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APPARATO OSTEO-TENDINEO FRATTURE, DISTORSIONI, LUSSAZIONI, AMPUTAZIONI TRAUMA CRANICO, TRAUMA COLONNA VERTEBRALE

APPARATO OSTEO-TENDINEO FRATTURE, DISTORSIONI, LUSSAZIONI, AMPUTAZIONI TRAUMA CRANICO, TRAUMA COLONNA VERTEBRALE. Storti Chiara Francesca Istruttore PSTI (CRI Valdagno). OBIETTIVI.

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APPARATO OSTEO-TENDINEO FRATTURE, DISTORSIONI, LUSSAZIONI, AMPUTAZIONI TRAUMA CRANICO, TRAUMA COLONNA VERTEBRALE

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Presentation Transcript


  1. APPARATO OSTEO-TENDINEO FRATTURE, DISTORSIONI, LUSSAZIONI, AMPUTAZIONITRAUMA CRANICO,TRAUMA COLONNA VERTEBRALE Storti Chiara FrancescaIstruttore PSTI (CRI Valdagno)

  2. OBIETTIVI SAPERE:- Cenni sull’apparato osteo-tendineo- Traumi a carico dell’apparato osteo-tendineo: distorsioni, lussazioni, fratture, amputazioni- Trauma cranico e Trauma della colonna vertebrale SAPER FARE:- Come comportarsi di fronte a questi traumi SAPER ESSERE:- Sapere essere bravi soccorritori: come aiutare l’infortunato

  3. APPARATO OSTEO-TENDINEO

  4. APPARATO OSTEO-TENDINEO “osteo” sistema scheletrico, le ossa “tendineo” congiunzioni tra le ossa ed i muscoli, i tendini Garantisce all’organismo: sostegno: le ossa danno forma al corpo e gli consentono di mantenere la posizione eretta movimento: ossa, articolazioni e muscoli fanno muovere il corpo protezione: alcune ossa (cranio, rachide, coste e bacino) proteggono organi interni e tessuti

  5. APPARATO OSTEO-TENDINEOOSSA L’apparato scheletrico è composto da 208 ossa collegate tra loro dalle articolazioni. Le ossa si distinguono in base alla forma in: ossa lunghe come femore, tibia e omero ossa piatte: come la scapola, il bacino o le ossa craniche ossa brevi: come le vertebre e le falangi

  6. APPARATO OSTEO-TENDINEOARTICOLAZIONI Le ossa si uniscono tra loro mediante le articolazioni: immobili o fissenon permettono alcun movimento (suture craniche) semimobilipermettono movimenti modesti (intervertebrali) mobilipermettono ampi movimenti (gomito, spalla, ginocchio)

  7. APPARATO OSTEO-TENDINEOOSSA, TENDINI, ARTICOLAZIONI : DOMANDE??? ? ? ? ?

  8. APPARATO OSTEO-TENDINEOLESIONI Le principali lesioni dell’apparato locomotore sono: Fratture Distorsioni Lussazioni A carico dell’apparato locomotore, ma anche di altre porzioni del nostro organismo possono esserci anche altre lesioni: Amputazioni

  9. APPARATO OSTEO-TENDINEOFRATTURE (1) Rottura di un osso in due o più parti dette monconiconseguenza frequente di un evento traumatico di tipo diretto o indiretto. Esistono anche fratture spontanee causate dalla fragilità delle ossa (decalcificazione)

  10. APPARATO OSTEO-TENDINEOFRATTURE (2) fratture chiuse: il tessuto muscolare e la pelle vicino alla frattura sono integri. fratture esposte (aperte): quando i monconi dell’osso fratturato fuoriescono all’esterno, lacerando i tessuti, i tendini, etc.

