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LA NUTRIZIONE

8° unità didattica: la nutrizione e l’eliminazione. LA NUTRIZIONE. UNA NUTRIZIONE ADEGUATA È FONDAMENTALE PER PROMUOVERE LA SALUTE DELLA PERSONA. promuovere la crescita e lo sviluppo prevenire stati di malattia mantenere le funzioni corporee mantenere sani i tessuti

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LA NUTRIZIONE

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Presentation Transcript


  1. 8° unità didattica: la nutrizione e l’eliminazione LA NUTRIZIONE

  2. UNA NUTRIZIONE ADEGUATA È FONDAMENTALE PER PROMUOVERE LA SALUTE DELLA PERSONA • promuovere la crescita e lo sviluppo • prevenire stati di malattia • mantenere le funzioni corporee • mantenere sani i tessuti • garantire le resistenze contro le infezioni 8a unità didattica: la nutrizione e l'eliminazione

  3. Il cibo è espressione di identità e stile di vita. La scelta del cibo è espressione di consumo “esigente” per tutelare se stessi ed i propri cari. La scelta del cibo è espressione di responsabilità sociale e consumo impegnato. Il cibo può rappresentare un’attività del tempo libero ed una spinta al turismo. Il cibo può essere tema di comunicazione e spettacolo. Il cibo porta a riflessioni e cambi culturali. LaNUTRIZIONE rappresenta, inoltre, un importante FENOMENO SOCIALE. 8a unità didattica: la nutrizione e l'eliminazione

  4. l’infermiere deve conoscere ed applicare nell’assistenza i concetti inerenti l’alimentazione e deve confrontarsi con gli altri professionisti sanitari nel discutere i bisogni di alimentazione della persona assistita • la conoscenza dei principi dell’alimentazione permette all’infermiere di identificare i problemi,pianificare ed applicare interventi mirati alla risoluzione dei problemi assistenziali • l’infermiere deve anche conoscere la composizione degli alimenti e capirne il ruolo nel ciclo della vita della persona ed essere in grado di stabilire quali modifiche apportare alla dieta e quali interventi educativi attuare in relazione al regime terapeutico prescritto per il paziente 8a unità didattica: la nutrizione e l'eliminazione

  5. DIETA Dal latino “dies” = “giorno” Dal greco “daita”= “modo di vivere, decisione, ripartizione della vita”  Il termine DIETA indica: • “vitto, pasto, regola di vitto” • “regime alimentare rivolto a precisi scopi terapeutici • ma anche “astinenza più o meno prolungata dal cibo o da certi cibi”  REGIME ALIMENTARE/REGIME DIETETICO: osservanza di norme nella cura del proprio organismo rispetto a quantità e tipologia di alimenti introdotti  DIETETICA: parte della scienza dell’alimentazione che si occupa dei regimi alimentari indicati nelle varie condizioni fisiologiche o patologiche 8a unità didattica: la nutrizione e l'eliminazione

  6. CONCETTI FISIOLOGICI

  7. LA FUNZIONE FONDAMENTALE DEL SISTEMA DIGERENTE E’ PROVVEDERE ALL’ORGANISMO MATERIALI NUTRIZIONALI, LIQUIDI ED ELETTROLITI IN UNA FORMA CHE POSSA ESSERE UTILIZZATA A LIVELLO CELLULARE. Ingestione(introdurre e masticare il cibo) Digestione (frantumazione meccanica e chimica dell’alimento in forma assorbibile) Assorbimento(passaggio delle sostanze alimentari assorbibili nel sangue o nella linfa) Eliminazione (espulsione del materiale non assorbito) Il sistema corporeo deputato all’introduzione, all’elaborazione e all’utilizzazione dei nutrienti e’ il sistema digerente. 8a unità didattica: la nutrizione e l'eliminazione

  8. La cavità orale contiene i denti, la lingua e le ghiandole salivari. I denti triturano il cibo con l’ausilio dei muscoli della mascella. La lingua è un muscolo volontario ricoperto da membrana mucosa. Essa aiuta a muovere il cibo all’interno della bocca durante la masticazione e la deglutizione. La saliva è secreta nella cavità orale dalle parotidi e dalle ghiandole sottomandibolari e sublinguali. La saliva contiene muco, che provvede alla lubrificazione durante la deglutizione e l’amilasi salivare (ptialina) che degrada l’amido ed altri carboidrati. Dopo l’ingresso nella cavità orale, il cibo è frammentato in pezzetti più piccoli e mescolato con la saliva. La saliva lubrifica, quindi, il cibo ed inizia il processo della digestione; il cibo inumidito e lubrificato forma un bolo che viene spinto nella parte posteriore della cavità orale, pronto per essere deglutito. LA CAVITA’ ORALE 8a unità didattica: la nutrizione e l'eliminazione

