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I riflessi

I riflessi. In cosa consistono le azioni riflesse?. Rappresentano il meccanismo più semplice con cui il sistema nervoso può dare una risposta pronta e adeguata a determinati stimoli. Caratteristiche fondamentali delle azioni riflesse: Finalismo preciso (utilità) Automatismo.

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Presentation Transcript


  1. I riflessi

  2. In cosa consistono le azioni riflesse? Rappresentano il meccanismo più semplice con cui il sistema nervoso può dare una risposta pronta e adeguata a determinati stimoli • Caratteristiche fondamentali delle azioni riflesse: • Finalismo preciso (utilità) • Automatismo • CLASSI DI RIFLESSI: • Incondizionati (o Innati): • sono geneticamente preordinati • Condizionati • richiedono: • Un’esperienza precedente dell’evento • Il riconoscimento del significato dello stimolo • La memorizzazione dello stimolo

  3. 1 2 3 4 Riflessi condizionati Il cane di Pavlov • La sua instaurazione richiede: • Un’esperienza precedente • Il riconoscimento del significato dello stimolo • La memorizzazione dello stimolo

  4. Gli archi riflessi Arco riflesso monosinaptico Gli A R monosinaptici sono principalmente adibiti al controllo dei movimenti

  5. Archi riflessi polisinaptici

  6. Proprietà generali dei riflessi 1) La soglia del riflesso: è l’intensità minima che lo stimolo deve avere per evocare una risposta riflessa 2) Il tempo riflesso: è l’intervallo che intercorre tra la caduta dello stimolo e la comparsa della risposta riflessa Esso comprende: a) Il tempo di conduzione degli impulsi nelle fibre nervose b) Il tempo riflesso centrale, dato dal numero di connessioni sinaptiche 3) La sommazione riflessa: è una diretta conseguenza della sommazione temporale e spaziale dei pps 4) L’inibizione riflessa: consiste nell’arresto di attività dell’effettore (qualora essa sia in atto). Comporta la presenza di uno o più interneuroni inibitori e si manifesta negli archi riflessi inibitori

  7. Interneuroni inibitori Tipi di inibizione riflessa • Inibizione postsinaptica (è inibita la genesi di PPSE): si possono distinguere • convergenza sullo stesso neurone efferente di due vie nervose, una eccitatoria e l’altra inibitoria • divergenza di una stessa via nervosa afferente con effetti opposti su neuroni efferenti distinti La via afferente inibisce direttamente la via efferente (tramite interneuroni) 2) Inibizione presinaptica: è inibita la liberazione di neurotrasmettitore (eccitatorio) La via afferente A inibisce la via afferente B (tramite interneuroni)

  8. I riflessi spinali propriocettivi

  9. Tramite fibre sensitive primarie inviano segnali inerenti a: • Stato di tensione • Stato di allungamento • Grado di flessione • Grado di allungamento  di muscoli e tendini  • Tipi di propriocettori: • Fusi neuromuscolari • Organi tendinei del Golgi • Corpuscoli di Pacini • Organi di Ruffini delle articolazioni  nelle capsule articolari • Locazione dei propriocettori: • MUSCOLI • TENDINI • ARTICOLAZIONI Conferiscono al soggetto la sensibilità cinestesica. Importanti nella postura e nell’esecuzione dei movimenti volontari

  10. Fibre intrafusali Fibre extrafusali La localizzazione dei fusi neuromuscolari e degli organi tendinei del Golgi è diversa I fusi neuromuscolari sono localizzati in parallelo con le normali fibre muscolari. Qui essi vanno incontro alle stesse variazioni di lunghezza del resto del muscolo.

