700 likes | 962 Vues
Corso per comandanti e ufficiali della polizia municipale Facoltà di Giurisprudenza, 2005. La contraffazione: cos’è, quanto è diffusa, quali sono le strategie di contrasto. Andrea Di Nicola Ricercatore in criminologia nella Facoltà di Giurisprudenza, Università di Trento
E N D
Corso per comandanti e ufficiali della polizia municipale Facoltà di Giurisprudenza, 2005 La contraffazione: cos’è, quanto è diffusa, quali sono le strategie di contrasto Andrea Di Nicola Ricercatore in criminologia nella Facoltà di Giurisprudenza, Università di Trento Coordinatore della sede di Trento di Transcrime, Centro interuniversitario di ricerca sulla criminalità transnazionale, Università di Trento/Università Cattolica di Milano Trento, 22 giugno 2005 andrea.dinicola@transcrime.unitn.it
Parte I Di quale contraffazione parliamo andrea.dinicola@transcrime.unitn.it
Definizione di contraffazione Di quale contraffazione parliamo Insieme complesso di violazioni a leggi, norme, regolamenti e vincoli contrattuali che regolano i diritti di proprietà intellettuale e di sfruttamento commerciale di prodotti di ogni genere. • Si manifesta con l’introduzione in commercio di: • merci contraffatte • merci usurpative • sovrapproduzioni • produzioni destinate a determinate aree geografiche • prodotti che imitano l’aspetto di altri di marca al fine di trarre in inganno l’acquirente. andrea.dinicola@transcrime.unitn.it
Il fenomeno/1 Di quale contraffazione parliamo • dal 7% al 9% è la quota di vendita di merci contraffatte dell’intero commercio mondiale • Italiaal 1° posto in Europa e al 3° posto nelmondo (dopo Sud Corea e Taiwan) per produzione e commercializzazione di prodotti contraffatti • la contraffazione interessa sia la criminalità diffusa che quella organizzata transnazionale • carente scambio di informazioni tra produttore e consumatore • ambigua posizione del consumatore. andrea.dinicola@transcrime.unitn.it
Il fenomeno/2 Di quale contraffazione parliamo Il mercato dei falsi interessa anche beni di largo consumo in quanto favorito da: • alti guadagni con bassi costi • sviluppo delle tecnologie informatiche e digitali • globalizzazione del commercio • avvento dell’e-commerce. andrea.dinicola@transcrime.unitn.it
Le tipologie di contraffazione Di quale contraffazione parliamo • La contraffazione interessa due grandi filoni: • audio/video/musicale (non solo produzione illegale di edizioni fonografiche ed audiovisive ma anche quella del software in genere); • merci (pezzi di ricambio, componentistica elettrica, elettronica e industriale, giocattoli, etc.) e prodotti (alimenti, farmaci, cosmetici, tabacchi lavorati, etc.). andrea.dinicola@transcrime.unitn.it
Un caso di prodotti contraffatti: la pirateria musicale Di quale contraffazione parliamo • Riproduzione non autorizzata di opere musicali in violazione dei diritti esclusivi degli autori, interpreti e produttori discografici. • Si distingue: • riproduzione non autorizzata; • contraffazione. • Rappresenta il 25% del mercato della contraffazione. • Copre il 90% del mercato dei prodotti audiovisivi. • Forte espansione della “masterizzazione in proprio”. • Tecnologie MP3 da Internet. andrea.dinicola@transcrime.unitn.it
Un caso di prodotti contraffatti: i prodotti alimentari Di quale contraffazione parliamo • Il fenomeno si presenta sotto forma di: • adulterazione; • sofisticazione; • contraffazione vera e propria. • Costituisce concreto pericolo per la salute a causa di: • utilizzo di materie scadenti; • mancato rispetto delle norme igieniche per assenza di controlli; • ricorso ad additivi chimici a basso costo. • Prodotti con date di scadenza contraffatte. andrea.dinicola@transcrime.unitn.it