  9. LA FARINGE Serve come via di passaggio comune per il cibo e per l’aria. La contrazione dei suoi tessuti muscolari dirige gli alimenti ed i liquidi verso l’esofago, chiudendo l’accesso alla laringe ed alle cavità nasali. L’ESOFAGO L'esofago e‘ lungo circa 25 cm, è situato dietro la trachea, e collega la faringe allo stomaco. La parete dell'esofago e' composta da diversi strati, dei quali i due più esterni sono muscolari. Quando si deglutisce, i muscoli della parete dell'esofago si contraggono, spingendo il cibo nello stomaco in un processo chiamato peristalsi. Di solito l'esofago e' appiattito, ma si allarga per far passare il cibo. La porzione dell’esofago prossimale allo stomaco rimane in uno stato di contrazione ed è denominato sfintere gastroesofageo o cardias. Esso si apre subito prima di un’onda peristaltica e si chiude subito dietro a questa, impedendo il rigurgito (risalita di materiale non digerito contenuto nello stomaco alla bocca). 8a unità didattica: la nutrizione e l'eliminazione

  10. Lo stomaco ha la forma di un sacco allungato ed e' l'organo più ampio dell'apparato digerente. Grazie alla muscolatura localizzata nelle pareti, lo stomaco rimescola ed impasta il cibo con gli acidi e gli enzimi che produce, fino a formare il chimo, un liquido cremoso, che, attraverso una valvola, il piloro, raggiunge la prima parte dell'intestino tenue, il duodeno. Un parziale assorbimento dei componenti della nutrizione avviene già nello stomaco. LO STOMACO 8a unità didattica: la nutrizione e l'eliminazione

  11. Lo sfintere pilorico, apertura distale dello stomaco, regola il passaggio del chimo dallo stomaco all’intestino tenue. L’intestino tenue è un sottile tubo avvoltolato nella cavità addominale. È sospeso alla parete addominale posteriore per mezzo del mesentere, una ripiegatura a doppio strato del peritoneo che protegge e mantiene in situ gli organi addominali. I tre settori dell’intestino tenue sono il duodeno (porzione prossimale), il digiuno (porzione media) e l’ileo(porzione distale). Nell’intestino tenue, il chimo viene mescolato e commisto con i succhi digestivi secreti dall’intestino, pancreas, colecisti e fegato. Queste secrezioni agiscono sugli amidi, proteine e grassi preparandoli all’assorbimento. La maggior parte dei prodotti di questo processo digestivo è assorbita nel sangue circolante attraverso microscopici prolungamenti delle cellule epiteliali (villi) situati nella parete del piccolo intestino. I prodotti alimentari indigeriti sono, poi, trasferiti nel grosso intestino. L’INTESTINO TENUE 8a unità didattica: la nutrizione e l'eliminazione

  12. Esso è suddiviso nel cieco, colon ascendente, colon traverso, colon discendente e colon sigmoideo. Le funzioni principali del grosso intestino sono: Assorbimento dell’acqua e dei residui alimentari nutritizi Sintesi di alcune vitamine, come la vitamina K Formazione delle feci Escrezione dei prodotti indigeriti di rifiuto All’estremità distale del colon sigmoideo, le feci passano nel retto per essere alla fine eliminate dall’organismo attraverso l’ano. L’INTESTINO CRASSO L’INNERVAZIONE dell’intestino è fornita principalmente dal sistema nervoso autonomo (SNA). Però, la masticazione, la prima fase della deglutizione e l’attività dello sfintere anale esterno sono controllate volontariamente. 8a unità didattica: la nutrizione e l'eliminazione

