1 / 83

Analisi di laboratorio per le malattie autoimmuni sistemiche

Analisi di laboratorio per le malattie autoimmuni sistemiche. paolo.gravina@ptvonline.it. AUTOIMMUNITA’. Disordine del sistema immunitario che non riconosce più le proprie strutture cellulari e tissutali e produce anticorpi diretti contro di esse.

gram
Télécharger la présentation

Analisi di laboratorio per le malattie autoimmuni sistemiche

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Analisi di laboratorio per le malattie autoimmuni sistemiche paolo.gravina@ptvonline.it

  2. AUTOIMMUNITA’ Disordine del sistema immunitario che non riconosce più le proprie strutture cellulari e tissutali e produce anticorpi diretti contro di esse. L’attivazione persistente delle vie effettrici del sistema immunitario innesca una reazione autoaggressiva che può essere di tipo umorale e/o cellulare in grado di alterare l’integrità e la funzione delle cellule e degli organi bersaglio.

  3. MALATTIA AUTOIMMUNE Una malattia autoimmune deve soddisfare i seguenti criteri: -evidenza di una reazione immunitaria verso autoantigeni; -riproducibilità nell'animale da esperimento mediante inoculazione dell'antigene specifico (le lesioni sono analoghe a quelle presenti nella patologia umana); - trasferibilità nell'animale da esperimento mediante iniezione di siero contenente autoanticorpi o di cellule autoreattive.

  4. CARATTERI COMUNI A TUTTE LE MALATTIE AUTOIMMUNI • familiarità • maggior frequenza nel sesso femminile • insorgenza apparentemente spontanea • presenza di ipergammaglobulinemia • decorso cronico, caratterizzato da esacerbazioni e remissioni E' anche possibile che manifestazioni cliniche di una forma si associno a manifestazioni di un'altra malattia autoimmune (sindromi da sovrapposizione).

  5. Malattie autoimmuni • Malfunzionamento del sistema immunitario • Stato infiammatorio cronico del tessuto colpito • Le malattie autoimmuni sono divise in: • Connettiviti, non organo specifiche • Malattie organo specifiche • Malattie di tipo misto • Incidenza in crescita • Miglioramento capacità diagnostiche • Aumentata sensibilità al problema

  6. MALATTIE AUTOIMMUNI Organo-specifiche: Sistemiche (MAS): • Lupus Eritematoso Sistemico (LES) • Scleroderma • Dermatomiosite, Polimiosite • Malattia Mista del Tessuto Connettivo (MCTD) • Sindrome di Sjögren • Granulomatosi di Wegener • Sindrome Antifosfolipidi (APS) • Tiroidite autoimmune • Diabete mellito • Epatite autoimmune

  7. PRINCIPALI AUTOANTIGENI • A) ANTIGENI PROPRI DELLA MEMBRANA CELLULARE- Recettori di superficie - Antigeni variAI organo-specifica o sistemica • B) ANTIGENI INTRACITOPLASMATICI LIBERATI INCIRCOLO IN SEGUITO A CITOLISI- Nucleari, microsomici, mitocondriali, etc. AI prevalentemente sistemica • C) ANTIGENI INTRACITOPLASMATICI ESPRESSI INSUPERFICIE(Fenomeno comune a tutte le cellule endocrine)- C. Tiroidee, Insulari pancreatiche, surrenaliAI prevalentemente organo-specifica

  8. AUTO-ANTICORPI • NON DIVERSI DAGLI ANTICORPI "NATURALI"O INDOTTI DA ANTIGENI ESOGENI, SE NONPER LA REATTIVITA' VERSO AUTOANTIGENI

  9. DIAGNOSTICA DI LABORATORIO DELLE MAS • INDICI IMMUNOLOGICI • INDICI DI FLOGOSI • INDICI DI LESIONE CITO-TISSUTALE

  10. Indici di flogosi VES PCR Sideremia ed Emoglobina : ridotte proporzionalmente alla estensione della flogosi per iperattività del sistema reticoloendoteliale e per alterazione del metabolismo del ferro.

  11. INDICI IMMUNOLOGICI • AUTOANTICORPI CIRCOLANTI • ATTIVAZIONE DEL SISTEMA IMMUNITARIO • PREDISPOSIZIONE GENETICA

  12. DIAGNOSTICA DI LABORATORIO DELLE MAS: AUTOANTICORPI CIRCOLANTI • NON INDICA L’ANDAMENTO DELLA MALATTIA • RICHIEDE ESPERIENZA (IN PARTICOLARE PER L’INTERPRETAZIONE DEI QUADRI DI FLUORESCENZA AL MICROSCOPIO ) • PREZIOSA PER LA DIAGNOSI CLINICA • DA CORRELARE SEMPRE AL QUADRO CLINICO

  13. AUTOANTICORPICIRCOLANTI • ANA • ANTI - ds - DNA • ANTI - ENA • ACLA • LAC • ANTI - ss - DNA • ANTI - ISTONI • ANCA • FR CLASSICO • CRIOGLOBULINEMIA MISTA IgM - IgG • ANTI - EMAZIE • ANTI – PIASTRINE • ( ANTI - CITRULLINA ) ( ANTI - ALFA FODRINA ) ( ANTI - NUCLEOSOMI ) ( ALTRI )

  14. CLASSIFICAZIONE DIDATTICA ANA • Antigeni nucleari estraibili :Sm, U1RNP, Ro(SSA), La (SSB), Jo1 (istidil tRNA sintasi), SCL70 (topoisomerasi) • Antigeni nucleari non estraibili:DNAss, DNAds o DNAn, istoni, centromero • Antigeni citoplasmatici:Jo-1, mitocondri, ribosomi