  11. APPARATO OSTEO-TENDINEOFRATTURE (3) fratture composte (senza spostamento): quando i monconi dell’osso rimangono allineati, in asse, accostati fratture scomposte (con spostamento): quando i monconi si spostano tra loro, uscendo dall’allineamento (l’arto può apparire deformato/accorciato)

  12. APPARATO OSTEO-TENDINEOFRATTURE : SAPERLE RICONOSCERE (1) SOSPETTEREMO una frattura quando l’infortunato: prova un dolore violento ben localizzato (accresciuto dal contatto o da ogni movimento) è incapace di muovere la parte lesa non carica il peso del corpo sulla parte lesa presenta tumefazioni e poi ecchimosi sulla parte

  13. APPARATO OSTEO-TENDINEOFRATTURE : SAPERLE RICONOSCERE (2) CAPIREMO CON SICUREZZA che si tratta di una frattura quando: è esposta e vediamo i monconi notiamo una deformazione o un accorciamento dell’arto (o una posizione innaturale) possiamo sentire un crepitio provocato dallo sfregamento dei monconi dell’osso quando l’infortunato si muove

  14. APPARATO OSTEO-TENDINEOFRATTURE : SAPER FARE (1) Cosa fare nel primo soccorso di una frattura? lasciamo l’infortunato nella posizione antalgica e sconsigliamo movimenti e spostamenti copriamo l’infortunato per proteggerlo dal freddo econtrolliamo i parametri vitali immobilizziamo la parte lesase i soccorsi specializzati tardano ad arrivare o se è necessario spostare urgentemente l’infortunato (le fratture non sono casi urgenti)

  15. APPARATO OSTEO-TENDINEOFRATTURE : SAPER FARE (2) Nel caso di frattura esposta: controlliamo l’eventuale emorragia con un tampone, senza muovere i monconi (comprimiamo a distanza) proteggiamo i monconi ed evitiamo che eventuali “stecche” di fortuna possano premervi sopra (usiamo anelli di stoffa o garza, bicchierini, protezioni) NON disinfettiamo NON spostiamo NON tocchiamo i monconi

  16. APPARATO OSTEO-TENDINEOFRATTURE : SAPER FARE (3) Per immobilizzare un arto bisogna immobilizzare l‘articolazione a monte e quella a valle del punto di frattura: se si immobilizza solo un‘articolazione si consente ancora il movimento dei monconi ossei. Nell’immobilizzazione di una frattura NON esposta con mezzi di fortunapossiamo usare: listelli di legno, bastoni, cartoni… cotone, indumenti, muschio e fogliame… strisce o triangoli di stoffa, cravatte…

  17. APPARATO OSTEO-TENDINEOFRATTURE : DOMANDE??? ? ? ? ?

  18. APPARATO OSTEO-TENDINEODISTORSIONE Violento spostamento di un capo articolare che esce dalla sua sede per rientrarvi subito e spontaneamente. I legamenti possono venire stirati o rotti.

  19. APPARATO OSTEO-TENDINEODISTORSIONE : SAPER FARE Sono segni e sintomi di una distorsione: gonfiore e dolore Cosa fare in caso di distorsione? applichiamo ghiaccio o facciamo impacchi freddi immobilizziamo l’articolazione così come si trova (posizione antalgica) stringendo per limitare il gonfiore ma senza ostacolare la circolazione rivogliamoci ad un medico o chiediamo l’aiuto del 118

  20. APPARATO OSTEO-TENDINEOLUSSAZIONE E’ la fuoriuscita di un capo articolare dalla sua sede naturale, senza il suo rientro in loco.

  21. APPARATO OSTEO-TENDINEOLUSSAZIONE : SAPER FARE (1) Sono segni e sintomi di una lussazioni: deformità dell’articolazione, gonfiore e dolore, formicolii, impossibilità nel compiere il movimento articolare Cosa fare in caso di distorsione? applichiamo ghiaccio o facciamo impacchi freddi blocchiamo l’articolazione in posizione antalgica stringendo per limitare il gonfiore ma senza ostacolare la circolazione rivogliamoci ad un medico o chiediamo l’aiuto del 118

  22. APPARATO OSTEO-TENDINEOAMPUTAZIONI L’amputazione è il distacco di una parte del corpo o tessuto da seguito di un trauma o di un intervento chirurgico. Spesso la parte amputata può essere reimpiantata e riprendere la sua funzionalità.