Un caso di prodotti contraffatti: i farmaci/1 Di quale contraffazione parliamo • Stime OMS: il 7% di tutti i farmaci venduti nel mondo è contraffatto, con punte del 30% in Brasile e del 60% in alcuni Stati africani • Il valore di questo commercio illegale è stato stimato intorno ai 10 miliardi di Euro • Nel periodo che va dal 1982 al 1997 l’OMS ha identificato e documentato circa 750 casi di contraffazione di farmaci. Più del 50% di queste segnalazioni riguarda gli anni successivi al 1993, a testimonianza del fatto che si tratta di un fenomeno in espansione • Gli antibiotici costituiscono la categoria di farmaci maggiormente soggetta a contraffazione, rappresentando circa il 45% di tutti i casi segnalati nel mondo andrea.dinicola@transcrime.unitn.it
Un caso di prodotti contraffatti: i farmaci/2 Di quale contraffazione parliamo • Tra i casi di contraffazione scoperti dall’OMS: • il 51% dei prodotti non conteneva alcun ingrediente attivo • il 17% conteneva un principio attivo diverso da quello indicato in etichetta • l’11% una diversa quantità • solo nel 4%dei casi i farmaci contraffatti contenevano il principio attivo della medesima qualità e nello stesso dosaggio del farmaco originale. andrea.dinicola@transcrime.unitn.it
Un caso di prodotti contraffatti: i farmaci/3 Di quale contraffazione parliamo • Il 65% dei casi di contraffazione di medicinali riguarda i Paesi in via di sviluppo a causa della scarsità di regolamentazione e controllo sull’importazione, produzione e commercializzazione dei farmaci • La contraffazione non è comunque un problema che riguarda solo i paesi in via di sviluppo. In Europa e Nord America ci sono segnali insistenti che il fenomeno è in forte aumento • In Europa la distribuzione dei farmaci falsi è stata segnalata in tutti gli stati dell’UE; molti di questi, tra cui l’Italia, sono coinvolti anche nella produzione di medicinali contraffatti e nella loro importazione da paesi extracomunitari • Negli ultimi anni lo sviluppo dell’e-commerce, cioè la vendita diretta tramite Internet, ha creato un nuovo possibile canale di commercializzazione di farmaci contraffatti andrea.dinicola@transcrime.unitn.it
Parte II Di quanta contraffazione parliamo andrea.dinicola@transcrime.unitn.it
Quantificare è difficile • Contraffazione e pirateria sono fenomeni difficili da quantificare: • La natura clandestina dell’attività non rende possibile la realizzazione di statistiche esatte • Variazioni, anche notevoli, nei comparti disaggregati sono dovute a diverse metodologie di valorizzazione e a dati di partenza basati su indicatori diversi (sequestri operati, numero di addetti all’economia sommersa, merce circolante/merce prodotta o importata ufficialmente, ecc.) • Ancora più difficili da valutare sono i danni della contraffazione: la sottrazione alle vendite legittime da parte delle vendite contraffatte non sempre e non necessariamente è in rapporto di 1:1, ad esse vanno comunque aggiunti eventuali danni di immagine, i mancati introiti fiscali e i costi sociali. Di quanta contraffazione parliamo andrea.dinicola@transcrime.unitn.it
Alcuni dati • Qualunque stima risulta incerta e si può basare solo sui quantitativi di merci sequestrate. • Alcuni dati significativi: • incremento del 1700% nel decennio 1993/2003 • perdita di circa 250mila posti di lavoro • la Cina e il Sud-Est asiatico producono il 70% di beni contraffatti, destinati per il 60% all’Europa • nel 2004, in Italia sono stati sequestrati prodotti contraffatti per oltre 20 milioni di euro. Di quanta contraffazione parliamo andrea.dinicola@transcrime.unitn.it
