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Utilizzo di rivelatori telescopi monolitici a strip & Rivelazione di neutroni con i CsI di CHIMERA. Scusate la voce – ma è da quando ho aperto quella lettera dell’ antrax corporation (c’era scritto che mi avrebbe cambiato la vita) che non mi sento troppo bene.
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Utilizzo di rivelatori telescopi monolitici a strip & Rivelazione di neutroni con i CsI di CHIMERA Scusate la voce – ma è da quando ho aperto quella lettera dell’antraxcorporation (c’era scritto che mi avrebbe cambiato la vita) che non mi sento troppo bene
Vi parlerò prima dei rivelatori telescopi monolitici che ormai sono in fase stabile e utilizzabili per misure reali e non solo per test E di possibili utilizzi di CHIMERA, non sospettabili al momento della sua progettazione, che ne potrebbero ampliare il campo di utilizzo
Mon(nolithic)Te(lescope) ARRAY Come costruire un telescopio al silicio con DE molto sottile visto che i DE sottili solitamente si rompono? Impiantiamo uno strato conduttore dentro un rivelatore Incolliamo due rivelatori E poi uno lo assottigliamo? Un po’ di storia sui telescopi monolitici
Il risultato ottenuto con la seconda tecnica dall’ST microelectronics a Catania G.Fallica G.Cardella et al. NIM A 378 (1996) 262
12C + 6Li, 19F Einc=18 MeV S.Tudisco et al. NIM A 426 (1999) 436 Possiamo farlo più grande? si grande area 20x20 mm2 Ma crea problemi la miniaturizzazione del PAC
Seconda possibilità Rivelatori telescopi monolitici a strip Total surface 15 x 4 mm2 5 DE ed un unico Stadio E Preamplificatori standard Ottime performances Studiamo un buon montaggio A.Musumarra et al. NIM A 409 (1998) 414
MonTe ARRAY due strip di rivelatori monolitici in un singolo frame minimizzo ingombri
Quanto è spesso il DE? Metodo 1 misura del profilo di impiantazione Regione DE Elettrodo di massa REGIONE E Spessore “morto”davanti allo strato E Zona non depletabile dove si realizza la giunzione del DE
Metodo2: Per ottenere la misura complessiva dello spessore morto e sensibile che precedono lo stadio E si usa la tecnica del Tilting anlge: mandiamo particelle a a vari angoli di incidenza e misuriamo l’energia arrivata allo stadio E Abbiamo misurato la somma complessiva dello spessore morto e sensibile prima dello stadio E, ottenendo 2.6mm
Beam Come li monteremo su TRASMARAD Distanza dal bersaglio 55 mm
Ecco finalmente i rivelatori che ci hanno fatto penare tanto Vedete come saranno posizionati
Come si comportano questi rivelatori? Nuova produzione negli impianti a 6”. Silicio di tipo differente, impiantazione direttamente in area pulita (prima si andava su un Van de Graf esterno alla zona di produzione) Sorgente a a 3 picchi DE circa 100 keV s =8-9%
Sotto fascio? Ossigeno 54 MeV su Al Esempio di collaborazione fruttuosa abbiamo lavorato in parassita su test di Magnex la settimana scorsa Z=17 Z=8
Fascio 6Li 46 MeV +Al Identificazione Isotopica 6Li-7Li? 20 keV differenza attorno 20 MeV 100 keV Notare i protoni
Purtroppo però ci potrebbe essere un problema di scattering da collimatore lontano (ottimizzato per i test di Magnex ma non per noi) Angolo di incidenza sul rivelatore maggiore=spessore DE più grande perdita di energia maggiore Stiamo verificando comunque discriminiamo le a dai protoni e mi sembra un buon risultato
Dobbiamo cambiare il nome a CHIMERA? C H I M E R A Charged Heavy Ions Mass and Energy Resolving Array Voglio farvi vedere che possiamo identificare pure i neutroni Basta guardare bene il segnale dei CsI
Sil energy CsI slow Stretched signal Sil time CsI fast Questa è la tipica matrice di identificazione fast slow dei CsI(Tl) osservata nelle misure REVERSE99 Ottima identificazione Isotopica sino al Berillio ( ma e’ facile manca il be8) si separa pure Z=5 mai osservato in precedenti lavori
Come mai siamo così bravi? Noi generiamo i gate usando come riferimento temporale l’RF Guardando le matrici a 1° osserviamo le spurie dovute a eventi con RF differenti Possiamo così misurare la dipendenza dal jitter del gate della SLOW Otteniamo circa 0.5 ch/nsec attorno a ch 1000
Se usassimo come trigger dei gate il segnale degli stessi CsI avremo Dt anche molto grande sino a 30-40 nsec a bassa energia mentre con RF sempre dell’ordine del nsec questo migliora sensibilmente la nostra capacità di identificazione delle particelle Svantaggi : (?) d,t 20 MeV DT a 1.5m = 8nsec Slow più vicine di 4-5 ch (?) reazioni (n,a) o (n,g) su CsI Possiamo avere DT anche di 100nsec
g Si CsI n a, p n’ a e p producono un segnale nel CsI ma non rilasciano praticamente nessuna energia sul silicio La sezione d’urto n,a ha una soglia attorno 10 MeV, includendo il q-valore lo spettro a parte da un energia di 14 MeV
Notare ombra vicino linea delle a Se selezioniamo gli eventi che non hanno dato segnale nel silicio
Sopra 100 MeV le a non lasciano più sufficiente segnale nel silicio Questo per i protoni capita molto presto quindi non possiamo ben osservare le (n,p)
Cosa possiamo fare di questi segnali? Possiamo utilizzarli per caratterizzare le classi di eventi Se riusciamo a misurare l’efficienza potremo avere una molteplicità per classi di eventi Come primo esempio globale si nota che: Reazione 124Sn+64Ni Integrale (n,a)/p(E<50MeV)=0.11 Reazione 112Sn+58Ni Integrale (n,a)/p(E<50MeV)=0.05
Trigger p Trigger n-a Molteplicità bruta in coincidenza con un rivelatore della corona 6
Riassumendo per Nuclex: CHIMERA risulta ancora più potente di quanto sperato ( avete anche visto quel che ha detto Angelo ) Sono disponibili rivelatori nuovi, i monolitici a strip, utili per le basse energie ( o grandi angoli a energie intermedie )
Ringrazio i contributi di REVERSE in particolare: A.Pagano, E. De Filippo, E.Geraci, S.Pirrone, G.Politi, F.Porto con cui ho interagito di più sui temi trattati di TRASMARAD F.Amorini, A.Bonanno, A.Di Pietro, P.Figuera, M.Papa, G.Pappalardo, F.Rizzo, S.Tudisco ST Microelectronics G.Fallica, G.Valvo, A.Pinto