  23. APPARATO OSTEO-TENDINEOAMPUTAZIONI: SAPER FARE (1) Il primo compito del soccorritore è quello di controllare l‘emorragia. Il monconeamputato può essere riattaccato: andrà raccolto e messo in un sacchetto di plastica (magari avvolto da un telino sterile) che sarà, a sua volta messo in un contenitore che ne consenta il raffreddamento. NON laviamo e NON disinfettiamo la parte amputata NON mettiamo la parte amputata a contatto con il ghiaccio

  24. APPARATO OSTEO-TENDINEODISTORSIONI, LUSSAIZONI, AMPUTAZIONI: DOMANDE??? ? ? ? ?

  25. APPARATO OSTEO-TENDINEOTRAUMA CRANICO (1) Il cranio ha lo scopo di contenere e offrire protezione all'encefalo ed agli apparati di senso. Anatomicamente è costituito da: scatola cranica massiccio frontale Il trauma cranico indica qualsiasi lesione ai danni del cranio che può far supporre dei danni anche all’encefalo.

  26. APPARATO OSTEO-TENDINEOTRAUMA CRANICO (2) Frattura delle ossa facciali: il maggiore rischio per l’infortunato è il soffocamento per ostruzione delle vie aeree. Potremo notare: deformazioni, tumefazione, ematomi attorno agli occhi. Fratture alla base cranica: potremmo vedere perdite di sangue o liquido dalle orecchie o dal naso o ematomi attorno agli occhi e sotto le orecchie.

  27. APPARATO OSTEO-TENDINEOTRAUMA CRANICO (3) Fratture della scatola cranica: ci può essere una frattura esposta ed evidente, una deformazione del cranio o nessun segno. Lesioni all’encefalo: dovute allo scuotimento dell’encefalo all’interno della scatola cranica o alla penetrazione di frammenti d’osso o corpi estranei nella scatola cranica.

  28. APPARATO OSTEO-TENDINEOTRAUMA CRANICO: SAPERE I segni e sintomi possono essere: sonnolenza, sopore, stato confusionale mal di testa in costante aumento vomito a getto (senza nausea o conati) polso lento deformazioni o traumi evidenti al capo ematomi attorno agli occhi o sotto le orecchie otorragia/rinorragia pupille dilatate, contratte o asimmetriche disturbi alla vista, all’equilibrio o altre disfunzioni convulsioni

  29. APPARATO OSTEO-TENDINEOTRAUMA CRANICO: SAPER FARE Controlliamo lo stato di coscienza dell’infortunato e le sue funzioni vitali. Cerchiamo di ricostruire la dinamica dell’evento traumatico. Chiamiamo il 118 NON muoviamo l’infortunato (potrebbe avere anche un trauma vertebrale) NON utilizziamo la posizione antishock (aumenterebbe la pressione del sangue nel cranio)

  30. APPARATO OSTEO-TENDINEO TRAUMA CRANICO : DOMANDE??? ? ? ? ?

  31. APPARATO OSTEO-TENDINEOTRAUMA VERTEBRALE (1) La colonna vertebrale è formata da 33/34 vertebre, ossa brevi nel cui foro (canale vertebrale) passa il midollo spinale, che contiene le fibre nervose che trasmetto gli stimoli da e verso l’encefalo. Dai lati delle vertebre fuoriescono 33 paia di nervi (nervi spinali) diretti alle varie parti del corpo.

  32. APPARATO OSTEO-TENDINEOTRAUMA VERTEBRALE (2) Le cause principali di fratture vertebrali sono: traumi diretti alla schiena traumi indiretti sulla testa, natiche e talloni I traumi spinali possono provocare fratture o lussazioni alla colonna vertebrale.

