1 / 199

MACERATA, 28 marzo 2012 La comprensione del testo e la valutazione degli alunni con DSA

MACERATA, 28 marzo 2012 La comprensione del testo e la valutazione degli alunni con DSA. SCUOLA SECONDARIA DI 1°- 2° GRADO. ROSSI VIVIANA. INDICE CHI è IL DISLESSICO: video PERCHÉ intervenire e COME intervenire STRATEGIE didattiche e metodologiche per

fabian
Télécharger la présentation

MACERATA, 28 marzo 2012 La comprensione del testo e la valutazione degli alunni con DSA

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. MACERATA, 28 marzo 2012 La comprensione del testo e la valutazione degli alunni con DSA SCUOLA SECONDARIA DI 1°- 2° GRADO ROSSI VIVIANA

  2. INDICE • CHI è IL DISLESSICO: video • PERCHÉ intervenire e COME intervenire • STRATEGIE didattiche e metodologiche per la COMPRENSIONE DEL TESTO • VALUTAZIONE • PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO

  3. VIDEO: “COME UNA MACCHIA di CIOCCOLATO” Raccontarsi per raccontare la dislessia … da un’idea di Federica Brembati e Roberta Donini

  4. Nel filmato ragazzi dislessici di varia età parlano della loro esperienza in una serie di interviste. I vari racconti mettono in luce: • La frustrazione nello scoprirsi “incapaci” • La fatica della ricerca di un “perché” • Il sollievo di poter “superare l’incapacità “

  5. Promuovere conoscenza dei DSA in tutti … ALLIEVI e DOCENTI Visione del filmato per tutte le classi A cui possono seguire singoli momenti di discussione in classe

  6. Per i nostri allievi dislessici è importante riconoscersi nei protagonisti del filmato, che hanno ormai superato i momenti più difficili e osano parlare apertamente del loro “disturbo” Per gli altri ragazzi si tratta di un’occasione per ricevere informazioni corrette su un argomento che può facilmente riguardare un loro amico, un fratello, magari loro stessi Per i docenti è un pretesto utile per introdurre l’argomento in classe (sempre in accordo con gli studenti dislessici!)

  7. Un caso paradigmatico C. Cappa: claudia.cappa@cnr.it, V. Rossi: icoluc@alice.it

  8. Volevo raccontare il dolore, la sofferenza di non capire. Il libro parla di me.” C. Cappa: claudia.cappa@cnr.it, V. Rossi: icoluc@alice.it

  9. Insomma andavo male a scuola … Refrattario dapprima all'aritmetica, poi alla matematica, profondamente disortografico, poco incline alla memorizzazione delle date e alla localizzazione dei luoghi geografici, inadatto all'apprendimento delle lingue straniere, ritenuto pigro (lezioni non studiate, compiti non fatti), portavo a casa risultati pessimi che non erano riscattati né dalla musica, né dallo sport né peraltro da alcuna attività parascolastica. C. Cappa: claudia.cappa@cnr.it, V. Rossi: icoluc@alice.it

  10. Nessuna scusa per la sua somaraggine = Viveva in un’ottima famiglia, senza conflitti, con una buona cultura, fratelli che andavano bene a scuola,… …nessun divorzio, nessun alcolizzato, nessun caratteriale, nessuna tara ereditaria, … C’era chi lo aiutava nei compiti Eppure, un somaro. C. Cappa: claudia.cappa@cnr.it, V. Rossi: icoluc@alice.it

  11. Biografia: Figlio di un militare di evidenti origini italiane (il suo vero cognome è infatti Pennacchioni) Daniel Pennac nasce nel 1944 a Casablanca Pessimo allievo, solo verso la fine del liceo ottiene buoni voti, quando un suo insegnante comprende la sua passione per la scrittura e al posto dei temi tradizionali gli chiede di scrivere, a puntate settimanali, un romanzo. Consegue la laurea in lettere all'Università di Nizza, diventando contemporaneamente insegnante e scrittore. Ormai in pensione dall'insegnamento, vive nel quartiere parigino di Belleville assieme alla moglie. Nel 2002 ha ricevuto il Premio Grinzane Cavour. Nel 2005 è stato insignito della Legion d'onore per le arti e la letteratura. Nel 2007 ha ricevuto il Premio Renaudot.[1] Pessimo allievo diverrà ottimo insegnante e scrittore C. Cappa: claudia.cappa@cnr.it

