1 / 9

il WELFARE in ITALIA

da CRISPI 1890 Leggi 6972/1890. alla TURCO 2000 328/2000. il WELFARE in ITALIA. Dall’ordine pubblico alla qualita’ della vita. Priorità della L.328/00. La creazione di un welfare universalistico L'integrazione socio-sanitaria

fisseha
Télécharger la présentation

il WELFARE in ITALIA

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. da CRISPI 1890 Leggi 6972/1890 alla TURCO 2000 328/2000 il WELFARE in ITALIA Dall’ordine pubblico alla qualita’ della vita

  2. Priorità della L.328/00 • La creazione di un welfare universalistico • L'integrazione socio-sanitaria • La progettazione partecipata degli interventi e servizi sociali • Il superamento della logica assistenziale e d'emergenza a favore di un'ottica di inclusione ed integrazione

  3. Sussidiarietà verticale • Lo Stato ha il compito di: • indicare i livelli uniformi e di base delle prestazioni, • stabilire i requisiti che devono avere i servizi nonché i profili professionali nel campo sociale • ripartire le risorse del Fondo sociale nazionale • controllare l'andamento della riforma.

  4. Sussidiarietà verticale Le Regionidovranno: programmare e coordinare gli interventi sociali, l'integrazione degli interventi sanitari, sociali, formativi e di inserimento lavorativo, stabilire i criteri di accreditamento, la qualità delle prestazioni, determinare i livelli di partecipazione alla spesa da parte degli utenti, finanziare e programmare la formazione degli operatori

  5. Sussidiarietà verticale I Comunidovranno: autorizzare e vigilare sulla qualità delle strutture concorrere alla programmazione regionale; sono inoltre titolari delle funzioni che riguardano gli interventi sociali a livello territoriale più ampio, coinvolgendo il settore non profit e la cittadinanza

  6. L.328\2000 alcune parole chiave • Da interventi riparativi a un sistema promozionale e di protezione attiva che valorizzi i cittadini • Da interventi per “categorie” alla centralità della persona e della famiglia • Livelli essenziali uniformi • Prestazioni personalizzate • Regia delle Regioni e degli Enti Locali Benessere e inclusione sociale

  7. Titolo V della Costituzione • 1999-2001 (art. 114; 118; 119) • Nuovo ruolo di Regioni, Province, Comuni, Città Metropolitane … • Principi di federalismo, regionalismo e sussidiarietà,

  8. PIANO SOCIALE REGIONALE Piano Regionale per un sistema integrato di interventi e servizi sociali Linee guida per la predisposizione e l’approvazione dei piani di zona Ambiti territoriali, Comitato dei Sindaci, Coordinatore di Ambito, Uffici di Piano, Piano di Zona, Aree organizzative, di interventi, funzioni e servizi , profilo di comunità, LIVEAS e rete di servizi essenziali, concertazione e progettazione partecipata, UPS, bilancio sociale

  9. Alcuni passaggi obbligati • Integrazione socio sanitaria(DPCM febb.2001, LEA, LIVEAS, Piani San. e Soc. Reg. …) • Autorizzazione e accreditamento(L.R. 20/00 e 20/02) • Il 3° settore: • Coop. sociale (L.381/91, L.142/01) • Volontariato (L. 266/91, LR 48/95) • Ass. di Promozione Sociale (L.383/00, LR 9/04) • La famiglia

More Related