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Ospedale Psichiatrico Giudiziario Trattamento Penitenziario Riabilitazione Psichiatrica

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI ROMA “LA SAPIENZA” FACOLTA’ DI MEDICINA. MASTER IN SCIENZE CRIMINOLOGICO- FORENSI Direttore: Prof. Vincenzo Mastronardi. Ospedale Psichiatrico Giudiziario Trattamento Penitenziario Riabilitazione Psichiatrica -Metodologia e finalità a confronto-.

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Ospedale Psichiatrico Giudiziario Trattamento Penitenziario Riabilitazione Psichiatrica

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Presentation Transcript


  1. UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI ROMA “LA SAPIENZA” FACOLTA’ DI MEDICINA MASTER IN SCIENZE CRIMINOLOGICO- FORENSI Direttore: Prof. Vincenzo Mastronardi Ospedale Psichiatrico Giudiziario Trattamento Penitenziario Riabilitazione Psichiatrica -Metodologia e finalità a confronto- 13 ottobre 2007 Roma Dr. Gianfranco Rivellini

  2. L’Ospedale Psichiatrico Giudiziario tra l’art. 27 e l’art. 32 della Costituzione Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana

  3. La scriminante della pericolosità sociale per il folle reo - la sentenza Costituzionale n. 253 del 2003 La legge 180 ha sciolto l’equazione malattia mentale – pericolosità. Abrogata la legge del 1904, la nozione di pericolosità sociale continua ad esistere nell’ordinamento giuridico, determinando l’esistenza stessa dell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario (OPG) La sentenza n. 253 riconosce che l’automatismo previsto dalla norma viola le esigenze di protezione dei diritti della persona, e in particolare il diritto alla salute dell’art.32: spetta al giudice adottare, tra le misure previste dall’ordinamento, quella che in concreto possa soddisfare ad un tempo le esigenze di cura e tutela della persona e il contenimento della sua pericolosità sociale

  4. Misura di Sicurezza = Certezza della cura • La sentenza della corte costituzionale consente al • Giudice un ventaglio di possibilità circa il percorso del • “folle reo”: • Applicazione dell’O.P.G. – misura di sicurezza detentiva • 222 e 219 c.p • Applicazione della libertà vigilata – misura di sicurezza • non detentiva - in luogo terapeutico - secondo il combinato disposto di cui agli articoli 219, 228, 232 del c,p.

  5. Distribuzione geografica degli ospedali psichiatrici giudiziari Numero di internati nei sei istituti 31 DICEMBRE 2006 CASTIGLIONE DELLE STIVIERE210 RICOVERATI (134 M - 76 F) REGGIO EMILIA 234 RICOVERATI MONTELUPO FIORENTINO 133 RICOVERATI AVERSA 309 RICOVERATI SOLLICCIANO CCCFEMMINILE 5 RICOVERATE NAPOLI 88 RICOVERATI BARCELLONA POZZO DI GOTTO 191 RICOVERATI Totale Internati 1170

  6. Internati per regione di residenza Quoziente standardizzato su 100.000 abitanti Censimento 2001

  7. Effetti della sentenza n. 253 – Rapporto tra esecuzione penale detentiva e non detentiva

  8. Fenomenologia diacronica del malato mentale autore di reato Quali risposte trattamentali ? • Analisi dell’organizzazione degli OPG • Analisi delle variabili epidemiologiche, criminologiche e dei bisogni Manacorda A. Folli e Reclusi. Una ricerca sugli internati negli Ospedali Psichiatrici Giudiziari Italiani. Casa editrice USHER, Perugia,1988 Andreoli V.Anatomia degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari Italiani. Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Ufficio Studi Ricerche Legislazione e Rapporti Internazionali. PRC s.r.l., Roma, 2002 Rivellini G.Codice penale e misure di sicurezza per il malato che delinque– Trattato Italiano di Psichiatria – IV volume, parte VIII - Editrice MASSON, MILANO 2005

  9. Confronto della numerosità delle fasce d'età Valori in % sul totale popolazione %

  10. Stato Civile: raffronto 1983 - 2001 %

  11. 1983 – 2001, numerosità, età, sesso

  12. Scolarità %

  13. Condizione lavorativa prima del ricovero %

  14. Tipologia di reato %

  15. Gruppi diagnostici %

  16. Precedenti penali – Ricerche a confronto

  17. Le vittime dei reati contro la persona

  18. Quale organizzazione per i sei istituti italiani?

  19. Rapporto internati – tipologia operatore al 31. 12. 2004

  20. Definizione di trattamento e fonti normative Definizione normativa: “l’insieme delle norme che regolano le esecuzione delle misure penali” Definizione operazionale: “l’insieme delle tecniche modificative della personalità del soggetto In esecuzione penale” Luigi Daga Fonti normative Legge 26 luglio 1975 Art. 13 – individualizzazione del trattamento Art. 15 – elementi del trattamento Il trattamento del condannato e dell'internato é svolto avvalendosi principalmente dell'istruzione, del lavoro, della religione, delle attività culturali, ricreative e sportive e agevolando opportuni contatti con il mondo esterno ed i rapporti con la famiglia