La contraffazione a livello europeo/1 Numero di casi di merce contraffatta sequestrata alle dogane UE Distinzione per categoria merceologica. Anni 2001-2003 Di quanta contraffazione parliamo * Dati riferiti al primo semestre 2003 Fonte: Commissione Europea andrea.dinicola@transcrime.unitn.it
La contraffazione a livello europeo/2 Numero di articoli di merce contraffatta sequestrati alle dogane europee. Distinzione per categoria merceologica. Anni 2000-2003 Di quanta contraffazione parliamo * Dati riferiti al primo semestre 2003 Fonte: Commissione Europea andrea.dinicola@transcrime.unitn.it
La contraffazione in Italia/1 Numero di casi di merce contraffatta sequestrata alle dogane italiane Distinzione per categoria merceologica. Anni 2000-2003 Di quanta contraffazione parliamo * Dati riferiti al primo semestre 2003 Fonte: Commissione Europea andrea.dinicola@transcrime.unitn.it
La contraffazione in Italia/2 Numero di articoli di merce contraffatta sequestrati alle dogane italiane Distinzione per categoria merceologica. Anni 2000-2003 Di quanta contraffazione parliamo * Dati riferiti al primo semestre 2003 Fonte: Commissione Europea andrea.dinicola@transcrime.unitn.it
La contraffazione in Italia/3 Di quanta contraffazione parliamo * Fonte: Servizio Analisi Criminali – Ministero dell’Interno andrea.dinicola@transcrime.unitn.it
La contraffazione in Italia/4 Di quanta contraffazione parliamo * Fonte: Servizio Analisi Criminali – Ministero dell’Interno andrea.dinicola@transcrime.unitn.it
La contraffazione in Italia/5 Di quanta contraffazione parliamo * Fonte: Servizio Analisi Criminali – Ministero dell’Interno andrea.dinicola@transcrime.unitn.it
La contraffazione in Italia/6 Di quanta contraffazione parliamo * Fonte: Servizio Analisi Criminali – Ministero dell’Interno andrea.dinicola@transcrime.unitn.it
La contraffazione in Italia/7 Di quanta contraffazione parliamo * Fonte: Servizio Analisi Criminali – Ministero dell’Interno andrea.dinicola@transcrime.unitn.it
La contraffazione in Italia/8 Di quanta contraffazione parliamo * Fonte: Servizio Analisi Criminali – Ministero dell’Interno andrea.dinicola@transcrime.unitn.it
Parte III Da dove vengono e dove vanno le merci contraffatte andrea.dinicola@transcrime.unitn.it
Difficile individuare la provenienza • Sempre più difficile è individuare la reale provenienza dei prodotti contraffatti: • la contraffazione e la pirateria sono ormai gestite da organizzazioni che fanno il possibile per mascherare la vera origine dei prodotti; • le merci imitate prendono le rotte più diverse, passano per molti Paesi attraverso itinerari secondari, prima di giungere nei luoghi di distribuzione. Da dove vengono e dove vanno le merci contraffatte andrea.dinicola@transcrime.unitn.it
Produzione mondiale di merci contraffatte e destinazione • il 70% circadella produzione mondiale di contraffazioni provienedal Sud-Est asiatico. La destinazione è per il 60% l'Unione Europea, per il 40% il resto del mondo • La Cina è di gran lunga al primo posto, seguita da Corea, Taiwan e altri paesi dell'area • Attivi sono anche i contraffattori del Centro e Sud America • Il 30% circa della produzione mondiale di contraffazioni proviene dal bacino mediterraneo, con destinazione l'Unione Europea, gli Stati Uniti, l'Africa, l'Est Europeo. I paesi leader sono l'Italia, la Spagna, la Turchia, il Marocco • In Italia le aree maggiormente interessate alla produzione di merci contraffatte sono il napoletano, l’interland milanese e la provincia di Prato, dove è presente una radicata comunità cinese Da dove vengono e dove vanno le merci contraffatte andrea.dinicola@transcrime.unitn.it
