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1. La gestione delle operazioni straordinarie Roma 1 marzo 2007
2. 2 Programma del corsoAula B9 Orario 17.00/20.00
3. 3 Le operazioni straordinarie
Con il termine operazioni straordinarie si indica unampia classe di operazioni volte a riconfigurare in modo sostanziale la struttura aziendale, gli assetti di governo, le risorse umane, le risorse patrimoniali, i profili gestionali e organizzativi. Nella giurisprudenza le operazioni straordinarie sono definite come le strategie di sviluppo, integrazione e ristrutturazione attuate mediante processi di acquisizione/fusione, scorporo/scissione, ristrutturazione/turnaround, quotazione di titoli in mercati regolamentati o delisting
Nella giurisprudenza le operazioni straordinarie sono definite come le strategie di sviluppo, integrazione e ristrutturazione attuate mediante processi di acquisizione/fusione, scorporo/scissione, ristrutturazione/turnaround, quotazione di titoli in mercati regolamentati o delisting
4. 4 Le finalit delle operazioni straordinarie Le finalit che le aziende perseguono attraverso unoperazioni straordinaria possono essere cos identificate:
Ingresso in nuovi mercati
Ricerca di posizione di leadership nel mercato
Accesso a nuovi beni patrimoniali o a nuova risorse distintive
Necessit di focalizzarsi sul core business e di sviluppare le core competence
Ricerca di sinergie per una maggiore efficienza
Diversificazione
Obiettivi finanziari
5. 5 Obiettivo e contenuto della lezione Attraverso la lezione di oggi vogliamo raggiungere i seguenti obiettivi:
Descrivere le principali cause che possono determinare il successo o linsuccesso nellimplementazione di operazioni straordinarie
Analizzare le modalit e i principali strumenti attraverso i quali possibile gestire con successo le operazioni straordinarie
Presentare un caso concreto di implementazione di una operazione straordinaria
6. 6 Il fallimento delle operazioni straordinarie I parametri di valutazione del successo di una operazione straordinaria possono essere diversi: il valore di mercato delle azioni, i profitti, la produttivit, il turn-over, il livello di innovazione e, in generale, il raggiungimento o il non raggiungimento degli obiettivi della fusione
Studi diversi hanno messo in luce un elevato tasso di insuccesso
7. 7 I fattori critici di successo Nonostante i fattori che determinano il successo o linsuccesso di unoperazione siano legati alle caratteristiche delle singole operazioni e delle singole aziende, analisi teoriche e esperienze concrete dimostrano che esistono fattori critici di successo con valore universale:
Complementariet delle risorse o dei prodotti delle aziende coinvolte
Acquisizione di tipo amichevole
Basso ricorso al credito
Caratteristiche di flessibilit e precedenti esperienze di cambiamento operate con successo
Accurata selezione preliminare delle aziende obiettivo dacquisizione o dellazienda partner
Enfasi sullinnovazione
Attenta gestione delle risorse umane
La complementariet delle risorse o dei prodotti delle aziende coinvolte aumenta le probabilit che si instaurino delle sinergie favorevoli allacquisizione di un vantaggio competitivo sostenibile.
Quando lacquisizione amichevole, cio non frutto di unazione ostile del soggetto acquirente, ma viene sposata con favore dallazienda acquisita che intravede possibilit di vantaggi dalloperazione, lintegrazione a seguito dellacquisizione risulta pi rapida ed efficace.
Dal punto di vista finanziario, unacquisizione ha possibilit di riuscita tanto maggiori quanto minore il ricorso al credito, poich tenendo basso il costo del finanziamento si riduce il rischio di fallimento futuro.
Il possesso dellazienda acquisita e/o acquirente di riscontrate caratteristiche di flessibilit e precedenti esperienze di cambiamento, che evidenziano capacit di change management gi sviluppate, favorisce lintegrazione tra culture aziendali.
