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Dipositive ed allegati sono scaricabili all’indirizzo internet: dispense.idratools.org. Distretti Culturali. E’ un concetto per la definizione di territori ad elevato contenuto di risorse culturali. Distretto: Originariamente territorio sottoposto al dominio d'una città.

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Presentation Transcript


  1. Dipositive ed allegati sono scaricabili all’indirizzo internet: dispense.idratools.org

  2. Distretti Culturali • E’ un concetto per la definizione di territori ad elevato contenuto di risorse culturali. • Distretto: • Originariamente territorio sottoposto al dominio d'una città. • In economia con l’aggiunta dell’attributo “industriale” indica un territorio caratterizzato dal “dominio” di uno specifico settore di produzione (distretto calzaturiero, del tessile, del mobile, ecc.). • Con l’attributo “culturale” si indica un territorio che integra il processo di valorizzazione delle dotazioni culturali, sia materiali che immateriali, con le infrastrutture e con gli altri settori produttivi che a quel processo sono connesse.

  3. Distretti Culturali • In un distretto culturale la valorizzazione non deve essere settore dominante. • Le risorse o dotazioni culturali che possono essere valorizzate hanno varia natura: • beni e istituzioni culturali; • patrimonio demo-etno-antropologico; • spettacolo dal vivo; • produzione di arte contemporanea; • industria cinematografica; • industria televisiva; • industria editoriale; • industria multimediale; • prodotti tipici locali; • industria della moda e del design; • eventi, ecc..

  4. Distretti Culturali • In un distretto culturale la valorizzazione non deve essere settore dominante. • Le risorse o dotazioni culturali che possono essere valorizzate hanno varia natura: • beni e istituzioni culturali; • patrimonio demo-etno-antropologico; • spettacolo dal vivo; • produzione di arte contemporanea; • industria cinematografica; • industria televisiva; • industria editoriale; • industria multimediale; • prodotti tipici locali; • industria della moda e del design; • eventi, ecc..

  5. Distretti Culturali Territorio come “distretto” • Specializzazione d’area. • Fuoruscita (spin off) e terziarizzazione (outsourcing). • Tessuto connettore di servizi. • Produzioni ad elevato valore culturale di “saperi” • Sistema sociale di solidarietà, sistemi di aggregazione.

  6. Distretti Culturali Strumenti per la gestione di un “distretto”. • Creare sistemi distinti e distinguibili, prodotti forti. • Progetto condiviso. • Attivazione di centri per servizi avanzati (qualità, diffusione di politiche e principi comuni..) • Promozione e assistenza all’uso degli strumenti finanziari. • Supporto alla commercializzazione e comunicazione del prodotto (marketing territoriale). • Promozione alla cooperazione. • Ricerca e formazione.

  7. Distretti Culturali • Fanno parte di un sistema di valorizzazione di distretto. • i beni culturali che, singolarmente o “a sistema”, sono oggetto del processo di valorizzazione; • le altre risorse del territorio (dal patrimonio storico ed ambientale a tutte le espressioni della sua cultura); • imprese fornitrici input del processo di valorizzazione (scavi, restauro); • fornitrici servizi necessari per fruizione del processo di valorizzazione (servizi di accoglienza); • utilizzatrici degli output del processo (imprese multimediali con input risultati di campagna di scavo, di restauro, mostra); • le infrastrutture territoriali per attivare il processo di valorizzazione o di fruizione (accessibilità, reti, ecc.); • altre dotazioni territoriali (teatri, impianti sportivi, ecc.).

  8. Distretti Culturali • Un distretto culturale può essere ripartito in sub sistemi: • sub sistema dei processi di valorizzazione; • sub sistema dei servizi di accessibilità e del tempo libero; • sub sistema dei servizi di accoglienza; • sub sistema dell’insieme d’imprese.

  9. Distretti Culturali • Pianificazione e progettazione di distretto: • individuazione dell’economia e determinazione della estensione; • elaborazione di procedura per definizione strategia e piani operativi: • rilevazione struttura, organizzazione ed output del processo di valorizzazione; • individuazione natura e grado di integrazione valorizzazione e industrie sussidiarie; • analisi della domanda di output prodotti o producibili; • individuazione attori; • definizione di procedure; • individuazione degli strumenti.

