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Elaborazione del linguaggio naturale automi, trasduttori & morfologia

Elaborazione del linguaggio naturale automi, trasduttori & morfologia. Maria Teresa PAZIENZA. Programma. Breve introduzione all’NLP Linguaggi Naturali e Linguaggi Formali Complessità Morfologia Teoria: Morfologia del Linguaggio Naturale Strumenti: Automi e Trasduttori

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Elaborazione del linguaggio naturale automi, trasduttori & morfologia

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Presentation Transcript


  1. Elaborazione del linguaggio naturaleautomi, trasduttori & morfologia Maria Teresa PAZIENZA

  2. Programma • Breve introduzione all’NLP • Linguaggi Naturali e Linguaggi Formali • Complessità • Morfologia • Teoria: Morfologia del Linguaggio Naturale • Strumenti: Automi e Trasduttori • Analisi Morfologica: con automi e trasduttori • Part of Speech Tagging • Teoria: Le classi morfologiche • Strumenti a Analisi: modelli a regole e statistici • Sintassi • Teoria: Sintassi del Linguaggio Naturale • Strumenti: CFG • Analisi Sintattica: parsing top-down, bottom-up, Early • Semantica • Lexical Semantics • Sentence Semantics Info

  3. Sommario Strumenti per la Morfologia • Automi a stati finiti (FSA) • FSA deterministici • FSA non-deterministici (NFSA) • Introduzione alla Morfologia • FSA e Morfologia: riconoscimento • Trasduttori a stati finiti (FST) • Cosa sono • FST e Morfologia: parsing

  4. Morfologia: definizioni La morfologia (morphology)è lo studio di come le parole sono costruite a partire da unità atomiche dette morfemi. I morfemi (morphemes) sono le più piccole unità linguistiche che possiedono un significato. Possono essere divisi in due classi: • Radice (stem) il morfema che dà il significato principale alla parola • Affisso (affix) particelle apposte alla radice che ne completano il significato e la funzione grammaticale ESEMPIO radice gatt-o gatt-i buy-s buy - er affisso Morfologia

  5. Morfologia: definizioni La morfologia può essere divisa in due parti principali • Inflectional Morphology: combinazione di una radice con un affisso che risulta in una parola (forma flessa) della stessa classe(nome, verbo, talvolta aggettivo, ecc..) con una funzione grammaticale specifica • cat (nome sing) cat-s (nome plur) • cut (verbo base) cut-t-ing (verbo progressivo) • Derivational Morphology: combinazione di una radice con un affisso che risulta in una parola di una classe diversa. Il significato della nuova parola non è facilmente prevedibile • trasporto (nome)  trasport-abile (aggettivo) • computerize (verbo)  computeriz-ation(nome) Morfologia

  6. Quante morfologie ? Ogni linguaggio naturale ha una sua morfologia (affissi, regole, ecc.) Due classi principali: • Concatenative morphology: una parola è composta da morfemi (prefissi/suffissi) concatenati insieme • Italiano, Inglese: gatt-o, s-conosciuto,cat-s, buy-er, un-able • Non-concatenative morphology: le parole sono composte in maniera complessa • Ebraico: lamad (radice:lmd; affissi:a-a pass.rem.attivo) Lingue agglutinanti: le parole sono formate da molti affissi • Turco:uygarlaştiramadiklarimizdanmişsinizcasina (“comportarsi come se fossi tra quelli che non possono civilizzare”) Morfologia

  7. Morfologia inglese Caratteristiche: • Concatenative morphology • Non-agglutinative (al più 4 o 5 affissi) • Una parola può avere più affissi: • Prefissi: un-certain • Suffissi: eat-s • Combinazioni:un-clear-ly • Inflectional morphology: semplice, applicata solo a nomi e verbi • Derivational Morphology: complessa Morfologia