  12. LEGGE 170/2010Art. 1"Riconoscimento e definizionedi dislessia, disgrafia, disortografia, discalculia"

  13. I DSA … NONsono UNA MALATTIA NON sono conseguenza di UN BLOCCO PSICOLOGICO NON sono conseguenza di UN BLOCCO EDUCATIVO NON sono conseguenza di UN BLOCCO RELAZIONALE NON sono dovuti a DEFICIT DI INTELLIGENZA NON sono dovuti a DEFICIT SENSORIALI GENETICHE I DSA SONO CARATTERISTICHE… CONGENITE NEUROBIOLOGICHE

  14. La legge riconosce • la dislessia, la disgrafia,la disortografia e la discalculia • quali disturbi specifici di apprendimento • che si manifestano • in presenza di capacità cognitive adeguate, • in assenza di patologie neurologichee di deficit sensoriali, … • ma che possono costituire una limitazione importante per alcune attività della vita quotidiana

  15. SPECIFICI • “… sono circoscritti solo ad alcuni processi indispensabili all’apprendimento: • cioè quelle abilità che “normalmente” vengono automatizzate (decodifica, associazione fonema–grafema, conteggio ecc.),inficiando in modo significativo, ma circoscritto, solo le abilità strumentali (lettura/scrittura/calcolo), lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale.” • A . V., Alunni speciali - Non solo dislessia – DeAgostini Scuola SpA, Novara, 2012, pag 23

  16. Essi sono EVOLUTIVI, … … cioè sono disturbi che si manifestano in età scolastica e si modificano nel tempo: per questo si parla di Dislessia Evolutiva,… • ≪I disturbi dei bambini sono disturbi che cambiano in persone che cambiano≫ • (Giovanni Bollea) “La Dislessia Evolutiva (DE) è una difficoltà selettiva nella lettura, in presenzadi capacità cognitive adeguate e di adeguate opportunità sociali e relazionali, e in assenza di deficit sensoriali e neurologici.” (Brizzolara e Stella) LA DISLESSIA EVOLUTIVA È IL PROTOTIPO DEI DSA…

  17. COSA SIGNIFICA ESSERE DISLESSICI? • “Nessuno potrà mai capire cosa significhi essere dislessici nel mondo della scuola. • Nessuno potrà mai capire, dal di fuori, cosa si provi a sentirsi umiliati per tutta la propria infanzia e sentirsi ripetere giorno dopo giorno che non sarete mai capaci di avere successo in niente”. • Lo racconta Jackie Stewart, vincitore per ventisette volte del • GrandPrix , incoronato Sir dal Principe Carlo. • È dislessico!

  18. Sembra che Albert Einstein, Leonardo Da Vinci, Galileo Galilei, Napoleone, Pablo Picasso, Agatha Christie, … fossero dislessici.

  19. L’ alunno con DSA utilizza un diverso modo di imparare che richiede: la conoscenza dei DSA da parte dei docenti un’organizzazione scolastica flessibile una metodologia didattica personalizzata

  20. Avere uno studente con DSA in classe può provocare: preoccupazione senso di impotenza bisogno di informazioni

  21. Perché è necessario modificare la didattica per i ragazzi con DSA? “Ci sono tonnellate di documenti prodotti dalla ricerca che dicono che la dislessia non è una malattia, ma l’espressione di una piccola differenza di alcune aree del cervello che non impedisce di imparare, ma lo rende molto più faticoso. E in questa società che vuole tutto e subito questa fatica e lentezza non viene tollerata” (G.Stella) PERSONA NON DISLESSICA DISLESSICO

  22. Trovare la strada adatta al “ragazzo difficile” è la più grande scommessa educativa. Se si vuole andare incontro al singolo, alla persona, allora conoscere, studiare, adeguarsi, formarsi e cambiare la propria didattica diventa una manna dal cielo per l'insegnante in prima persona.