  11. neurone afferente muscolo tendine La localizzazione dei fusi neuromuscolari e degli organi tendinei del Golgi è diversa Gli organi tendinei del Golgi sono localizzati a livello dei tendini dei muscoli, in serie con le fibre muscolari. Qui essi vengono stirati quando il muscolo si contrae. Pertanto essi risentono della forza con cui il muscolo si contrae. organo tendineo del Golgi organo tendineo del Golgi

  12. I fusi neuromuscolari sono disposti “in parallelo” e gli organi tendinei “in serie” alle fibre muscolari ordinarie

  13. Fibre muscolari extrafusali Assone di un motoneurone a Assoni di neuroni g sacca catena Capsula del fuso Fibre muscolari intrafusali Fibra a catena di nuclei Spazio subcapsulare Fibra a sacca di nuclei I fusi neuromuscolari contengono: Fibre muscolari intrafusali (2 a sacca e 5 a catena di nuclei) in parallelo con fibre extafusali (normali fibrocellule muscolari); Dalle fibre intrafusali a sacca si dipartono fibre nervose afferenti sensibili alla velocità di stiramento del muscolo (fibre Ia); Dalle fibre intrafusali a catena si dipartono fibre nervose afferenti (fibre Ia e II) sensibili al grado di allungamento del muscolo Fibre afferenti primarie grandi (Ia) originano sia dalle fibre intrafusali a sacco che a catena di nuclei. Fibre afferenti secondarie più piccole (II) originano solo dalle fibre intrafusali a catena di nuclei.

  14. Le fibre nervose afferenti dalle fibre intrafusali a sacca di nuclei (Ia) segnalano la velocità di allungamento. Esse, come i corpuscoli del Pacini si adattano velocemente dopo lo stiramento. Quindi tali fibre nervose danno una risposta fasica durante lo stiramento e diventano (quasi) silenti quando la posizione è costante. velocità Ia

  15. Entrambe le fibre nervose afferenti (Ia e II) dalle fibre intrafusali a catena di nuclei scaricano ad una frequenza proporzionale alla lunghezza (grado di stiramento) della fibra. lunghezza Ia II

  16. Il sistema nervoso centrale controlla direttamente la sensibilità dei fusi neuromuscolari tramite il sistema gamma efferente Il sistema gamma efferente (che ha origine dalla sostanza reticolare bulbo pontina) causa la contrazione delle estremità delle fibre intrafusali. Ciò genera lo stiramento della parte centrale dove sono localizzate le fibre afferenti. Il sistema gamma efferente, aumentando o abbassando la sensibilità delle fibre intrafusali, esegue su di esse un’azione di controllo.

  17. Comparazione delle risposte del fuso durante una contrazione attiva in assenza e in presenza del sistema gamma efferente Motoneurone alfa Quando c’è una contrazione attiva causata dai motoneuroni alfa, ma non dai gamma, le fibre extrafusali si accorciano, quelle intrafusali no, e il fuso viene silenziato Motoneurone gamma Quando c’è una contrazione attiva causata da motoneuroni alfa e gamma, sia le fibre extrafusali che quelle intrafusali si accorciano e la sensibilità del fuso viene mantenuta Motoneurone alfa

  18. I motoneuroni gamma permettono al fuso neuromuscolare di mantenere le propria funzionalità mentre il muscolo si sta contraendo 1 1 1 Il muscolo si contrae Lungh. musc. 2 2 2 Diminuisce l’allungamento delle fibre intrafusali Potenziali d’azione nel neurone sensoriale del fuso 3 3 4 Il muscolo si contrae Tempo Il muscolo si contrae Lungh. musc. Le fibre intrafusali non si accorcianola frequenza di scarica rimane costante Potenziali d’azione nel neurone sensoriale del fuso Il muscolo si contrae Tempo a) Le fibre dei motoneuroni gamma vengono tagliate. Il fuso diminuisce la sua attività quando il muscoilo è contratto - Motoneurone alfa scarica - Muscolo si contrae • Diminuisce stiramento • del centro delle fibre • intrafusali • Diminuisce frequenza di • scarica del neurone • sensoriale del fuso b) La coattivazione alfa-gamma mantiene i fusi funzionali quando il muscolo è contratto • I motoneuroni alfa e • gamma scaricano • contemporaneamente • Il muscolo si contrae • Lo stiramento del centro • delle fibre intrafusali non • si modifica. • la frequenza di scarica del • neurone sensoriale del • fuso rimane invariata

  19. catena di nuclei contr.←stir.→contr. sacca di nuclei contr.←stir.→contr. Il sistema gamma efferente aumenta la sensibilità dei fusi. I motoneuroni gamma fanno contrarre le fibre intrafusali a catena di nuclei, provocando un aumento di sensibilità all’allungamento sia nelle fibre di tipo Ia che II. Altri motoneuroni gamma fanno contrarre le fibre a sacca, provocando un aumento della sensibilità alla velocità di allungamento nelle fibre di tipo Ia.