  8. Inflectional Morphology NOMI: • Due solo inflessioni: • Plurale: cat  cat-s thrush thrush-es • Possessivo: dog  dog’s children  childrens’ VERBI: • Quattro forme morfologiche: • stem: walk • s form: walk walk-s • past form: walk walked • ing form: walk walking • Irregolari:(ca. 250) Parole che non seguono le regole morfologiche (Esempio:mouse mice go goes, going, went). La maggior parte dei nomi e verbi inglesi sono regolari -La classe dei verbi regolari è produttiva : una nuova parola della lingua è automaticamente inclusa nella classe (Esempio: fax  faxes, faxing, faxed ) Morfologia

  9. Derivational Morphology nominalizzazione (verbo, aggettivo nome) nome, verbo aggettivo Morfologia

  10. A cosa serve l’analisi morfologica automatica? • Stemming in Information Retrieval • Data una parola della query, cercare le pagine che contengano anche le sue forme flesse • Spell Checking • Riconoscere quali forme flesse sono ammissibili in una lingua e quali no (ad esempio gatt-o e gatt-are) • Traduzione Automatica • Ricondurre parole diverse a una stessa radice e quindi alla stessa traduzione (ad esempio amatore, amare  love) Morfologia & FSA

  11. Quali strumenti usare ? • Lessico esteso • Un lessico (lista di parole) che contiene tutte le parole della lingua in tutte le forme flesse • Spreco di spazio e non è produttivo! • Lessico ridotto + Automi • La morfologia è generalmente produttiva (gran parte delle parole segue le regole morfologiche per formare le forme flesse) • Conviene quindi utilizzare: • Lessico contenente solo radici e affissi (ed eventualmente irregolarità) • Implementazione delle regole morfologiche in un dispositivo • FSA sono semplici dispositivi per implementare tali regole Morfologia & FSA

  12. Sommario Strumenti per la Morfologia Automi a stati finiti (FSA) FSA deterministici FSA non-deterministici (NFSA) Introduzione alla Morfologia FSA e Morfologia: riconoscimento Trasduttori a stati finiti (FST) Cosa sono FST e Morfologia: parsing

  13. FSA: riconoscimento Un FSA può essere utilizzato per riconoscere se una parola è ammissibile in una lingua - Cosa serve? Lessico: lista di radici ed affissi della lingua (invece di lista di tutte le parole della lingua – troppo lunga e non esaustiva) • Esempio: [cat,dog,cut,go,…,-s,-ed,-ation,-able,…,un-,dis-] • Regole Morfologiche (morphotactics): le regole di costruzione dei morfemi che spiegano come classi di morfemi possono seguire altre classi di morfemi in una parola • Esempio: Plurale inglese: radice + -s • Regole Ortografiche: cambiamenti che occorrono in una parola quando due morfemi si combinano • Esempio: city  cities Morfologia & FSA

  14. NOMI: regole morfologiche FSA per modellare l’inflessione plurale per nomi regolari ed irregolari Come modellare i nomi (regolari ed irregolari) nell’FSA? Ovvero: Come si può integrare il lessico? Morfologia & FSA

  15. NOMI: regole morfologiche + lessico Integrazione del lessico dei nomi regolari ed irregolari REGOLARI IRREGOLARI Morfologia & FSA

  16. Sommario Strumenti per la Morfologia • Automi a stati finiti (FSA) • FSA deterministici • FSA non-deterministici (NFSA) • Introduzione alla Morfologia • FSA e Morfologia: riconoscimento • Trasduttori a stati finiti (FST) • Cosa sono • FST e Morfologia: parsing

  17. Dal Riconoscimento al Parsing RICONOSCIMENTO :indica se una data parola in input è morfologicamente corretta oppure no (ad esempio gatti è corretta, gattare è scorretta) FSA PARSING/GENERAZIONE : - parsing:produce un’analisi morfologica della parola in input: data la parola in input viene restituita la sua struttura cats cat +N +PL - generazione: data una struttura morfologica in input, produce una forma superficiale (parola) cat +N +PL  cats FST FST

