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Relatore: Dott. For . Toni Ventre Responsabile Area Gestione, Difesa e Uso del Territorio – Unione di Comuni Valdarno e

LE RINNOVABILI TERMICHE: OCCASIONE DI SVILUPPO PER L’INTERA TOSCANA Sessione del mattino: Stato dell’arte e buone pratiche delle rinnovabili termiche in Toscana Firenze 13 Gennaio 2012 Palazzo Medici Riccardi – Sala Nicola Pistelli.

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Relatore: Dott. For . Toni Ventre Responsabile Area Gestione, Difesa e Uso del Territorio – Unione di Comuni Valdarno e

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Presentation Transcript


  1. LE RINNOVABILI TERMICHE: OCCASIONE DI SVILUPPO PER L’INTERA TOSCANASessione del mattino: Stato dell’arte e buone pratiche delle rinnovabili termiche in ToscanaFirenze 13 Gennaio 2012 Palazzo Medici Riccardi – Sala Nicola Pistelli

  2. Unione dei Comuni di Valdarno e Valdisieve: Le reti di teleriscaldamento a biomassa di Castagno d’Andrea, Rincine, Pomino, Vallombrosa Relatore: Dott. For. Toni Ventre Responsabile Area Gestione, Difesa e Uso del Territorio – Unione di Comuni Valdarno e Valdisieve

  3. Organizzazione della presentazione: • Strategia complessiva dell’Ente in ambito di FER e in particolare di valorizzazione delle biomasse forestali nella filiera energetica • Quale (i) sostenibilità nei criteri e nelle scelte dell’Ente nell’ambito della realizzazione degli impianti a servizio delle comunità e la gestione • Gli impianti di teleriscaldamento Firenze 13 Gennaio 2012

  4. 1.Strategia complessiva dell’Ente in ambito di FER e in particolare di valorizzazione delle biomasse forestali nella filiera energetica Firenze 13 Gennaio 2012

  5. 1. Strategia complessiva dell’Ente in ambito di FER e in particolare di valorizzazione delle biomasse forestali nella filiera energeticaScelta strategica inserita fin dal 2002 nel PdS della CMMF OBIETTIVO: Azioni coordinate volte a • Valorizzazione di risorse tipiche del territorio montano (p.a. legno ) • Contribuire alla diminuzione delle emissioni di CO2 e della dipendenza da combustibili fossili (obiettivi del protocollo di Kyoto) • Incentivare la filiera bosco-energia con le relative ripercussioni positive sociali, economiche e di attuazione di una gestione sostenibile dei soprassuoli • Promuovere la realizzazione di impianti a tecnologia ecosostenibile • Creare reddito integrativo alle amministrazioni e quindi alle comunità Firenze 13 Gennaio 2012

  6. …perché valorizzare le biomasse forestali…? La valorizzazione energetica delle biomasse forestali rappresenta, sia nel settore pubblico che in quello privato una opportunità fondamentale! In quanto: • Può rendere economicamente vantaggiosi interventi altrimenti non realizzabili benefici ambientali locali • Vitalizza un settore di attività determinante per i territori montani e altocollinari benefici socioeconomici • Può contribuire in modo significativo alla quota di energia prodotta da fonti rinnovabili benefici ambientali globali Firenze 13 Gennaio 2012

  7. Valorizzazione della filiera legno-energia: …perché ora ? grazie a: • Innovazione tecnologica • Meccanizzazione • Diminuzione relativa dei prezzi degli assortimenti destinati ad altre filiere • Maggiore sensibilità nella consapevolezza del legno quale fonte di energia rinnovabile bilancio CO2 convenzionalmente nullo Firenze 13 Gennaio 2012

  8. Ma forse …soprattutto: Firenze 13 Gennaio 2012

  9. 2.Quale(i) sostenibilità nei criteri e nelle scelte dell’Ente per la realizzazione degli impianti a servizio delle comunità Firenze 13 Gennaio 2012

  10. Le scelte della CMMF (ora Unione): • Realizzazione di impianti per la produzione di energia termica o di cogenerazione di piccole o medie dimensioni che garantiscano: SOSTENIBILITA’ Quale (i) sostenibilità nei criteri e nelle scelte dell’Ente nell’ambito della realizzazione degli impianti Firenze 13 Gennaio 2012