  10. Distretti Culturali Ricerca Progettazione Costruzioni Chimica Meccanica precisione Informatica Artigianato Comunicazione e multimedia Tutela Gestione Fruizione Filiera produttiva processo di valorizzazione Output

  11. Distretti Culturali Output processo di valorizzazione Input Tutela Gestione Fruizione Output Input per altri processi Innovazione, ricerca e conoscenza Conservazione risorsa Servizi culturali Identità sociale Qualità ambientale

  12. Distretti Culturali Output processo valorizzazione Output Servizi culturali Qualità ambientale Innovazione, ricerca e conoscenza Conservazione risorsa Identità sociale Input per altri processi Domanda privata Domanda collettiva Ulteriori trasformazioni Domanda turistica Domanda privata altri settori Domanda ricerca pubblica e privata

  13. Distretti Culturali • Analisi di Porter per strategia settoriale : • operare in un ambiente che assicuri un adeguato livello di cooperazione tra istituzioni (comprese le forze sociali) • attrarre i segmenti di domanda desiderati: sia i fruitori diretti e remoti sia le imprese utilizzatrici dei suoi output. • stabilire con i fornitori di input (istituzioni, gli enti, le imprese, i singoli professionisti, ecc.) condizioni di scambio “eque”. • creare rapporti di funzionalità reciproca con i processi di valorizzazione di altre risorse ed attività • spingere ad una specializzazione dell’offerta della città per difenderla dalla concorrenza

  14. Distretti Culturali • Department for Culture, Media and Sport (DCMS) Stanford University : • guida al progetto strategico (Local Cultural Strategies, Draft Guidance for Local Authorities in England) • essere di tipo olistico coinvolgendo tutti gli attori e tutte le culture presenti sul territorio; • considerare tutte le dimensioni del settore culturale: da quella materiale a quella immateriale; • essere integrato verticalmente ed orizzontalmente; • stabilire le regole per l’allocazione delle risorse; • fissare standard, di costo e di qualità, per le singole attività (best value performance); • definire strumenti e processi per il monitoraggio delle attività.

  15. Distretti Culturali • Tenendo conto delle esperienze già realizzate una strategia per il settore culturale dovrà: • coinvolgere tutti gli stakeholder sia nella redazione del piano che nella sua attuazione. • saper cogliere la nuova ricchezza culturale delle città e dei territori. • essere in grado di integrare la valorizzazione della risorsa culturale con le altre risorse e con le attività economiche insediate nella città. • essere coordinato con gli altri piani settoriali. • individuare le direzioni percorribili e stabilire un’agenda delle cose da fare. • fornire criteri e metodi che siano in grado di aiutare il decisore nella scelta. .

  16. Distretti Culturali Tenendo conto delle esperienze già realizzate una strategia per il settore culturale dovrà:

  17. Distretti Culturali • il decisore politico che, a seconda della proprietà dei beni, può assumere la veste di un rappresentante del potere esecutivo centrale o locale. Questo decisore definisce gli obiettivi più generali del processo o esplicitamente o allocando le risorse (umane e finanziarie); • il decisore tecnico che è colui che deve farsi carico dell’effettiva gestione del processo di valorizzazione.

  18. Distretti Culturali Insieme delle scelte ammissibili

  19. Distretti Culturali Il sistema decisionale

  20. Distretti Culturali Il piano strategico per il settore culturale: le integrazioni

  21. Distretti Culturali • Il distretto del settore culturale deve essere pluriprodotto per un insieme di ragioni e principalmente perché: • i “processi produttivi” del settore presentano una stagionalità ancora elevata; • il processo produttivo è settorialmente trasversale e rappresenta, per la gran parte dei fornitori di input, solo una quota di domanda; • la domanda dei beni culturali non è molto stabile nel tempo poiché i gusti dei consumatori possono variare anche molto rapidamente.

  22. Distretti Culturali Soggetto promotore Documento preparatorio Linee guida strategie sviluppo Indiduazione attori Proposta procedura operativa Tavolo concertazione Responsabile settore cultuarale Soggetti pubblici: università ecc. Soggetti privati: imprese Soggetti privati: sindacati, associazioni, ecc.

  23. Distretti Culturali Responsabile settore cultuarale Soggetti pubblici: università ecc. Soggetti privati: imprese Soggetti privati: sindacati, ecc. Patto territoriale Obiettivi Strategie Tempi e procedure Programma integrato Autorità e struttura di controllo Azioni singoli attori Monitoraggio Valutazioni

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