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METODOLOGIE DIDATTICHE E COMUNICATIVE PER LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA SCIENTIFICA. Stefania De Marco II SANU 05/ 05 /2010. LETTERATURA E CIBO. STEFANIA DE MARCO SANU II 2009/2010. VINO. ARCHILOCO (Grecia, VII sec. a.C.) FRAMMENTI
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METODOLOGIE DIDATTICHE E COMUNICATIVE PER LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA SCIENTIFICA Stefania De Marco II SANU 05/05/2010
LETTERATURAE CIBO STEFANIA DE MARCO SANU II 2009/2010
VINO ARCHILOCO (Grecia, VII sec. a.C.) FRAMMENTI Impastato è il mio pane nella lancia;nella lancia è il mio vino della Tracia;alla lancia io mi appoggio quando bevoCon la grande coppa vieni spesso tra i banchidella nave veloce, e togli i tappi agli orci panciuti;fino alla feccia spilla il vino rosso: noi,in questa guardia, non potremo essere sobri. Sul banco della nave sta la mia focaccia impastata; sul banco della nave sta il vino d'Ismaro; disteso sul banco io bevo. Cfr: Casertano-Nuzzo, Storia e testi della letteratura greca, G.B. Palumbo& Editore S.P.A.2003.
ANACREONTE (Grecia, ca. 700 - 750 a.C.) Porta l'acqua, porta il vino, ragazzo,porta a noi coronefiorite: fare a pugnicon Eros io non voglio. http://www.la-poesia.it/antichi/greci/greci-anacreonte.htm
Orazio, Odi, III, 21, 15-16 (41 a.C) Etarcanumiocoso consiliumretegisLyaeo E sveli il pensiero segreto a causa di Bacco gioioso Variazione poetica sul tema del vino che rende ciarlieri. In questa citazione poetica , il vino viene indicato con il nome del dio a cui se ne attribuisce l’invenzione, cioè Dionisio-Bacco, qui richiamato con l’epiteto Lieo. Cfr: IL LIBRO DELLE CITAZIONI LATINE E GRECHE,Oscar Mondadori, Milano 2009 (pag.325)
Orazio, Odi, 1, 7, 31 Nunc vino pellitecuras Ora scacciate le angosce col vino Gli antichi consideravano il vino un dono di Dionisio per la sua capacità di togliere il senno, ma soprattutto perché aiuto a dimenticare i dolori, proprio perché priva della parte razionale che costringe a pensare. Per questo nella lirica greca e poi in quella latina che la riprende, sono frequenti gli inviti a bere in compagnia, per aiutarsi a sopportare i mali della vita, pur senza ubriacarsi, poiché l’ebbrezza sfrenata è segno di bestialità. Cfr: IL LIBRO DELLE CITAZIONI LATINE E GRECHE,Oscar Mondadori, Milano 2009 (pag.326)
Salmo 103, 15 Vinumbonumlaetificatcorhominibus Il buon vino rende lieto il cuore dell’uomo Attestazione del valore consolatorio del vino anche nel mondo ebraico-cristiano. Cfr: IL LIBRO DELLE CITAZIONI LATINE E GRECHE,Oscar Mondadori, Milano 2009 (pag.326)
PABLO NERUDA (Cile, 1904 - 1973) ODE AL VINOVino color del giorno,vino color della notte,vino con piedi di porporao sangue di topazio,vino,stellato figliodella terra,vino, lisciocome una spada d’oro,morbidocome un disordinato velluto,vino inchiocciolatoe sospeso,amoroso,marino, […] http://guide.supereva.it/vino/interventi/2004/08/172716.shtml
FAME Virgilio, Eneide, VI, 276 (29 a.C.) Malesuadafames La fame, cattiva consigliera L’espressione si riferisce a uno dei mostri che sorvegliano l’entrata dell’ Averno, tutte personificazioni dei mali che affliggono l’umanità (il Dolore, le Angosce vendicatrici, le pallide Malattie, la triste vecchiaia, il Terrore, la Fame e la turpe Povertà). L’aggettivo non fa che nobilitare un concetto già proverbiale per gli antichi, quello secondo cui la fame costringe, per disperazione, anche ad azioni disoneste. Cfr: IL LIBRO DELLE CITAZIONI LATINE E GRECHE,Oscar Mondadori, Milano 2009 (pag.125)
PANE Giovenale Panemetcircensem “Pane e giochi erano, secondo Giovenale, i due interessi fondamentali dei romani. Il mugnaio-fornaio romano divenne il precursore della produzione di massa.” Cfr: Eugenio Del Toma, Il gourmet di lunga vita, 1999 Gius.Laterza & figli (pag. 165)