  13. I PRINCIPI NUTRITIVI Il materiale utile per soddisfare i fabbisogni di energia, riparazione e difesa della persona proviene dal CIBO, cioè, dall’insieme degli alimenti a nostra disposizione. Ogni alimento contiene sostanze, di origine biochimica, dette PRINCIPI NUTRITIVI o NUTRIENTI che devono essere introdotte giornalmente in proporzioni adeguate. I PRINCIPI NUTRITIVI sono suddivisi in sei categorie: • Glucidi o carboidrati • Lipidi o grassi • Protidi o proteine • Vitamine • Sali minerali • Acqua 8a unità didattica: la nutrizione e l'eliminazione

  14. I GLUCIDI Sono una delle principali fonti energia nella dieta di tutte le popolazioni del mondo Poiché costituiscono il componente predominante nei cereali, verdura e frutta, alimenti contenenti carboidrati sono largamente diffusi. In generale, gli alimenti che li contengono sono di basso costo e spesso possono essere conservati per periodi relativamente lunghi. • sono essenziali per garantire la funzionalità di organi vitali, tra i quali il cuore ed il cervello, che debbono essere regolarmente forniti di glucosio • svolgono azione di risparmio sulle proteine • gli alimenti che li contengono sono spesso fonte di fibra alimentare.  Il termineindice glicemicoindica la velocità e l’intensità della risposta glicemica in seguito all’assunzione di un determinato alimento. 8a unità didattica: la nutrizione e l'eliminazione

  15. Alcuni esempi di indice glicemico 8a unità didattica: la nutrizione e l'eliminazione

  16. I LIPIDI La funzione principale dei lipidi è di fornire una fonte concentrata di energia. I grassi hanno altre funzioni: • fungono da isolante per l’organismo in forma di grasso sottocutaneo • trasportano le vitamine lipo-solubili (A, D, E, K) • mantengono le funzioni cellulari • vanno a comporre le membrane cellulari • forniscono il colesterolo, necessario per la sintesi degli ormoni surrenali e sessuali Un’altra importante classificazione è la distinzione degliacidi grassi in saturi ed insaturi. 8a unità didattica: la nutrizione e l'eliminazione

  17. LE PROTEINE Il ruolo fondamentale delle proteine consiste nella costruzione dei tessuti ed il contributo nella sintesi di sostanze essenziali come enzimi ed ormoni. Degli oltre 20 aminoacidi, 9 non possono essere sintetizzati nell’uomo e devono essere forniti dalla dieta (aminoacidi essenziali). I rimanenti aminoacidi possono essere sintetizzati nell’organismo e vengono definiti non essenziali. Gli aminoacidi contribuiscono al metabolismo energetico complessivo dell’organismo. Dopo la rimozione della porzione azotata dell’aminoacido, la parte residua può essere convertita in lipidi o glucidi. Se i carboidrati ed i grassi della dieta non sono sufficienti per l’energia, allora fino al 58% delle proteine totali della dieta diviene disponibile per l’ossidazione e la produzione di energia. È importante, pertanto, che la dieta preveda un sufficiente introito di calorie non protidiche per garantire che le proteine siano utilizzate per il loro fine primario di costruire tessuti e non consumate a scopo energetico. Bruciare proteine, anziché carboidrati o lipidi per ottenere energia è un modo costoso di lavorare per l’organismo. 8a unità didattica: la nutrizione e l'eliminazione

  18. LeVITAMINEed i MINERALI Le vitamine ed i minerali operano come coenzimi e cofattori. Le vitamine devono essere fornite con l’alimentazione, poiché l’organismo è incapace di sintetizzarle. Esse sono solitamente classificate secondo la loro solubilità in acqua o nei grassi in: • vitamine liposolubili (A,D,E,K) • vitamine idrosolubili (C e complesso B) Solitamente, sufficienti quantità di tutte le vitamine possono essere ottenute con una dieta bilanciata. Però, in condizioni anomale (gravi forme di debilitazione, grave restrizione calorica, alcoolismo, trattamenti farmacologici) o nelle donne in gravidanza le fonti alimentari di vitamine possono essere insufficienti e può essere necessario aggiungere alla dieta un supplemento di preparati vitaminici appropriati. I MINERALIsono elementi inorganici che agiscono nell’organismo come fattori di controllo in svariati processi che interessano sia la produzione di energia sia la formazione ed il mantenimento dei tessuti corporei. 8a unità didattica: la nutrizione e l'eliminazione

