colonna 4 si riportano i valori della mediana Attenzione alle omonimie… produzione scientifica complessiva” dell’indicatore “indice h”. Nella colonna 5 si riportano i valori della mediana 6.

  13. numero di articoli pubblicati su riviste indicizzate”. dell’indicatore “numero di citazioni della 5. Nella colonna 4 si riportano i valori della mediana produzione scientifica complessiva” dell’indicatore “indice h”. Nella colonna 5 si riportano i valori della mediana 6.

  14. Il Re è Nudo

  15. Catalogo di Ateneo: Valutazione della Ricerca presso l’Università di Catania

  16. L’Università di Catania negli anni passati ha intrapreso un processo di Valutazione della Ricerca dei propri Docentiin grado di mettere in evidenza le eccellenze e i punti di debolezza. L’ultima Valutazione ha riguardato la produzione scientifica del quinquennio 2006-2010. Tutti i Prodotti della Ricerca (Pubblicazioni, Brevetti, etc.) sono stati inseriti dai singoli docenti nel Catalogo di Ateneo ove sono stati classificati in base alla loro tipologia. Ad ogni prodotto è stato assegnato un punteggio dipendente dalla “tipologia”.

  17. METODOLOGIA Divisione delle tipologie in 2 distinte classi di merito (in linea con i parametri riconosciuti a livello nazionale dal Decreto Ministeriale sulla Valutazione della Ricerca) : tipologie di maggior valore che contribuiscono in pieno alla valutazione. B) tipologie “minori” che entrano in valutazione ma con un punteggio massimo ammissibile per docente (saturazione a 10 punti) che, negli ultimi anni è stato ridotto a zero

  18. Tipologie in “Classe A” Volumi di ricerca originale Articoli su riviste ISI. Articoli su riviste con comitato scientifico, comitato di redazione e processo di selezione. Articoli per esteso su volumi o atti di manifestazioni internazionali Articoli per esteso su volumi o atti di manifestazioni nazionali Carte tematiche Brevetti

  19. Tipologie in “Classe B” Volumi didattici di alta divulgazione Cura di volumi scientifici collettanei o di atti di congressi Voci in enciclopedie, dizionari, ecc.; traduzione di testi inediti nella lingua della versione Articoli su altre riviste scientifiche Note e recensioni pubblicate su riviste scientifiche; traduzione di testi già editi nella lingua della versione. Abstracts di comunicazioni o posters presentati a congressi internazionali. Abstracts di comunicazioni o posters presentati a congressi nazionali. Prodotti multimediali a contenuto scientifico Altri documenti: rapporti di ricerca, preprints, rapporti di lavoro in corso.

  20. Sono stati distribuiti 40 punti. • 32 punti tra le 7 categorie in classe A • 8 punti fra le 9 categorie in classe B (poi portati a zero) Ogni Docente ha totalizzato un punteggio in base alla somma dei punteggi dei singoli prodotti introdotti nel Catalogo di Ateneo Docenti operativise hanno totalizzato almeno 10 punti Docenti NON operativi se hanno totalizzato meno di 10 punti

  21. NON è possibile una classifica generale di Ateneo perchè aree disciplinari diverse sono troppo disomogenee. Sono possibili delle classifiche dei docenti per ciascuna delle 14 aree scientifico-disciplinari I punteggi sono stati corretti tenendo in considerazione il numero di autori di ogni prodotto. Per ogni Area Scientifica-Disciplinare è stata poi elaborata una classifica dei docenti dando punteggio 1 al docente “mediano” (che si trova a centro classifica) e riscalando di conseguenza tutti gli altri punteggi. Sono state infine generate 4 classi di merito

  22. Ateneo – (2005-2009) Docenti NON operativi: 14%, il 10% non hanno inserito nulla in Catalogo e il 4% sono sotto soglia

  23. PREGI E DIFETTI Metodo rapido e poco costoso In grado di instaurare una sensibilità alla valutazione in una classe tipicamente non avvezza ad essere valutata In grado di dare, per grandi linee, un quadro abbastanza realistico Metodologia solo quantitativa e non qualitativa Metodologia facilmente esposta ad errori

  24. www.anvur.org

  25. Valutazione della Qualità della Ricerca VQR

  26. Aspetti generali • SOGGETTI INTERESSATI (Strutture) • Università statali; • Università non statali, autorizzate a rilasciare titoli accademici; • Enti di ricerca pubblici vigilati dal MIUR; • Altri soggetti pubblici e privati che svolgono attività di ricerca, su esplicita richiesta. • AREE DI VALUTAZIONE • Le 14 aree disciplinari CUN, per ognuna delle quali viene costituito un Panel di esperti (GEV) • Il sistema di informatizzazione è affidato al CINECA.

  27. Valutazione dei Docenti (1) • NON vengono valutati i docenti ma le Università sono valutate in base alla sommatoria della produttività dei singoli Ciascun ricercatore delle Università presenta, inserendole nella banca dati predisposta dal CINECAalmeno 3 pubblicazionidi cui è autore o coautore, riferite al quinquennio e 3 ulteriorise è affiliato anche ad un Ente; i ricercatori degli Enti ne presentano almeno 6

  28. Valutazione dei Docenti (2) • I ricercatori che non presentano alcuna pubblicazione sono considerati non attivi; • I ricercatori che presentano un numero di pubblicazioni inferiore a quello previsto sono considerati parzialmente attivi;

  29. Pubblicazioni in Valutazione • Selezione delle pubblicazioni: • Sono valutabili dai Panel: • Articoli su riviste con ISSN; • Libri e loro capitoli, inclusi atti di congressi, con ISBN, edizioni critiche e commenti scientifici; • Brevetti depositati; • Composizioni, disegni, mostre ed esposizioni se corredati da pubblicazioni. • Non sono valutabili dai Panel: • Attività editoriali e di curatela; • Lettere, correzioni e abstract di conferenze, anche se su riviste; • Testi e software di esclusivo interesse didattico o divulgativo; • Prove e analisi di routine; • Rapporti tecnici interni.