  18. Trasduttori a Stati Finiti (FST) I Trasduttori sono automi a stati finiti con due nastri A e B Ad es, può leggere da un nastro (ad es. “cats”) e scrivere sull’altro (“cat + N + PL”) • Quattro modalità di utilizzo dell’ FST: • riconoscitore: riceve in input una coppia di stringhe su A e B, e restituisce accept se essa appartiene al linguaggio delle coppie (una stringa per nastro) • cats, cat+N+PL  accept • produttore: restituisce coppie di stringhe appartenenti al linguaggio su A e B • Output: tutte le parole del lessico con la loro struttura • traduttore: riceve in input una stringa su A (o B) e ne restituisce un’altra su B (o A) • cats  cat+N+PL (PARSING) • cat+N+PL  cats (GENERAZIONE) • correlatore: correla set di stringhe in A e B FST

  19. : FST: definizione formale Un FST è definito dai seguenti parametri: • Q: un insieme finito di N stati q0….qN • Σ: un alfabeto finito di simboli complessi. Ogni simbolo complesso è una coppia (uno per nastro) di simboli i:o appartenenti rispettivamente agli alfabeti I e O (Σ  I x O) • q0: lo stato iniziale • F: un insieme di stati finali FQ • δ(q,i:o):funzione di transizione tra stati (relazione da Q x Σa Q)che restituisce un nuovo stato a partire da un dato stato e un simbolo complesso in input ESEMPIO di utilizzo di un FST • riconoscetutte le coppie di stringhe in cui una ha tutte a e l’altra uno stesso numero di b • producestringhe di a su un nastro e stringhe di b sull’altro, con la stessa lunghezza • traducestringhe di a in input in stringhe di b della stessa lunghezza in output, e viceversa FST

  20. Trasduttori a Stati Finiti (FST) Un FSA definisce un linguaggio formale attraverso la definizione di un insieme di stringhe – un FSA è isomorfo ai linguaggi regolari Un FST definisce una relazione tra insiemi di stringhe – un FST è isomorfo alle relazioni regolari Ovvero l’FST esprime il concetto della relazione tra due entità formalmente definite

  21. Trasduttori a Stati Finiti (FST) Un FST gode delle proprietà di Inversione: l’inversione di un transducer T (T -1) cambia l’input in output - se T correla l’input I all’ouput O, T -1 correla l’input O all’ouput I Composizione: se T1 è un transducer da I1 ad O1 , e T2 è un transducer da I2 ad O2, allora T1◦T2 correla I1 ad O2 La proprietà di inversione inverte i ruoli di input ed output, facendo passare il FST da un ruolo ad un altro (da parser a generatore) La proprietà di composizione permette di porre più transducer in serie ed ottenere un transducer più complesso

  22. : : ε : FST: -transizioni Come gli FSA, anche gli FST possono avere ε-transizioni (o jump arcs) ESEMPIO • riconoscetutte le coppie di stringhe in cui quella sul primo nastro ha tutte a e quella sul secondo un numero doppio di b • producele coppie di stringhe … • traducestringhe di a in input in stringhe di b di lunghezza doppia Σ = {a:b,:b} L = {0,abb,aabbbb,aaabbbbbb…} FST

  23. Sommario Strumenti per la Morfologia • Automi a stati finiti (FSA) • FSA deterministici • FSA non-deterministici (NFSA) • Introduzione alla Morfologia • FSA e Morfologia: riconoscimento • Trasduttori a stati finiti (FST) • Cosa sono • FST e Morfologia: parsing

  24. FST e morfologia: parsing/generazione OBIETTIVO: Livello Superficiale Livello Lessicale • Passare da un livello superficiale ad un livello lessicale e viceversa, utilizzando un FST in funzione di traduttore: • cats  cat+N+PL (PARSING) • cat+N+PL  cats (GENERAZIONE) Morfologia & FST