Un caso eclatante: “China Export” vs “Comunità Europea” Molte categorie di prodotti destinati al mercato comunitario sono contrassegnate dal Marchio recante le lettere “C. E.” I produttori cinesi hanno coniato un marchio “C.E.” (China Export) in tutto e per tutto simile al più famoso marchio UE. Da dove vengono e dove vanno le merci contraffatte andrea.dinicola@transcrime.unitn.it
Paesi di provenienza dei prodotti contraffatti intercettati alle frontiere esterne dell’UE • Secondo il Rapporto dell’Ufficio Imposte e Unione Doganale della Commissione Europea, • nel 2003 i prodotti contraffatti intercettati alle frontiere esterne dell’UE provenivano: • per il 36,76%% dalla Tailandia • per il 15,21% dalla Cina • per il 7,37% dalla Malesia • per il 5,37% da Hong Kong • per il 4,36% dalla Turchia • per il 3,71% dal Pakistan • per il 2,28% dal Belgio Da dove vengono e dove vanno le merci contraffatte andrea.dinicola@transcrime.unitn.it
Paesi di provenienza dei prodotti contraffatti intercettati alle frontiere esterne dell’UE Casi di sequestri alle dogane UE di merce contraffatta (mercato dei 15). Distinzione per paese di provenienza. Primo semestre 2003. Valori percentuali Da dove vengono e dove vanno le merci contraffatte Fonte: elaborazione TRANSCRIME su dati Commissione Europea andrea.dinicola@transcrime.unitn.it
Paesi di provenienza dei prodotti sequestrati alle dogane italiane Da dove vengono e dove vanno le merci contraffatte andrea.dinicola@transcrime.unitn.it
Alcuni dati sui sequestri effettuati nel porto di Gioia Tauro Paesi di provenienza e di destinazione delle spedizioni di merci contraffatte sequestrate nel porto di Gioia Tauro. Anno 2003 - Valori percentuali Da dove vengono e dove vanno le merci contraffatte andrea.dinicola@transcrime.unitn.it
Alcuni dati sui sequestri effettuati nel porto di Gioia Tauro Paesi di provenienza e di destinazione delle spedizioni di merci contraffatte sequestrate nel porto di Gioia Tauro. Primi 9 mesi del 2004 - Valori percentuali Da dove vengono e dove vanno le merci contraffatte andrea.dinicola@transcrime.unitn.it
I canali di commercializzazione dei prodotti contraffatti • La fase finale di vendita al pubblico avviene attraverso tre canali commerciali: • fuori dai canali di distribuzione regolare (bancarelle, mercatini e spiagge), soprattutto ad opera di immigrati clandestini • per corrispondenza e tramite l’utilizzo della rete Internet (fenomeno in espansione) • il terzo canale è quello che utilizza i regolari canali della distribuzione, ove i prodotti falsificati affiancano, nell’offerta al pubblico, quelli originali Da dove vengono e dove vanno le merci contraffatte andrea.dinicola@transcrime.unitn.it
Parte IV Il ruolo dell’Italia andrea.dinicola@transcrime.unitn.it
Mercati e prodotti più vulnerabili: confronto tra Italia e paesi europei/1 Nel 2002 il Cebr (Centre for Economics and Business Research) ha presentato alla Commissione europea un rapporto teso a definire un metodo per raccogliere, analizzare e comparare i dati sulla contraffazione e la pirateria nel Mercato Unico. Il Cebr ha sviluppato un modello per stimare – seppur in modo approssimativo - l’incidenza del problema della contraffazione in un particolare settore o paese nel caso in cui non esistano dati statistici robusti Dal confronto con gli originari stati membri della Unione Europea, si evidenzia una costante maggiore vulnerabilità alla contraffazione e alla pirateria del mercato italiano. In particolare libri, film, DvD, software, seguiti da occhiali, orologi, piante e semi sono tra le categorie merceologiche più a rischio di essere contraffatte nel mercato italiano, in particolare nel confronto con gli altri mercati europei Il ruolo dell’Italia andrea.dinicola@transcrime.unitn.it