Unaccurata selezione preliminare delle aziende obiettivo dacquisizione costituisce unottima premessa per il buon andamento dellacquisizione, scongiurando i rischi di scelta di un obiettivo non ottimale.
Lenfasi sullinnovazione un attributo indispensabile negli attuali scenari per acquisire e sostenere un elevato grado di competitivit strategica.
Lattenzione e laccuratezza riservata alla gestione delle risorse umane per assicurare la fiducia e lottimismo necessari ad affrontare il cambiamento pu favorire laccettazione, la collaborazione e lo sforzo comune per il successo.
La complementariet delle risorse o dei prodotti delle aziende coinvolte aumenta le probabilit che si instaurino delle sinergie favorevoli allacquisizione di un vantaggio competitivo sostenibile.
Quando lacquisizione amichevole, cio non frutto di unazione ostile del soggetto acquirente, ma viene sposata con favore dallazienda acquisita che intravede possibilit di vantaggi dalloperazione, lintegrazione a seguito dellacquisizione risulta pi rapida ed efficace.
Dal punto di vista finanziario, unacquisizione ha possibilit di riuscita tanto maggiori quanto minore il ricorso al credito, poich tenendo basso il costo del finanziamento si riduce il rischio di fallimento futuro.
Il possesso dellazienda acquisita e/o acquirente di riscontrate caratteristiche di flessibilit e precedenti esperienze di cambiamento, che evidenziano capacit di change management gi sviluppate, favorisce lintegrazione tra culture aziendali.
Unaccurata selezione preliminare delle aziende obiettivo dacquisizione costituisce unottima premessa per il buon andamento dellacquisizione, scongiurando i rischi di scelta di un obiettivo non ottimale.
Lenfasi sullinnovazione un attributo indispensabile negli attuali scenari per acquisire e sostenere un elevato grado di competitivit strategica.
Lattenzione e laccuratezza riservata alla gestione delle risorse umane per assicurare la fiducia e lottimismo necessari ad affrontare il cambiamento pu favorire laccettazione, la collaborazione e lo sforzo comune per il successo.
8. 8 I fattori critici di insuccesso Gli elementi che lanalisi di casi empirici indica come principali fattori di insuccesso delle operazioni straordinarie sono invece:
Notevole indebitamento necessario per concludere loperazione
Valutazione errata o comunque approssimativa dellazienda obiettivo
Ragioni eminentemente opportunistiche alla base della conclusione delloperazione
Trasformazioni eccessive che non tengano nella giusta considerazione la necessit di adattamento ed integrazione
Diversificazione spinta in settori lontani dal core-business
Numero eccessivo di acquisizioni in un arco di tempo breve Il notevole indebitamento necessario alla conclusione di unacquisizione rischia di compromettere il grado di leva finanziaria comportando sensibili ripercussioni sui risultati economici dellazienda acquirente
Una valutazione errata o comunque approssimativa dellazienda obiettivo dellacquisizione pu provocare il fallimento delloperazione se le caratteristiche specifiche dellazienda acquisita dovessero risultare incompatibili o non integrabili con lazienda acquirente, con risultati economici prospettici insoddisfacenti.
Ragioni eminentemente opportunistiche sembrano innescare processi in grado di mettere in discussione il buon esito di unoperazione di acquisizione, causando preoccupazioni e comportamenti conflittuali.
Trasformazioni eccessive che non tengano nella giusta considerazione la necessit di adattamento ed integrazione nel passaggio dalla vecchia alla nuova propriet possono determinare una gestione errata o poco accurata del complesso processo di cambiamento.
Una diversificazione spinta in settori lontani dal core-business pu portare allinsuccesso delloperazione perch non si posseggono le necessarie competenze.
Un numero eccessivo di acquisizioni in un arco di tempo troppo breve per poter gestire accuratamente i diversi processi di cambiamento nelle singole aziende acquisite pu far perdere il focus sugli aspetti critici e specifici ad ogni acquisizione.