  15. AUTOANTICORPI CIRCOLANTIINDAGINI DI 1° LIVELLO • ANA

  16. Connettiviti • Tra i vari autoanticorpi si sono considerati gli ANA - anticorpi antinucleo:la loro presenza è una caratteristica peculiare delle malattie autoimmuni non organo specifiche • Hep-2 sono i substrati più sensibili pertanto più indicati nella ricerca degli ANA

  17. INDAGINE DI 1° LIVELLO ANA Gli anticorpi antinucleo (ANA) sono anticorpi diretti contro macromolecole nucleari naturali native e/o denaturate comunemente presenti nel siero dei pazienti con malattie autoimmuni

  18. ANAFREQUENZA DI ASSOCIAZIONE CON LE MALATTIE AUTIMMUNI SISTEMICHE • LES > 90 % • CM 100 % • SS 80 % • SSJ 60 % • P - DM 30 % • AR 30 %

  19. ANA • …PRESENTI ANCHE IN PERSONE SANE • A TITOLO BASSO IN CIRCA IL 18 % DELLE PERSONE SANE DI ETA’ > 65 AA • IN CIRCA IL 4 % DELLA POPOLAZIONE SANA GIOVANE , A TITOLI MEDIO - BASSI

  20. ANA • NON TEST DI SCREENING • DA RICHIEDERE SOLO SU INDICAZIONE CLINICA • ( SOSPETTO DI MAS E / O DI ALTRE MALATTIE AUTOIMMUNITARIE COME L’EPATITE AUTOIMMUNE, L’ARTRITE CRONICA GIOVANILE, ECC. )

  21. ANTI - ENA - Ab • ANTI - SSA ( 52 KD E 60 KD ) ( RIBONUCLEOPROTEINE ) • ANTI - SSB ( RIBONUCLEOPROTEINE ) • ANTI - SM ( SMALL NUCLEAR RIBONUCLEOPROTEINS ) • ANTI - U1RNP ( SMALL NUCLEAR RIBONUCLEOPROTEINS ) • ANTI - SCL70 ( TOPOISOMERASI I ) • ANTI - JO1 ( ISTIDIL - tRNA - SINTETASI , IN REALTA’ A LOCALIZZAZIONE NON ENDONUCLEARE , MA CITOPLASMATICA)

  22. METODI ANALITICI • Immunofluorescenza indiretta (IFI) • Immunoprecipitazione, Immunodiffusione • Controimmunoelettroforesi • Emagglutinazione • RIA / IRMA • Western Blot • Dot Blot, ImmunoBlot • ELISA

  23. L’IMMUNOFLUORESCENZA (IFI) L’ immunofluorescenza indiretta (IFI)è il metodo di riferimento per il dosaggio degli anticorpi anti-nucleo (ANA): • Per la sua alta % di sensibilità e specificità • Perche’permette di identificare sia il grado di positività che il tipo di pattern fluoroscopico

  24. METODO D’IFI Ag-substrato Immunocomplesso Ab nel siero Antiglobulina umana marcata NB. Osservazione a microscopio a fluorescenza a x400

  25. Immunofluorescenza Indiretta • Si presta alla ricerca di auto-anticorpi per individuare la presenza di malattie autoimmuni. • Vantaggi:  • Sensibilità e specificità di reazione. • Semplicità e rapidità d’esecuzione. • Facile riproducibilità. • Permette di ottimizzare l’iter diagnostico. • Costo contenuto. • Indaga sulla presenza di auto-anticorpi e evidenzia pattern non ancora descritti. • Limiti:  • Tecnica soggettiva. • Solubilità di alcuni antigeni nucleari. • Non consente l’identificazione delle specificità anticorpali. • Necessita di un sistema ottico efficiente.

  26. Interpretazione dei risultati • In ogni vetrino è presente: • un controllo positivo • un controllo negativo • Sono riportate due informazioni: • l’intensità della fluorescenza • la descrizione del pattern. • La classificazione delle immagini è fatta in base alla fluorescenza osservata (CDC di Atlanta) • ++++: fluorescenza verde brillante massima positività • +++: fluorescenza verde mela alta positività • ++: fluorescenza positiva chiaramente distinguibile • +: fluorescenza specifica più bassa • 0: negativo

  27. Hep-2: pattern omogeneo Fluorescenza che interessa in maniera diffusa ed omogenea tutto il nucleo

  28. Hep-2: pattern periferico Fluorescenza che interessa prevalentemente la periferia del nucleo

  29. Hep-2: punteggiato fine Piccoli punti fluorescenti uniformi sparsi nel nucleo

  30. Hep-2: Nucleolare Fluorescenza omogenea dei nucleoli, associata ad una colorazione e velata del resto del nucleo

  31. Punteggiato a grandi granuli > 1:1280 (SmRNP)

  32. Punteggiato a piccoli granuli > 1:1280 (SSA+SSB)

  33. Centromerico 1:1280

  34. Ribosomi

  35. Granulare citoplasmatico 1:1280 (AMA)

  36. Anticorpi Antinucleo (ANA) IFI su cellule Hep-2Quadri fluoroscopici Nucleari Citoplasmatici omogeneo (DNA, Istoni) punteggiato (Jo1) granulare (RNP, Sm, SSA, SSB) mitocondriale (PiruvatoDH) nucleolare (Scl-70) ribosomiale (RNP) centromerico ( CENP A.B.C) citoscheletro(actina,vimentina) Mitotici fibre del fuso mitotico (tubulina) poli del fuso mitotico (NuMa) centrioli (enolasi)

More Related