Mercati e prodotti più vulnerabili: confronto tra Italia e paesi europei/2 Vulnerabilità dei mercati nazionali (Europa dei 15) alla contraffazione e alla pirateria. Distinzione per categorie merceologiche Il ruolo dell’Italia Fonte: CEBR 2002 andrea.dinicola@transcrime.unitn.it
Mercati e prodotti più vulnerabili: confronto tra Italia e paesi europei/3 Vulnerabilità dei mercati nazionali (Europa dei 15) alla contraffazione e alla pirateria. Distinzione per categorie merceologiche (segue) Il ruolo dell’Italia Fonte: CEBR 2002 andrea.dinicola@transcrime.unitn.it
La contraffazione in Italia/1 Numero di articoli di merce contraffatta sequestrati alle dogane italiane. Distinzione per categoria merceologica. Anni 2000 – 2003. Valori percentuali Fonte: elaborazione TRANSCRIME su dati Commissione Europea andrea.dinicola@transcrime.unitn.it
Parte V Il chi è dei contraffattori andrea.dinicola@transcrime.unitn.it
Contraffazione e criminalità organizzata • Secondo l’Interpol, le organizzazioni criminali sono sempre più coinvolte nel mercato della contraffazione, per diverse ragioni • rischi molto limitati dovuti alla scarso interesse da pare delle forze dell’ordine che lo ritengono ancora un reato senza vittime; • le leggi tendono a prevedere pene lievi, soprattutto se paragonate a quelle previste per il traffico di stupefacenti; • traffico di merci contraffatte è un’attività relativamente semplice perché non implica necessariamente impegnarsi nella produzione di merci; • è un’attività altamente remunerativa. Si pensi infatti che un kg di CD vale euro 3000 mentre un kg di cannabis ne vale invece solo 1000; • mancano esperti nel settore tra gli operatori delle forze dell’ordine Il chi è dei contraffattori andrea.dinicola@transcrime.unitn.it
Contraffazione e terrorismo • Il mercato della contraffazione sembra costituire uno dei canali di finanziamento privilegiato da molti gruppi terroristici. • La contraffazione coinvolge diverse attività: produzione, trasporto, stoccaggio e vendita, ma spesso le organizzazioni terroristichesono coinvolte solo in alcune fasi del processo • Due le forme di coinvolgimento: • DIRETTO, quando il gruppo è coinvolto nella produzione, trasporto, stoccaggio o vendita delle merci contraffatte e destina gran parte del ricavato al finanziamento delle proprie attività. In questo caso, l’organizzazione terroristica ha caratteristiche molto simili alla tradizionale criminalità organizzata; • INDIRETTO, quando simpatizzanti o militanti del gruppo sono impegnati nell’attività di contraffazione e, tramite terzi, destinano parte del ricavato al finanziamento di gruppi terroristici Il chi è dei contraffattori andrea.dinicola@transcrime.unitn.it
Parte VI Il chi è delle vittime Il chi è delle vittime andrea.dinicola@transcrime.unitn.it
1. Le imprese e le loro responsabilità • Le imprese soffrono danni molto elevati dovuti a: • perdite dirette (mancata vendita di beni causata dalle differenze di prezzo tra prodotti originali e contraffatti) • perdite indirette (quando il consumatore acquista un bene contraffatto credendolo originale). • svalutazione del marchio e dell’immagine ( significato simbolico di marchi famosi) • perdite a lungo termine (i danni alla produttività risultanti dalle mancate vendite possono avere ripercussioni negative sul mercato del lavoro – es. numero dei posti di lavoro offerti) • perdita degli investimenti in ricerca e sviluppo La quantificazione esatta dell’ammontare di questi danni è problematica, poiché si tratta di attività illegali la cui estensione è difficilmente valutabile e che sono sempre più organizzate ed efficienti, spesso in mano alla criminalità organizzata Il chi è delle vittime/1 andrea.dinicola@transcrime.unitn.it