  33. APPARATO OSTEO-TENDINEOTRAUMA VERTEBRALE (3) Lesioni vertebrali senza lesioni midollari: le vie nervose sono integre e l’infortunato conserva la motilità e la sensibilità, ma qualsiasi movimento potrebbe provocare lo spostamento delle parti lese danneggiando il midollo. Lesioni vertebrali con lesioni midollari: le vie nervose sono danneggiate e l’infortunato può avere paralisi e/o insensibilità nella parte del corpo innervata dalle fibre lese, qualsiasi movimento potrebbe aggravare tali lesioni.

  34. APPARATO OSTEO-TENDINEOTRAUMA VERTEBRALE: SAPERE Valutiamo la dinamica dell’incidente e la posizione e le condizioni dell’infortunato l’infortunato cosciente potrebbe affermare di avere una parte del corpo insensibile, bruciante, paralizzata, lamentare dolore alla schiena o al collo oppure perdere involontariamente urina e/o feci SE NON ABBIAMO ELEMENTI PER ESCLUDERE UNA EVENTUALE FRATTURA VERTEBRALE COMPORTIAMOCI COME SE CI FOSSE VERAMENTE!

  35. APPARATO OSTEO-TENDINEOTRAUMA VERTEBRALE: SAPER FARE (1) NON MUOVIAMO L’INFORTUNATO (evitiamo che altre persone tocchino o muovano l’infortunato) chiamiamo il 118 e ATTENDIAMO I SOCCORSI QUALIFICATI Controlliamo lo stato di coscienza dell’infortunato e le sue funzioni vitali e copriamolo. Spostiamo l’infortunato solo nei casi che ci sia un imminente pericolo di vita: si invoca lo stato di necessità.

  36. APPARATO OSTEO-TENDINEOTRAUMA VERTEBRALE: SAPER FARE (2) Se dobbiamo muovere o agire sull’infortunato ricordiamo: manteniamo in ASSE colonna vertebrale, collo e testa NON iperestendiamo il capo, lasciamo in posizione “neutra”

  37. APPARATO OSTEO-TENDINEO TRAUMA VERTEBRALE : DOMANDE??? ? ? ? ?

  38. APPARATO OSTEO-TENDINEORIASSUMENDO (1) L’APPARATO OSTEO-TENDINEO è composto da ossa e tendini che garantiscono: sostegno, movimento, protezione Le ossa possono essere lunghe, piatte, brevi e si uniscono mediante le articolazioni: fisse, semimobili, mobili. Le principali lesioni dell’apparato locomotore sono: fratture distorsioni lussazioni amputazioni traumi cranici e della colonna vertebrale

  39. APPARATO OSTEO-TENDINEORIASSUMENDO (2) Le FRATTURE si dividono in: fratture chiuse fratture esposte (aperte) frattura composta(senza spostamento) frattura scomposta (con spostamento) L’infortunato prova dolore violento, è incapace di muovere la parte e può presentare tumefazione ed ecchimosi. Nella frattura esposta vediamo i monconi Notiamo deformazione, posizione innaturale o accorciamento dell’atro e sentiamo crepitii se l’infortunato muovendosi fa sfregare i monconi ossei.

  40. APPARATO OSTEO-TENDINEORIASSUMENDO (3) Dobbiamo IMMOBILIZZARE LA FRATTURA nell’attesa dei soccorsi o per spostare l’infortunato. Manteniamo la posizione antalgica e blocchiamo l’articolazione a monte e a valle del punto di frattura. Copriamo l’infortunato per proteggerlo dal freddo. Nelle fratture esposte proteggiamo i monconi ossei (senza lavarli, toccarli o spostarli) e controlliamo l’emorragia con compressione a distanza. Avvertiamo il 118 e aspettiamo i soccorsi

  41. APPARATO OSTEO-TENDINEORIASSUMENDO (4) Le DISTORSIONI sono spostamenti di un capo articolare che esce e torna subito nella sede naturale. Segni e sintomi sono gonfiore e dolore. Applichiamo ghiaccio, immobilizziamo l’articolazione in posizione antalgica. Rivolgiamoci ad un medico o al 118 Le LUSSAZIONI sono la fuoriuscita di un capo articolare dalla sua sede senza il ritorno in loco. Segni e sintomi sono deformità dell’articolazione, dolore, impossibilità a compiere il movimento articolare. Applichiamo ghiaccio, immobilizziamo l’articolazione in posizione antalgica. Rivolgiamoci ad un medico o al 118.

