160 likes | 324 Vues
CERTIFICARE 2° EDIZIONE 28 Febbraio 2014. Piano Formativo Settoriale Formazione Formatori A0113_0061 ARMAROLI – Parte Seconda. DIMENSIONE CULTURALE. COINVOLGIMENTO , INFORMAZIONE, FORMAZIONE, VOLONTA’, DISPONIBILITA’ DELLE PARTI E DEI SOGGETTI A DIVERSO TITOLO RESPONSABILI.
E N D
CERTIFICARE 2° EDIZIONE 28 Febbraio 2014 Piano Formativo Settoriale Formazione Formatori A0113_0061 ARMAROLI – Parte Seconda
DIMENSIONE CULTURALE COINVOLGIMENTO, INFORMAZIONE, FORMAZIONE, VOLONTA’, DISPONIBILITA’ DELLE PARTI E DEI SOGGETTI A DIVERSO TITOLO RESPONSABILI DIMENSIONE ORGANIZZATIVA DIMENSIONE DELL’INDIVIDUO RISORSE UMANE DA IDENTIFICARE, RUOLI E COMPITI DA DEFINIRE. RELAZIONI INTERNE ED ESTERNE INTEGRAZIONE TRA SOGGETTI E RUOLI COINVOLTI EFFICACIA ED EFFICIENZA DEI SISTEMI DI RICONOSCIMENTO E DICERTIFICAZIONE PER LE PERSONE, IN QUANTO CITTADINI, LAVORATORI, DONNE E UOMINI DIMENSIONE INFRASTRUTTURALE ISTITUZIONALE STANDARD PROFESSIONALI, STANDARD FORMATIVI, STANDARD DI CERTIFICAZIONE, DISPOSITIVI E FORMATI DI ATTESTAZIONE (LIBRETTO, PORTFOLIO, CERTIFICATI), PROTOCOLLI E ACCORDI
Normativa nazionale DM 12/03/1996 DM 174/2001 L 53/2003 L. 131/2003 L. 30/2003 D.Lgs.276/2003, D.I. 10/10/2005, D.Lgs.167/2011 Accordi CU, CP, parti sociali D.Lgs 226/05 e successive modifiche e integrazioni Regolamenti di Riforma del Sistema di Istruzione L.92/2012 D. Lgs 13/2013 ……………….. IL CONTESTO DI RIFERIMENTO Normativa regionale LR 12/2003 LR 17/ 2005 LR 5/2011 Sistemi di Standard Regionali e Nazionali Cultura condivisa Istituzioni Parti sociali Soggetti formativi Indirizzi comunitari Decisione 2241/2004/CE -Europass Raccom 23/04/2008 – EQF Raccom 2009/C 155/02 - ECVET Raccom 2009/C 155/01 – Qualità Sistemi di Istruzione e Formazione Professionale 3
Documenti significativi Dal 2009, Regioni e P.A., consapevoli dell’importanza di definire un sistema nazionale di certificazione delle competenze hanno lavorato intensamente, prima attraverso il rilancio del progetto Interregionale poi direttamente attraverso il Gruppo Tecnico Interistituzionale e il supporto al coordinamento tecnico delle Regioni e alla IX commissione, sulle tre tipologie di standard Accordi per la messa a regime del sistema dell’offerta formativa nazionale di IeFP: Conf. Stato-Regioni del 5 febbraio 2009, del 25 febbraio 2010, del 29 aprile 2010, del 27 luglio 2011 STANDARD FORMATIVI Documento regionale su Standard regionali & Standard nazionale - Elementi per la correlabilità - approvato in IX Commissione il 15 dicembre 2010 STANDARDPROFESSIONALI STANDARD DI CERTIFICAZIONE Documento regionale di sintesi sulla certificazione - approvato dalla IX Commissione il 10 luglio 2010-rev novembre 2011
E’ essenziale capirsi!!! La lettura trasversale dei documenti sulla certificazione (a cominciare da quelli normativi) evidenzia Pluralità di significati attribuita agli stessi termini. Ciò da luogo a interpretazioni anche profondamente diverse Glossario negoziato, costituito daisignificati condivisi dei termini connessi alla certificazione (ad es. attestazione, certificazione, formalizzazione ecc..).
