1 / 102

UNA DIDATTICA PER I DSA: Strumenti per interagire a cura di SCAPIN CATERINA

UNA DIDATTICA PER I DSA: Strumenti per interagire a cura di SCAPIN CATERINA. LO SVILUPPO DELL’INTELLIGENZA NUMERICA. Gelman e Gallistel = teoria dei principi di conteggio Fuson = teoria dei principi della conta ( teoria dei contesti diversi)

jui
Télécharger la présentation

UNA DIDATTICA PER I DSA: Strumenti per interagire a cura di SCAPIN CATERINA

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. UNA DIDATTICA PER I DSA: • Strumenti per interagire • a cura di SCAPIN CATERINA

  2. LO SVILUPPO DELL’INTELLIGENZA NUMERICA • Gelman e Gallistel = teoria dei principi di conteggio • Fuson = teoria dei principi della conta ( teoria dei contesti diversi) • Hughes = classificazione stadi di scrittura del numero

  3. AREE DI INTERVENTO • PROCESSI LESSICALI = capacità di attribuire il nome ai numeri • PROCESSI SEMANTICI = capacità di comprendere il significato dei numeri attraverso una rappresentazione mentale di tipo quantitativo. • PROCESSI SINTATTICI = le particolari relazioni spaziali tra le cifre che costituiscono i numeri • COUNTING = capacità di conteggio

  4. PROCESSI LESSICALI Puntualizzare il nome del numero incluso lo zero Definire il numero dieci Imparare il nome dei numeri oltre il numero dieci Leggere il nome dei numeri oltre il numero venti, le centinaia e le migliaia, con la virgola; leggere le frazioni Riflettere sullo zero che modifica il nome dei numeri e imparare a leggerlo all'interno dei numeri Associare il lessico delle operazioni alla loro funzione ( addizione, sottrazione, moltiplicazione, divisione) Associare il lessico alla funzione dei segni maggiore-minore Apprendere alcuni termini specifici: doppio, metà, paio, dozzina Associare il nome dei numeri all'ordinalità

  5. PROCESSI SEMANTICI • Stimare le quantità ( di + e di - ) • Cogliere l'uguaglianza tra quantità • Cogliere il significato dello zero • Passare dalla rappresentazione analogica di una quantità al numero ( leggere la quantità ) • Comprendere le operazioni( addizioni, sottrazioni, moltiplicazioni e divisioni) e il significato di alcune proprietà • Riflettere sulle diverse operazioni • Comprendere la quantità relativa al numero, dai numeri decimali • Comprendere il valore e la funzione dello zero in relazione alla posizione che occupa all'interno dl numero

  6. PROCESSI SINTATTICI • Considerare i numeri a due cifre • Puntualizzare il posto delle cifre • Fissare il valore posizionale delle cifre • Intuire il valore posizionale dopo il cento • Intuire il valore posizionale dopo il mille • Definire la funzione dello zero • Automonitoring • Conoscere ed imparare a discriminare le differenti posizioni delle cifre nella struttura del numero intero, nella sequenza da destra a sinistra ( e da sinistra a destra)e determinare il valore del numero, del numero decimale • Conoscere il valore posizionale delle cifre nella frazione

  7. CALCOLO A MENTE • Stimare le quantità ( di + e di - ) • Cogliere l'uguaglianza tra quantità • Cogliere il significato dello zero • Passare dalla rappresentazione analogica di una quantità al numero ( leggere la quantità ) • Comprendere le operazioni: addizioni, sottrazioni, moltiplicazioni e divisioni • Riflettere sulle diverse operazioni • Scoprire e analizzare diverse modalità di calcolo a mente • Affrontare diverse strategie utili nel calcolo mentale di addizioni, sottrazione, moltiplicazione, suddivisione e spartizione

  8. CALCOLO A MENTE • Calcolare con subitizing; aggiungere e togliere da una determinata quantità sempre il subitizing • Strategie per il calcolo: avviare all'uso della strategia n + n nel calcolo verticale (addizione); avviare all'uso del raggruppamento per cinque, come facilitazione; effettuare il calcolo verticale con l'applicazione dei raggruppamenti per cinque; avviare all'uso della strategia di sommare a partire dal numero maggiore; consolidare la strategia di variare l'ordine degli addendi; avviare all'uso dell'arrotondamento della decina successiva; strategie di composizione e scomposizione dei numeri; strategie di composizione e scomposizione dei numeri con calcoli a due cifre; • Comprensione del riporto • Tabelline (1-10); ( 2); (5); (3-4); ( 6-7-8-9) • Calcolo della divisione

  9. CALCOLO SCRITTO Riflettere sulla funzione del calcolo scritto Apprendere le procedure del calcolo scritto nell'addizione, sottrazione, moltiplicazione, divisione Imparare la prova delle operazioni Imparare a stimare il risultato Apprendere alcune procedure nel calcolare la frazione di una quantità