Il notevole indebitamento necessario alla conclusione di unacquisizione rischia di compromettere il grado di leva finanziaria comportando sensibili ripercussioni sui risultati economici dellazienda acquirente
Una valutazione errata o comunque approssimativa dellazienda obiettivo dellacquisizione pu provocare il fallimento delloperazione se le caratteristiche specifiche dellazienda acquisita dovessero risultare incompatibili o non integrabili con lazienda acquirente, con risultati economici prospettici insoddisfacenti.
Ragioni eminentemente opportunistiche sembrano innescare processi in grado di mettere in discussione il buon esito di unoperazione di acquisizione, causando preoccupazioni e comportamenti conflittuali.
Trasformazioni eccessive che non tengano nella giusta considerazione la necessit di adattamento ed integrazione nel passaggio dalla vecchia alla nuova propriet possono determinare una gestione errata o poco accurata del complesso processo di cambiamento.
Una diversificazione spinta in settori lontani dal core-business pu portare allinsuccesso delloperazione perch non si posseggono le necessarie competenze.
Un numero eccessivo di acquisizioni in un arco di tempo troppo breve per poter gestire accuratamente i diversi processi di cambiamento nelle singole aziende acquisite pu far perdere il focus sugli aspetti critici e specifici ad ogni acquisizione.
9. 9 Un esempio di insuccesso Il caso Giacomelli-Longoni Sport: eccessive tensioni finanziarie
Un esempio di fallimento di unoperazione di M&A rappresentato dallacquisizione di Longoni Sport da parte di Giacomelli del 2002.
Le ragioni dellacquisizione risiedono nella volont di Giacomelli di incrementare sensibilmente la quota di mercato nazionale, rafforzando le barriere allingresso nel settore ed aprendo opportunit di sinergie.
Tuttavia loperazione determinava oneri, in termini di costi accessori al finanziamento della somma versata ai venditori, da sostenere tramite la liquidit apportata da un prestito obbligazionario per un valore di 100 milioni di euro che garantiva rendimenti molto elevati.
Loperazione di acquisizione tuttavia, privando il gruppo della liquidit originariamente destinata ai programmi di crescita interna di apertura di nuovi punti vendita (una cinquantina nel solo esercizio 2002) ed alla copertura del finanziamento del circolante in aumento per effetto del forte aumento delle rimanenze di magazzino, ne minava alla base la solidit economico-finanziaria.
Le cause del fallimento possono quindi essere individuate in:
un utilizzo spregiudicato della leva finanziaria;
un processo, poco controllato, di crescita dimensionale;
un impatto eccessivo sugli intangibles e sul debito finanziario;
errori nella quantificazione del possibile valore di Longoni Sport.
10. 10 La gestione delle operazioni straordinarie /1 Per garantire il successo della gestione di unoperazione straordinaria necessario agire su tre leve:
Persone: fondamentale gestire il clima nella fase di implementazione, soprattutto se loperazione ha ripercussioni rilevanti sulle persone
Processi: loperazione deve essere in grado di migliorare i risultati delle organizzazioni coinvolte, quindi fondamentale gestire in modo rigoroso i rapporti fra le aziende, le funzioni e i processi impattati
Aspetti economici e finanziari: laudit preliminare dei costi e il loro monitoraggio costante e condiviso nel tempo certificano il valore e i benefici del processo
11. 11 La gestione delle operazioni straordinarie /2
12. 12 La genesi Lobiettivo di questa fase lanalisi delle diverse possibilit di sviluppo dellimpresa alla luce di:
Mission e obiettivi dellimpresa
Ambiente competitivo
Risorse interne allorganizzazione
Le principali attivit che caratterizzano questa fase sono:
Individuazione del problema, del bisogno o della necessit
Valutazione del posizionamento dellorganizzazione nellambiente competitivo
Generazione delle alternative
Selezione dellalternativa migliore e identificazione del partner ideale
13. 13 La genesi Individuazione del problema Per lindividuazione del problema o del bisogno necessario avere chiare le linee strategiche, gli obiettivi dellazienda, il suo posizionamento nel mercato di riferimento e le risorse di cui dispone
In particolare sar importante:
Analizzare la missione dellimpresa e gli obiettivi
Verificare il grado di raggiungimento degli obiettivi
Valutare lambiente competitivo
Valutare il posizionamento dellazienda nellambiente competitivo
Verificare le risorse interne
Analizzare la compatibilit fra le risorse e gli obiettivi
14. 14 La genesi Generazione delle alternative /1 La generazione delle alternative permette di identificare le azioni, le tattiche e i piani per facilitare il raggiungimento degli obiettivi desiderati
La comparazione make or buy tipicamente il processo di generazione di alternative che consente ad unimpresa di scegliere lapproccio pi adatto alla rottura dellequilibrio esistente e conseguentemente identificare loperazione straordinaria pi adatta.
