1 / 54

Progetto Sicurezza

PIANO DI EVACUAZIONE. Progetto Sicurezza. ISTITUTO PROFESSIONALE PER I SERVIZI COMMERCIALI E TURISTICI. CITTA’ DELLA PIEVE. INTRODUZIONE.

gus
Télécharger la présentation

Progetto Sicurezza

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. PIANO DI EVACUAZIONE Progetto Sicurezza ISTITUTO PROFESSIONALE PER I SERVIZI COMMERCIALI E TURISTICI CITTA’ DELLA PIEVE

  2. INTRODUZIONE Al fine di migliorare la sicurezza del “nostro “ ambiente di lavoro abbiamo iniziato un progetto che ci ha portato a realizzare il percorso in cui sei appena entrato, che vuole essere un piccolo aiuto per rendere più sicuro il tuo tempo passato a scuola. Ti si chiede di rispondere ad alcune domande, dopo aver letto attentamente la prime diapositive su regole e comportamenti da tenere e simboli da ricordare. Ricorda che per passare da una diapositiva all’altra devi cliccare con il mouse.

  3. DATI IDENTIFICATIVI DELLA SCUOLA Istituto Professionale per i Servizi Commerciali e Turistici Via S. Maria Maddalena, 34 Città della Pieve (Pg) Dirigente Scolastico: Prof. Biagio Pittaro Responsabile Emergenza: Prof.ssa Annarita Fratini

  4. Descrizione tipologica e morfologica dell’Istituto • La scuola è un edificio inglobato in un isolato • La scuola ha una piazza antistante dove è possibile individuare l’area di raccolta per emergenze con necessità di evacuazione

  5. La scuola ha tre piani fuori terra: • al piano terreno, entrando, troviamo un atrio con un rampa di scale per accedere al primo piano; • al primo piano, entrando a destra si trova la zona degli uffici, dei docenti, del personale ATA; di fronte all’accesso, il piano rialzato dove sono dislocate n. 1 aula per attività didattica normale e n. 2 aule per attività didattiche speciali, in cui sono ubicate le seguenti attrezzature: consolle per l’apprendimento delle lingue e attrezzature audiovisive; a sinistra dall’accesso n. 3 aule per attività didattiche normali e n. 2 per attività didattiche speciali, dove sono installati i personal computer; • al piano secondo, al quale si accede dalle scale, si trovano n. 6 aule per attività didattiche normali.

  6. La scuola è munita di scala antincendio esterna che serve i due piani rialzati. • La scuola presenta aree di alta vulnerabilità negli spazi destinati a laboratorio.

  7. Distribuzione e localizzazione della popolazione scolastica

  8. Consigli Generali

  9. IL TERREMOTO Il terremoto è un movimento oscillatorio causato dal passaggio di onde che si propagano come i cerchi che si allargano in uno stagno quando gettiamo un sasso, solamente con una velocità maggiore. Le scosse possono avvenire sia in senso orizzontale (scosse ondulatorie) che in senso verticale (scosse sussultorie), in seguito si possono verificare scosse da potenza inferiore (scosse di assestamento) e minori prima di quella principale (scosse premonitrici). Cosa fare se si è coinvolti in un terremoto Un terremoto ci può coinvolgere in due diverse situazioni: A. mentre ci troviamo all’interno di un edificio; B. quando siamo all’aperto. Situazione A In questo caso il rischio principale è rappresentato dal crollo della struttura e, contemporaneamente, dalla caduta al suo interno di mobili e suppellettili; è fondamentale identificare quali possano essere i punti più “solidi” della struttura e avvicinarsi ad essi. E’ necessario cercare di allontanarsi da mobili o da cose che potrebbe colpire la persona.. Può essere opportuno cercare di ripararsi sotto il tavolo, se ti trovi a scuola puoi ripararti sotto i banchi o cercare di avvicinarti ad un muro principale, senza ripararsi mai vicino alle finestre, dato che si potrebbero rompere i vetri e quindi ferirsi.