  10. ELEMENTI PREDITTIVI • SCUOLA DELL’INFANZIA • Difficoltà di linguaggio • Difficoltà nella copia da modello e disordine nello spazio del foglio • Difficoltà di memoria • Difficoltà di attenzione • Manualità fine difficoltosa • Goffaggine nel vestirsi, allacciarsi le scarpe, riordinare • Difficoltà a ripetere sequenze ritmiche

  11. SCUOLA PRIMARIA : POSSIBILI DIFFICOLTA’ • IN SCRITTURA: • Copiare dalla lavagna • Usare lo spazio del foglio • Mantenere la direzionalità della scrittura • Copiare i diversi caratteri tipografici • Errori di: omissione, sostituzione, inversione • Scrivere gruppi consonantici complessi, digrammi, trigrammi • Usare correttamente la punteggiatura (inadeguata o ignorata) • Memorizzare le classificazioni grammaticali • Costruire testi lessicalmente ricchi e sintatticamente complessi IN LETTURA: • Riconoscere i caratteri tipografici • Mantenere il segno nella lettura (perdita della riga e salto della parola) • Riconoscere i suoni simili • Leggere ad alta voce: lentezza ed errori ostacolano la comprensione

  12. SCUOLA PRIMARIA : POSSIBILI DIFFICOLTA’ • IN MATEMATICA: • Errori di inversione nella scrittura di numeri • Numerare regressivamente in particolare al cambio della decina • Memorizzare gli algoritmi del calcolo delle quattro operazioni • Memorizzare le tabelline • Memorizzare i termini specifici delle figure geometriche • Memorizzare le formule • Discriminare i segni grafici ><- + • Effettuare calcoli orali NELLO STUDIO: • Difficoltà attentive e di memoria • Memorizzare informazioni in sequenza (ordine alfabetico, giorni della settimana, mesi, filastrocche, poesie) • Ricordare date, epoche storiche, i nomi nelle carte • Ampliare il lessico comprendendo i termini specifici delle discipline • Costruire organizzatori spazio-temporali

  13. SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO E SECONDO GRADO • Difficoltà di copia dalla lavagna • Perdita della riga e salto della parola in lettura • Difficoltà d’uso dello spazio del foglio • Omissione delle lettere maiuscole- Lettere e numeri scambiati • Sostituzione di suoni simili - Difficoltà nei digrammi • Punteggiatura ignorata • Difficoltà ad imparare le tabelline • Difficoltà a memorizzare le procedure delle operazioni aritmetiche • Difficoltà a ricordare i termini specifici delle discipline, le epoche storiche, le date degli eventi • Difficoltà espositive • Difficoltà di pianificazione • Difficoltà nel metodo di studio ELEMENTI PREDITTIVI

  14. ELEMENTI PREDITTIVI

  15. SI DISTRAE FACILMENTE………

  16. NON RIESCE A SEGUIRE LA SPIEGAZIONE

  17. DIFFICOLTA’ A MEMORIZZARE LINGUAGGI SPECIFICI

  18. DIFFICOLTA’ A MEMORIZZARE FORMULE, REGOLE…

  19. DIFFICOLTA’ FINE-MOTORIA..

  20. DIFFICOLTA’ A PIANIFICARE, PROGRAMMARE…

  21. STANCHEZZA, NOIA

  22. INSUCCESSO SCOLASTICO……

  23. FRUSTRAZIONE, STRESS

  24. DEPRESSIONE

  25. FUGA…..

  26. ABBANDONO SCOLASTICO

  27. Quali effetti genera la disabilità sul processo di apprendimento (2) * difficoltà a procedere da solo nel compito * difficoltà a svolgere sequenze ripetitive di lavoro in modo standardizzato * incapacità di controllare da solo l’adeguatezza del risultato

  28. COME AIUTARE IL RAGAZZO DISLESSICO? MISURE COMPENSATIVE DISPENSATIVE Strumenti che consentono di Modificazioni nell’espletamento compensare le difficoltà di dell’attività didattica esecuzione di compiti automatici derivate da una disabilità specifica

  29. CREARE CLIMA POSITIVO, LAVORARE SULLE DIVERSITA’

  30. L'AMBIENTE • Cercare di organizzare lo spazio in modo accogliente e intenzionale, con punti di riferimento precisi. • Anche lo spazio insegna e stimola l’apprendimento. • Lo spazio ben strutturato aiuta i bambini ad orientarsi meglio nelle attività • Lo spazio dovrebbe garantire sia l’attività individuale che l’attività di reciproco aiuto

  31. BANCO DI FRONTE STAMPATO MAIUSCOLO

  32. SPUNTI PRATICI • I-II CLASSE • Pareti parlanti: • Una parete per la scrittura con riferimenti chiari, visivi per ogni lettera e mano mano per le successive difficoltà ortografiche • Una parete per i numeri con tutti i numeri ben visibili, linea dei numeri… • III-IV-V CLASSE • Pareti attrezzate: • Spazi con riferimenti visivi per la lingua, la matematica, la storia, la geografia e riferimenti extralinguistici (grafici temporali, foto, schemi, mappe…) Pianificazione del lavoro: • Controllare, tutte le volte che si può, nel quaderno e nel diario che ogni cosa sia stata copiata • Qualsiasi sia l’età dei ragazzi munisci l’aula di un orologio grande e leggibile e di calendario.