  30. Adempimenti dei Panel (1) • I Panel valutano la qualità delle pubblicazioni. • Ai fini del giudizio, rigorosamente descrittivo, i Panel adottano, singolarmente o in combinazione, le seguenti metodologie: • analisi delle citazioni (ove applicabile), condotta direttamente dal Panel, utilizzando a tal fine la banca dati; • peer-review, affidata ad esperti esterni scelti collegialmente dal Panel (di norma non più di due), con il compito di esprimersi, in modo anonimo, sulla qualità delle pubblicazioni selezionate.

  31. Adempimenti dei Panel (2) • L’analisi dei seguenti aspetti è parte integrante del giudizio di qualità: • rilevanza: valore aggiunto per l’avanzamento della conoscenza, congruità, efficacia, tempestività e durata delle ricadute; • originalità/innovazione: contributo a nuove acquisizioni nel settore di riferimento; • internazionalizzazione e/o potenziale competitivo internazionale: posizionamento nello scenario internazionale, competitività, diffusione editoriale, collaborazione esplicita con ricercatori di altre nazioni; • relativamente ai brevetti, i giudizi devono contenere anche riferimenti al trasferimento, allo sviluppo tecnologico e alle ricadute socio-economiche; • per le pubblicazioni in collaborazione i Panel potranno pesare i contributi sulla base del ruolo avuto dai partecipanti, secondo le prassi delle diverse comunità scientifiche.

  32. Adempimenti dei Panel (3) • Il giudizio su ciascuna pubblicazione deve essere descrittivo: • Eccellente (punteggio: 1) • Buono (0.8) • Accettabile (0.5) • Limitato (0) • Non valutabile (-1) • Frode (-2) • Per ciascuna pubblicazione mancante rispetto al numero atteso è assegnato un peso negativo(peso -0.5).

  33. IR IR IR IR IR IR IR IR IR D D D 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 IR IR IR B B B B B B IR IR IR 2 2 2 Indicatore bibliometrico Indicatore bibliometrico Indicatore bibliometrico A A A A A A IR IR IR IR IR IR 1 1 1 IR IR IR IR IR IR C C C IR IR IR 3 3 3 N. di citazioni N. di citazioni N. di citazioni iali di IF, citazioni e classe finale VQR 2004-2010 iali di IF, citazioni e classe finale VQR 2004-2010 iali di IF, citazioni e classe finale VQR 2004-2010 Figura 1. Matrice di corrispondenza tra classi iniz Figura 1. Matrice di corrispondenza tra classi iniz Figura 1. Matrice di corrispondenza tra classi iniz numero di articoli pubblicati su riviste indicizzate”. dell’indicatore “numero di citazioni della 5. Nella colonna 4 si riportano i valori della mediana Classe D: il 50% con i valori più bassi sono considerate di valore limitato; Classe C: il successivo 10% sono considerate accettabili; Classe B: il successivo 20% sono buone: Classe A: l’ultimo 20% con i punteggi più alti sono eccellenti. produzione scientifica complessiva” dell’indicatore “indice h”. Nella colonna 5 si riportano i valori della mediana 6. 4 4 4

  34. numero di articoli pubblicati su riviste indicizzate”. Indicando rispettivamente con Ei, Bi, Ai, Li, Mi, NVi e PLi il numero di prodotti Eccellenti, Buoni, Accettabili, Limitati, Mancanti, Non Valutabili e Plagio della struttura i-esima, si ottiene la valutazione complessiva Vi della struttura i-esima come: 1.0xEi + 0.8xBi + 0.5xAi + 0.0xLi -0.5xMi - 1.0xNVi – 2.0xPLi Il primo indicatore, con valore max 1, è dato da Ii= Vi/Ni dell’indicatore “numero di citazioni della 5. Nella colonna 4 si riportano i valori della mediana produzione scientifica complessiva” dell’indicatore “indice h”. Nella colonna 5 si riportano i valori della mediana 6.

  35. PREGI E DIFETTI Si mettono in particolare evidenza le carenze Non vengono considerate a sufficienza le eccellenze Le scelte degli Enti di Ricerca possono influenzare i risultati delle diverse Università Differenze rispetto alla precedente valutazione ministeriale CIVR

  36. Mediane Data una distribuzione e riordinata in base ai valori crescenti si definisce la mediana (o valore mediano) come il valore assunto dalla unità che si trova nel mezzo della distribuzione stessa. 12 14 14 14 15 16 16 17 17 18 19 20 20 21 25 25 30 50 55 60 70 ….Ma tu ce l’hai la mediana?

  37. Mediane Per i Commissari e per i candidati • Esempio per i settori bibliometrici: • Numero di articoli indicizzati • Numero complessivo di citazioni • Indice h • Esempio per i settori non bibliometrici: • Numero di libri dotati di ISBN • Numero di capitoli su libri dotati di ISBN • Numero di articoli su riviste di classe A

  38. numero di articoli pubblicati su riviste indicizzate”. Valutare la ricerca è complesso Ogni sistema di valutazione è imperfetto e ha diversi punti deboli Riconoscerne i difetti non deve equivalere a screditare la valutazione ma a conoscerne i limiti e usarla quindi solo entro tali limiti Una valutazione completa dovrebbe contenere un “blend” completo di diversi aspetti complementari dell’indicatore “numero di citazioni della 5. Nella colonna 4 si riportano i valori della mediana produzione scientifica complessiva” dell’indicatore “indice h”. Nella colonna 5 si riportano i valori della mediana 6.

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