  20. Il riflesso da stiramento monosinaptico (riflesso miotatico) è generato da fibre nervose afferenti di tipo Ia Esso è scatenato da uno stiramento del muscolo, quando ad es. esso è sottoposto a un carico. Questo riflesso regola la lunghezza cioè, cerca di mantenere la lunghezza del muscolo costante. Questo riflesso è monosinaptico e utilizza grosse fibre (Ia): ciò accorcia la latenza.

  21. Il riflesso da stiramento monosinaptico (riflesso miotatico) provoca la contrazione del muscolo agonista Quando il muscolo si allunga, sia le fibre extra che intrafusali vengono stirate. Ciò aumenta l’attività delle fibre nervose afferenti Ia, E a sua volta aumenta l’attività dei motoneuroni alfa. Il muscolo si contrae e la sua lunghezza diminuisce Fibra Ia Muscolo agonista Motoneurone a

  22. Il riflesso da stiramento monosinaptico (riflesso miotatico) provoca la contrazione del muscolo agonista La contrazione del muscolo causata dal riflesso fa riaccorciare le fibre extrafusali. Ma, grazie al sistema gamma-efferente, anche le fibre intrafusali si accorciano.

  23. X Motoneurone a Muscolo antagonista Il riflesso da stiramento monosinaptico (riflesso miotatico) provoca il rilassamento del muscolo antagonista Il riflesso al muscolo antagonista è reciproco. Interneurone inibitorio → il muscolo antagonista si rilassa. Il riflesso è mediato da fibre afferenti di tipo II, che sono più piccole e quindi anche un po’ più lente.

  24. neurone sensoriale midollo spinale fuso motoneurone aggiunta del carico muscolo Il muscolo e il fuso si allungano quando il braccio si abbassa La contrazione riflessa innescata dal fuso ripristina la posizione iniziale dell’arto Aggiunta di un carico al muscolo Riflesso miotatico

  25. Neurone afferente libera GLU Recettori per GLU Intereurone inibitorio libera GLY Recettori per GLU e GLY Motoneuroni liberano ACH muscolo estensore fuso Recettori per ACH muscolo flessore Neurotrasmettitori implicati nel riflesso miotatico

  26. L’azione riflessa mediata dall’organo tendineo del Golgi (riflesso miotatico inverso) Questo riflesso regola la tensione, ovvero mantiene una tensione costante a livello delle strutture tendinee. Fibra Ib Muscolo agonista Motoneurone a Quando la tensione generata dal muscolo in contrazione è moderata, le fibre nervose afferenti Ib NON vengono attivate  il riflesso miotatico inverso NON parte.

  27. L’azione riflessa mediata dall’organo tendineo del Golgi (riflesso miotatico inverso) Quando la tensione generata dal muscolo in contrazione aumenta, le fibre nervose afferenti Ib vengono attivate. Esse, attraverso un interneurone inibitorio inibiscono i motoneuroni alfa. Ciò riduce la contrazione e quindi la tensione del muscolo. X Significato funzionale: tenuto conto che la soglia di tale riflesso è elevata, esso diventa dominante sul riflesso miotatico solo quando la tensione meccanica sui tendini diventa elevata: forte allungamento passivo o contrazione eccezionalmente intensa. Finalismo: difensivo, proteggendo muscoli e tendini da potenziali lesioni.