  33. LA SCRITTURA • Proporre giornalmente giochi linguistici per migliorare la competenza fonologica e metafonologica • Inizialmente presentare i caratteri scritti in stampato maiuscolo; passare allo stampato minuscolo dopo che tutti i suoni, compresi quelli complessi, sono stati presentati e padroneggiati; introdurre il corsivo con gradualità • Evitare assolutamente di presentare più caratteri contemporaneamente • Fermare il lavoro più tempo sui suoni difficili • Far manipolare le lettere in particolare con i bambini che faticano a memorizzarle • Pensare sempre che la scrittura è un mezzo per comunicare, quindi ci dovranno essere mille occasioni per scrivere • Lavorare molto sull’ortografia in modo vario e vivace • Assicurarsi che le cose scritte alla lavagna, per essere copiate, rimangano fino a che tutti abbiano trascritto • Organizzare spesso lavori di scrittura in gruppo così da favorire la crescita cognitiva

  34. COME CONTINUARE... • Organizzare un lavoro sulla struttura del testo (ideazione-progettazione-stesura-revisione) • Motivare i ragazzi alla scrittura facendo scrivere testi che si ritrovano nella quotidianità (articoli giornalistici, pubblicità, inviti…) • Non introdurre la grammatica troppo presto; selezionare gli aspetti più significativi • Presentare le lezioni in modo da lavorare in gruppo, con materiali che attivino conflitti cognitivi e li portino a riflettere sull’uso delle parole • Non “abusare” della grammatica: selezionare gli aspetti più significativi e tralasciare il resto • Lavorare ancora molto sull’ortografia, in modo vario e vivace • Se si vede che l’ortografia è un “campo minato” sollecitare ad usare mezzi compensativi (computer con correttore) e non valutarla • Predisporre un lavoro strutturato in basealle difficoltà da usare a scuola e a casa anziché assegnare compiti in serie

  35. LA LETTURA • ALL’ INIZIO • In fase di apprendimento, lasciar leggere per anticipazione accettando ciò che viene letto anche se inventato • Relativamente alla tecnica di lettura, organizzare un lavoro molto graduato e all’inizio, puntare molto sulle sillabe e non sulle lettere separate • Far fare brevi allenamenti in coppia assegnando un amico come tutor e predisponendo un percorso man mano più complesso ( sillabe – bisillabe – trisillabe – parole con lettere ponte – digrammi - trigrammi…)

  36. LA LETTURA • E PER CONTINUARE • Non forzare a leggere a voce alta tutti i bambini: non avendo gli stessi tempi di lettura non è possibile far tenere il segno • Organizzare la lettura ad alta voce con “appuntamenti” • Non utilizzare la lettura dei ragazzi ad alta voce su testi specifici: meglio la lettura dell’adulto perché guida, spiega, chiarisce

  37. IL PIACERE DI LEGGERE • Leggere a voce alta fiabe, favole, racconti, romanzi a seconda dell’età dei bambini per potenziare l’ascolto e far amare la lettura; ritagliarsi un tempo di lettura ogni giorno. • Predisporre, fin dalla prima, una biblioteca di classe con libri di vario tipo, formato, difficoltà, caratteri. • Tenere diviso l’allenamento alla lettura dalla comprensione dei testi e dall’uso della biblioteca di classe. • Lasciare tempo ogni giorno, anche solo 15 o 20 minuti per la lettura individuale, senza il controllo delle prestazioni

  38. LO STUDIO • Insegnare la tecnica della sottolineatura, mostrare schemi, mappe efarli costruire • Fare molto lavoro differenziato: ricerche a coppie, esperimenti, riflessioni a gruppi sulle fonti, sulle carte geografiche, sulle ipotesi scientifiche • Usare materiale audiovisivo e tutti i sussidi possibili • Richiedere tempi di attenzione contenuti e fare riposare cinque minuti tra un’attività e l’altra • Programmare le interrogazioni • Avvisare 10 minuti prima di interrogare • Far spiegare ai ragazzi, tra loro, i diversi metodi che ognuno usa per prepararsi, per stare attento… • Proporre molto spesso il lavoro di gruppo (apprendimento cooperativo) • Responsabilizzare i compagni per la lettura e la dettatura e concordare tutor coetanei • Ricordarsi che i ragazzi dislessici hanno bisogno di più tempo, quindi ridurre la quantità di esercitazioni estudio a casa ed a scuola