Alessandro Manzoni, Promessi sposi. Capitolo XVIII «Al pane», disse Renzo, ad alta voce e ridendo, «ci ha pensato la provvidenza.» E tirato fuori il terzo e ultimo di que' pani raccolti sotto la croce di san Dionigi, l'alzò gridando: «ecco il pane della provvidenza!» http://www.liceoberchet.it/matdidattici/manzoni/ps12.htm (05-05-2010)
Alessandro Manzoni, Promessi sposi. Capitolo XII “Siam cristiani anche noi: dobbiamo mangiar pane anche noi,” - dice il primo; prende un pan tondo, l'alza, facendolo vedere alla folla, l'addenta: mani alla gerla, pani per aria; in men che non si dice, fu sparecchiato… Le giornate di Milano e l’attacco al forno delle Grucce http://www.liceoberchet.it/matdidattici/manzoni/ps12.htm (05-05-2010)
" A Morte la minestra " Metti,o canora musa,in moto l`eliconae la tua cetra cinga d`alloro una corona. non gia' d`eroi tu devi,o degli dei cantare ma solo la minestra d`ingiurie caricare. Ora tu sei,Minestra,dei versi miei l`oggetto, e dirti abominevole mi porta gran diletto. O cibo invan gradito dal gener nostro umano! Cibo negletto e vile, degno d`umil villano! si dice, che resusciti,quando sei buona,i morti; ma il diletto e' degno d`uomini invero poco accorti! Or dunque esser bisogna morti per goder poi di questi benefici,che sol si dican tuoi? Non v`e' niente pei vivi? Si! Mi risponde ognuno; orvia su me lo mostri,se puote qualcheduno; ma zitti! Che incomincia furioso un tale a dire; ma presto restiamo attenti , e cheti per sentire; "Chi potra' dire vile un cibo delicato, che spesso e' il sol ristoro di un povero malato?" e'ver ma chi desideri,grazie al cielo, esser sano deve lasciar tal cibo a un povero malsano! Piccola seccatura vi sembra ogni mattina dover trangugiare la " cara minestrina?" GIACOMO LEOPARDI Recanati 29/06/1798 http://www.marchenet.it/galeazzi/giacomoleopardi.htm (05-05-2010)
“Pulcinella: il mito e la storia”( di Scafoglio Domenico) PULCINELLA: (osservando le meringhe) Guarda qua...questo succede quando uno si mette a fare un mestiere che non è il suo. Ne ha scamazzata una. BARONE: L’ha schiacciata? PULCINELLA: Proprio così: l’ha scacciata. BARONE: Mangiala tu. PULCINELLA: E sì! Come si presenta davanti a un signore una meringa scacciata? (Prende una meringa e la divora in un solo boccone). E guarda quest’altra...quella carogna, senza cuore! Ne ha scacciata pure un’altra (piagnucolando). Come si può avere il coraggio di scacciare una povera meringa? BARONE: (divertito per l’ingenuità del suo servo) Non piangere...quelle schiacciate mangiale tu. PULCINELLA: (non se lo fa ripetere due volte. Sempre piagnucolando le fa fuori tutte, ad una ad una) Anche questa scacciata! Poveretta, non ci posso pensare. E pure quest’altra...è una pietà. BARONE: (finalmente si accorge che è rimasta una sola meringa) Pulcinella? PULCINELLA: (come un militare sugli attenti) Pronto, padrone! BARONE: Le hai mangiate tutte? PULCINELLA: Erano tutte scacciate [...] BARONE: [...] E questo è sfunnelo, figlio mio! Fatti visitare. Tu mangi da maledetto. PULCINELLA: (come per fare intendere quanto egli stesso deprechi l’insaziabilità del suo appetito) E’ fame arretrata, signor barone. Se arrivo a mangiare per un paio di centinaia di anni come dico io, posso assicurarvi che mi metto senz’altro all’altezza dell’appetito delicato di vostra eccellenza. Pulcinella. Il mito e la storiadi Scafoglio Domenico, Lombardi Satriani Luigi M. - Leonardo (Milano)- 1992
BIBLIOGRAFIA • IL LIBRO DELLE CITAZIONI LATINE E GRECHE,Oscar Mondadori, Milano 2009 • Petronio, Satyricon, OscarMondadori, Milano , Anno2009 • ScafoglioDomenicoPulcinella. Il mito e la storia, Lombardi,SatrianiLuigiM. - Leonardo (Milano)- 1992 • Casertano-Nuzzo,Storia e testi della letteratura greca, G.B. Palumbo& Editore S.P.A., 2003. • Eugenio Del Toma, Il gourmet di lunga vita, Gius.Laterza& figli, 1999. SITOGRAFIA http://www.liceoberchet.it/matdidattici/manzoni/ps12.htm (05-05-2010) http://www.marchenet.it/galeazzi/giacomoleopardi.htm (05-05-2010) http://www.la-poesia.it/antichi/greci/greci-anacreonte.htm (07-05-2010) http://guid.supereva.it/vino/interventi/2004/08/172716.shtml(24-05-2010)