1 / 21

Istituzioni di linguistica

Istituzioni di linguistica. a.a.2009/10 Federica Da Milano. Il mutamento fonetico.

Télécharger la présentation

Istituzioni di linguistica

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Istituzioni di linguistica a.a.2009/10 Federica Da Milano

  2. Il mutamento fonetico Le modificazioni di foni non sono di per sé mutamenti fonologici: il mutamento fonologico non è la modificazione di un segmento in un dato contesto, ma un vero e proprio cambiamento nel sistema fonologico di una lingua

  3. Modificazioni di foni Ogni fono appare in un contesto, che ne condiziona la realizzazione --> coarticolazione Assimilazione: un fono assume una delle caratteristiche, o tratti articolatori, di un altro (es. irreale)

  4. Il mutamento fonetico Importanza della regolarità degli sviluppi fonetici come indizio per una possibile connessione genealogica tra due o più lingue Lingue indoeuropee: Lat. pater gr.patér sanscr.pitár ingl. father Mutamenti regolari: XIX sec. i Neogrammatici e le leggi fonetiche Il metodo comparativo

  5. Le leggi fonetiche In realtà, leggi fonologiche (non era ancora chiara la distinzione fonetica/fonologia) Lingue germaniche: • occlusive sorde dell’indoeuropeo --> fricative sorde • Occlusive sonore --> occlusive sorde • Occlusive sonore aspirate --> fricative sonore (Legge di Grimm o prima mutazione consonantica) Ineccepibilità delle leggi fonetiche Eccezioni: legge di Verner

  6. Dinamiche e cause del mutamento fonologico Per i Neogrammatici: inerzia dell’apparato fonatorio (tendenza a diminuire lo sforzo nell’articolazione dei foni) Per gli strutturalisti: fermo restando che l’apparato fonatorio tende a minimizzare lo sforzo, il motivo per cui dall’allofonia si passa al mutamento vero e proprio è da vedersi nella tendenza del sistema fonologico di ciascuna lingua di mantenersi in equilibrio

  7. La sintassi della frase Italiano: ordine testa-modificatore (SVO) Caso della negazione verbale: ordine modificatore-testa (retaggio del latino, lingua SOV) SN: ordine degli elementi piuttosto regolare e trasparente SV: sistema di regole piuttosto articolato e complesso

  8. La sintassi della frase Ordine SVO: molto fragile, soprattutto nella lingua parlata Es. parlo IO, tu ascolta! (dislocazione del soggetto) Il film, loro l’hanno visto (dislocazione dell’oggetto) Struttura informativa Ordini marcati: intonazione e ordine delle parole

  9. La sintassi in L2 L’ordine delle parole nella frase è legato ad aspetti di carattere pragmatico, semantico e sintattico Percorso dalla pragmatica alla sintassi

  10. La struttura di sintagma La disposizione dei costituenti all’interno del sintagma non sembra costituire un problema per gli apprendenti Ordine testa-modificatore: meno marcato tipologicamente Problema: omissione o sovrauso di elementi funzionali liberi e semiliberi obbligatori (articoli, preposizioni, ausiliari, copula, clitici) Es. io fatto speciale media se lo avevo studiato la gramatica sin quando ero a l’Albania

  11. La struttura di frase in L2 Gli enunciati delle varietà di apprendimento non sono sempre organizzati intorno a un nucleo verbale Fasi iniziali: organizzazione dell’enunciato sulla base di aspetti pragmatici e della struttura informativa Ordine setting topic comment

  12. La negazione Forme negative: - Negazione olofrastica no • Non, niente Certo.Senti, tu leggi giornali italiani? No + no capace No, niente, non li leggi mai? - neanche, mica

  13. La negazione di frase Negazione in italiano L2: obiettivo raggiunto in tempi relativamente brevi ≠ lingue con negazione postverbale (es. francese, tedesco, inglese) Carattere meno marcato della negazione preverbale

  14. Focalizzatori e avverbi fasali Avverbi focalizzanti anche e solo Avverbi fasali ancora, già, sempre, mai  fin dalle varietà basiche per marcare scansioni temporali

  15. La subordinazione • Assenza o scarsità di subordinazione nelle varietà iniziali Una stessa funzione logico-semantica può essere codificata in modi diversi anche all’interno della stessa lingua Es. Giovanni è caduto dalla bicicletta e si è fatto male a un ginocchio Giovanni si è fatto male a un ginocchio perché è caduto dalla bicicletta

  16. La subordinazione Processo dinamico da costruzioni paratattiche a strutture più gerarchizzate Givòn: principio iconico per cui quanto più due eventi o stati sono integrati semanticamente o pragmaticamente, tanto più le proposizioni che li codificano saranno integrate morfosintatticamente

  17. La subordinazione in italiano Connettivi e/o morfologia verbale • Subordinate avverbiali • Subordinate completive • Subordinate relative

  18. Coordinazione e subordinazione in italiano L2 Varietà iniziali: assenza di subordinazione e coordinazione  giustapposizione e paratassi asindetica Coordinazione sindetica: il primo elemento di connessione è la congiunzione e, seguita da perché Precocità delle avverbiali rispetto a completive e relative

  19. Le avverbiali Sequenza acquisizionale: Causali > temporali > finali > ipotetiche > concessive I tipi più rappresentati (causali, temporali e finali) sono i più frequenti nell’input La forma esplicita è più frequente della forma implicita Acquisizione tarda di avverbiali al gerundio  forma altamente polifunzionale

  20. Le completive L’acquisizione delle completive esplicite introdotte da che è abbastanza tarda, posteriore all’acquisizione di relazioni avv. di causalità e temporalità

  21. Le relative Prime fasi: non emergono frasi relative prodotte secondo la norma,ma strutture che ne condividono la funzione Strutture senza pronome relativo Come nel caso delle completive, le relative compaiono dopo le avverbiali Validità della gerarchia di accessibilità anche per l’acquisizione: Sogg > ogg dir > ogg indir > ogg obliquo > gen

More Related