  19. L’ACQUA L’acqua è un componente fondamentale dell’organismo poiché molte funzioni cellulari dipendono dalla presenza di un ambiente liquido. Essa costituisce il 60-70% del peso corporeo totale. La percentuale di acqua totale è maggiore nelle persone magre poiché i muscoli contengono più acqua di qualsiasi altro tessuto corporeo, ad eccezione del sangue. I neonati hanno la percentuale maggiore di acqua corporea totale, mentre le persone anziane ne hanno il quantitativo minore. Le necessità di liquidi sono soddisfatte anche dall’introduzione di bevande e cibi solidi ad elevato contenuto di acqua come frutta fresca e verdure. L’acqua, inoltre, viene prodotta anche in fase di digestione degli alimenti, quando il cibo viene ossidato. Nelle persone sane l’apporto di liquidi provenienti da tutte le fonti è uguale alla perdita di liquidi che avviene attraverso la diuresi, la respirazione e la sudorazione. Una persona malata può avere un aumento della necessità di liquidi (es: a seguito di perdite gastrointestinali, febbre, importanti sanguinamenti). Contrariamente, possono esservi situazioni patologiche nelle quali la persona può avere una ridotta capacità di eliminare i liquidi, il che può comportare la necessità di ridurne l’apporto (questo è tipico delle persone affette da malattie cardiovascolari o renali che sono sottoposte ad emodialisi). 8a unità didattica: la nutrizione e l'eliminazione

  20. IL FABBISOGNO ENERGETICO CIBO ALIMENTI NUTRIENTI NON ENERGETICI ENERGETICI ACQUA, VITAMINE E SALI MINERALI GLUCIDI, LIPIDI E PROTEINE • Il FABBISOGNO ENERGETICO di un individuo è la risultante di tre componenti diverse: • metabolismo basale:65-75% sul dispendio energetico totale • termogenesi:7-15% del dispendio energetico • attività fisica:del 15% o più del dispendio energetico totale 8a unità didattica: la nutrizione e l'eliminazione

  21. I COMPONENTI DEL FABBISOGNO ENERGETICO: il potere calorico dei nutrienti Nello svolgere le attività metaboliche, l’organismo utilizza l’energia chimica che deriva dagli alimenti, ossidando (“bruciando”) i nutrienti assunti. Tale processo di combustione avviene attraverso una serie di tappe metaboliche, in presenza di ossigeno, con la formazione di diversi composti e la liberazione di energia sotto forma di: • energia meccanica: per le esigenze di lavoro dei muscoli • energia termica per mantenere costante la temperatura corporea • energia elettrica: per la trasmissione degli impulsi nervosi Il lavoro (muscoli), il calore (temperatura corporea), la trasmissione elettrica (impulsi nervosi) sono misurabili con la stessa unità di misura, il joule (J). J = quantità di energia che si spende per muovere 1 Kg lungo la distanza di 1 mt con la forza di un Newton È più comune, tuttavia, sentir parlare dicaloria (cal). Cal = quantità di calore necessaria ad elevare di 1 grado centigrado la temperatura di 1 grammo di acqua distillata alla pressione costante di 1 atmosfera 8a unità didattica: la nutrizione e l'eliminazione

  22. Il potere calorico dei principi nutritivi è: Glucidi = 4 cal/g Lipidi = 9 cal/g Proteine = 4 cal/g 8a unità didattica: la nutrizione e l'eliminazione

  23. LA PIRAMIDE ALIMENTARE:le regole basilari per una corretta alimentazione

  24. 8a unità didattica: la nutrizione e l'eliminazione

  25. Gruppo 1: carne, pesce, uova, legumi secchi PRINCIPI NUTRITIVI • Proteine ad alto valore biologico • Ferro • Vitamine del gruppo B e P • Vitamine A, D, K • Minerali: iodio, zinco, selenio FUNZIONE: plastica PORZIONI: 1 - 2 al giorno 8a unità didattica: la nutrizione e l'eliminazione

  26. Gruppo 2: latte e derivati PRINCIPI NUTRITIVI • Proteine ad alto valore biologico • Calcio • fosforo • Vitamine del gruppo B e P • Vitamine A e D • Lipidi FUNZIONE: plastica PORZIONI: 1 - 2 al giorno 8a unità didattica: la nutrizione e l'eliminazione

