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Struttura dell'articolo. 1) affermazione del principio di legalit?2) i principi generali dell'azione3) rapporto con discipline speciali4) preferenza per il diritto privato e nozione di autoritativit?5) soggettivit? privata e azione amm.va6) principio del procedimento minimo. Innovazioni 2005. 2
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1. Articolo 1
2. Struttura dellarticolo 1) affermazione del principio di legalit
2) i principi generali dellazione
3) rapporto con discipline speciali
4) preferenza per il diritto privato e nozione di autoritativit
5) soggettivit privata e azione amm.va
6) principio del procedimento minimo
3. Innovazioni 2005 2) Aumento elencazione principi generali
4) Preferenza diritto privato per area non autoritativa
5) Soggettivit privata e azione amm.va
4. 1) PRINCIPIO DI LEGALITA (Cerulli, 244-246) E la prima norma che sancisce espressamente il principio (in precedenza lo si era ricavato da nn cost.li: 97, 23, 100, 101, 113 Cost.)
Non si tratta solo di semplice soggezione al diritto (anche i soggetti privati sono soggetti alla legge)
Mentre lattivit privata libera nel fine, quella amm.va persegue fini indicati dallesterno
La legge per pu indicare pi del fine, pu normare anche il percorso
5. Attivit vincolata La legge pu non limitarsi a indicare i fini ma pu predeterminare integralmente lazione della pa: attivit vincolata
Es. un organo di controllo che ravvisa un vizio deve annullare
Se la pa si discosta dalla disciplina c la violazione di legge
6. Amministrazione in senso oggettivo e soggettivo Amm.ne in senso oggettivo: cura concreta di interessi generali
Amm.ne in senso soggettivo: soggetti preposti allesercizio di amm.ne in senso oggettivo
7. Discrezionalit amministrativa (Cerulli, 270-280) Anche quando la legge si limita a indicare il fine il percorso per arrivare al fine non libero ma sottoposto a determinati principi
Nella scelta tra soluzioni tutte astrattamente compatibili con il perseguimento del fine la pa non libera perch deve comunque curare al meglio interessi altrui
Discrezionalit amministrativa: scelta (ma anche i privati scelgono) finalizzata allinteresse generale (funzione ma c anche per i privati) e attuata attraverso il bilanciamento/ponderazione
8. Esempi di discrezionalit Un soprintendente si avvede che in un edificio storico si stanno facendo lavori: a) ordine di ripristino; b) autorizzazione in sanatoria con condizioni; c) autorizzazione in sanatoria pura e semplice
Determinazione piani urbanistici
Decisione in ordine alla forma di gestione di un servizio pubblico: in economia, etc.
9. An, quid, quomodo, quando An: scelta tra ladottare o no (ann.to atto illegittimo in sede di autotutela)
Quid: scelta di un particolare tipo di contenuto (condizioni per lavori di ristrutturazione di edificio storico)
Quando: scelta in ordine al tempo in cui intervenire (attuazione interv.edificatori in un piano)
Quomodo: scelta nel procedimento
10. Discrezionalit tecnica (Cerulli, 281-287) Discrezionalit tecnica: la pa perviene alle sue determinazioni attraverso applicazione di sapere specialistico
Es. giudizio sulla preparazione di uno studente, sulla rilevanza artistica di un immobile
Manca assolutamente il bilanciamento
Le due posizioni sul sindacato: no (marzuoli), s (ledda, cerulli irelli)
Tendenza giurisprudenziale: dal no a un timido s
11. Legittimit (Cerulli, 473-483) Latto deve quindi essere sottoposto a due controlli: inannzitutto deve essere compreso tra i tanti che lattribuzione e la delimitazione del potere abbiano reso disponibile per quel fine (liceit/carenza di potere)
In secondo luogo deve essere conforme alla regola interna non scritta della funzionalit (legittimit)
Larea della legittimit flessibile, mobile e ricca
12. Corollari del principio di legalit 1) Principio di nominativit
2) Principio di tipicit
Per qualcuno coincidono, altri (Satta) li criticano
13. Definizione principio di nominativit La p.a. per conseguire gli effetti tipici pu ricorrere solo agli schemi individuati in via generale dalla legge (numerus clausus)
La legge deve individuare gli elementi del potere e le loro connessioni reciproche Casetta, Provvedimento e atto amm.vo, Dig.disc.pubb., XII, 1997, 251
m.s.giannini, linterpretazione dellatto amm.vo, Giuffr, 1939, 264 F.II.70
p.virga, il provvedimento amministrativo, milano, 1972, 39 F.II.1535Casetta, Provvedimento e atto amm.vo, Dig.disc.pubb., XII, 1997, 251
m.s.giannini, linterpretazione dellatto amm.vo, Giuffr, 1939, 264 F.II.70
p.virga, il provvedimento amministrativo, milano, 1972, 39 F.II.1535
14. Definizione del principio di tipicit Predefinizione dei tipi di vicende giuridiche che possono essere prodotte dalla pa
Gli effetti di modificazione delle situazioni giuridiche di terzi ricollegati al provvedimento devono essere individuati in via generale dalla legge: principio di tipicit Casetta, Provvedimento e atto amm.vo, Dig.disc.pubb., XII, 1997, 251
Casetta, Provvedimento e atto amm.vo, Dig.disc.pubb., XII, 1997, 251
15. Esempi Requisizione per ragioni di urgente necessit, di guerra
Espropriazione per esecuzione di opera pubblica, per ragioni dinteresse storico-artistico, di un brevetto industriale, per mancata osservanza obblighi di bonifica
Ognuna ha presupposti specifici, modalit proprie, contenuto tipico a.m.sandulli, manuale di diritto amm.vo, Jovene, 1984,596
a.m.sandulli, manuale di diritto amm.vo, Jovene, 1984,596
16. Amministrazione dellemergenza (Cerulli, 290-296) Ordinanze di necessit e urgenza
Emergenze varie: problemi alla luce del principio di legalit