  23. Stili diversi di apprendimento = stili diversi insegnamento

  24. MODALITA’ ATTRAVERSO CUI AVVENGONO GLI APPRENDIMENTIdi TUTTI i nostri studentiDA “LE AQUILE SONO NATE PER VOLARE” di R. Grenci – • ESPERIENZA DIRETTA (FARE) 90% • PARLARE E SCRIVERE 70% • ASCOLTARE E VEDERE (INSIEME) 50% • VISTA 30% • UDITO 20% • LETTURA 10% DOBBIAMO TENERE CONTO DEGLI STILI DI APPRENDIMENTO

  25. Un approccio complesso … di Varani e Carletti Empowerment Tecnologie Stili cognitivi Metacognizione Trasversalità dei saperi Apprendimento Emozioni Modelli mentali Zone di sviluppo prossimale Legittimazione delle differenze Comunità di pratica

  26. Punti di forza e di debolezzadello studente con DSA • Intelligenza • Intuito • Creatività • Alta variabilità (unicità di ogni individuo) • Disturbo di linguaggio pregresso • Difficoltà nella memoria procedurale e/o di lavoro • Difficoltà nella gestione • del tempo • Lentezza (difficoltà di elaborazione) • Difficoltà di attenzione • Difficoltà organizzative

  27. Il COMPORTAMENTO … è il 1° campanello d’allarme? I PROBLEMI COMPORTAMENTALI in un ragazzo con DSASONO CONSEGUENZA di un DSA NON RICONOSCIUTA

  28. DISAGIO DISAGIO Comportamento in classe può ragazzo “tappezzeria” ragazzo “rompiscatole” bla bla C. Cappa: claudia.cappa@cnr.it

  29. Ha continui INSUCCESSI DISAGIO C. Cappa: claudia.cappa@cnr.it

  30. I disturbi dell' apprendimento sono presenti nei soggetti in maniera molto diversa Diversa per intensità e quindi avremo dislessici: lievi, medio/ lievi, gravi, severi.

  31. Diversa per combinazione, cioè può essere presente un solo disturbo o invece la somma di più DSA (comorbilità).

  32. CONOSCERE IL DISLESSICOsignifica … … tenere conto delledifficoltà dello studente, considerandole il frutto di un disturbo preciso, compensabile ma non risolvibile, nei seguenti campi: • AUTOMATISMO • MEMORIA • ATTENZIONE

  33. Per chi ha unDSA • LEGGERE … • SCRIVERE … • CONTARE … non sono abilità automatiche

  34. Che cosa vuol dire AUTOMATIZZARE ? • ESSERE ABILE A SVOLGERE UN COMPITO • Una persona può essere definita abile in un compito se è in grado di eseguirlo: • • Correttamente • • Velocemente • • Senza sforzo apparente • • Ripetutamente • • Senza pensarci • … e soprattutto, una volta automatizzato il compito, • non può evitare di farlo!

  35. L’AUTOMATISMO Quali compitidevono diventare automatici nel contesto scolastico, per risultare funzionali? • LETTURA • SCRITTURA • COMPRENSIONE DEL LINGUAGGIO • ESPOSIZIONE

  36. LETTURA:COSA SI PUO' FARE PRIVILEGIARE L'ASCOLTO ... ma non abbandonarecompletamente la forma visivadelle parole e deiconcetti E' STATO DIMOSTRATO L'EFFETTO POSITIVO DELL'ASCOLTO sucomprensione , rendimentogenerale e autostima. QUINDI: SINTESI VOCALE LIBRI DIGITALI LIBRO PARLATO …

  37. Il processo di COMPRENSIONE DEL TESTO è fra le abilità più importanti nella vita degli esseri umani: - è alla base della capacità di studiare leggere e capire il contenuto, memorizzarlo, usarlo nel momento giusto e generalizzarlo ad altri contesti; - leggere è sempre necessario per capire (le istruzioni di un elettrodomestico, un orario, leggere per studiare, leggere per leggere …);

  38. Esiste il disturbo specifico di comprensione del testo? • Nell’ultima Consensus Conference si è deciso di non inserire il DCT fra i DSA, ma i pareri della comunità scientifica sono divisi. • Negli ultimi anni, si sono riscontrati casi di studenti con competenze cognitive buone, adeguate abilità di decodifica, ma con particolari difficoltà nell’estrarre le informazioni importanti dal testo e, di conseguenza , a comprenderlo. • Gli stessi soggetti però non hanno difficoltà di comprensione se il testo viene loro letto o se lo ascoltano da file audio. • Pertanto si consiglia di fornire a questi studenti gli audiolibri come strumento compensativo per facilitare il loro apprendimento.

  39. Come si arriva a COMPRENDERE UN TESTO?

  40. Le componenti del processo di comprensione Si possono distinguere tre categorie di processi: -DECIFRATIVI: riguardano la conversione dei grafemi in fonemi e simboli linguistici; -LINGUISTICI: riguardano l’analisi lessicale, sintattica e semantica; -COGNITIVI: riguardano l’attivazione delle conoscenze pre-esistenti, le inferenze e la costruzione di una rappresentazione mentale.