  42. APPARATO OSTEO-TENDINEORIASSUMENDO (5) L’AMPUTAZIONE è il distacco di una parte del corpo o tessuto da seguito di un trauma o di un intervento chirurgico. Controlliamo l’eventuale emorragia. Raccogliamo e conserviamo il monconeamputato: lo avvolgiamo in un telino sterile, lo inseriamo in un sacchetto che a sua volta sarà messo in un contenitore per il raffreddamento. NON laviamo e NON disinfettiamo la parte amputata NON mettiamo la parte amputata a contatto con il ghiaccio

  43. APPARATO OSTEO-TENDINEORIASSUMENDO (6) Il TRAUMA CRANICO indica qualsiasi lesione ai danni del cranio che può far supporre dei danni anche all’encefalo I segni e sintomi possono essere: sonnolenza, sopore, stato confusionale mal di testa in costante aumento vomito a getto (senza nausea o conati) polso lento pupille dilatate, contratte o asimmetriche disturbi alla vista, all’equilibrio o altre disfunzioni convulsioni

  44. APPARATO OSTEO-TENDINEORIASSUMENDO (7) Nel TRAUMA CRANICO Controlliamo lo stato di coscienza dell’infortunato e le sue funzioni vitali. Cerchiamo di ricostruire la dinamica dell’evento traumatico. Chiamiamo il 118 NON muoviamo l’infortunato (potrebbe avere anche un trauma vertebrale) NON utilizziamo la posizione antishock (aumenterebbe la pressione del sangue nel cranio)

  45. APPARATO OSTEO-TENDINEORIASSUMENDO (8) La colonna vertebrale è formata da 33/34 vertebre nel cui canale vertebrale passa il midollo spinale: fibre nervose che trasmettono gli stimoli da e verso l’encefalo. I TRAUMI VERTEBRALI diretti o indiretti (su testa, natiche, talloni) possono provocare fratture o lussazioni alla colonna vertebrale, cui possono seguire: Lesioni vertebrali senza lesioni midollari Lesioni vertebrali con lesioni midollari (l’infortunato può avere paralisi e/o insensibilità nella parte del corpo innervata dalle fibre lese)

  46. APPARATO OSTEO-TENDINEORIASSUMENDO (9) Nel TRAUMA VERTEBRALE valutiamo la dinamica dell’incidente e la posizione e le condizioni dell’infortunato L’infortunato cosciente potrebbe lamentare una parte del corpo insensibile, bruciante, paralizzata, dolore alla schiena o al collo oppure perdere involontariamente urina e/o feci SE NON ABBIAMO ELEMENTI PER ESCLUDERE UNA EVENTUALE FRATTURA VERTEBRALE COMPORTIAMOCI COME SE CI FOSSE VERAMENTE! NON MUOVIAMO L’INFORTUNATO Chiamiamo il 118 e ATTENDIAMO I SOCCORSI

  47. APPARATO OSTEO-TENDINEORIASSUMENDO (10) Nel TRAUMA VERTEBRALE spostiamo l’infortunato solo nei casi che ci sia un imminente pericolo di vita (stato di necessità) manteniamo in asse la colonna vertebrale, il collo e la testa NON iperestendiamo il capo, lasciamo in posizione “neutra”

  48. APPARATO OSTEO-TENDINEODOMANDE??? ? ? ? ?

  49. APPARATO OSTEO-TENDINEOAMPUTAZIONE GRAZIE PER… L’ATTENZIONE!

  50. Bibliografia ASCOLTA AIUTA AGISCIManuale per la formazione del Volontario del Soccorso CRI(stampato nel 2008) IL PRIMO SOCCORSOManuale di primo soccorso, educazione sanitaria, infortunistica e protezione civile (stampato nel 2004)

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