  25. N:ε PL:s c:c a:a t:t FST e morfologia: parsing/generazione OBIETTIVO: • Passare da un livello superficiale ad un livello lessicale e viceversa, utilizzando un FST in funzione di traduttore: • cats  cat+N+PL (PARSING) • cat+N+PL  cats (GENERAZIONE) Morfologia & FST

  26. Analisi morfologica a due stadi Dal livello superficiale al livello lessicale (PARSING) Sono necessari due stadi (  due trasduttori) IDENTIFICAZIONE DEI MORFEMI: Data la parola in input sul nastro A, il trasduttore la divide su B nei morfemi costituenti (radice + affissi) IDENTIFICAZIONE DELLA STRUTTURA: Dati i morfemi costituenti sul nastro A, il trasduttore identifica la categoria della radice e il significato degli affissi PARSING Livello Superficiale Livello Intermedio Livello Lessicale Morfologia & FST

  27. Stadio 1: Identificazione dei morfemi ESEMPIO: nomi singolari/plurali • Obiettivo • Rappresentare con un FST le regole ortografiche della lingua per i nomi regolari e irregolari • Input:cats Output:cat+s Regola e-insertion cats  cat+s foxes fox+s kisses  kiss+s + s:s s:s, z:z, x:x s:s, z:z, x:x s:s + Morfologia & FST

  28. Stadio 1: non è così facile … • Problemi • Il trasduttore gestisce solo la regola della e-insertion, e non altri casi: • Regola y-replacement: berries  berry +s (berrie +s) • Regola raddoppio consonanti:beg  begging • Ecc. ecc. • Bisogna quindi implementare più regole ortografiche, nello stesso trasduttore, o in trasduttori paralleli! • Ambiguità locale: foxes produce due forme di cui solo la prima è corretta: fox+s , foxe+s, foxes. Morfologia & FST

  29. Stadio 2: Identificazione della struttura ESEMPIO: nomi singolari/plurali • Obiettivo • Rappresentare con un FST le regole morfologiche della lingua per i nomi regolari e irregolari • Input:cat+s, mouse, mice Output:cat N PL, mouse N SG, mouse N PL reg:reg irr_sing:irr_sing irr_plur:irr_sing Bisogna aggiungere il lessico ! Morfologia & FST

  30. Stadio 2: Identificazione della struttura ESEMPIO: nomi singolari/plurali

  31. Stadio 1+2: Combinare lessico e regole E’ possibile combinare i due stadi mettendo in cascata(serie)i due trasduttori: l’output dell’uno sarà l’input dell’altro (bottom-up parsing, top-down generazione) Livello Lessicale Livello Intermedio in serie o in parallelo Livello Superficiale Oppure, è possibile fondere i due trasduttori, attraverso un’operazione di intersezione Morfologia & FST

  32. Vantaggi e problemi • Vantaggi degli FST • Computazionalmente efficienti • Semplici • Doppio uso: parsing e riconocimento • Qual’è la morfologia di foxes ? foxes fox+N+PL • Qual è il plurale di fox ? Fox+N+PL  foxes • Problemi • Laborioso costruire e codificare un trasduttore per gestire ogni regola ed eccezione: • Soluzione: Tool automatici di traduzione regolaFST • Ambiguità globale: kisses può essere sia verbo che nome • kisses kiss+N+PL kisseskiss+V+3SG • Per disambiguare sono necessarie risorse esterne (non morfologiche), ad esempio il contesto sintattico Morfologia & FST

  33. Argomentitrattati in questalezione Morfologia (derivazionale/inflezionale, concatenativa/non-concatenativa) FSA e riconoscimento FST e loro proprietà

  34. Elaborazione del linguaggio naturale Le presentazioni sugli argomenti di elaborazione del linguaggio naturale fanno in alcuni passi riferimento ad alcune presentazioni dei colleghi prof. Fabio Massimo Zanzotto e dottor Marco Pennacchiotti, oltre che ad alcune parti del libro: Speech and Language Processing, Prentice Hall, 2000, autori D.Jurafsky, J. H. Martin.

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