Stime a livello internazionale L’industria della contraffazione negli ultimi dieci anni è cresciuta del 1.600%, arrivando a fatturare circa 600 miliardi di dollari l’anno quasi la metà del PIL italiano Le aziende italiane vittime del fenomeno perdono ogni anno tra i quattro e i sei miliardi di euro di fatturato Lo Stato “brucia” un miliardo e mezzo in termini di evasione dell’IVA Il chi è delle vittime/1 * Fonte: Kpmg andrea.dinicola@transcrime.unitn.it
Settori toccati dalla contraffazione • Settore audiovisivi. Il mercato di Cd e Dvd è enorme, i “pirati” sono le grandi organizzazioni mafiose o anche il piccolo negoziante che copia i film a noleggio e li piazza ai clienti. Il canale maggiore è internet. Si calcola che quotidianamente il numero di film scambiati si aggiri tra le 400mila e le 600mila; • Settore musicale. Nel 2002 sono stati masterizzati illegalmente 12 milioni di cd. Oltre 11 milioni di italiani ne possiedono almeno uno, 4,7 milioni ne acquistano regolarmente, al prezzo medio di 6 euro, a fronte di un costo di produzione di 0,5 euro. Un cd su quattro in circolazione non è originale; • Settore editoriale. Con le fotocopie a basso costo, crolla la domanda di libri. Il danno per le aziende è calcolato in 106 milioni di euro e lo Stato perde 60 milioni di Iva; • Settore software. Il mercato italiano vale 1,16 miliardi di euro, il tasso di pirateria è del 45%. Solo tra i videogiochi la contraffazione arriva al 74% su un totale di 12,5 milioni di pezzi venduti l’anno; Il chi è delle vittime andrea.dinicola@transcrime.unitn.it
Settori toccati dalla contraffazione (segue) • Settore moda. Il fatturato delle griffe si aggira vicino ai 54 miliardi di euro, quello dei falsi sfiora i 3 miliardi. Tra le marche più colpite le case sportive: il 31% delle patacche sono finte Adidas, segue Nike con un tasso di contraffazione del 28%; • Settore orologi. Ne circolano 40 milioni di esemplari finti, per un giro d’affari di un miliardo di dollari. Il prediletto ei falsari è il Rolex (41% del mercato illegale), seguito da Calvin Klein (11%) e Breitling (4%); • Settore giocattoli. Nei primi 4 mesi del 2003 sono stati sequestrati oltre 12 milioni di pezzi contraffatti, costano il 70% in meno degli originali. Le aziende più colpite sono la Disney, Mattel, Warner Bros Il chi è delle vittime/1 andrea.dinicola@transcrime.unitn.it
Stime in Italia • A subire i danni derivanti dalla contraffazione sono principalmente le piccole imprese e l’artigianato • danni economici derivanti dalla mancata vendita del prodotto; • una frode legata all’etichettatura falsata del Made in Italy. In questo modo si ha una concorrenza sleale che si abbatte sul Sistema Moda che rappresenta il 10-25% del valore aggiunto incorporato nelle esportazioni Il chi è delle vittime/1 andrea.dinicola@transcrime.unitn.it
Giro d’affari di prodotti contraffatti in Italia • Nei settori abbigliamento, tessile, accessori e pelletteria ha raggiunto i 15 miliardi di euro, così distribuiti: • abbigliamento con 5,25 miliardi di euro; • pelletteria con 3,75 miliardi di euro; • calzature con 3 miliardi; • accessori moda con 1,5 miliardi; • abbigliamento sportivo con 750 milioni di euro; • tessile per la casa con 750 milioni di euro Il chi è delle vittime/1 * Fonte: Federabbigliamento andrea.dinicola@transcrime.unitn.it
La responsabilità delle imprese italiane • mancato sfruttamento delle opportunità di investimento in Cina da parte delle imprese italiane • scelte sbagliate sui beni da esportare • scarsa innovazione e ricerca • mancata registrazione del marchio italiano in Cina Il chi è delle vittime/1 andrea.dinicola@transcrime.unitn.it