  11. Sostenibilità… Firenze 13 Gennaio 2012

  12. Sostenibilità… Firenze 13 Gennaio 2012

  13. Sostenibilità… Firenze 13 Gennaio 2012

  14. Sostenibilità… Firenze 13 Gennaio 2012

  15. 3.Gli impianti di teleriscaldamento Firenze 13 Gennaio 2012

  16. I progetti in ambito FER dell’ Unione: • Impianto teleriscaldamento di Rincine (in funzione dal dicembre 2004) • Impianto di teleriscaldamento di Pomino (in funzione dal maggio 2010) • Impianto di teleriscaldamento di Castagno d’Andrea (San Godenzo) - in fase di collaudo lavori (in funzione da settembre 2011) • Impianto di teleriscaldamento di Vallombrosa (Reggello) in fase di collaudo lavori (entrata in funzione prevista per novembre 2011) • Minihydro di Rincine (in funzione dall’aprile 2005) • Impianto minihydro di Ponte a Vico (Rufina) in fase di progettazione definitiva • Impianto FV sulle sedi della CMMF di Rincine e Rufina e in altri fabbricati pubblici dei Comuni (ca 50 kWp ) in funzione da giugno 2011 • Impianto microeolico nella sede di Rincine Firenze 13 Gennaio 2012

  17. I progetti dell’ Unione (ex CMMF): Investimento complessivo previsto 2004-2011: • Per impianti a biomasse : 3.335.000,00 € • Per impianti minihydro : 2.200.000,00 € • Per impianti FV : 180.000,00 € TOTALE : 5.735.000, 00 € Firenze 13 Gennaio 2012

  18. Le caratteristiche degli impianti :

  19. L’impianto di Rincine - 2004 Centro polifunzionale (qualificazione professionale, didattica ambientale Casa Bernardi (3 appart. Uso resid.) Complesso Demaniale di Rincine Uffici S.A.F. e Foresteria L’impianto di teleriscaldamento, dello sviluppo lineare complessivo di 130 metri, è alimentato da una caldaia a cippato della potenza di 320 kW e fornisce riscaldamento e acqua calda sanitaria ai fabbricati del centro aziendale. Il volume attualmente riscaldato è di circa 4.500 mc. Firenze 13 Gennaio 2012

  20. Valutazioni dopo 7 anni di utilizzo Dopo sette anni di impiego (inverni 2004-11) si possono fare valutazioni concrete di ordine economico sull’effettivo risparmio dell’utilizzo dell’impianto di teleriscaldamento alimentato da caldaia a cippato in sostituzione della caldaia a gasolio. • consumo medio anni 2002-2004, per riscaldare 2.500 mc di volume = 5.400 lt di gasolio….. ….stando al freddo.. Firenze 13 Gennaio 2012

  21. Valutazioni dopo 7 anni di utilizzo(dati reali) …sui rendimenti: Il cippato ha reso all’impianto: ca 300 KWht/ql È costato: Come costo di produzione: 11,7 €/MWht (3.468 €) Come prezzo di mercato : 21,4 €/MWht (6.334 €) Ipotizzando la stessa produzione di energia termica avremmo avuto una spesa di: con il gasolio : 32.264 € Con il gpl : 49.728 € Bologna 26 Ottobre 2011 Firenze 13 Gennaio 2012

  22. Valutazioni dopo 7 anni di utilizzoin sintesi… abbiamo avuto un risparmio di oltre il 75% sui costi di combustibile rispetto al gasolio ..rispetto al gpl….. Firenze 13 Gennaio 2012

  23. Utilizzo di circa 600 ql di cippato annuo Utilizzo di materiale proveniente per la totalità dal complesso demaniale…max 6 km di distanza da CT E specificatamente: Tagli colturali in giovani impianti artificiali di conifere Assortimenti legnosi non apprezzati dal mercato Problema di smaltimento RISORSA Firenze 13 Gennaio 2012

  24. in seguito…nel 2005 • La CMMF, in collaborazione con i Comuni, ha realizzato, in collaborazione con AIEL, una indagine conoscitiva per valutare tutti i siti potenzialmente vocati alla realizzazione di impianti di teleriscaldamento da alimentare a biomasse legnose locali a servizio delle comunità rurali Firenze 13 Gennaio 2012