  10. Situazione B Se ti trovi all’aperto il pericolo principale deriva da ciò che può crollare e quindi bisogna avere la massima attenzione e non sostare sotto strutture o parti di esse. Se ti trovi in automobile questa costituisce un buon riparo ed è consigliabile restarci dentro. Cosa fare dopo un terremoto Immediatamente dopo un terremoto i principali pericoli sono: gli incendi, le fughe di gas e il deterioramento delle condizioni igieniche. Una volta terminata la scossa, prima di uscire devi: 1. spegnere i fuochi che si fossero accesi e non accendere fiammiferi o candele anche se si è nel buio; 2. chiudere gli interruttori centrali del gas e della luce; 3. controllare se ci sono perdite di gas, ed in tal caso aprire porte e finestre. Nell’abbandonare l’edificio utilizza sempre le scale e mai l’ascensore dato che potrebbe bloccarsi improvvisamente o, precipitare; a scuola utilizza le scale antincendio. Una volta uscita all’esterno ritrova i tuoi genitori, o i tuoi compagni di classe riuniti nel “punto di raccolta”. Riepilogando: Per tenere un comportamento corretto ed efficace durante un terremoto è necessario: conoscere i posti più “sicuri” del luogo in cui ci troviamo e raggiungerli velocemente attendendo la fine della scossa; sapere quali sono i rischi maggiori dell’immediato dopo-terremoto (incendi, scoppi, frane, ecc.) e fare quanto possibile per evitarli; non fare niente che possa intralciare l’arrivo dei soccorsi ma, anzi, collaborare con loro organizzando punti di raccolta e coordinamento.

  11. IL FUOCO E NOI … L’uomo è l’unica creatura del pianeta che ha imparato a non temere il fuoco e ad impiegarlo per i propri fini. Gli elementi fondamentali per produrre un fuoco sono: il COMBUSTIBILE (legno, carta, benzina, gas, ecc.), il COMBURENTE (l’ossigeno contenuto nell’aria che respiriamo) ed il CALORE (fiammifero, accendino, corto circuito, fulmine, costituiscono l’innesco del fuoco). Il processo che coinvolge i tre elementi viene chiamato COMBUSTIONE e quando si manifesta in modo non controllabile dall’uomo siamo in presenza di un INCENDIO. Durante un incendio oltre a fiamme e calore si sviluppa anche FUMO e quest’ultimo non è da sottovalutare perché la maggior parte delle vittime degli incendi non è provocata solo dalle fiamme, ma dalle sostanze tossiche contenute nei fumi.

  12. Per fare in modo che non si sviluppi un incendio è necessaria la PREVENZIONE. Sotto questa voce dobbiamo far rientrare anche due atteggiamenti molto importanti come il COMPORTAMENTO e la PERSUASIONE. Si può prevenire un incendio non rimuovendo segnali di pericolo, oppure impiegando ogni tipo di cautela (quindi con il comportamento) oppure invitando, per esempio, chi ci sta vicino a non fumare in luoghi pericolosi (quindi con la persuasione). Ma se si sviluppa un incendio anche se si è fatto il possibile per prevenirlo, non resta che cercare di spengerlognerlo versando dell’acqua sul fuoco, oppure, nel caso in cui non ci si riesca, bisogna allontanarsi per portarsi in luogo sicuro ed evitare così rischi. Tali azioni rappresentano la PROTEZIONE.

