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Empoli, 17 Dicembre 2009. La sperimentazione clinica: attori e risorse coinvolti Fasi della sperimentazione farmacologica preclinica. Dr.ssa Silvia Benemei Dipartimento di Farmacologia Preclinica e Clinica Università di Firenze. Studi Preclinici. Ricercatori e Scopi della Ricerca.
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Empoli, 17 Dicembre 2009 La sperimentazione clinica: attori e risorse coinvolti Fasi della sperimentazione farmacologica preclinica Dr.ssa Silvia Benemei Dipartimento di Farmacologia Preclinica e Clinica Università di Firenze
Studi Preclinici Ricercatori e Scopi della Ricerca Sintesi di Nuovi Composti Chimici Test in vitro e in Animali. Scelta del farmaco Formulazione, Sintesi in Larga Scala, Sicurezza negli Animali Sottomissione dei Dati alla FDA Studi Clinici Fase II: Studi su Pazienti (Efficacia) Fase I: Studi su Soggetti Sani (Tolleranza) Il Farmaco È Commercializzato Esame della FDA NDA (New Drug Application) Fase III: Trial Clinici su Molti Pazienti FASI NELLO SVILUPPO DI NUOVI FARMACI Lombardino and Lowe, 2004
OBIETTIVI DELLA RICERCA PRECLINICA: • Individuazione di una molecola dotata di attività farmacologica • Valutazione delle caratteristiche (stabilità, durata d’azione) • Individuazione della formulazione per una o più vie di somministrazione • Valutazione della sicurezza
Nel luglio del 1928 Alexander Fleming studiò una coltura di staphilococcus aureus scoprendo la Penicillina • COME SI INIZIA ? • Individuazione di una molecola dotata di attività farmacologica • IL CASO • “SERENDIPITY” Scoprire una cosa non cercata, ed imprevista mentre se ne sta cercando un’altra. • “La serendipity è cercare un ago in un pagliaio e trovarci la figlia del contadino” Julius H. Comroe
FINALITA’ DELLO STUDIO PRECLINICO: • Accertare • Efficacia • Tollerabilità • Effetti tossici • di un nuovo composto
INDAGINE PRECLINICA: • Indispensabile prima di procede alla sperimentazione sull’uomo • Va eseguita attenendosi a norme speciali emanate dalle istituzioni pubbliche • Prevede l’impiego degli animali per la sperimentazione dei farmaci
SPERIMENTAZIONE PRECLINICA: Durata media 2-3 anni • Consente di isolare dalle migliaia di sostanze sottoposte al primo screening di base farmacologico e biochimico, 20-30 composti • Nel corso della sperimentazione preclinica vengono identificate le strutture chimiche correlate ad una certa azione farmacologica: • IL NUMERO DELLE SOSTANZE ESAMINATE • DIMINUISCE ULTERIORMENTE
PROCESSO DI SCOPERTA E SVILUPPO DI NUOVI FARMACI ricerca di base Sviluppo preclinico
MODELLI SPERIMENTALI PER DEFINIRE PROFILO FARMACOLOGICO DI UN COMPOSTO “IN VITRO” e “EX VIVO” LIVELLO MOLECOLARE: Legame recettoriale Attività enzimatica Biotrasformazione LIVELLO CELLULARE: Colture cellulari Organi isolati (vasi cuore polmoni ileo utero etc.) “IN VIVO” MODELLI ANIMALI: Animali sani (topo, ratto,cane, gatto, coniglio, cavia, maiale) Animali che riproducono la malattia
RUOLO DEI MODELLI CELLULARI NELLO SVILUPPO PRECLINICO DI UN FARMACO • STUDI “IN VITRO” • Colture cellulari primarie derivanti da tessuti animali (Neuroni, epatociti, linfociti, macrofagi, cardiomiociti, oociti, cellule renali) • Cellule transfettate con proteine bersaglio dell’azione dei farmaci (HEK 293, CHO transfettate con specifici recettori, canali ionici, trasportatori ionici, pompe ioniche, enzimi) • Cellule umane neoplastiche (linfomi, tumori del colon, polmone)