15. 15 La genesi Generazione delle alternative /2 Alla base delle scelte di make or buy c la Teoria dei Costi di Transazione di Williamson che ha analizzato le condizioni e i fattori che influiscono su queste scelte
Williamson sostiene che la crescita dellorganizzazione e la progettazione dei suoi confini dipendono da:
la capacit degli attori di trattare informazioni e di risolvere conflitti
I costi di transazione generati dai limiti di queste capacit
Nei costi di transazione rientrano i costi di:
Ricerca di informazioni
Identificazione di partner commerciali
Processo decisionale
Descrizione e comprensione di ci che si sta scambiando
Negoziazione
Controllo
Gestione
Ciascuna organizzazione, attraverso una attenta analisi dei costi di transazione, pu verificare la convenienza in un modello make or buy
16. 16 La genesi Selezione dellalternativa migliore Nella scelta dellalternativa migliore in termini di decisioni strategiche di sviluppo e di modalit pratiche di implementazione, il management deve considerare:
I costi di transazione
La possibilit che i partner possano essere delle organizzazioni concorrenti
Le risorse che possono essere impiegate
Gli impatti che le diverse alternative possono avere sui dipendenti
Eventuali resistenze di alcune categorie di stakeholder a potenziali operazioni
17. 17 La genesi Individuazione del partner La scelta del partner fondamentale ed strettamente correlata al tipo di operazione che si vuole intraprendere
I partner devono essere scelti in base a:
La forza potenziale con cui sono in grado di partecipare ad unoperazione (es: prestazioni economiche, presenza in unarea geografica)
Compatibilit in termini operativi, organizzativi, culturali
Know-how specifico
18. 18 Limplementazione La seconda fase ha lobiettivo di avviare le attivit necessarie per traghettare lazienda verso il nuovo contesto delineato dalloperazione in fase di implementazione e di concludere un accordo con il partner selezionato in linea con gli obiettivi e la strategia concordati
In questa fase vanno definiti:
Gli aspetti operativi (tempi, modalit di implementazione,)
Gli aspetti legali
Gli aspetti commerciali
Le attivit che caratterizzano questa fase sono:
Costituzione del team di progetto
Due Diligence
Negoziazione con il partner
Reperimento delle risorse finanziarie necessarie
Transizione
19. 19 LimplementazioneDue Diligence /1
due-diligence:diligenza del buon padre di famiglia
Nel contesto di business, nellambito delle operazioni straordinarie, una buona definizione che non tradisce lo spirito di questo termine la seguente
Attivit di raccolta, analisi e validazione dei dati precedente alla definizione di un accordo commerciale
La fase di due diligence consente di raccogliere ed analizzare tutti i dati finanziari, organizzativi ed operativi necessari per confermare le ipotesi di business formulate nel corso della fase preliminare di disegno della soluzione.