  25. i risultati… • fra i 74 centri abitati minori dei 7 Comuni di riferimento, ben 40 frazioni furono censite come non metanizzate, e per ciascuna fu definito il grado di attitudine – al modello di teleriscaldamento a cippato – in base a criteri quali: • numerosità di abitanti • altitudine • assenza di defiscalizzazione per i combustibili da riscaldamento. • Nella caratterizzazione attitudinale delle frazioni della CMMF si è volutamente trascurata la disponibilità biologica e tecnica di biomasse agricole e forestali dai paraggi della frazione stessa, non costituendo questo elemento una vera limitazione (per inciso, sarebbe molto più importante appurare la disponibilità imprenditoriale e logistica di biomasse locali, che ne rende possibile o no il concreto approvvigionamento; Firenze 13 Gennaio 2012

  26. ELENCO DELLE FRAZIONI DELLA CMMF MAGGIORMENTE IDONEE AL TELERISCALDAMENTO A BIOMASSE Firenze 13 Gennaio 2012

  27. L’impianto di teleriscaldamento di Pomino Firenze 13 Gennaio 2012

  28. La centrale termica Firenze 13 Gennaio 2012

  29. L’approvigionamento Firenze 13 Gennaio 2012

  30. Le caldaie Firenze 13 Gennaio 2012

  31. La rete di distribuzione Planimetria L’impianto di teleriscaldamento, dello sviluppo lineare complessivo di 1505 metri lineari, è alimentato da due caldaie a cippato della potenza complessiva di 970 kW e fornisce riscaldamento e acqua calda sanitaria a 27300 mc Firenze 13 Gennaio 2012

  32. Le sottostazioni (scambiatori+contacalorie) Firenze 13 Gennaio 2012

  33. PERCORSO DEI PROGETTI per gli impianti a servizio delle comunità • Condiviso e partecipato attraverso: • Incontri pubblici con la comunità per la presentazione dell’idea progettuale • Apertura di un servizio di “sportello” attivo lungo tutto il percorso per tutti i chiarimenti del caso Firenze 13 Gennaio 2012

  34. PERCORSO DEI PROGETTI per gli impianti a servizio delle comunità • Condiviso e partecipato attraverso: • Visite agli impianti già attivi Firenze 13 Gennaio 2012

  35. PERCORSO DEI PROGETTI per gli impianti a servizio delle comunità • Condiviso e partecipato attraverso: • Raccolta delle dichiarazioni di interesse • Aggiornamento dello stato di avanzamento del progetto attraverso periodici incontri pubblici e/o newsletter • Stipula dei contratti di allacciamento precedente alla realizzazione del progetto esecutivo • Supporto alle utenze per la realizzazione della parte di impianto a carico del privato e per le agevolazioni fiscali Firenze 13 Gennaio 2012

  36. Applicando questi criteri si ottiene: • ALTA PARTECIPAZIONE: con adesione massiccia al progetto (90% delle famiglie hanno stipulato il contratto di allacciamento) • ELEVATA SODDISFAZIONE delle richieste in quanto l’alto numero di adesioni consente di raggiungere la quasi totalità dei richiedenti rendendo più “densa” la rete di distribuzione • ELIMINAZIONE O ATTENUAZIONE effetto NIMBY • RICADUTA POSITIVA nel rapporto cittadini/pubblica amministrazione • COINVOLGIMENTO DEI CITTADINI in tutte le fasi di attuazione del progetto e contributo economico (residuale ma significativo) Firenze 13 Gennaio 2012

  37. La gestione degli impianti • A Vallombrosa: UTB – Corpo Forestale dello Stato • Pomino e Castagno: individuazione soggetto gestore mediante procedura aperta con ampie garanzie riguardo: • Filiera locale (distanza approvigionamento)/filiera corta (combustibile-calore) • Tariffa applicata vendita del calore (e successivi eventuali aumenti) • canone concessione a quota fissa + variabile Firenze 13 Gennaio 2012

  38. Concludendo…a proposito di sostenibilità…..p.e. a Pomino impatto ambientale estremamente positivo Prima impianto Dopo impianto Firenze 13 Gennaio 2012

  39. e… a proposito di percorso partecipato e pianificazione del territorio… ..i percorsi partecipati per gli impianti a biomassa hanno rappresentato la premessa verso la realizzazione della Foresta Modello delle Montagne Fiorentine…. prima FM in Toscana e in Italia… Firenze 13 Gennaio 2012

  40. Grazie per l’attenzione Toni Ventre Per informazioni: Unione di Comuni Valdarno e Valdisieve Via XXV Aprile n°10 50068 Rufina Tel.055839661 fax 0558396634 t.ventre@montagnafiorentina.it www.cm-montagnafiorentina.fi.it Firenze 13 Gennaio 2012 Firenze 23 settembre 2011 40

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