  41. Un buon programma d’intervento sulla COMPRENSIONE DEL TESTO non può prescindere dal seguire una serie di passaggi fondamentali quali: 1) Verifica iniziale del livello nella comprensione: - prove oggettive e standardizzate - approfondimenti sulle componenti della comprensione 2) Definizione degli obiettivi educativi: • quali abilità specifiche della comprensione risultano più o meno carenti; • quali abilità migliorare (decifrative/comprensione)

  42. LAVORANDO CON GLI INDICI TESTUALI Puoi capire qual è il contenuto del testo Puoi chiederti cosa sai già sull’argomento Puoi usarli come appunti Ti aiutano nel ripasso Ti servono per costruire mappe e schemi

  43. Per favorire la COMPRENSIONEoccorre: • Valutare la possibilità di abbinare lettura eseguita da altri o sintesi vocale • Puntare prima alla comprensione globale e non dei particolari: capire cosa già conoscono (conoscenza diffusa), far anticipare,…. • Presentare testi dal più semplice al più complesso, curando che ci siano elementi facilitanti (capoversi, font, interlinea) • Curare la lettura delle immagini oltre che del testo • Fornire a lato del testo il lessico nuovo o meno frequente, possibilmente con immagine • Ricordare che un ostacolo può essere l’ordine diverso delle parole nella frase • Consentire la consultazione di riferimenti (dizionario per immagini o digitale)

  44. COMPRENSIONE DEL TESTO L’insegnante potrà considerare 5 possibilità: Lo studente può interagire con Il testo in modo diverso Il testo gli viene letto ad alta voce Il testo viene integrato con ulteriori informazioni Legge solo una parte del testo Il testo viene organizzato diversamente Evitare la lettura Organizzare la lettura Ridurre la lettura • Uso di un lessico più semplice • Selezionare le parti più importanti • Scrivere una versione ridotta del testo Supportare la lettura • Evidenziare il titolo e parole chiavi • Uso di mappe Guidare la lettura

  45. Comprensione del testo Lavoro sulle dieci componenti cognitive e metacognitive coinvolte nel processo di comprensione : • riconoscere personaggi, luoghi, tempi e fatti, • distinguere i fatti, • seguire la struttura sintattica, • riconoscere i collegamenti, • trarre inferenze, • migliorare la sensibilità al testo, • riconoscere la gerarchia del testo, • attivare modelli mentali, • migliorare la flessibilità di approccio, • individuare errori ed incongruenze.

  46. http://www.youtube.com • Prof. Paolo E. Balboni • Università Ca' Foscari - Laboratorio ITALS • Tecniche didattiche per la comprensione • (tecniche didattiche cloze, ad incastro, con riordino, …)

  47. Programmi (free) Per poter utilizzare un qualsiasi programma di sintesi vocale è necessario istallare un assistente vocale. Il programma Balabolka converte testi in audio. Balabolka è una parola russa che significa "attaccabottone“. Utilissimo per la lettura di file PDF e per la scrittura con correttore ortografico e lettura delle parole durate la digitazione.

  48. Anastasis Personal Reader viene inserito in una qualsiasi porta USB di qualsiasi PC con Windows (da XP in avanti), parte automaticamente e permette all'utente di leggere, attraverso la sintesi Loquendo, la migliore sintesi vocale ad oggi disponibile, qualsiasi testo sullo schermo del PC, compresi i libri in formato PDF.

  49. PUNTI DI FORZAALFaReader:• evidenzia le parole lette, mentre le pronuncia, rispettando la formattazione del testo nei formati file più diffusi (Word, Writer, PDF, HTML)• permette di leggere, direttamente all'interno del testo, i PDF (libri digitali) con un lettore dedicato e di scegliere sezioni di brani, box di testo o elenchi• aggiunge la sintesi vocale ai più comuni programmi di scrittura (Word e Writer) e consente quindi, utilizzando contemporaneamente sia il controllo vocale che il correttore ortografico, di compensare le difficoltà di scrittura• contiene una calcolatrice ALFaReaderè un nuovo e potente strumento compensativo per tutti coloro che hanno difficoltà di lettura (da alunni con DSA ad alunni stranieri). www.erickson.it/

  50. DOPO LETTURA RICORDARE

More Related