Limportanza di questa fase sottolineata dal fatto che nella maggior parte dei casi, nellambito della gestione corrente, le stesse aziende non sono in grado di avere una completa percezione di tutti gli elementi di costo associati alle proprie funzioni.
20. 20 LimplementazioneDue Diligence /2 I temi oggetto di analisi in fase di due diligence possono essere molti e variare in funzione della tipologia e delle caratteristiche delloperazione
Le principali aree oggetto di indagine possono essere:
Analisi economico-finanziaria
Attraverso la due diligence possibile valutare il livello di redditivit dellorganizzazione/societ, la struttura dei costi, la struttura patrimoniale, ovvero quegli indicatori che possono fornire una misura del grado di salute della organizzazione/societ
Organizzazione/Servizi
E fondamentale valutare il modello organizzativo con cui lorganizzazione/societ va sul mercato, le modalit di relazione con i suoi interlocutori, lefficienza e lefficacia dei processi operativi.
Persone
In caso di operazioni straordinarie particolarmente labor intensive, la valutazione delle risorse umane duplice:
le competenze della forza lavoro intese come il mix di capacit, conoscenze e comportamenti, patrimonio della organizzazione/societ
i trattamenti economici e normativi, i benefits, le policy e le pratiche aziendali della organizzazione/societ
21. 21 Limplementazione La negoziazione /1 un processo nel quale un certo numero di soggetti con obiettivi divergenti, ma con una comune disponibilit a cercare un accordo, elaborano e discutono proposte capaci di condurre a tale accordo.
La teoria sociologica definisce la negoziazione come la modalit di composizione di un conflitto esistente allinterno di una organizzazione o tra due o pi soggetti, in grado di aiutare la manifestazione dei problemi e spingere alla ricerca della migliore soluzione.
Secondo Thomas, le modalit di gestione del conflitto derivano dai diversi gradi di intersezione di due dimensioni fondamentali:
assertivit: intesa come tentativo di soddisfare i propri interessi
cooperativit: intesa come tentativo di soddisfare gli interessi delle controparti
Nel caso di operazioni straordinarie, obiettivo di fondo della fase negoziale trovare un punto di incontro tra le parti che permetta il raggiungimento di tutti gli obiettivi in gioco, permettendo linstaurazione di una relazione di lungo periodo e proficua per entrambe.
Comportamenti contemporaneamente poco assertivi e poco cooperativi si traducono in una condotta di astensione che lascia irrisolto il problema che pu ripresentarsi nel tempo.
Comportamenti fortemente assertivi e contemporaneamente poco cooperativi individuano uno stile di imposizione, tipico delle persone (solitamente in posizioni gerarchicamente pi elevate)
Comportamenti contemporaneamente cooperativi ma poco assertivi si traducono nella strategia della minimizzazione; lobiettivo di questa modalit consiste nel mantenere buone relazioni con gli altri (sia disinteressatamente sia per favorire maggiore cooperazione) evitando il conflitto,
Un equilibrio fra comportamenti mediamente cooperativi e mediamente assertivi tipico del compromesso, che implica eguali concessioni da tutte le parti in causa.
Comportamenti fortemente assertivi e contemporaneamente molto cooperativi individuano lo stile della collaborazione per la quale le parti in causa si impegnano in un processo di negoziazione aperto, fondato sulla fiducia e onesto finalizzato ad ottenere i massimi vantaggi per tutte le parti.
Ruble, T.L, & Thomas, K.W. (1976). Support for a two-dimensional model of conflict behaviour. Organisational Behaviour & Human Performance. Vol. 16Comportamenti contemporaneamente poco assertivi e poco cooperativi si traducono in una condotta di astensione che lascia irrisolto il problema che pu ripresentarsi nel tempo.