RUOLO DEI MODELLI ANIMALI NELLO SVILUPPO PRECLINICO DI UN FARMACO • STUDI “IN VIVO” • ANIMALI TRANSGENICI • ANIMALI “KNOCKOUT” • ANIMALI GENETICAMENTE SELEZIONATI PER UNA PATOLOGIA • ANIMALI SOTTOPOSTI A TRATTAMENTI CHE RIPRODUCONO LA • MALATTIA
STUDI PRECLINICI FASE I STUDI DI FARMACODINAMICA STUDI DI TOSSICITA’ ACUTA STUDI DELLA STABILITA’ CHIMICA DI UNA MOLECOLA FASE II STUDI DI FARMACOCINETICA STUDI DI TOSSICITA’ SUBACUTA E CRONICA STUDI TOSSICOLOGICI SULLA RIPRODUZIONE, CANCEROGENICITA’ e MUTAGENESI
STUDI DI FARMACODINAMICA Obiettivi: Determinazione dell’effetto principale Determinazione degli effetti collaterali Determinazione della durata dell’effetto farmacologico Studi “in vivo” e “in vitro” per ottenere dati quantitativi (curve dose/effetto o tempo/effetto) I risultati rappresentano il profilo di attività farmacologica della sostanza anche su organi e sistemi non direttamente interessati all’azione primaria ma potenzialmente bersaglio di effetti collaterali
PROVE FAMACOLOGICHE (1) “In Vivo” SNC (interferenze sulla t corporea, risposta a stimoli sensori) ATTIVITA’ MOTORIA (attività locomotoria e coordinazione motoria) APPARATO CARDIOVASCOLARE Pressione arteriosa Frequenza cardiaca Risposte vasomotorie Prove di tollerabilità cardiovascolare per varie vie di somministrazione APPARATO RESPIRATORIO (frequenza,volume corrente, resistenze bronchiali, gas ematici) APPARATO GASTRO-INTESTINALE (transito intestinale, potere ulcerogeno, secrezione gastrica, motilità gastrica) SISTEMA IMMUNITARIO (effetti immunosoppressivi)
PROVE FAMACOLOGICHE (2) “In Vitro” e “Ex Vivo” SISTEMA CARDIOVASCOLARE (Cuore isolato Vasi isolati) SANGUE (emolisi in vitro, coagulazione) FUNZIONALITA’ (analisi delle urine) SNA e MUSCOLATURA LISCIA (intestino, bronchi, utero ileo isolato, vasi deferenti isolati, trachea isolata) SISTEMA RIPRODUTTIVO (utero isolato, motilità uterina in situ)
STUDI DI TOSSICITA’ ACUTA DEFINIZIONE: “Effetti collaterali insorgenti dopo “breve” tempo dall’assunzione di una dose singola di sostanza o di più dosi assunte nell’arco di 24 ore” Somministrazione unica(acuta) del principio attivo su due o più specie di mammiferi Dosi somministrate: - Ci si riferisce a parametri già noti quando possibile - Se si tratta di una sostanza non nota o complessa si procede per tentativi Vie di somministrazione: due diverse vie di somministrazione una delle quali identica o simile a quella proposta nell’uomo, mentre l’altra deve garantire il completo assorbimento sistemico del farmaco.
STUDI DI TOSSICITA’ ACUTA Durata dello studio è circa 14 gg e comunque mai inferiore a 7 gg e può proseguire per tutto il tempo in cui persistono gli effetti tossici Il periodo di osservazione deve essere adeguato a mettere in luce i danni ai tessuti e agli organi, oppure il ritorno alla norma delle condizioni dell’animale Ottenere dati su relazione: DOSE/EFFETTO e DOSE/MORTALITA’ per la valutazione quantitativa della DOSE LETALE (DL50) Dose letale media (DL50): quantità di farmaco, in unità di peso o volume per unità di peso corporeo (es mg/Kg), che somministrata ad un gruppo di animali per una determinata via ed in definite condizioni sperimentali, produce la morte del 50% degli animali.