  39. LA LINGUA STRANIERA • Il bambino dislessico spende già molte energie a far corrispondere ai suoni le lettere della lingua italiana • Con lo studio di un’altra lingua i suoni e la concordanze da ricordare aumentano rendendo più faticoso l’apprendimento COSA FARE? • Concordare con chiarezza i suoni con le lettere • Ricordare il significato delle parole • Se deve imparare una seconda lingua, sarebbero da preferire le lingue con una base latina perché più trasparenti • Se deve imparare l’inglese, è opportuno puntare sulla lingua parlata

  40. Aiutare a pianificare i tempi di una prova orale ( rilettura del testo, degli appunti e/o mappa, preparare una lista di domande e/o schema di interrogazione, simulare l’interrogazione rispondendo ai quesiti formulati, curando l’esposizione..) • Attirando l’attenzione durante la lezione in classe (utilizzando enfasi in alcune parti del discordo: tono della voce, gestualità, mimica,uso di immagini; riformulando i concetti con esempi e parole diverse, creando conflitto cognitivo; proponendo esemplificazioni) • ALCUNI COMPITI RISULTANO PARTICOLARMENTE DIFFICILI PER ALUNNI CON DIFFICOLTA’ DI ATTENZIONE ( come per alunni dislessici) • Questi compiti sono: • Lavori molto lunghi anche se semplici e comprensibili, • Compiti che richiedono, in generale, buone abilità organizzative; • Prendere appunti durante la spiegazione dell’insegnante; • Prove di comprensione di testi difficili; • Produzioni scritte in assenza di una guida esterna o senza un insegnamento specifico delle strategie di composizione; • Studio di materie antropologiche o scientifiche senza che ci sia stato un insegnamento mirato delle strategie di studio; • Interrogazioni che richiedono la formulazione di discorsi articolati ed esaustivi riguardanti argomenti studiati molto tempo prima.

  41. STRUMENTI DISPENSATIVI • lettura a voce alta • scrittura veloce sotto dettatura • ricopiare alla lavagna • uso del vocabolario • uso mnemonico delle tabelline • programmazione di tempi più lunghi per prove scritte e studio domestico • riduzione del carico di lavoro • organizzazione interrogazioni programmate • valutazione delle prove scritte ed orali che tengano conto del contenuto e non della forma

  42. STRUMENTI COMPENSATIVI • computer: + controllo sintattico + controllo ortografico + sintesi vocale • tabella dei mesi, tabella dell’alfabeto e dei vari caratteri • tabella delle misure, tabella delle formule geometriche • tavola pitagorica • tavole di sviluppo mnemonico • calcolatrice • audio registratore o lettore MP3 (con cuffia) • cassette registrate • vocabolario multimediale • enciclopedia informatica multimediale su CD ROM • libro parlato (centri) • testi ridotti con audio cassette + CD ROM • scanner - OCR • internet

  43. Possibilità d'uso di testi ridotti non per contenuto, ma per quantità di pagine come già avviene in vari paesi europei in cui esiste lo stesso testo ampio oppure ridotto per i dislessici • Utilizzo, per lo studio, di cassette registrate (dagli insegnanti, dagli alunni, e/o allegate ai testi) • Uso del libro parlato per arricchire il lessico e come motivazione alla lettura (uso extra scolastico)

  44. un buon TESTO deve avere: • fondoCOLORATO • testo chiaro • guida allo studio • parole chiaveevidenziate • cartine-tabelle • immagini

  45. LETTURA DISPENSARE dalla LETTURA ad ALTA VOCE Prot. n.4099/A4 del 5.10.04 OPPURE ... SOLO PROGRAMMATA … efficace lettura fatta dall’insegnante

  46. DISPENSARE dall’uso del VOCABOLARIO Prot. n.4099/A4 del 5.10.04 VOCABOLARIO MULTIMEDIALE

  47. DIZIONARIO ENCICLOPEDIA • italiano • inglese • enciclopedia completa • atlante mondiale interattivo • viaggi 3D • cronologia dinamica (linea del tempo)

  48. COMPRENSIONE delTESTO DOMANDE DI COMPRENSIONE • le domande inserite nel testo migliorano la comprensione e l’apprendimento • le domande di carattere concettuale acquistano maggior significabilità se poste prima di leggere il testo (favoriscono la costruzione di una traccia di lettura) • le domande prima della lettura: • creano aspettative • focalizzano l’attenzione sull’argomento • stimolano previsioni su ciò che si sta leggendo

More Related