Punti di chiarificazione “CERTIFICAZIONE” ed “ATTESTAZIONE” non sono la stessa cosa CERTIFICAZIONE: “processo che dà certezza del possesso di competenze riferite a standard identificati. Si realizza secondo regole, metodologie e dispositivi trasparenti” ATTESTAZIONE è uno standard documentale (= fare testo di..) che attesta, sulla base di regole definite, gli apprendimenti comunque acquisiti
Punti di chiarificazione Si certificano le competenze comunque acquisite dalle persone, in esito a percorsi di apprendimento formale, non formale e informale Certificare che un individuo ha una determinata competenza è indifferente rispetto al processo attraverso il quale tale competenza è stata appresa
Punti di chiarificazione E’ possibile certificare le competenze se si dispone di uno standard di riferimento, rispetto al quale misurare e valutare il loro livello di possesso SI CERTIFICANO LE COMPETENZE CHE SI RIFERISCONO A STANDARD PROFESSIONALI
Punti di chiarificazione Standard di certificazione: attiene al processo di identificazione, accertamento/valutazione, attestazione degli apprendimenti formali, non formali ed informali Le tre tipologie di standard: Standard professionale: delinea rappresentazioni coerenti delle professionalità, funzionali al presidio, organizzazione e gestione di processi di lavoro dedicati alla produzione/erogazione di specifici prodotti/servizi. E’riferimento per la certificazione delle competenze e uno degli obiettivi attesi dello standard formativo Standard formativo: riguarda le caratteristiche dei possibili percorsi formali attraverso cui si acquisiscono gli standard professionali
Correttezza e rigore del processo Elementi ritenuti indispensabili per garantire AFFIDABILITA’ del sistema di certificazione delle competenze Collegialità e terzietà nella valutazione
Dlgs n. 13 del 16 gennaio 2013 (1/2) Dlgs n. 13 del 16 gennaio 2013 (1/2) Il Dlgs n. 13 del 16 gennaio 2013: • istituisce il Sistema Nazionale di Certificazione delle Competenze e disciplina una materia trasversale e centrale per la concreta integrazione dei servizi di Istruzione, Formazione Professionale e Lavoro per il cittadino. • definisce i LEP del Sistema Nazionale di Certificazione delle Competenze; • Istituisce il Comitato Tecnico Nazionale (art. 3, comma 5) che provvede alla verifica del rispetto dei LEP/standard minimi di servizio da parte degli enti titolari attraverso l’adozione di specifiche Linee Guida
Dlgs n. 13 del 16 gennaio 2013 (2/2) Il Dlgs n. 13 si articola in due linee di intervento prioritarie: • Costituzione Repertorio Nazionale dei titoli di istruzione e formazione e delle qualificazioni professionali; • Definizione degli standard minimi del servizio di certificazione (processo, attestazione e sistema)
ATTUALMENTE… Il Repertorio Nazionale è costituito dai titoli di istruzione, dalle figure del Repertorio di IeFP (22+21), dalle 20 specializzazioni IFTS e dalle figure degli ITS Fino al giugno 2014 (art. 11, comma 1), gli Enti pubblici titolari continuano ad operare secondo le disposizioni del proprio ordinamento
Percorso di lavoro per l’attuazione del dlgs 13/2013 (1/2) • Cronoprogramma, condiviso tra MLPS, MIUR e Regioni e P.A., e approvato ad aprile 2013 dalla Commissione Europea, recante gli impegni relativi all’attuazione degli interventi previsti dal dlgs 13/2013; • Gruppo Tecnico Interistituzionale (Regioni e P.A e MLPS) che, con il supporto di Tecnostruttura ed Isfol, attualmente lavora alla metodologia per la correlabilità delle qualificazioni professionali presenti nei repertori regionali esistenti e alla sua sperimentazione su alcuni settori.
Percorso di lavoro per l’attuazione del dlgs 13/2013 (2/2) Parallelamente, è stato avviato l’Organismo tecnico per l’Apprendistato, previsto dall’art. 6 del dlgs 167/2011, presieduto dal MLPS, a cui partecipano anche il MIUR, rappresentanti delle Regioni e le parti sociali. Esso rappresenta la sede deputata all’armonizzazione e all’inserimento nel Repertorio Nazionale anche delle qualificazioni rilasciate in apprendistato.
IL GOVERNO DEL SISTEMA NAZIONALE DELL’APPRENDIMENTO PERMANENTE REGIA TAVOLO INTERISTITUZIONALE c/o la Conferenza Unificata di cui all’intesa sull’Apprendimento Permanente 20 dicembre 2012 Componenti: MLPS, MIUR, MEF, ANCI, UPI, REGIONI E PA ORIENTAMENTO ISTRUZIONE FORMAZIONE LAVORO COMITATO TECNICO INTERISTITUZIONALE di cui all’accordo sull’Orientamento permanente c/o Conferenza Unificata componenti: MLPS, MIUR, REGIONI, ANCI, UPI COMITATO TECNICO NAZIONALE di cui all’art.3 c.5 D.Lgs13/2013 c/o MLPS Componenti: MLPS, MIUR (presidenza), MPA, MISE, MEF, REGIONI. ORGANISMO TECNICO DELLE PROFESSIONI di cui all’art. 6 D.Lgs 167/2011 c/o MLPS Componenti : MLPS, MIUR, REGIONI (effettive: RL e RER; supplenti: Liguria e Campania) e PP SS GRUPPO TECNICO INTERISTITUZIONALE c/o Coordinamento tecnico Regioni Componenti: MLPS, MIUR , REGIONI (TOSCANA, RER, RL , PIEMONTE, TRENTO) e le AT (ASAS INDIRE, ISFOL TECNOSTRUTTURA