STUDI DI TOSSICITA’ ACUTA • BATTERIE DI TEST UTILIZZATI: • Tossicità orale • Tossicità dermica • Tossicità inalatoria • Tossicità oculare DETERMINAZIONI: Segni clinici di tossicità Mortalità a determinati intervalli Esame autoptico degli animali deceduti e di quelli sacrificati Esame istopatologico degli organi
STUDI DI FARMACOCINETICA assorbimento distribuzione (organotropismo) metabolismo (biotrasformazione) escrezione Strumenti: Animali in toto vivi (es. sostanze marcate) Finalità: Delineare strategia terapeutica mirata: esaltare l’azione farmacologica/ridurre la tossicità
STUDI DI TOSSICITA’ SUBACUTA E CRONICA DEFINIZIONE: “Effetti collaterali insorgenti dopo l’assunzione di almeno 3 dosi della sostanza (SUBACUTA) o dopo somministrazioni ripetute (CRONICA)”
STUDI DI TOSSICITA’ SUBACUTA E CRONICA Le prove di tossicità per somministrazioni ripetute (tossicità subacuta o a breve termine e tossicità cronica o a lungo termine) devono mettere in evidenza le soglie di tossicità, le alterazioni funzionali e/o anatomo-patologiche conseguenti alla somministrazione ripetuta del farmaco o dell’associazione e stabilire le condizioni della comparsa di tali alterazioni in funzione della posologia. La valutazione degli effetti tossici viene effettuata in base al rilievo della mortalità, all’esame del comportamento, dell’accrescimento della crasi ematica e di prove funzionali a carico di diversi organi ( cuore, fegato, rene, milza etc.) nonché in base a reperti autoptici con relativi esami istologici.
TOSSICITA’ SUBACUTA • Tossicità subacuta: durata compresa tra 30 e 90 gg. Non superiore al 10% della durata media della vita dell’animale. • Le sperimentazioni vengono effettuate: • Somministrando 3 dosi a gruppi diversi di animali • Utilizzando due specie di mammifero
TOSSICITA’ SUBACUTA I gruppi sperimentali saranno 3 (uno per ciascun livello di dose), cui va aggiunto il gruppo di controllo. La dose più elevata viene scelta in modo da far comparire effetti tossici d’organo o mortalità in non più del 10% degli animali. La dose minore permette di fissare il margine di tolleranza del prodotto nell’animale e va scelta in base alla capacità di ottenere l’effetto farmacologico La dose intermedia è la media fra la dose maggiore e la minore. Si evitano dosi a cui corrisponde una mortalità superiore del 10%. Le dosi vanno opportunamente distanziate in modo da avere una gradualità negli effetti tossici
TOSSICITA’ SUBACUTA • VIE DI SOMMINISTRAZIONE: • Orale • Inalatoria • Dermica • DETERMINAZIONI: • Comportamento e stato di salute dell’animale (Peso • corporeo,Consumo di cibo) • Parametri ematologici, biochimici ed urinari • Peso degli organi e valutazioni istopatologici
TOSSICITA’ CRONICA • Durata dipendente dalle condizioni di applicazione clinica (da 3 a 12 mesi) • Le dosi vengono stabilite in modo che: • la dose maggiore dia segni di tossicità • la dose minore sia ben tollerata e se possibile, sia da 2 a 10 volte superiore a quella giornaliera prevista per l’uso terapeutico in clinica umana • la dose intermedia sia la minima dose in grado di indurre il primo chiaro effetto tossico GLI STUDI DI TOSSICITA’ POSSONO CONTINUARE ANCHE DURANTE DELLA SPERIMENTAZIONE CLINICA