Comportamenti fortemente assertivi e contemporaneamente poco cooperativi individuano uno stile di imposizione, tipico delle persone (solitamente in posizioni gerarchicamente pi elevate)
Comportamenti contemporaneamente cooperativi ma poco assertivi si traducono nella strategia della minimizzazione; lobiettivo di questa modalit consiste nel mantenere buone relazioni con gli altri (sia disinteressatamente sia per favorire maggiore cooperazione) evitando il conflitto,
Un equilibrio fra comportamenti mediamente cooperativi e mediamente assertivi tipico del compromesso, che implica eguali concessioni da tutte le parti in causa.
Comportamenti fortemente assertivi e contemporaneamente molto cooperativi individuano lo stile della collaborazione per la quale le parti in causa si impegnano in un processo di negoziazione aperto, fondato sulla fiducia e onesto finalizzato ad ottenere i massimi vantaggi per tutte le parti.
Ruble, T.L, & Thomas, K.W. (1976). Support for a two-dimensional model of conflict behaviour. Organisational Behaviour & Human Performance. Vol. 16
22. 22 Limplementazione La negoziazione /2 La fase di negoziazione ha come output la struttura contrattuale che regoler la relazione tra le parti nellambito del nuovo contesto organizzativo
Larchitettura contrattuale che viene costruita, ad esempio, nel caso di un accordo di outsourcing che prevede una cessione di ramo di azienda, pu risultare particolarmente complessa
23. 23 Limplementazione La Transizione /1 La gestione di complessi processi di trasformazione deve avvenire attraverso lavvio di uno specifico Programma di Transizione che assicuri un efficace ed efficiente traghettamento dalla situazione pre-operazione alla nuova organizzazione
Il programma di Transizione composto da una serie di progetti, ognuno dei quali riferito ad uno specifico aspetto, finalizzati a stabilizzare le attivit ad implementare i primi necessari cambiamenti
I progetti presentano un elevato grado di interdipendenza e devono essere gestiti come un programma coordinato
24. 24 Limplementazione La Transizione /2 Personale e Comunicazione
Disegnare ed implementare una soluzione HR in linea con le aspettative strategiche delloperazione ed il contesto normativo
Sviluppare e gestire la comunicazione verso tutte le funzioni coinvolte
Mantenere la forza lavoro stabile e motivata nel periodo di maggior cambiamento organizzativo
Service Management
Disegnare ed implementare una nuova struttura organizzativa e di controllo, supportata da strumenti operativi e gestionali innovativi
Financial Management
Definire le procedure amministrative per monitorare e controllare le operazioni di business della nuova struttura
Office Management
Fornire spazi di lavoro confortevoli e strumenti che consentano unefficiente organizzazione del lavoro secondo le esigenze del nuovo contesto
25. 25 La stabilizzazione A valle della fase di transizione che ha completato il traghettamento verso la nuova realt organizzativa, prende avvio la successiva fase di gestione, che prevede:
Aspetti di integrazione del personale nella nuova realt organizzativa
Aspetti organizzativi e di servizio legati allavvio di azioni di trasformazione e miglioramento continuo, rese possibili dal nuovo contesto
26. 26 La stabilizzazione Integrazione delle risorse Lintegrazione delle risorse nellambito delle nuove realt aziendali e organizzative derivanti dalloperazione straordinaria portata a termine si esplicita in:
Implementazione di tutti gli adempimenti amministrativi eventualmente necessari (rimappatura allinterno dei sistemi aziendali, riclassificazioni organizzative,)
Integrazione allinterno dei sistemi di gestione e sviluppo delle risorse propri della realt organizzativa che li accoglie
Gestione degli aspetti culturali legati allinserimento in un nuovo contesto
27. 27 La stabilizzazione La transformation Una volta stabilizzato il clima aziendale si pu agire sugli aspetti organizzativi e di gestione operativa al fine di:
Individuare aree di intervento per azioni di miglioramento continuo rese disponibili dal nuovo contesto
Avviare le relative attivit di trasformazione che possono tradurre nella realt queste opportunit