  28. Riflesso miotatico neurone sensoriale midollo spinale fuso motoneurone aggiunta del carico muscolo Il muscolo e il fuso si allungano quando il braccio si abbassa La contrazione riflessa innescata dal fuso ripristina la posizione iniziale dell’arto Aggiunta di un carico al muscolo interneurone inibit. il muscolo si contrae 1 Il neurone sensoriale dall’organo tendineo del Golgi scarica 2 Il motoneurone è inibito 3 Il muscolo si rilassa 4 Il carico è lasciato cadere motoneurone org. tend. del Golgi La contrazione del muscolo allunga l’organo tendineo del Golgi Se il carico è eccessivo viene attivato il riflesso miotatico inverso che causa rilassamento esercitando un’azione protettiva sul muscolo Riflesso tendineo del Golgi

  29. Unità motorie e fibre muscolari

  30. Definizione di “Unità Motoria” Una unità motoria consiste di: 1. un singolo motoneurone e 2. tutte le fibre muscolari che esso innerva. Tutte le fibre muscolari innervate da un motoneurone sono dello stesso tipo. Il motoneurone determina le caratteristiche delle fibre muscolari. L’unità motoria è la più piccola unità di attività muscolare. Ciascun potenziale d’azione nel motoneurone produce sempre attivazione di tutte le fibre muscolari a cui esso è collegato. Rapporto di innervazione = # fibre muscolari per motoneurone (ad es. nella figura questo # è 4). Esempi tipici: mano ~100; gastrocnemio ~ 2000

  31. I tre tipi di fibre e le loro caratteristiche distintive • Tipo 1 • Lenta e resistente alla fatica • Di colore rosso (a bacchetta di tamburo) • Resistente alla fatica perchà ricca di mitocondri, mioglobina e eritrociti • Genera una piccola forza prolungata dovuta al basso rapporto di innervazione con fibre muscolari sottili • Ben sviluppata in un corridore di lunghe distanze (maratoneta) • Tipo 2 • Caratteristiche intermedie • Tipo 3 • Rapida e soggetta ad affaticamento • Colore chiaro (petto di gallina) • Utilizza una rapida demolizione anaerobica delle scorte di glicogeno • Genera una forza breve e grande, dovuta ad un alto rapporto di innervazione con fibre muscolari spesse (difficili da rifornire di O2) • Ben sviluppata nei sollevatori di pesi

  32. Nota : le fibre lente hanno un importante vantaggio Se una fibra è lenta a contrarsi, è anche lenta a rilassarsi. Ciò permette una tensione relativamente stazionaria a basse frequanze di attivazione. Tensione Contrazioni lente Contrazioni rapide

  33. Come viene graduata la contrazione muscolare? 1) Graduando la frequenza di scarica dei singoli motoneuroni 2) Graduando il numero di motoneuroni attivati Il principio della dimensione stabilisce che piccoli motoneuroni hanno una soglia più bassa* e quindi sono reclutati prima dei motoneuroni grandi. Ia * Perché ? Trovare una spiegazione in termini di definizione di costante di tempo di caricamento della membrana

  34. Un input piccolo recluta solo motoneuroni piccoli Un piccolo input da fibre Ia recluta solo piccoli motoneuroni che a loro volta attivano piccole fibre muscolari (fibre di Tipo 1). Queste fibre generano un piccolo (fine) e lento aumento della tensione. Le fibre sono resistenti alla fatica, il che è un bene, in quanto esse sono quasi sempre attive. Sono ideali per il mantenimento della postura e per le corse di resistenza. Input piccolo Ia

  35. All’aumentare dell’input, vengono reclutati motoneuroni progressivamente più grandi Un grande input da fibre Ia recluta motoneuroni sia grandi che piccoli. Motoneuroni grandi attivano fibre muscolari grandi (di Tipo 3). Queste generano un grande e rapido incremento di tensione. La tensione genera rapidamente fatica, d’altra parte esse esse sono solo occasionalmente attivate. Sono ideali per il sollevamento pesi. Input grande Ia

  36. VERIFICHE

  37. Qual è l’evento che fa iniziare tutti i riflessi nervosi? Che cosa viene attivato? Indicare tre tipi di recettori sensoriali che rilevano informazioni utili per i riflessi muscolari Il riflesso più semplice quanti neuroni richiede come minimo? Quante sinapsi? Fate un esempio Spiegare, in termini di definizione di costante di tempo di caricamento della membrana perché piccoli motoneuroni hanno una soglia più bassa e quindi sono reclutati prima di motoneuroni grandi

  38. FINE

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