  13. IN CASO DI INCENDIO • Pur avendo adottato ogni norma di prevenzione e cautela può succedere che si manifesti un incendio, per cause indipendenti dalla nostra volontà. • E’ opportuno imparare poche ma basilari norme di comportamento. E’ importante sapere che per bruciare il fuoco ha bisogno dell’ossigeno presente nell’aria, pertanto, si può intervenire ad es. gettando una coperta o un asciugamano sopra un principio d’incendio per evitare danni maggiori. • Gli stessi accorgimenti si possono usare se i vestiti che indossi prendono fuoco: • Non correre: l’aria alimenta le fiamme. • Rotolati sul pavimento, sulla strada o sul prato. • Strappati i vestiti di dosso. • Con una coperta o un tappeto puoi soffocare l’incendio avvolgendotici; anche un amico può aiutarti a soffocare le fiamme. • Inoltre, il modo più usuale per spengere un incendio è quello di buttarci l’acqua, elemento quasi sempre disponibile. Bisogna ricordare di non utilizzare l’acqua per spengere un incendio di origine elettrica o che si sia propagato in prossimità di impianti sotto tensione, il rischio è di prendere una forte scossa elettrica. L’acqua non si deve usare nemmeno per spengere incendi che interessano petrolio o benzina, questi galleggiano sull’acqua e possono trasportare l’incendio in altri luoghi.

  14. Se non riesci a spengere da solo e subito un principio d’incendio, chiama i Vigili del Fuoco. • Se sei costretto ad abbandonare il locale dove si è sviluppato l’incendio ricordati di chiudere alle tue spalle tutte le porte. • Se puoi uscire avvisa i vicini del pericolo e per scendere usa le scale non l’ascensore. • Se non puoi uscire di casa copriti con una coperta bagnata e mettiti il più lontano possibile dal fuoco. • Se il fuoco è fuori della porta della tua stanza cerca di sigillare, con stracci possibilmente bagnati, ogni fessura, per evitare che entri il fumo. • Se il fumo è nella stanza e non fa respirare, filtra l’aria attraverso un fazzoletto, meglio se bagnato, e sdraiati sul pavimento, così l’aria tende a salire verso l’alto. • Se vuoi essere pronto ad affrontare queste situazioni di pericolo predisponi, a casa, un piano di emergenza in caso d’incendio per te e la tua famiglia.

  15. SIMBOLI

  16. Sistema di comunicazione dell’emergenza La comunicazione dell’emergenza, per ogni piano, viene effettuata tramite il suono prolungato della campanella azionata manualmente dal personale ausiliario.

  17. Numeri di pronto intervento 115 VIGILI DEL FUOCO 112 CARABINIERI PRONTO INTERVENTO 113 POLIZIA 118 PRONTO INTERVENTO SANITARIO

  18. In caso di emergenza bisogna tenere i seguenti comportamenti: Al suono intermittente della CAMPANELLA manuale, rimanere al proprio posto mantenendo la calma; COMPORTAMENTI DA TENERE

  19. L’alunno APRI-FILA precedentemente individuato: • Ricorda ai compagni di disporsi in fila per due e a non portare oggetti scolastici con sé, • apre la porta e verifica insieme all’insegnante che sia giunto il proprio turno di uscita, secondo ilPIANO DI EVACUAZIONE;

  20. L’alunno SERRA-FILA e l’insegnante sono gli ultimi a uscire dalla classe, dopo aver controllato che tutti siano usciti dall’aula al momento dell’allarme e quindi chiudono la porta ;

  21. L’insegnante è incaricato in particolare, di accompagnare e mettere in sicurezza eventuali alunni in situazione di handicap, in grado di deambulare e in assenza momentanea del sostegno. Nel caso in cui il portatore di handicap non sia deambulante l’insegnante di sostegno provvede ad a accompagnare lo stesso fino al luogo di sicurezza servendosi, se utilizzabile dell’ascensore prima dell’uscita degli altri studenti. In caso di non funzionalità dell’ascensore, una figura precedentemente individuata provvede al trasporto manuale dell’alunno dalla scala interna, o da quella esterna se la prima non è agibile, dopo il passaggio delle classi ivi dirottate;

  22. L’insegnante è tenuto a portare con sé il registro di classe, ad accompagnare gli alunni fino al centro della piazza antistante l’Istituto e ad effettuare l’appello degli alunni presenti annotando gli eventuali assenti; • I bidelli addetti a ciascun piano, dopo che tutte le classi hanno abbandonato il piano interessato, si recano alle toilette per verificare l’eventuale presenza di studenti e provvedono ad accompagnare gli stessi al punto di ritrovo stabilito; • La direttrice dell’Istituto, o, in caso di sua assenza, la persona precedentemente incaricata, telefona ai servizi pubblici preposti all’emergenza del caso: 118 – EMERGENZA SANITARIA 115 – VIGILI DEL FUOCO 113 – POLIZIA N.B.: In caso di emergenza è vietato l’uso dell’ascensore tranne che, se utilizzabile, per i portatori di handicap fisico ed accompagnatore.