  21. Il valore trattamentale intrinseco della Misura di Sicurezza O.P.G. L’ordinamento penitenziario del 1975 ed il successivo regolamento, DPR 230 / 2000 non distinguono più il trattamento della pena da quello della misura di sicurezza “Il monitoraggio della pericolosità sociale dell’infermo di mente è perseguito con tecniche psichiatriche e mediche in generale. Risulta integralmente finalizzato alla terapia ed alla riabiliatzione psicosociale” “Il trattamento in OPG risulta sempre legato a metodologie cliniche, pur se resta ancora aperto il problema della conversione in apparato oggettivamente terapeutico di strutture con evidenti criteri custodiali” Luigi Daga

  22. Elementi di sistema del trattamento in OPG Equipe multi disciplinare Psichiatra, Psicologo,Criminologo clinico Educatore, Assistente sociale Infermiere professionale Tecnico della riabilitazione Integrazione con risorse territoriali Agenzie di formazione, volontariato sociale, cooperative, polisportive Integrazione con le istituzioni Risorse economiche aggiuntive Regione, Provincia, Comune, Università

  23. Elementi strutturali ed organizzativi del trattamento Modello ad organizzazione sanitaria OPG Castiglione delle Stiviere – azienda ospedaliera - MN Redazione giornale Palestra coperta attrezzata Atelier di pittura Piscina all’aperto Area sport e socializzazione Biblioteca Area culturale espressiva Filmografia e multi medialità Bar -spaccio Area formazione e lavoro Laboratorio teatrale Campo polivalente sport di squadra Campo da bocce Laboratorio informatica Laboratorio falegnameria restauro Laboratorio legatoria e stampa Laboratorio sartoria

  24. Approccio alla competenza sociale– Modello teoricodella disabilità sociale in uso presso l’OPG di Castiglione Mark Spivac Processo della spirale viziosa verso la desocializzazione Isolamento, disabilità sociale Spirale negativa del soggetto Indifferenza, sintomi ostilità devianza ritiro evitamento ferita narcisistica fallimento frustrazione rifiuto isolamento Spirale negativa dell’ equipe rabbia, senso di colpa etichettatura pessimismo, disinvestimento sul caso malato una volta, malato per sempre rinuncia

  25. Elementi operativi del trattamento in uso presso l’ OPG di Castiglione delle Stiviere – presidio sanitario dell’azienda ospedaliera - MN Modello Mark Spivac – approccio alla competenza sociale Gli interventi trattamentali devono essere tali da invertire il percorso della desocializzazione, sviluppando competenze relazionali che aiutino l’internato a cavarsela efficacemente prima nel “microsociale protetto” OPG, poi gradualmente nel “mondo esterno”. Gli interventi devono essere sufficientemente empatici, costanti, premianti, in modo da favorire l’organizzazione del comportamento, quale presupposto dell’inversione della spirale di desocializzazione

  26. Coordinate di riferimento del trattamento riferite al modello ad organizzazione sanitaria dell’OPG Castiglione delle Stiviere – azienda ospedaliera - MN Mark Spivac – approccio alla competenza sociale Grado di corrispondenza tra il sistema Normativo dell’organizzazione riabilitativa e quello della società esterna Corrispondenza tra obiettivi e risultati Della riabilitazione Competenza sociale del malato mentale

  27. Elementi metodologici del trattamento Modello ad organizzazione sanitaria OPG Castiglione delle Stiviere – azienda ospedaliera - MN Età, diagnosi. storia clinica storia lavorativa, storia criminale, reato Analisi dei bisogni trattamentali Corretta valutazione significa successo di ingaggio e mantenimento Corrispondenza bisogni - percorso Corrispondenza percorsi – risorse umane Corrispondenza significa evitare il burn out degli operatori Circolarità delle informazioni nell’equipe Monitoraggio dell’intervento multi disciplinare – unicità di messaggi e decisioni operative

  28. Trattamento penitenziario esecutivo di MdS Riabilitazionepsichiatrica Linguaggi all’apparenza diversi Recupero competenza sociale compatibile con il progetto di dimissione Cessazione pericolosità Obiettivi convergenti

  29. Elementi finali di riflessione Le misure di sicurezza applicate al folle reo sono per definizione trattamentali Il trattamento su questi soggetti funziona all’interno di modelli organizzativi, modelli culturali e tecniche squisitamente sanitarie Le pronunce costituzionali hanno smantellato la presunzione di pericolosità sociale dell’infermo reo, hanno offerto gli strumenti per la salvaguardia dell’art. 32 della costituzione, introducendo elementi di flessibilità dei percorsi d’esecuzione penale Hanno tuttavia sempre escluso l’incostituzionalità del doppio binario Resta da definire la cornice entro la quale posizionare il dibattito politico sul superamento degli OPG Si può fare a meno dell’OPG ? Si può replicare il modello di Castiglione ? Grazie per l’attenzione

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