  27. Gruppo 3: cereali e tuberi PRINCIPI NUTRITIVI • Glucidi • Vitamine del gruppo B • Proteine di medio-basso valore biologico FUNZIONE:energetica PORZIONI:2 - 4 al giorno 8a unità didattica: la nutrizione e l'eliminazione

  28. Gruppo 4: oli e grassi di condimento PRINCIPI NUTRITIVI • Lipidi • Vitamina A, E FUNZIONE:energetica PORZIONI:1 – 3 al giorno 8a unità didattica: la nutrizione e l'eliminazione

  29. Gruppo 5: verdura e frutta PRINCIPI NUTRITIVI • Vitamina A • Vitamina C • Vitamine del gruppo B • Fibra • Glucidi • Minerali: fosforo, potassio FUNZIONE:protettiva e regolatrice PORZIONI: 3 - 5al giorno 8a unità didattica: la nutrizione e l'eliminazione

  30. LE MANIFESTAZIONI DI ALTERAZIONE DELLO STATO NUTRIZIONALE

  31. LA MALNUTRIZIONE

  32. LA MALNUTRIZIONE La MALNUTRIZIONE e’ uno stato di ALTERAZIONE FUNZIONALE, STRUTTURALE E DI SVILUPPO DELL’ORGANISMOconseguente alla discrepanza tra: • FABBISOGNI NUTRIZIONALI SPECIFICI 2. INTROITO OD UTILIZZAZIONE DEI NUTRIENTI ESSENZIALI secondo l’American Medical Association • Stato derivante da deficit o eccesso di nutrienti qualitativamente o quantitativamente insufficiente o eccessivo nel soddisfare i fabbisogni del soggetto. 8a unità didattica: la nutrizione e l'eliminazione

  33. Gli stati di malnutrizione Gli stati di malnutrizione vengono così classificati: Malnutrizione per difetto • Malnutrizione calorico-proteica (è la forma più classica ed è caratterizzata da una progressiva riduzione della massa magra e del tessuto adiposo) • Malnutrizione calorica • Sindromi carenziali (deficit di vitamine, sali minerali ed oligoelementi) Malnutrizione per eccesso • Sovrappeso • Obesità • Da eccessiva o abnorme assunzione di vitamine, sali minerali ed altri nutrienti 8a unità didattica: la nutrizione e l'eliminazione

  34. SOTTOPESO Una persona è “sottopeso” se il suo peso corporeo è del 10% inferiore rispetto al peso ideale.  SOVRAPPESO Una persona è “in sovrappeso” se il suo peso corporeo aumenta dall’1 al 20% rispetto al suo peso ideale. OBESITA’ Una persona è “obesa” se il suo peso corporeo è superiore al 20% rispetto al peso ideale. 8a unità didattica: la nutrizione e l'eliminazione

  35. 8a unità didattica: la nutrizione e l'eliminazione

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  49. Le conseguenze della malnutrizione  In tutti gli stati di malnutrizione si riscontra una diminuzione delle funzioni immunitarie • Maggior esposizione a infezioni da batteri, virus, funghi • Aggravamento di patologie non nutrizionali • Maggior incidenza di ulcere da decubito e ulcere da insufficienza venosa degli arti inferiori • Aumento della mortalità 8a unità didattica: la nutrizione e l'eliminazione

  50. L’OBESITA’ • L’obesità è una condizione dovuta ad un eccesso di tessuto adiposo; deriva da una prevalenza dell’adiposintesi, per assunzione di un quantitativo di energia (espresso in calorie) superiore al consumo. Una persona è obesa se il suo peso corporeo è superiore al 20% rispetto al peso ideale. • Le persone affette da obesità, spesso, hanno difficoltà nel mantenimento della cura e dell’igiene personale a causa delle limitazioni di movimento. • Il perineo, le pieghe del seno, le pieghe addominali e delle gambe, soprattutto in pazienti con forte obesità, sono le zone in cui più comunemente si sviluppano patologie cutanee quali escoriazioni, eruzioni o ulcerazioni. • Le persone obese hanno spesso bisogno di assistenza nella deambulazione, negli spostamenti e nella postura che desiderano assumere a letto. • Molti di questi soggetti soffrono di sindrome da apnea durante il sonno e, in casi gravi, richiedono l’uso di attrezzature per la respirazione assistita mentre dormono. 8a unità didattica: la nutrizione e l'eliminazione

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