ESAME DELLA FUNZIONE RIPRODUTTIVA • OBIETTIVI: • Mettere in rilievo le modifiche della fertilità o procreazione anomala dovuta a danni dei gameti maschili e o femminili • Interferenze con le fasi di impianto del feto e del suo sviluppo • Effetti tossici sull’embrione • - Effetti tossici sul feto
ESAME DELLA FUNZIONE RIPRODUTTIVA • OBIETTIVI: • Mettere in rilievo le modifiche della fisiologia materna con conseguenti effetti tossici secondari sull’embrione o sul feto • Effetti sulla crescita oppure sullo sviluppo dell’utero o della placenta • Interferenze con il parto • Effetti sullo sviluppo postnatale • Effetti tardivi sulla discendenza
ESAME DELLA FUNZIONE RIPRODUTTIVA ANIMALI UTILIZZATI: Due specie animali MODALITA’ CON CUI VENGONO CONDOTTI GLI STUDI Somministrazione del composto a maschi e femmine prima dell’accoppiamento durante la gravidanza e l’allattamento Viene seguito lo sviluppo dei nuovi nati fino al loro nuovo accoppiamento per giungere ad una successiva generazione
STUDI DI CANCEROGENICITA’ • SCELTA DELLE DOSI: • La dose massima deve esercitare almeno un effetto tossico oppure una tossicità minima a livello di organo bersaglio • La dose minima deve essere pari al doppio o al triplo della dose terapeutica massima per l’uomo o della dose che produce un effetto farmacologico nell’animale • La dose intermedia è la media tra la massima e la minima
FINALITA’ DEGLI STUDI FARMACOLOGICI e TOSSICOLOGICI Definire la dose massima che non induce alcun effetto diretto ed indiretto su organi e tessuti Definire la dose che induce effetti tossici ed il tipo di alterazioni indotte Definire la relazione tra dose terapeutica e dose tossica Individuare il bersaglio dell’effetto tossico ( struttura cellulare, organo, sistema) sia del composto originale che dei suoi metaboliti Definire se gli effetti sono reversibili
LIMITI DELLE PROVE PRECLINICHE TEMPI E COSTI ANIMALI DATI DI TOSSICITA’ NON COMPLETAMENTE ATTENDIBILI EVENTI AVVERSI
DOCUMENTAZIONE SCOPO DELLA RICERCA E CONDIZIONI SPERIMENTALI RACCOLTA DI METODICHE STANDARD (SOP) RISULTATI E DETTAGLI DEGLI ESPERIMENTI
FASI NELLO SVILUPPO DI NUOVI FARMACI Studi Preclinici Ricercatori e Scopi della Ricerca Sintesi di Nuovi Composti Chimici Test in vitro e in Animali. Scelta del farmaco Formulazione, Sintesi in Larga Scala, Sicurezza negli Animali Sottomissione dei Dati alla FDA Studi Clinici Fase II: Studi su Pazienti (Efficacia) Fase I: Studi su Soggetti Sani (Tolleranza) Il Farmaco È Commercializzato Esame della FDA NDA (New Drug Application) Fase III: Trial Clinici su Molti Pazienti Lombardino and Lowe, 2004
La sperimentazione clinica: attori e risorse coinvolti Fasi della sperimentazione farmacologica clinica Dr.ssa Silvia Benemei Dipartimento di Farmacologia Preclinica e Clinica Università di Firenze
Tempi dello sviluppo clinico Nature Drug Reviews, 2004
Costi dello sviluppo Nature Drug Reviews Nature Drug Reviews, 2004
Costi dello sviluppo Nature Drug Reviews Nature Drug Reviews, 2004
Critical Path Initiative (www.fda.gov)
Report Studi Clinici Fase I Fase II Fase III Fase IV