  23. ADESSO ESERCITATI A VERIFICARE LA TUA PREPARAZIONE

  24. COSA SIGNIFICA QUESTO SIMBOLO? a. Indica la presenza di una bombola di ossigeno per chi presenta difficoltà respiratoria. b. Indica la presenza di un estintore. c. Indica la presenza di un distributore di panna montata.

  25. DOVE E’ COLLOCATO QUESTO SIMBOLO? • È collocato sopra la porta dei bagni; b. È collocato sopra l’uscita di emergenza; c. È collocato accanto alle finestre.

  26. COSA SIGNIFICA QUESTO SIMBOLO? a. Presenza di un bar. b. Direzione da seguire per l’uscita di sicurezza. c. Direzione da seguire per arrivare all’estintore.

  27. Alunno aprifila • È colui che ha l’incarico di chiudere la porta dell’aula e controllare che nessuno dei compagni di classe rimanga indietro. c. È colui che ha l’incarico di aprire le porte e guidare la classe al punto di raccolta. • È colui che aiuta eventuali disabili ad abbandonare l’aula ed a raggiungere il punto di raccolta.

  28. Alunno serrafila a. Ha l’incarico di chiudere la porta dell’aula e di controllare che nessuno dei compagni di classe rimanga indietro b. Ha l’incarico di aprire la porta e di guidare la classe al punto di raccolta c. Ha il compito di spingere i compagni verso l’uscita

  29. TERREMOTO Cosa bisogna fare dopo un terremoto? a. Accendere fuochi e fiammiferi o candele. b. Chiudere gli interruttori centrali del gas e della luce. c. Se senti odore di gas ti allontani.

  30. Ti trovi in un edificio a più piani e improvvisamente si manifesta un terremoto: TERREMOTO a. Preferisci la scala antincendio in quanto l’ascensore può bloccarsi improvvisamente. b. Preferisci l’ascensore perché è più rapido. c. Ti accalchi per i corridoi con il rischio di intralciare l’arrivo dei soccorsi. Se sei coinvolto in un terremoto a scuola cosa fai immediatamente? a. Esci dall’aula. b. Ti avvicini alla finestra. c. Ti ripari sotto il banco.

  31. In caso di incendio cosa bisogna fare? INCENDIO a. Usare le scale e non l’ascensore. b. Filtrare l’aria con un fazzoletto non bagnato se il fumo è nella stanza e non ti fa respirare. c. Abbandonare la stanza senza chiudere la porta. Se per caso ti prende fuoco un indumento devi : a. Correre. b. Soffocare l’incendio con una coperta o rotolarsi sul pavimento o strappare i panni di dosso. c. Aspettare che qualcuno ti aiuti.

  32. Portatori di handicap Da chi devono essere aiutati i ragazzi in stato di handicap in assenza momentanea dell’insegnante di sostegno? • Da un compagno di classe. • Dal bidello. • Dall’insegnante di classe.

  33. Qual è l’uscita di sicurezza giusta? Siamo qui

  34. Qual è l’uscita di sicurezza giusta? Siamo qui

  35. GIUSTO!!!!!

  36. GIUSTO!!!!!

  37. GIUSTO!!!!!

  38. GIUSTO!!!!!

  39. GIUSTO!!!!!

  40. GIUSTO!!!!!

  41. GIUSTO!!!!!

  42. GIUSTO!!!!!

  43. GIUSTO!!!!!

  44. GIUSTO!!!!!

  45. GIUSTO!!!!!

  46. GIUSTO!!!!!

  47. GIUSTO!!!!!

  48. GIUSTO!!!!!

  49. GIUSTO!!!!!

More Related